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Autore: cretien    15/08/2003    0 recensioni
Jade e Tom Becker erano una coppia pefetta. Almeno fin quando non è arrivato Greg. Che ne è stato della ragazza forte e decisa che una volta era proprio Jade? E Tom? L'ha completamente dimenticata oppure ha ancora il posto principale nel suo cuore?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Taro Misaki/Tom
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Finalmete fuori da quel maledetto pub. La notte era piuttosto freddina e Tom si strinse nel cappotto nero che gli aveva regalato Jade il Natale scorso. 
All'improvviso si rese conto che non aveva mai smesso di pensare a lei, e che aveva continuato a sperare di poterla riavere.
Ogni volta che decideva di dimenticarla, c'era sempre qualcuno o qualcosa che gliela ricordava, del resto Jade era una ragazza che lasciava il segno, e sotto questo aspetto Tom era fatto di cera.
Continuava a camminare verso casa quando passò davanti alla latteria di Kay.
Si poteva sentire da fuori il profumo dei bomboloni appena sfornati.
In effetti ormai era mattina eanticipare la colazione di qualche ora non avrebbe cambiato le cose. Tom entrò, ma non riconobbe subito la persona seduta su uno sgabello.

"Jade... cosa..." mormorò il ragazzo sorpreso di vedere la giovane.
"Ciao Tom... io stavo..." non si aspettava di ritrovarselo davanti di nuovo.
"Ehi Tom, è un po' che non ti fai vedere da queste parti" disse il grasso proprietario.
Il ragazzo fu distratto dal saluto del vecchio
"Ah, ciao Kay! Già è un po'."disse cercando di non far notare il suo imbarazzo.
Kay conosceva da molto tempo Tom. Più o meno da quando aveva 11 anni,e ora il bambino che andava a fare colazione con il padre pittore prima di andare a scuola, era diventato un ragazzo di 24 anni, innamorato di una bellissima ragazza, e che non sapeva come riconquistare.
"Mi fa piacere rivedervi ragazzi! Sul serio. Allora ancora niente matrimonio?" disse scherzando l'omaccione. I due arrossirono di colpo, e Kay si accorse che qualcosa era cambiato. "Veramente... ecco..." Tom si accorse del crescente imbarazzo di Jade.
"Non stiamo più insieme" concluse il calciatore
"Già" confermò la ragazza.
"Oh, e io che vi vedevo già sposati con tanti bambini da farne una squadra du calcio. Tu giochi ancora, Tom?" 
"Si... si... alle volte faccio qualche partita e in nazionale ho la maglia prenotata si può dire." disse frettolosamente e cercando disperatamente di cambiare l'argomento "famiglia"."Senti Kay, mi potresti dare un bombolone e un cappuccino?" domandò nella speranza di poter parlare con Jade da solo. "Faccio in un momento" fu la risposta.L'uomo sparì nel retrobottega per preparare il cappuccino e prendere alri bomboloni caldi che ormai erano pronti.
Tom era rimasto in piedi con le mani nelle tasche e Jade, rimase seduta sullo sgabello con lo sguardo fisso sul pavimento. Fu il ragazzo che si mosse per primo e si andò a sedere vicino a lei.
"Allora Jade? Come... come stai?"
"Oh, io sto bene, sto benone. E tu?"
"Bene, bene." Silenzio. E ora? che dire?
"Come va con... con..." accidenti! come diavolo si chiamava! la sua mente lo identificava come "BBJ" (Biondo Big Jim)
"Greg? Con lui è tutto a posto." disse lei in tono triste.
"Tu invece? Hai qualche nuova fiamma?"
avrebbe voluto mordersi la lingua. ma come aveva potuto chiedergli una cosa del genere?!
"Ecco...è... come dire..." Tom era arrossito ferocemente "diciamo che..." che doveva risponderle? Se le diceva di si avrebbe potuto lasciare ogni speranza di riprendersela, ma se le diceva di no lei avrebbe senza dubbio pensato che lui non l'avesse dimenticata, e ciò le avrebbe dato importanza e anche in questo caso non avrebbe potuto riconquistarla.
No!No!e No! Lui non aveva nessuna intenzione di riconquistarla.Come gli era saltata in mente un'idea del genere. Lei amava Greg. E da quanto aveva capito dalla prima volta che lo aveva incontrato, anche se lui non era innamorato di lei, sicuramente provava una forte attrazione.
Lei continuava a guardarlo in attesa di una risposta.
"Rieccomi qui Tom, scusa se ti ho fatto aspettare." Kay! Per fortuna.
