Anime & Manga > Fairy Tail
Segui la storia  |       
Autore: daimler    17/05/2015    4 recensioni
ciao a tutti è la mia prima long spero che vi piaccia, per prima cosa ci tengo a dire che non è tutta farina del mio sacco ma la storia è ispirata al telefim life unspected anche se ci sono moltissime variazioni e nel proseguire la storia prenderà una strada diversa dal telefim. Nashi ha passato tutta la sua vita trasferendosi da una famiglia affidataria all'altra. Ora, arrivata a sedicianni anni, decide di farla finita e di chiedere di diventare una minore emancipata. Per farlo, però, dovrà rintracciare i genitori naturali....
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Quella notte di febbraio aveva regalato emozioni e ricordi indimenticabili. La  notte avanzava e la piccola Levy seduta su davanzale di quella grande finestra guardava al di fuori di questa, mirando la luna splendente. Levy era persa nei suoi pensieri, voltò lo sguardo e un sorriso spuntò sul suo viso nel vedere Gajeel che dormiva beatamente, a pancia in giù, la schiena nuda, coperto a metà dal lenzuolo bianco e i lunghi capelli cadenti sul letto. Levy continuò a guardarlo, sembrava così sereno e pensando a quello che era successo qualche ora prima sentì un brivido lungo la schiena, era stato straordinario. Gajeel era forte e possente, fare l'amore con lui era stata un'esperienza mai provata, e Levy era conscia che d'ora in poi avrebbe paragonato quella notte con tutte le sue prossime esperienze, no che al momento ne volesse altre. Ripensò a come si fosse sentita quando l'aveva visto andare via con quella donna, anche Hibiki si era accorto di quello sconforto tanto da consigliarle lui stesso di dire ciò che provava a Gajeel, Hibiki era più unico che raro questo era certo. Anche se non l'ho aveva immaginato proprio in quel modo, si era dichiarata e tra lei e Gajeel era finalmente successo qualcosa. Quel dolce sorriso si tramutò in amaro, si rivoltò verso la finestra pensando che forse era stata un po' troppo avventata a concedersi subito, forse per Gajeel era stata solo una notte di puro divertimento mentre per lei era qualcosa di più. Assorta in quel pensiero non si accorse delle due braccia forti che l'avvolsero da dietro, sentì le labbra di Gajeel posarsi sul suo collo, Levy inclinò il viso verso di lui trovandoselo vicino "ei che c'è? " sospirò lui inspirando il suo odore e Levy scosse la testa "niente", poi si voltò nella sua presa e gli saltò letteralmente addosso, cingendogli i fianchi con le gambe e il collo con le braccia, Gajeel la prese saldamente fiondandosi  sulla sua bocca come se non fosse mai stufo di assaporarla. La portò con se verso il letto mettendosi seduto con Levy sopra di lui. Levy lo prese per i capelli, strattonandogli quella chioma ribelle, lasciandosi trasportare da tutte quelle sensazioni che Gajeel le dava solo baciandola, "gamberetto" farfugliò lui staccandosi, e Levy inclinò il viso aspettandosi il discorso che un uomo faceva a una donna dopo una botta e via, "penso che ci sei arrivata da sola no?" borbottò Gajeel e  Levy annuì sconsolata, era il giusto prezzo da pagare per essersi concessa in quel modo così leggero, stupida Levy, pensò a denti stretti. Gajeel la guardò con un sopracciglio inarcato, " be non pensavo che rinunciare definitivamente a quel damerino ti dispiacesse così tanto" latrò infastidito e a Levy per poco non cadde la mandibola dallo stupore, "che cosa intendi?" soffiò con un filo di voce, "che da stasera in poi sono il tuo ragazzo, anzi direi da circa tre ore fa " continuò come se avesse detto la cosa più normale al mondo. Levy annuì felice "e che io... avevo pensato.. niente..." farfugliò a scatti lasciandola  Gajeel uno sguardo interrogativo, tornò a baciarlo finché non si staccò, "sei sicura di aver fatto la scelta giusta?" chiese Gajeel e Levy lo guardò intenerita, capendo che Gajeel faceva tanto il duro ma in fondo si preoccupava "certo, be ho dovuto fare una specie di lista dei  pregi e difetti, e per quanto riguarda quelli tu hai superato di per lungo Hibiki" ridacchiò Levy irritando acciaio nero "a si?" sputò velenoso. Levi passò una mano sulla sua spalla scendendo sul suo petto,  tracciando con le dita la linea dei pettorali "già, anzi a dire la verità lui ne aveva uno solo" continuò e Gajeel la guardò curioso "quale?" chiese e Levy gli sorrise "non è te" rispose con un sorriso malandrino e Gajeel la baciò,  la strinse forte buttandola poi sul letto premendosi su di lei "ghi ghi Gamberetto sei proprio dispettosa, adesso pagherai pegno" disse malizioso incominciando a mordicchiarle il collo e Levy si lasciò andare in gemiti e sospiri pensando che si, aveva preso la decisione giusta.

