Pensieri "..." Dialoghi -...-


Juvia era seduta a tavola, di fronte al ragazzo che distrattamente sorseggiava un bicchiere d'acqua.
La maga cominciò a torturarsi le mani arrossendo.
Era passato ormai qualche mese da quando quella strana convivenza andava avanti, ma nonostante tutto non riusciva a stare calma con Gray intorno.
"A partire da quel giorno, quel segno scuro sul corpo di Gray-sama si è allargato e Gray-sama ha cominciato ad andare in missione per giorni, ma da solo..." Pensò tristemente la turchina, osservando il corpo del giovane, cui il braccio e la guancia destra erano quasi totalmente coperti da quella "macchia" nera.
Sentendo lo sguardo della ragazza addosso, Gray alzò il viso in direzione di Lei, che arrossì nel momento in cui i loro occhi si incontrarono.
-È successo qualcosa?- Chiese perplesso, guardando intensamente la giovane.
-N-non...non è niente!-Esclamò Lei, mantenendo l'autocontrollo a fatica.
-È solo che...è passato tanto tempo da quando Gray-sama e Juvia mangiavano insieme...-Cominciò la ragazza sorridendo-Juvia è felice.
Il moro fece per aprire bocca, ma si bloccò, abbassando lo sguardo.
-Gray-sama...?
-Senti, Juvia...
L'interpellata venne interrotta e alzò lo sguardo sul ragazzo, che boccheggiò e dopo poco sorrise.
"Questo è l'ultimo giorno che potrò passare con Te"
-No...niente, lascia perdere.
Il moro afferrò velocemente una bottiglia che era poggiata sul tavolo.
-Hai ragione, è passato tanto tempo. Che ne dici allora di festeggiare?-Chiese lui, mostrando la bottiglia alla ragazza.
-Juvia non crede che sia giusto bere l'alcol...-Pensò ad alta voce la maga, torturando le proprie dita e gonfiando le guance.
-Lo so. Ma è passato così tanto tempo!- Sdrammatizzò il mago, sorridendo.
-In questo caso...
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Gray non capì subito come si fosse trovato seduto sul divano, con Juvia accovacciata sulle sue gambe, che piangeva in maniera bambinesca e borbottava frasi disconnesse tra loro.
Già, forse aveva ragione. Era meglio non farla bere.
Con il rossore che imporporava le guance, ella gli sembrava ancor più bella di quanto non fosse, ma ovviamente tenne questo pensiero per sé.
-Gray-sama, a Juvia sei mancato tantissimo!-Piagnucolò la maga dell'acqua, circondando con le braccia il collo del devil slayer.
Inutile dire che egli arrossì vistosamente a quel gesto, ma impacciato poggiò lentamente una mano sulla schiena della ragazza, spigendola verso sé.
"Cosa è questa sensazione...?" Perplesso, poggiò la mano libera sulla nuca della maga, che aveva nascosto il viso nell'incavo del suo collo.
-Gray-sama, dove vai tutti i giorni? Juvia è a casa sempre sola!
-Ah, si...mi dispiace.
La ragazza si scostò dal mago quanto servisse per poterlo guardare negli occhi, quegli occhi blu notte che amava.
-Juvia non sa cosa fare quando è sola a casa!- Esclamò lei, sbuffando.
-Questo è un serio problema...-Sorrise ironico il mago del ghiaccio, il cui sguardo si incupì notando l'espressione seria dell'ameonna.
-Juvia si preoccupa quando torni tardi la sera. Se torni.
Gray si morse il labbro, abbassando lo sguardo.
-Juvia si preoccupa sempre per Gray-sama...
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Gray osservava Juvia dormire nel letto, nel loro letto.
Il rossore sulle guance era quasi del tutto svanito, ma ancora persisteva in parte.
Il devil slayer si lasciò sfuggire un sospiro.
"So di amarla..." Pensò, carezzandole lentamente una guancia.
"Forse in futuro ci rivedremo..." Le sistemò una cioccia ribelle dietro l'orecchio.
"Ma non posso decidere cosa é meglio, se il nostro futuro non dipende da me..."
Fece per alzarsi, osservando un ultima volta il viso dormiente della ragazza.
"Ma non posso nemmeno controllare questo sentimento..."
Si abbassò lentamente verso la giovane, congiungendo lentamente le loro labbra.
"Aspettami, Juvia."
-Buona notte, Juvia.