"Hai finito cara?" Domandò l'uomo prendendo la tazza vuota che era davanti a Jade.
"Oh si, grazie. Quant'è?"
"Oh nulla stanotte offre la casa, a tutti e due, in onore di questa rimpatriata."disse sorridendo.
"Grazie Kay sei sempre gentilissimo" Jade si mise una cicca di capelli dietro l'orecchio e si voltò verso Tom "Bene. Ci vediamo Tom. Magari prendiamo un caffè."
"Si come no, un caffè è quello che ci vuole, un giorno di questi. Bene, allora... ciao!" farfugliò.
"Ciao" disse la ragazza. Raccolse la sua borsa da terra e uscì. 
Se ne era andata... ancora una volta, se ne era andata. Tom appoggiò i gomiti sul tavolo mettendosi le mani tra i capelli spettinati.
"Tom se ne sei innamorato, devi dirglielo, non c'è altro sistema e lo sai." disse in tono paterno Kay.
"Si vede così tanto? Si vede che sono innamorato?"
"Tom tu sei come un libro aperto, e poi io ti conosco da tanto tempo che... Mamma mia ne è passato di tempo dalla prima volta che ti ho visto. Allora avrai avuto 11 anni e avevi in testa solo il pallone da calcio. Oggi invece, ho davanti a me un ragazzo... un uomo, che è innamorato di una bellissima e intelligentissima donna, e che a quanto pare è disperatamente imbranato in fatto di riconquiste."
Tom rise. "Sono davvero imbranato? Credevo che il tuo imbranato preferito fosse Philip" 
"Oh anche Callaghan si da da fare in imbranataggine. Mi ricordo quando venivate a fare colazione insieme e la sua fidanzata era in America, a proposito come se la passa il ragazzo?"
"Ok lui sta benissimo e sta per sposarsi con la sua ossessione americana"
"Davvero?! ma non mi dire. Ehhhh, sto proprio invecchiando. E tuo padre come sta?"
"Non benissimo, ha avuto qualche problema ai polmoni ed è stato in ospedale, ma ora va un po' meglio."
"Ohh. come mi dispiace, salutamelo e digli di venirmi a trovare appena sta meglio."
"glielo dirò senz'altro. Ora è meglio che vada."
"d'accordo ragazzo. torna a trovarmi i bomboloni sono sempre caldi per te. e Tom, se vuoi riprenderla... falla ingelosire, falla litigare con il suo attuale ragazzo e poi... consolala."
"ciao Kay." E così avrebbe dovuto ingelosirla eh? 
Jade camminava verso casa sua, con uno strano senso d'angoscia. Non stava bene. Erano parecchi giorni che non stava bene. E come se non bastasse era ricomparso Tom e con lui un enorme senso di colpa. Accidenti! Ma come poteva farle questo! 
Intanto non si era accorta della sagoma scura che la stava seguendo dalla latteria. 
La ragazza prese il mazzo di chiavi ed entrò in casa.
L'ombra arrivò alla porta e suonò.
Jade fu sorpresa di sentire il campanello, anche perchè erano le quattro ormai.
Guardò dallo spioncino:"Greg! cosa fai qui a quest'ora!" esclamò la giovane.
"E tu cosa ci facevi in latteria con quel tipo? Vi vedete di nascosto? Ci vai a letto? Ti ha toccata?!" Greg stava alzando la voce e lei era spaventata a morte e non sapeva cosa fare: "Greg, non urlare ci sono delle abitazioni qui!" disse a bassa voce
"Non mi importa se ci sentono! Ti ho fatto una domanda ed esigo una risposta!" Greg era davvero alterato e Jade sapeva che quella sfuriata le sarebbe costato qualche schiaffo. Ormai lo sapeva come funzionavano le litigate con lui. La ragazza era ormai al limite del terrore, non sapeva che rispondere era confusa finchè ad un certo punto lo schiaffo che temeva arrivò con tanta forza che la fece sbilanciare all'indietro e cadde per terra picchiando con la schiena sullo spigolo del tavolino del salotto.
"EHI!LASCIALA STARE!!!!!!"
"Tom!" esclamò lei sollevata alla vista del suo salvatore, che era arrivato alle spalle di Greg. Anche se era meno palestrato di Greg, Tom certamente aveva più resistenza ed era anche più alto di lui. 
"vATTENE VIA!" sbraitò il calciatore "FUORI DI QUI!" 
Tom aveva tirato un pugno a Greg proprio sul naso,con tanta forza da farglielo sanguinare copiosamente. Il palestrato si alzò da terra coprendosi il naso con una mano e barcollando uscì dall'abitazione di Jade.