E se Levy aveva trovato la felicità in quella notte di San valentino, per un'altra coppia la cosa era ben diversa. Le lacrime scendevano dagl'occhi di Lucy, "io e Natsu ci siamo baciati" aveva detto a Loki e lui ora era caduto nel mutismo più totale. Si era alzato dal letto incominciando a camminare nervosamente per la stanza e quel silenzio stava per uccidere Lucy. La donna si asciugò le lacrime con le mani, ancora seduta sul letto lo chiamò "Loki", voleva qualcosa da lui, parole, urla, offese anche quelle, qualsiasi cosa e non quel silenzio, l'aveva tradito e umiliato con quella confessione e Lucy si sentì anche egoista perché se aveva detto la verità era solo per sentirsi meglio. Lucy continuò a guardarlo "Lo-" "Quando?" la interruppe lui, lo sguardo truce ma la voce era ferma e composta, "mesi fa" mentì lei inclinando il viso verso il lenzuolo, stava troppo male per dirgli che in realtà era stato più di uno, l'ultimo poco tempo fa. Loki si passò una mano sul viso, "perché? perché tenermelo nascosto tutto questo tempo?" , Lucy si tirò su raggiungendolo, "mi dispiace io... non facevi altro che lavorare lasciandomi sola ed è successo dopo che ho saputo della proposta non pensata da te, io.. ero confusa" provò a giustificarsi, più che a Loki a se stessa, ma l'uomo si scostò da lei " è colpa mia allora?" ringhiò ironico ma Lucy scosse la testa, ormai piangeva a dirotto "no, Loki ti prego, è stato un' errore, una cosa sciocca" disse prendendolo per le mani, cercando poi il suo viso. Lucy lo sapeva benissimo cosa succedeva quando stava vicino a Natsu, lui le faceva un' effetto che nessun'altro gli aveva mai fatto, neanche Loki, ma doveva ignorare ciò, Natsu era stato chiaro quella volta in cantina, era sbagliato qualcosa tra di loro, lui stava con Lisanna e lei era troppo confusa per capire se ciò che provava era amore o semplicemente attrazione. Loki sembrò calmarsi, e Lucy lo baciò ma d'un tratto l'uomo si scostò "Lucy mi ami?" chiese e Lucy rimase spiazzata, perché chiederglielo? "si" rispose e Loki l'afferrò per le braccia "allora vieni via con me" le domandò alzando il tono della voce. Lucy lo guardò non riuscendo ad emettere un solo suono "dopo aver saputo questo non voglio lasciarti qui da sola e tormentarmi che Natsu venga qui una notte e.." "no" urlò Lucy, quasi offesa "non succederà mai più e con te che voglio stare" ribadì, "allora se è con me con vuoi stare andiamo via insieme" Lucy chinò la testa piangendo, lei non voleva lasciare Nashi, perché Loki non lo capiva? "Loki io non c'è la faccio" disse soffocando le parole in quel pianto ormai senza freno. Loki si staccò indietreggiando, sospirò per poi dirigersi verso la porta "Loki non te ne andare" disse Lucy "voglio stare un po' da solo" sopirò. Andò via lasciandola in preda alle lacrime, Lucy si accasciò sul tappeto, quello sguardo deluso e il dolore che gli aveva provocato la fecero stare male, cosa sarebbe successo tra loro? Loki l'avrebbe lasciata? non lo sapeva, non si disperò di quello ma di come aveva ferito una persona che l'amava e che per tre anni l'aveva resa felice.

Un nuovo giorno sorse, era metà febbraio e il freddo non era pungente come qualche settimana fa anche se ancora l'aria era frizzante. Era appena giunta l'alba e i primi raggi solari filtravano dalla finestra della camera di Erza, la donna era seduta sul letto, il viso affondato tra le braccia e le ginocchia, con il viso inclinato e umido dalle lacrime continuava ad osservare quella copertina che raffigurava Gerard. Per tutta la notte aveva letto e riletto quella lunga intervista, scoprendo quel dolore che lo  tormentava. Quell'intervista raccontava  quel periodo catastrofico della sua vita, dell'abuso di droga e della rinascita. Si perché Gerard ne era uscito, aveva ricostruito la sua vita, pezzo dopo pezzo, aveva fondato una casa di moda e si era sposato. Erza rimase di stucco quando arrivò a quel punto, perché quello Gerard non gliel'aveva mai detto, continuando a leggere però ne capì il motivo, la donna che aveva sposato e amato, se ne era andata per sempre una fredda mattina di novembre a causa di un tragico incidente stradale. Erza aveva pianto, bagnando con le sue lacrime l'articolo, si era sentita anche una stupida, Gerad non aveva ancora chiuso quella ferita, come poteva pretendere che fosse pronto nel iniziare una storia d'amore?  l'unica cosa che sapeva era che gli mancava incredibilmente, avrebbe voluto averlo vicino, portarsi il suo viso al petto e stringerlo forte sussurandogli parole d'amore,  rassicurandolo che lei non se ne sarebbe mai andata, di certo non ne aveva la certezza ma era quello che attualmente sentiva.

La mattina avanzò il suo corso, erano le prime ore di lezione alla Fairy High, Wendy e Chelia si trovavano nell'aula di scienze e se Wendy provava disgustata nel vivisezionare una povera rana ormai passata a miglior vita, Chelia sembrava assorta nei suoi pensieri tanto che Wendy dovette scuoterle il braccio per far attirare la sua attenzione, "si può sapere cos'hai?" chiese  e Chelia scosse la testa, "niente" rispose, "è per quello che successo con Nashi?"  chiese Wendy. Ormai erano passati giorni dall'accaduto della mensa e dato che Nashi era sfuggente l'unica che poteva rispondere alle sue domande era la rossa. Chelia rimase in silenzio e Wendy si porse verso di lei "c'è qualcos'altro che devo sapere?", Chelia scosse la testa e Wendy ritornò al suo lavoro, "si" disse d'un tratto Chelia, era la sua migliore amica e non voleva mentirle. Wendy sollevò il viso su di lei scrutandola con attenzione, " be se lei ha reagito in quel modo è perché.. ecco lei mi ha ferito con quelle parole e io.." farfugliò, Wendy la guardò sospetta "Chelia cosa hai fatto?",  Chelia si morse un labbro, chinò lo sguardo sulle sua mani, ora congiunte "io.. gli ho fatto uno sgambetto "Wendy sgranò gl'occhi e Chelia si voltò verso di lei tendando di non alzare troppo la voce " non pensavo che avrebbe reagito in quel modo" si giustificò e quel silenzio da parte di Wendy la stava uccidendo, " io sono stanca di vederla con Romeo e con te e.." la campanella suonò e Wendy si tirò su senza degnarla di uno sguardo "mi hai delusa" sibilò a denti stretti e per Chelia quella fu una coltellata in pieno petto, rimase senza parole non staccando lo sguardo da Wendy che si allontanava.
