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Autore: SweetPandemonium    03/01/2009    2 recensioni
- Perché allora nelle tue canzoni hai detto quelle cose su di me? Hai uno strano modo di dimostrare il tuo amore –
- Tu hai sentito solo quello che volevi sentire Gerard. –
New ff! Questa volta i protagonisti sono Gerard e Bert. <3<3 spero vi piaccia -///
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: My, Chemichal, Romance, The, Used
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Epilogo

 

Better Than Then…it’s True

 

 

Bert’s Pov

 

Quando mi sveglio sono già con l’umore nero.

Scusate ma non sono più abituato a dormire solo.

Sua maestà lo stronzo patentato del nostro manager ci ha dato la mattinata libera quindi non mi preoccupo quando noto sulla sveglia sul comodino che sono quasi le undici e mezza.

Vedo inoltre che Jeph deve essersi già alzato visto che il suo letto è vuoto, poi, dopo qualche secondo lo vedo uscire dal bagno in accappatoio.

- Buon giorno…- dice con tono basso.

Eccone un altro con l’umore sotto i piedi.

Ieri sera, nessuno dei due riusciva a dormire così mi sono fatto raccontare un po’ come è nata questa storia con Dana.

Sembra davvero una gran ragazza dai suoi racconti ma so che non bisogna mai fidarsi ciecamente delle persone innamorate.

Si sa che quando si è innamorati una parte del cervello va a farsi fottere.

No, dai, non sono così cinico. E solo che non voglio che Jeph soffra.

- Buon giorno. – rispondo, tirandomi su a sedere.

- Ci prepariamo e andiamo a mangiare? – propone, di nuovo sulla porta del bagno con in mano i vestiti.

- Nah…grazie ma non ho fame. – rifiuto io.

- Non mangi niente da ieri! Cos’è? Hai forse intenzione di scomparire? E poi devi mangiare assolutamente…non dimenticarti che stasera abbiamo un concerto. – dice esageratamente premuroso, alzando le sopracciglia.

- Non preoccuparti. Mangerò qualcosa prima di salire sul palco. – lo tranquillizzo alzandomi dal letto e infilandomi un paio di jeans.

- Cinque minuti e ti libero il bagno…- dice Jeph prima di entrarci.

- Tranquillo, devo fare una telefonata. – detto questo infilo anche la maglietta e prendo il cellulare dal comodino, uscendo sul balcone.

Faccio il numero di Gerard e aspetto che risponda, appoggiato alla ringhiera.

- Ehi amore…- risponde dopo poco la sua voce.

- Ciao piccolo. Ti ho svegliato? – chiedo.

- No, ero già sveglio. Non ho dormito molto stanotte. Mi aspettavo una tua telefonata…-

- Scusami e che sono atterrato molto tardi e non volevo disturbarti. Ho preferito chiamarti in mattinata…- spiego io immediatamente.

- Oh…okay. Comunque…come è andato il viaggio? – chiede e si sente benissimo dal tono che è nervoso e non sa di cosa parlare.

Neanche io so di cosa parlare ma non è importante.

L’importante è sentire la sua voce.

- Ho dormito per la maggior parte del tempo. Non mi andava molto di chiacchierare. E poi Jeph mi stava mettendo la depressione…- dico, tentando di rompere il ghiaccio e capisco di esserci riuscito quando sento la sua risata attraverso il cellulare.

- Anche Dana non è certamente una delle persone più felici sulla terra. – risponde poi lui. – E anche io, devo dire, che non sono poi così spensierato…- sussurra.

Sospiro. Per una volta vorrei essere io quello rassicurato.

Mi sento troppo debole per essere forte per entrambi.

- Ma…non ti preoccupare. Sto bene. Vedrai che questo mese passa in fretta. – le sue parole arrivano inaspettate, e io faccio un sospiro di sollievo sorridendo lievemente.

- Si. Passerà in fretta. – concordo.

Il mio Gerard è forte. C’è la farà a far passare questo mese.

- Ora devo andare. Stanno bussando alla porta. Molto probabilmente sarà Mikey che mi vuole costringere a mangiare qualcosa. È sempre il solito paranoico. – dice, e io ridacchio.

- Meno male che c’è lui a prendersi cura di te. – sussurro. – Salutamelo ok? Salutami tutti. Ci sentiamo presto Gee. – dico poi, alzando un po’ la voce.