"Ti sei fatto male?" domandò lei preoccupata vedendo che Tom si massaggiava una mano.
Lui chiuse la porta e si precipitò al fianco della ragazza che se ne stava ancora seduta per terra.
"No, non mi sono fatto niente. Vieni mettiamo del ghiaccio sulla guancia. Hai sbattuto anche la schiena?" 
"Si, ma va tutto bene, mi sono solo spaventata."
"Lo immagino". I due si avviarono in cucina. Tom la fece sedere sulla sedia e tirò fuori dei cubetti di ghiaccio che avvolse in un tovagliolo.
"tieni." le disse
"Grazie. Come mai sei corso qui?"
Quella domanda lo folgorò.
"Ecco... a dire la verità io... " 
Era arrossito di nuovo. Come faceva quella ragazza a farlo arrossire di continuo proprio non lo sapeva."Io... avevo visto che c'era qualcuno che ti veniva dietro e ho pensato... che fosse il caso di controllare che fosse tutto a posto." concluse. Lei lo guardava con le lacrime agli occhi. Ahhhhhhh, quelgli occhi! Blu come il mare, come gli erano mancati!
"Jade, dai non fare così è tutto a posto. Ora ci sono io qui."
Jade aveva ceduto e si mise a piangere tutte le sue lacrime.
"Tom, per favore... potresti stare qui con me stanotte? Solo per stanotte, io ho ancora paura"
"Certo tesoro,non ti preoccupare. vai a nanna tu, io sono sul divano se hai bisogno di me."
"Grazie Tom. Buonanotte".
"Buonanotte".disse lui, poi spense la luce. 
La luce......mmmmmm era già giorno! Che scatole. Tom si rese conto di non essere nel suo letto. D'un tratto si ricordò di ciò che ra accaduto solo poche ore prima.
La mano si faceva sentire. In effetti era gonfia e un bel color bluastro si stava facendo sempre più visibile.
Si alzò dal divano e andò a sbirciare se Jade dormiva ancora, e con sorpresa scoprì che il letto disfatto era vuoto. All'improvviso sentì l'odore del caffè e capì che la ragazza era in cucina.
"Ciao" disse lei vedendolo entrare spettinato e con la camicia fuori dai pantaloni.
"Ciao bionda, stai meglio?"
Jade aveva addosso solo una maglia a mezze maniche larga che le arrivava poco sopra al ginocchio. Le gambe nude erano accavallate e mostravano il piccolo tatuaggio che la ragazza aveva sulla caviglia.
"Si un po' meglio grazie. Tu invece?"
"Oh io benissimo."
"Grazie per avermi fatto compagnia e da guardia del corpo."
"Figurati. Ma che ore sono?"
"E' presto, sono le nove meno dieci. Non abbiamo dormito un gran che".
"Bè ora è meglio che vada tra poco ho gli allenamenti e non vorrei fare tardi".
"Va bene. Ciao e grazie ancora"
"Dovere" disse lui.

"E non l'hai sfiorata?!" 
"Smettila di urlare Bruce." lo rimproverò Holly
"No era sconvolta, e poi scusa questi non sono affari tuoi" disse Tom con un pizzico di risentimento.
"E bravo il nostro Tom! Stai tornando alla carica eh?" scherzò Paul Diamont
Becker gli lanciò un'occhiata di fuoco.
"Ragazzi l'ho solo consolata, vi ho già detto e ripetuto che lei non mi interessa più sotto quell'aspetto."
"Si certo come no! Avanti è un anno che parli di lei, ricordi i bei momenti passati insieme a lei, e stai cercando di autoconvincerti che non pensi più a lei! Ma caro Tom sai cosa ti dico? Che tu sei più cotto di quanto vuoi farci credere." Bruce sarà stato anche un gran rompiscatole, ma aveva centrato in pieno il problema di Tom.
Il telefonino di Becker squillò.
"Pronto?" disse lui felice di non dover stare a discutere con Harper.
"Ciao Tom, sono Jade, senti non è che verresti con noi a mangiare un panino verso l'una?"
"Certo contaci."
Intanto i ragazzi della squadra lo osservavano in silenzio, lanciandosi occhiate allusive e maliziose.
Tom concluse la conversazione.
"Allora si pranza con lei eh?" 
"Già mi ha invitato a mangiare con loro un panino al Cheers'Bar"
"Con loro?" fece Bruce
"Si. Aspetta, aspetta. "loro" significa più di uno giusto? Allora chi viene insieme a lei?"

  
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