Intanto in palestra Nashi correva, negl'ultimi giorni aveva raddoppiato i suoi allenamenti ed era riuscita a farsi dare dei permessi speciali da Doranbolt per poter saltare le lezioni e dedicarsi all'attività fisica. Quel mattino la palestra era quasi deserta, finì il sesto giro di fila, si fermò continuando ad affannare faticosamente, le guance in fiamme e i muscoli delle gambe che bruciavano. Continuò a camminare pensando che appena il dolore alle gambe si fosse affievolito avrebbe ripreso a correre, facendo per la quarta volta sei giri consecutivi della palestra, all'improvviso però sentì qualcosa, una stilettata all'altezza del petto, quel dolore fu così forte e inaspettato che Nashi non capì cosa fosse, si portò una mano sul cuore e dopo qualche secondo quel dolore sparì, lasciandola confusa. Decise di non badarci più di tanto dirigendosi verso la panca dove vi era posta la sua bottiglietta d'acqua. Ma quando arrivò vi trovo Wendy ad aspettarla con un sorriso, Nashi era felice di vederla, era da tanto che non parlavano. Si avvicinò a lei porgendole un sorriso malinconico "sempre più forte" la lodò Wendy, "sai che ti sei persa una spettacolare lezione di scienze? ho vivisezionato una rana, o per meglio dire ho tentato" ridacchiò e Nashi  rispose scherzosamente " sopraviverò ".  Wendy sospirò " mi sei mancata, e non solo oggi" disse triste e Nashi inclinò il viso dall'altra parte, "non sei arrabbiata con me? per quello che ho fatto a Chelia?"  chiese con timore ma Wendy scosse la testa, "non lo sono mai stata, per tutto questo tempo mi sono illusa che voi due avreste potuto essere amiche e se vi siete sopportate per tutto questo tempo l'avete fatto solo per me", Nashi incominciò a piangere, era stanca dalla corsa e quel periodo stava mettendo a dura prova i suoi già fragili nervi, "e poi Chelia mi ha detto la verità" Nashi tirò su di scattò il viso guardandola sorpresa e Wendy l'abbracciò. Le due stettero lunghi minuti senza staccarsi e Nashi ora stava un po' meglio, le cose per lei sembravano ritornare alla normalità.

Era ancora mattina quando Lucy decise di andare da Loki, aveva provato a chiamarlo innumerevoli volte ma lui non rispondeva, le aveva detto che voleva stare solo, ma Lucy non riusciva a reggere quel silenzio, voleva chiarire, voleva capire che cosa ne sarebbe stato di loro. Giunse nel suo studio, aprì piano la porta e lo trovò li, in piedi davanti a quelle grandi verate. Loki sembrava perso nei suoi pensieri e quando Lucy si avvicinò notò le occhiaie e il volto cereo, segno che Loki non aveva dormito per niente quella notte. Lucy gli sorrise tendando un approccio "ti ho telefonato più volte, non hai sentito il cellulare?" ma Loki scosse la testa, "no e che non volevo sentirti" soffiò e Lucy annuì tristemente, gl'occhi incominciavano ad inumidirsi "è così che sarà? non vorrai più sentirmi?" disse Lucy, che dal timore di una risposta positiva non lo guardò, ma inclinò il viso verso la scrivania. Loki scrollò le spalle, "no, la verità è che ti amo troppo, non voglio perderti ma tu Lucy, tu cosa vuoi?" chiese con la voce ferma e stanca. Lucy si avvicinò "io voglio stare insieme a te, ma devo pensare anche a Nashi", Loki si voltò digrignando i denti, quella stupida mocciosa ancora non era riuscita a convincerla, pensò di dirle quello che era successo a scuola qualche giorno fa, ma poi lasciò stare, la partita era ancora aperta. Lucy gli andò vicino abbracciandolo da dietro "hai detto che vuoi vedermi felice, e io sarò felice solo con te e Nashi insieme, perché non lo capisci?"  soffiò, ormai le lacrime scorrevano bagnandole il viso. Loki sospirò, si staccò da lei, "partirò per due settimane per un impegno lavorativo, avevo deciso di affidare questo caso a un mio dipendente, ma forse prenderci un po' di tempo ci aiuterà a capire che cosa è più importante" Lucy annuì silenziosamente, capendo il senso di quella frase, Loki la stava mettendo davanti un bivio, al suo ritorno Lucy avrebbe dovuto scegliere tra lui e Nashi.

Arrivò il pomeriggio e Nashi andò al Fairy Tail come di consueto, era felice perché le cose per lei si stavano sistemando. La storia con Romeo andava a gonfie vele, nonostante quel cruccio della partenza a Crocus a inizio estate, e con Wendy aveva finalmente chiarito. Spinse la porta raggiungendo quello che ormai era il suo sgabello, nessuno vi si sedeva più sopra, perché tutti sapevano che quello era il posto di Nashi. Al bancone vi era Natsu che l'accolse sorridendo, e Grey con aria lugubre, vi era anche Erza, e anche la sua faccia non diceva nulla di buono. Il pomeriggio trascorse con tranquillità e Lucy arrivò al Fairy Tail per prendere Nashi e accompagnarla a casa. Lucy sorrise debolmente a tutti, incrociando lo sguardo di Nastu e prima che potesse leggerle nel cuore distolse lo sguardo puntandolo su Nashi "andiamo?" chiese cercando di non far trasparire la sofferenza che l'assaliva, Nashi annuì e le due si avviarono verso la porta. Ma Lucy prima di uscire vide Erza seduta da sola con un espressione malinconica, "va pure avanti" disse a Nashi dirigendosi verso Erza. Lucy si sedette di fronte a lei " scusa se non ti ho detto niente ma Gerard mi ha fatto promettere di tenerti all'oscuro" si scusò Lucy ma Erza scosse la testa, "non preoccuparti, ora finalmente so cosa gli è successo" disse amareggiata. Lucy portò una mano sulla sua "Erza devi fermarlo, lui pensa che stando solo sia la cosa giusta ma non è così", Erza sgranò gl'occhi "so della partenza, me l'ha detto lui e si so anche di voi, ma questo non me l'ha detto lo solo capito" disse Lucy sorridendole, Erza chinò il capo "lui non vuole che io lo aiuti, e non prova per me ciò che provo  io", Lucy si tirò su "partirà stasera per Crocus, sta a te scegliere" le disse andando via lasciando Erza persa nei suoi pensieri.