- Stasera saremo entrambi sul palco quindi…ti chiamo domani mattina. E poi ti chiamerò anche domani pomeriggio e domani sera. E così per un mese. Quindi abituati.- dice, mentre posso sentire dalla sua voce che sta sorridendo.

- Non sarà cosi difficili abituarcisi. Allora a domani amore. Ti amo. – dico.

- A domani. Ti amo anch’io. – risponde per poi mettere giù.

Quando torno in camera vedo Jeph uscire dal bagno.

- Tutto per te…- dice, piegandosi una maglietta e mettendola nella valigia.

- Grazie…- rispondo solamente. – Ah…ho cambiato idea. Andiamo a mangiare qualcosa. – dico, prima di entrare.

Ora che ho parlato con lui sono molto più tranquillo.

Certo che passare un mese così sarà una vera tortura. Ma sento che andrà tutto bene. E la milionesima volta che lo ripeto a lui, che lo dico a me stesso e a Jeph, Quinn e Dan. Sembra che sto cercando di convincermi da solo che questa cosa è possibile.

Quando era dal bagno Jeph e già pronto e scendiamo giù nella hall del nostro nuovo albergo.

Quinn e Dan, che Jeph deve aver chiamato, sono alla base delle scale che ci aspettano. Come immaginavo non sono l’unico ad essersi svegliato tardi e a dimostrarlo sono le occhiaie di Quinn e i grandi sbadigli di Dan.

Ci avviamo senza dire una parola verso il ristorante e ci andiamo a sedere ad un tavolo un po’ in disparte.

Ordiniamo subito qualcosa e mentre aspettiamo Quinn si sente in dovere di rompere il silenzio un po’ pesante che si è creato.

- Meno male che quello stronzo almeno ci ha dato la mattina libera. Devo dire che mi sento un po’ come se stessimo ai suoi comandi. Non è una bella sensazione. – dice, scuotendo la testa.

- Concordo. – commenta Dan.

Jeph annuisce e io…beh, io scoppio a ridere.

Mi guardano interrogativi – Siamo buffi…- spiego ridendo ancora.

Si guardano a vicenda e poi scoppiano a ridere anche loro.

Beh si…alla fine è davvero tutto migliore di allora.

 

 

Gerard’s Pov

 

 

Quando metto fine alla telefonata con Bert mi decido ad alzarmi dal letto dopo ore e ore che mi ci rotolo dentro.

Infatti quando metto un piede per terra rischio di cadere perché ho il lenzuolo attorcigliato alla gamba.

- Cazzo…- bisbiglio e cerco di liberarmi.

- Ancora a letto Gee? – mi chiede Mikey appena entrato in stanza, sfilandosi le scarpe e buttandole in mezzo alla stanza con il suo solito ordine.

Inizio a pensare che Frank lo abbia plasmato.

Si ferma e mi guarda con un sopracciglio alzato.

- Cosa stai facendo? – chiede.

- Ma niente! Mi sono incastrato! – dico, continuando a tirare il lenzuolo per liberarmi.

Lui scoppia a ridere. Praticamente si piegai in due.

- Ahah! Solo tu riesci ad incastrarti nelle coperte! – commenta tra le risate.

Solo allora mi rendo conto di quanto la situazione sia comica e mi concedo anche io un sorriso. Ora che ho riacquistato un po’ la calma riesco a liberarmi facilmente.

Sono decisamente troppo nervoso.

Quando finalmente Mikey smette di ridere si siede sul suo letto a gambe incrociate e batte la mano accanto a lui, per invitarmi a sedere.

Speriamo che non vuole farmi uno dei suoi soliti discorsetti.

- Non preoccuparti. Voglio solo parlare un po’ con il mio fratellone. Non si può? – dice con un sorriso interpretando il mio sguardo poco convinto.

Io allora annuisco e vado a sedere accanto a lui ancora in boxer.

- Allora. Come stai? – mi chiede. – Questa settimana non abbiamo avuto molto tempo per parlare tra di noi. – spiega.

- Già, è vero. Ma…sto bene, non preoccuparti. È stata una settimana difficile ma bella.- mi interrompo facendo una piccola pausa. – Si, sto decisamente meglio. – dico sorridendo.

- Certo si, mi manca. Ma tra un mese ci vediamo. – aggiungo sollevando le spalle.

Mikey sorride – Si, si vede che stai meglio. Sono contento. – commenta annuendo.

Poi mi arriva un flash.

- Mikey, toglimi una curiosità. Bert mi ha detto che una volta è entrato ubriaco nel nostro tour-bus e ti ha urlato contro. Ti ricordi cosa ti ha detto? – chiedo sporgendomi verso di lui.