La giornata avanzò arrivando la sera, Erza era rimasta da Natsu al Fairy Tail, nel fra tempo era arrivata anche Cana, le braccia conserte guardava truce Grey da dietro il bancone "sei proprio un'idiota" sibilò, commentando ciò che fosse successo la sera prima con Juvia "è un capitolo chiuso, ok?" ringhiò lui. Nastu accanto a lui lo guardò poco convinto,  spostò poi lo sguardo verso Erza, la donna sembrava triste e malinconica, a quanto pare anche lei non aveva ottenuto ciò che voleva. Cana si sporse verso di lei, "Erza" la chiamò facendo sospirare la donna "sta partendo, sta andando via" disse soltando strappando ai tre sguardi tristi pieni di pena. Calò il silenzio almeno finché Nastu non sbatté un pugno sul tavolo facendo saltare tutti i presenti "non finirà così ok? alza quel culo e vai da lui " lasciando attoniti i presenti "Nastu non posso devo rispettare le sue scelte" provò la rossa ma Nastu non volle sentire ragioni, girò il bancone prendendola di peso, ignorando le imprecazioni della donna "in amore non esiste quella parola" disse lui caricandosela in spalle si girò guardando Grey "vai dal tuo amore e dille ciò che provi, realmente"  disse  Natsu marcando per bene l'ultima parola e Grey capì, quello era riferito a lui, ma il corvino rimase fermo, impassibile , non si sarebbe più messo in gioco, in fondo aveva sempre fatto così e tutto era andato per il meglio, o almeno così credeva.

Intanto Lucy e Nashi erano arrivate a casa e Nashi aveva notato quella tristezza da parte della donna, arrivate in cucina Lucy si accasciò sullo sgabello dipingendo sul viso un'espressione malinconica, "Lucy cosa c'è?" chiese Nashi e Lucy sospirò raccontandole la verità. "Io e Loki abbiamo litigato e lui è partito per due settimane, non so cosa ci succederà tra di noi questa volta" sfogò lasciando Nashi sorpresa. La ragazza inclinò il viso, era tutta colpa sua se Lucy stava male,  probabilmente avevano litigato di nuovo per quella stupida partenza. Nashi la guardò assumendo uno sguardo serio, aveva deciso, avrebbe fatto proprio quello, sapeva che era estremo ma era l'unico gesto per convincerla a partire.

L'aereoporto era affollato quella sera ed Erza si guardava intorno alla ricerca di Gerard, si voltò verso Natsu e Cana, anche lei era andata con loro "probabilmente sarà già partito" sbuffò ma Nastu non si arrese, si avvicinò a lei "non sprecare questa possibilità, se lo lascerai andare te ne pentirai"  disse suscitando uno sguardo di compassione da parte di Cana, ed Erza capì il perché di quell'atteggiamento, Natsu ci era passato e non voleva che capitasse anche a lei . Lo abbracciò fortemente, durante quella stretta lo vide, Gerard era in coda per l'imbarco. Erza si staccò "è li" urlò per poi correre verso di lui, tentò di superare  le guardie ma senza biglietto non la fecero passare. Bloccata da quell'uomo in divisa guardava Gerard andare via ignaro della sua presenza. Natsu e Cana si accorsero e la mora tirò fuori uno dei suoi sorrisi maliziosi avvicinandosi alla guardia, bastò semplicemente un modo di parlare molto provocante per mandare in confusione quella povera guardia tanto da non badare più ad Erza. La donna riuscì ad intrufolarsi e finalmente con tutta la voce a sua disposizione urlò "Gerard!" l'uomo si girò incredulo, con borsa alla mano guardò Erza con sorpresa "Erza che ci fai qui?" chiese con un filo di voce. Erza si avvicinò a lui " non te ne andare, io ti amo e voglio stare con te, insieme" Gerad chinò il capo "se dovessi perdere anche te io.." disse malinconico ma Erza si avvicinò a lui "non succederà, ho bisogno di te" Gerad la guardò, in realtà aveva paura di quel sentimento così forte, quello che per un attimo le aveva ricordato il suo amore perduto, "correremo il rischio" disse Erza afferrandolo per la mano e Gerard non riuscì più a resisterle. I due si baciarono con passione, tanto da creare un applauso all'interno della sala, Cana felice prese Natsu, in preda ad un attacco di gelosia fraterno, per una spalla trascinandolo lontano da quella visuale ignorando le sue lamentele. Gerard si staccò strofinando il naso contro il suo, "resterai?" chiese Erza e lui annuì "devo avvisarti che sono totalmente al verde" ma Erza scosse la testa cingendogli le braccia intorno al collo "potresti sempre farmi da fattorino nella mia pasticceria" sogghignò ritornando a baciarlo con passione.

La settimana trascorse lentamente, Lucy era a casa quando il suo campanello suonò, un grosso pacco era arrivato per lei. Una volta firmato la consegna al fattorino lo trascinò su per le scale con l'aiuto di Nashi, le due arrivarono in camera da letto non con poca fatica appoggiarono quella confezione sul letto "che cosè?" chiese Nashi curiosa, e Lucy aprendolo disse "credo che sia il mio abito da..." "sposa" finì Nashi sorpresa di fronte a tutto quel tulle bianco. Lucy lo prese, era così lungo e setoso, Nashi lo accarezzò con le dita, "è così bello" le sfuggi notando l'espressione fredda di Lucy, non sembravano gl'occhi di una futura sposa, doveva essere emozionata addirittura in lacrime, invece nessuna emozione traspariva da lei, "dovresti provarlo" suggerì Nashi, "sapevo che sarebbe arrivato oggi, per questo ho detto a Levy di venire, dovrebbe arrivare a momenti " sbuffò lei. Nashi scrollò le spalle, "devo finire di studiare, lancia un urlo se hai bisogno" disse facendole l'occhiolino e scappando su in mansarda, e Lucy annuì.  Passò un quarto d'ora e di Levy ancora nessuna traccia, Lucy rimasta in camera aveva fissato per tutto il tempo quell' abito, l'aveva tirato fuori dalla scatola per appenderlo a una gruccia e ora continuava a guardarlo, non sapeva neanche se il matrimonio ci sarebbe stato. Era una settimana che Loki era partito e tra i due a parte qualche telefonata dalla scarsa durata e conversazione non c'era stato niente. Si avvicinò all'abito, prese i lembi tra le mani sentendone la consistenza, decise di provarlo anche senza Levy. Con difficoltà lo infilò, la gonna ampia e il corpetto stretto, si portò una mano sul seno per reggere il vestito e con l'altra tentò in vano di tirare su la zip, non riuscendoci ovviamente. Il campanello suonò, era arrivata Levy pensò sollevata,  "Nashi vai tu?" urlò, ma dalla mansarda non vi fu risposta, Lucy incominciò a maledire quello stupido ipod che le aveva regalato a Natale, "meno male che doveva studiare" pensò corrucciata. Si avviò verso il corridoio, tenne la mano ancora sul seno e con l'altra tirò su il vestito, il tanto per non sporcarlo, restando in cima alle scale urlò "è aperto vieni su" per poi ritornare goffamente verso la sua stanza. Sentì i passi sempre più vicini e Lucy con lo sguardo rivolto verso lo specchio sentì la vicinanza di qualcuno fermatosi sulla soglia della porta, "Levy finalmente sei arrivat-" disse voltandosi verso la porta, le parole gli morirono in bocca vedendo che non era di Levy che si trattava, ma di Nastu.
Natsu era li di fronte alla porta, lo sguardo sorpreso e le labbra spiegate in segno di stupore nel vederla vestita in quel modo, e Lucy non riuscì a dire niente, il gelò calò in quella stanza. Dopo quello che era avvenuto in cantina i due avevano evitato qualsiasi incontro da soli,  e anche in compagnia non è che c'è ne fossero stati molti. Lucy si fece  coraggio nel rivolgergli la parola, spiegandogli l'equivoco, "pensavo fossi Levy" e Natsu sospirò, "sono venuto a prendere Nashi" la donna annuì, con quella storia dell'abito si era totalmente dimenticata che nel pomeriggio Natsu sarebbe passato a prendere Nashi , "è su, in camera" Natsu annuì inclinando poi il viso verso la botola. Lucy ritornò a specchiarsi, aveva la testa affollata di pensieri, quell'incontro l'aveva confusa, dopo aver saputo quello che Nastu provava di certo non avrebbe voluto farsi vedere con l'abito da sposa addosso. Riprovò ad allacciarlo inutilmente, da soli era praticamente impossibile, sbuffò abbassando il capo, "aspetta" si sentì dire improvvisamente, Nastu era dietro di lei, soffiandole quelle parole calde direttamente sul collo. Era rimasto per tutto il tempo a guardala, li davanti alla porta e Lucy non se ne era accorta. Lucy rimase immobile, sentì le mani di Natsu spostarle i capelli sul lato del collo, gliele passò poi  sulla schiena, e Lucy  guardò il suo viso dallo specchio, era serio e concentrato verso quella cerniera. Tirò su la zip delicatamente, rimanendo dietro di lei e posandole le mani sui fianchi. I due si guardarono tramite lo specchio "sei bellissima" le sussurrò lui e Lucy sentì il battito del cuore accelerare all'impazzata. Continuò a guardarlo osservando poi la figura che quello specchio rifletteva, lei vestita da sposa, e dietro vi era Nastu. L'uomo sollevò una mano passandogliela sul collo "quel giorno sarai perfetta" affermò con un tono malinconico, Lucy avrebbe dovuto spostarsi, allontanarlo, perché sapeva cosa sarebbe successo da li a poco. Aveva giurato fedeltà a Loki, lo stava aspettando eppure ci stava ricascando, Natsu ormai era come una droga, era assuefatta da lui non riusciva a a farne a meno, e pensare che tra loro c'era stato solo qualche bacio. Lucy lasciò naufragare tutti quei pensieri inclinando il viso verso di lui "è così che dovrebbe essere?" chiese sospirando . I visi vicini, tanto da sentire uno il respiro dell'altra, Natsu con le dita le sfiorò il mento e l'altra la staccò dal fianco per poggiarla sul suo ventre e premerla a se, "se è questo quello che vuoi, Luce" soffiò lui avvicinandosi a quella bocca che lo faceva letteralmente impazzire.
 Levy entrò in casa da Lucy, sapeva di quella cattiva abitudine di lasciare sempre la porta d'ingresso aperta, si guardò intorno notando il salone e la cucina deserta. Salì le scale entrando in camera, Natsu sentendo l'arrivo di Levy si scostò velocemente prima di poter raggiungere le labbra di Lucy  "Lucy scusa pei ritar-" disse Levy entrando e bloccandosi immediatamente dopo alla vista di quella scena, Lucy vestita da sposa e Nastu a qualche metro da lei, "ciao Levy" salutò Nastu, "vado a chiamare Nashi" disse poi sorpassandola lasciando le due donne da sole. Levy seguì con lo sguardo Nastu per poi guardare Lucy con sconcerto, "ti prego non dire niente" sospirò Lucy.