Mio fratello mi guarda sorpreso per un attimo poi fa un sorriso divertito.

- Certo che me lo ricordo! Che scena ragazzi! Davvero comica. Era così sbronzo che non si reggeva in piedi. Ma…non riuscì a ridere. – dice.

- Mi ha chiamato mazzo di scopa e tavola da surf e ti ha fatto una dichiarazione un po’ particolare. – continua con un leggero sorriso. Poi però torna serio.

- Non riuscì a ridere, ne ad arrabbiarmi perché…si vedeva bene..che stava soffrendo. – si interrompe e fa un profondo respiro.

- Mi sono sentito in colpa. Beh si, certo, continuavo ad essere convinto che era colpa sua il fatto che tu bevessi così tanto ma…non pensavo che Bert ti amasse veramente. Pensavo più che altro che avesse bisogno di compagnia per le sue scappatelle notturne. Ma dopo quell’episodio mi sono dovuto ricredere. –

- Avevo intenzione di parlarti poi. Per chiederti scusa per quell’improvvisata. Ricordi no? – chiede, alzando finalmente gli occhi su di me per vedermi annuire.

- Ma…prima che potessi fare qualcosa. Il tour era finito e ti aveva già lasciato. – dice, abbassando nuovamente la testa.

- Per questo, quando hai saputo che a questo festival ci sarebbero stati anche loro, mi ci hai portato senza dirmi nulla? – chiedo.

Lui annuisce – Si. Ne ho parlato con Frank e lui ha detto che era una buona idea e che, conoscendo Bert, non si sarebbe lasciato sfuggire questa occasione. – poi fa un sorriso – Meno male quel ragazzo non è sempre completamente imprevedibile. – commenta e io faccio una leggera risata.

- Si sono chiarite un po’ di cose ora, nella mia testa. – gli dico poi, a mo di ringraziamento.

- Felice di esserti stato utile. – risponde ironico, e io gli do un leggero pugno sulla spalla. Lui la ricambia e iniziamo a giocare come facevamo quando eravamo bambini.

Quando poi ci calmiamo Mikey si alza e si aggiusta la maglietta.

- Ehi, è meglio che facciamo le valigie ora. Non ne avremo il tempo dopo e abbiamo l’aereo presto domattina. – dice, avviandosi verso il suo trolley abbandonato a terra da 7 giorni.

Io annuisco e lo seguo, mettendomi prima qualcosa addosso e poi piegando tutta la roba che si trova sulla sedia accanto al letto.

Mi sa che avrei fatto meglio a fare una lavatrice in più.

Faccio spallucce, non importa, tanto domani sarò a casa.

Dopo aver debolmente piegato tutti i fantasiosissimi jeans neri, le coloratissime camicie nere e le abbaglianti t-shirt nere, prendo il Compact-disk dal comodino accanto a letto e faccio per metterlo al sicuro tra i panni, ma quando lo alzo vedo qualcosa volteggiare in aria prima di posarsi a terra.

Curioso mi chino e prendo il foglietto.

Lo apro.

Oh, me ne ero quasi dimenticato.

 

<< Avevo paura avessi bruciato la tua copia, o data in pasto ai cani, o distrutta sotto i piedi del tuo chitarrista (quel tipo è peggio di me sul palco)…quindi te ne ho presa un’altra. Spero la userai.

And if you want me back…You're gonna have to ask…

And Everything will be Nicer Than Then…

 

Love               

Bert >>

 

…And Everything will be Nicer Than Then…

Sorrido e piego nuovamente il biglietto mettendolo nella tasca dei jeans

Beh si, alla fine è davvero tutto migliore di allora…

 

 

 

 The End

 

 

 

 

Ed eccomi qui, ragazzi, è davvero finita... ç_ç

mi dispiace davvero tanto xke mi ci ero affezionata a quei due stupidini! =)

Spero che, prima o poi, riusciranno a tornare amici come una volta. =( [ma sapete...io continuo a sperare]

vorrei ringraziare davvero tutte le persone che hanno seguito la mia fic, commentandola o meno.

E anche a chi l'ha messa nei preferiti =D

grazie, grazie e ancora grazie! -//-

e vi dico anche che, non si sa quando, tornerò con una piccola sorpresa per voi. [scuola permettendo]

un bacio a tutti.

Vi voglio bene

 

 

Vale

 

 

ps. l'html continua a non voler collaborare -_-"

  
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