I giorni avanzarono, era giunto marzo portando con se la promessa della primavera. Le giornate si stavano allungando e il freddo sembrava diminuire. Quel pomeriggio Nashi era in redazione per svolgere il proprio lavoro da stagista, ormai erano un paio di mesi che faceva parte dello staff e tutti la conoscevano come la figlia di Lucy. Lucy seduta sulla sua sedia in ufficio pensava a tutto quello che gli era successo in poche settimane. La verità svelata a Loki, la sua partenza e poi quel momento così intenso con Natsu, arrivò Nashi a sviarla dai suoi pensieri. Si sedette di fronte a lei, aveva notato che Lucy non dovesse stare molto bene da quando Loki era andato via,  e qualche notte l'aveva anche sentita piangere, "come stai?" le chiese e Lucy sorrise "bene" rispose mascherando in realtà quell'inquietudine che provava da giorni, pensava che Nashi non si fosse accorta di niente. All'improvviso la porta si spalancò facendo la sua apparsa un'agitata Yukino "Lucy, scusa se non ho bussato ma ecco sta per arrivare una persona l'hanno avvistata al piano di sotto proprio qualche secondo fa, e sai che lei non avvisa mai quando viene" le due donne guardarono con sorpresa la giovane assistente, "chi è?" chiese Lucy e Yukino tentò di non balbettare "Lucy e Lady Acqurius". Nashi arricciò il naso non capendo il perché di quella agitazione, Lucy invece si porto le mani alle tempie chinando poi il viso "non adesso, non riesco a sopportare anche lei" borbottò disperatamente, la donna si riprese alzandosi dalla sedia "Yukino cerca di bloccarla almeno il tempo per prepararmi psicologicamente, tanto so già che è qui che sta venendo" Yukino annuì, chiudendo poi la porta. Nashi guardò curiosa sua madre, "chi è?" chiese con timore e Lucy le incominciò a raccontare di Acquarius, ovvero nome d'arte di una delle più famose modelle di tutti i tempi. La donna, ormai dai cinquantanni suonati, ovviamente non dichiarati,  non lavorava come modella, ma la sua fama e le varie attività che svolgeva nel campo della moda la ritenevano una delle donne più famose sul jet-set, non che più una delle più  famigerate dato il suo caratterino. Lucy si accasciò nuovamente sulla sedia, tirando fuori dal cassetto un blocco per gli appunti "perché sei sicura che verrà qui?" chiese Nashi e Lucy brontolò "perché si fa intervistare soltanto da me" delle voci dal corridoio attirarono  l'attenzione delle due "senti assistentucola il mio tempo è prezioso è di certo non lo passo a parlare con dei sempliciotti  dovè la mocciosa cresciuta?", Lucy sbuffò "è arrivata" .  La porta si aprì nuovamente e Nashi rimase sorpresa e affascinata da quella bellissima figura, la donna dai  lunghi capelli d'argento e occhi azzurro ghiaccio, si avvicinò a loro camminando elegantemente, quella gonna a sirena che portava non sembrava darle difficoltà.  "Lucy come al solito sei fuori moda, per non parlare di quel taglio di capelli" esordì acidamente e Lucy sorrise " sono contenta di vederti anche io Acquarius" la modella poi guardò Nashi, l'espressione del viso era seria trasmettendole anche un certo timore, la ragazza accennò un sorriso "Nashi vai pure io e Acquarius vorremo stare sole" Nashi annuì per poi dileguarsi. Chiudendosi la porta alle spalle si domandò il perché volesse avere rapporti solo con Lucy, per avere una certa età restava comunque affascinante e Nashi pensò che non doveva essere poi  così terribile.
La giornata avanzò e Lucy dopo una lunga chiacchierata, finalmente aveva finito, aveva la testa che le scoppiava perché Acquarius non si era risparmiata. Infatti non era stata una semplice intervista, la modella continuava a interrompersi facendo domande a Lucy sulla sua vita privata e Lucy si confidò con lei, ormai erano anni che la conosceva e c'era una sorta di legame tra le due.  La donna si tirò su avvicinandosi alle finestre dell'ufficio che affacciavano sul corridoio , con le dita creò una fessura tra le tapparelle osservando un punto preciso. Lucy si avvicinò sorridendo poi "è di notevole bellezza, anche se ancora acerba" soffio Acquarius "è perfetta così" rispose Lucy non togliendo dal viso quel sorriso, Nashi era li fuori, intenta riordinare lo scaffale, presa com'era non si era accorta di essere spiata dalle due donne. Acquarius continuò a guardarla "non fraintendermi è ovvio che ha preso da Laila" e Lucy annuì, "a quel suo modo gentile" rispose felice, la modella guardò Lucy "sai quando io e tua madre lavoravamo insieme eravamo amiche ma sopra tutto rivali, io la invidiavo era perfetta" Lucy sapeva già questo e si limitò ad ascoltare "quel giorno venne da me dicendomi che avrebbe smesso di fare la modella perché si era innamorata e voleva fare su famiglia, litigammo e per giorni non le parlai, pensavo che era un' idiozia e sai che lo penso ancora" Lucy continuò  ad ascoltare " ma poi ho capito, lei aveva scelto di essere felice, abbandonando quel mondo perfetto, aveva voluto correre il rischio, e sai lo sarebbe anche stata se quel destino crudele non c'è l'avesse strappata via" Lucy si amareggiò, le mancava tantissimo e anche ad Acquarius non era da meno. Lucy tirò su poi lo sguardo guardandola con amore "la verità è che hai saputo di Nashi vero? ti sei preoccupata e volevi vedere come stessi" chiese con un sorriso, la donna arricciò il naso avvolgendosi poi al collo quel pellicciotto leggero "non darti troppe arie" bofonchiò aprendo la porta, andò via lanciando  Lucy col cuore un po' più leggero. Dopo la morte della madre Acquarius le era stata in qualche modo vicino, aveva mantenuto quel brutto carattere e non avrebbe mai ammesso i suoi veri sentimenti neanche sotto tortura, ma Lucy sapeva che in fondo le voleva bene e con quel discorso le aveva in qualche modo voluto lasciare un messaggio.

Arrivò la sera, e Lucy accompagnò Nashi al Fairy Tail. Quella sera un gruppo rock si stava esibendo diffondendo nell'aria una musica allegra e spensierata. Entrando Lucy notò Levy e Gajeel appartati ad un tavolo, ormai tutti sapevano della loro relazione e Lucy ne era così felice, quando Levy glielo aveva confidato Lucy le era saltata praticamente addosso finendo per ruzzolare per terra. Si sedette accanto a loro raggiunta poi da Nashi, inclinò il viso vedendo Grey dietro al bancone, non fece in tempo a chiedersi dove fosse Nastu che se lo trovò proprio davanti con tre boccali di birra e una coca cola, l'uomo posò tutto sul tavolo, sedendosi accanto a Nashi, intrappolandola tra lui e Lucy, passò le bevande incominciando a battibeccare con Gajeel, per un attimo i loro sguardi s'incrociarono e Natsu gli trasmise un messaggio solo guardandola "resta", e Lucy restò. Dalla porta giunse a sorpresa Juvia, guardò Grey, ma l'uomo dopo aver ricambiato le negò la sua presenza sparendo verso la cantina. Juvia chinò il capo forse se non avesse fatto l'orgogliosa Grey sarebbe stato al suo fianco a quell'ora , ma forse anche no, in fondo se l'aveva cercata era solo per gelosia. Scosse la testa scacciando via quei ricordi, si avvicinò al tavolo di Nastu con un enorme sorriso, tra due giorni sarebbe avvenuto il grande evento, ovvero il colloquio dal giudice. La serata passò tra risate, sguardi incrociati e insolite smancerie da parte di quella nuova coppietta. Intanto Nashi si godette quel  momento, lo assaporò con ogni fibra del corpo, pensando che probabilmente sarebbe stato l'ultimo con tutti loro, l'ultimo con Lucy e Nastu tra di lei.

Il giorno delle colloquio arrivò, e Lucy Natsu e Nashi si presentarono al tribunale, una volta arrivati vi era già Juvia ad aspettarli. Incominciando ad avanzare verso la sala dove il giudice stava aspettando Nashi, Juvia incominciò ad assicurare Lucy e Nastu, con molte probabilità l'esito sarebbe stato positivo. Arrivati davanti alla porta Nashi rivolse uno sguardo ai suoi genitori, loro erano felici e carichi di aspettative, una smorfia malinconica si dipinse sul suo viso, "non preoccuparti" la rincuorò Nastu poggiandole una mano sulla spalla, Nashi annuì piano, un ultimo sguardo a Lucy, per poi entrare insieme a Juvia. I minuti trascorrevano veloci e Nastu seduto sulla sedia della saletta guardava nervosamente lo scorrere delle lancette sull'orologio appeso alla parete, Lucy accanto a lui invece si massacrava le unghie. Tra i due era calato un certo mutismo dopo l'episodio successo a casa di Lucy, la donna sospirò, quei giorni erano stati così pesanti ma un certo sollievo si stava facendo strada in lei, presto Nashi sarebbe stata sua a tutti gli effetti e aveva preso la sua decisione, amava Loki ma non avrebbe rinunciato per niente al mondo a Nashi. Natsu si girò verso di lei e i due si guardarono, quello sguardo complice di cui solo loro due ne comprendevano il significato. La porta si aprì, interrompendo quel momento, Nashi usci, il viso amareggiato e gl'occhi vuoti. Natsu e Lucy si precipitarono verso di lei, "allora come è andata?" chiesero all'unisono , Nashi si fece coraggio, trattenne a stento le lacrime e con un filo di voce soffiò "mi dispiace", Natsu e Lucy la guardarono preoccupati, che fosse andata male? Natsu la prese per il braccio "Nashi che-?" ma non fece in tempo a chiedere che subito dopo uscì Juvia, Nashi ne approfittò "vado da Romeo, come d'accordo" disse uscendo dal tribunale frettolosamente per sfuggire alle domande dei suoi genitori. Juvia si avvicinò a loro, lo sguardo deluso fecero capire a Nastu e Lucy che non era andata bene, "il giudice non ha accettato la richiesta" disse con voce triste. Lucy si disperò, quella delusione inaspettata l'aveva spezzata, ne erano così sicuri che l'esito sarebbe stato positivo , cadde nel mutismo al contrario di Nastu "che cosa? perchè? voglio parlarci io" urlò cercando di sorpassare Juvia, la donna lo bloccò "no Natsu devi sapere-" ma l'uomo sembrava un vulcano in piena eruzione, "non ha capito bene, noi tre siamo una famiglia e Nashi vuole stare con noi perché negarci questo?", Lucy ascoltò tutto e nonostante il disagio che si era creato tra lei e Natsu, l'uomo considerava ancora l'idea di essere una famiglia. Juvia chinò il viso, cercando di trovare le parole più adatte, "Natsu se il giudice non ha accettato la richiesta è perché è stata Nashi a volerlo" disse Juvia con un filo di voce facendo cadere nel mutismo l'uomo. Nastu scosse la testa, gl'occhi sgranati "no, non può essere" sibilò incredulo ma Juvia si portò vicino a lui poggiandole una mano sulla spala "Nashi ha parlato con il giudice ed è stata chiara, non vuole essere adottata ma richiederà l'emancipazione alla scadenza dell'anno insieme a voi" continuò con voce tremante, incredula lei stessa a quello che aveva assistito pochi minuti fa. Lucy incominciò a piangere non riuscendo ad emettere nessun suono, come aveva fatto a non capirlo? era per questo che ultimamente Nashi le faceva quei discorsi strani? Nastu non sembrava arrendersi, "no, parleremo con Nashi e-" "Natsu" sibilò Lucy "sicuramente c'è stato un errore, rifaremo tutto-" continuò ma Lucy lo chiamò di nuovo "Natsu" " forse ha avuto paura che il giudice non accettasse e lei per non deluderci-" "Nastu basta smettila, lei non ci vuole!" urlò Lucy con tutta la voce che poteva avere attirando finalmente la sua attenzione. Juvia decise di rientrare lasciandoli soli, anche lei era amareggiata e di certo non li avrebbe aiutati in quello stato, era troppo coinvolta in quel caso, sarebbe stato meglio darsi una calmata prima. Intanto Nastu avanzò verso Lucy, la donna piangeva "lei non vuole stare con noi" sentenziò Lucy ma Nastu la prese per i polsi "no non è vero" "è così, fattene una ragione" ringhiò Lucy, strattonandosi, liberandosi di quella morsa "non puoi costringerla" continuò ma Nastu la guardò freddo "vuoi arrenderti allora? mi dispiace ma lotterò anche da solo pur di averla con me", Nastu le voltò le spalle andando via lasciandola sola nella sua disperazione.

Arrivò la sera, e Lucy era in cucina, aveva pianto tutto il giorno sentendosi completamente sola. Sentì la porta d'ingresso aprirsi, era Nashi. Per tutto il resto del pomeriggio si era rifugiata da Romeo, ignorando tutte le chiamate di Nastu ma ora doveva affrontarli e dare loro una spiegazione. La ragazza si avvicinò a lei, c'era il tavolo a dividerle, Nashi si scostò una ciocca dietro l'orecchio, e Lucy la guardò, aveva deciso di non dirle niente, di non forzarla e lasciarla libera ma quell'idea svanì all'improvviso, "perché?" disse soltanto in modo sconsolato, Nashi inclinò il viso, mentirle senza guardarla era più facile " non volevo ferirvi ma è questo che ho sempre voluto" soffiò aspramente, Lucy si avvicinò a lei, "se ce ne avessi parlato prima non ti avremmo coinvolta" la prese per le braccia per farsi guardare negl'occhi " l'avreste fatto davvero?" soffiò acida Nashi, sforzandosi di recitare quella parte al meglio, Lucy rimase senza parole "non sono un giocattolo! mi avete lasciato e come un capriccio avete preteso che io stessi con voi, ma ti sei mai chiesta se era quello che io volevo?" ringhiò Nashi strattonandosi, Lucy non riuscì a dire niente e Nashi era adirata, ma con se stessa " è stato bello ok? ma finito l'anno io riprenderò la mia strada e tu la tua", Lucy la guardò amareggiata " c'è l'hai ancora con noi vero?"  e Nashi annuì falsamente gettandola nello sconforto. Lucy si voltò, poggio le mani sul tavolo e guardando verso il vuoto non emise nessun suono, Nashi si avviò verso le scale "c'è un'altra cosa, ho chiesto al giudice di poter stare da Nastu una settima prima del matrimonio fino al sette luglio poi riproverò con la richiesta di emancipazione" sentenziò avviandosi verso la sua camera, una lacrima le solcò il viso, sapeva che con quelle parole le aveva dato il colpo di grazia.
Nashi salì nella sua camera, chiuse la botola sedendosi poi per terra, le spalle al muro e il viso affondato tra le ginocchia. Incominciò a piangere, aveva appena rinunciato a quello che aveva sempre desiderato, ma se l'ho aveva fatto era stato per Lucy, per renderla felice, ormai non era nemmeno più per quel patto che l'ho aveva fatto. In quelle settimane aveva visto di quanto Lucy stesse male, e non voleva metterla davanti a una decisione, se lei non fosse mai apparsa nella sua vita probabilmente Lucy sarebbe partita con Loki perché era questo quello che voleva. Tirò su il viso a fatica, asciugandosi le lacrime, invano perché altre continuavano a scendere, pensò a Natsu, lui non centrava niente con questa storia ma non poteva restare con lui, sarebbe stato un torto nei confronti di Lucy e conoscendo Nastu sapeva che restando con lui, prima o poi l'uomo avrebbe scoperto quell'inganno subito da Loki. "mamma mi dispiace..." sibilò tra le lacrime, lasciandosi cadere in quella disperazione.

La sera continuò e Lucy era rimasta per tutto il tempo in cucina, sentì il campanello della porta, chi poteva essere a quell'ora? che fosse Nastu? sapeva che l'uomo si arrendeva difficilmente, si tirò su stancamente andando ad aprire la porta. Lucy sorrise malinconicamente a quella presenza "ciao, sapevo che tu non mi avresti lasciato" disse lei. Loki annuì entrando, "mi sei mancata" l'abbracciò e notando quello sconforto le chiese cosa fosse successo e Lucy gli raccontò tutto. Loki rimase basito, non pensava che Nashi si spingesse a tanto pur di rispettare quella promessa, qualcosa scattò in lui, e non la sensazione vittoriosa che si aspettava, ma un lieve senso di colpa, dal gusto acido. Lucy si scostò, il viso pieno di lacrime, Loki era li con lei, c'era sempre stato e non l'aveva mai lasciata sola. Natsu invece l'aveva sempre fatto, l'aveva lasciata sola di nuovo, e non sopportava una seconda volta quel dolore, ormai non c'era più niente, Nashi sarebbe andata via ed era solo lei che la legava a Natsu. "Loki" soffiò lei abbracciandolo, si avvicinò al suo orecchio e dal tono sicuro disse "partiamo, andremo via insieme" ...
   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Fairy Tail / Vai alla pagina dell'autore: daimler