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Autore: _Diane_    03/01/2009    2 recensioni
IMPORTANTE. Riprendo in mano la fiction dopo tanto, taaanto tempo! Spero possa ancora piacere, io vi prometto che ce la metterò tutta affinché questa storia, alla quale sono affezionata, abbia un degno sviluppo e un grande finale ^^ Enjoy!
TRAMA: Shinichi è quasi ventenne ormai. Dopo che l'organizzazione è stata finalmente debellata è potuto tornare alla vita di tutti i giorni, fatta di investigazioni e amore per la sua fidanzata Ran, che lo ha perdonato nonostante tutte le passate bugie. Ma sembra non esserci pace per lo Sherlock Holmes del nuovo millennio. Deve indagare su una persona scomparsa, riconquistare la fiducia del suo vecchio amico Heiji, scoprire perché ci siano due Kaito Kid che scorrazzano per i cieli di Tokio...
Ci riuscirà, anche stavolta?
Genere: Drammatico, Mistero, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Heiji Hattori, Ran Mori, Un po' tutti | Coppie: Kaito Kuroba/Kaito Kid, Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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~ • Two Kids are better than one • ~
Chapter 6: Unmasked – Part 2

Il vento faceva ondeggiare nel cielo blu notte il mantello che Shinichi ancora indossava, mentre Kaito Kid sopra di lui lo sorreggeva con le sue braccia forti, volando tranquillo ed impassibile con il suo deltaplano. Shinichi non poté che provare un po’ d’invidia per come riusciva a manovrarlo, ma poi decise che la questione di trovarsi in due a duecento metri dal suolo aveva la priorità.

-Per quanto abbiamo intenzione di volare in giro, mister Kid?-

Lui non rispondeva, guardando sempre fisso in avanti, nella notte scura inondata di magnifiche stelle. La luna creava un fastidioso riflesso sul suo monocolo, rendendo possibile a Shinichi la visione completa del suo volto.
-Ehi, ehiiii! Dico a te, mio caro ladro dei miei stivali! Mettimi giù!-
Nonostante il riflesso, Shinichi notò formarsi sul suo volto un sorriso malizioso. Un secondo dopo sentì che la presa di Kid che lo teneva saldo a lui stava venendo a mancare… Il cuore perse un battito per lo spavento, mentre si stringeva lui stesso al ladro che aveva appena finito d’insultare.
-Gradirei anche la collaborazione da parte tua, mio caro detective dei miei mocassini.-
Shinichi distolse lo sguardo da Kaito Kid, come per fare l’offeso. Restò in quella posizione per qualche minuto, poi la sua pazienza terminò.
-Mi vuoi almeno spiegare dove mi stai portando?-
-Esattamente qui!-
Kid iniziò a scendere gradatamente di quota. Shinichi non aveva una chiara idea di dove si trovassero in quel momento, perché con tutta l’adrenalina accumulatasi precedentemente gli era riuscito difficile anche mettere a fuoco chi l’aveva portato via da quella mandria di poliziotti imbufaliti. Ora invece la mente si stava dipanando da quel momento concitato, riuscendo ad osservare meglio il paesaggio nel quale si stavano inoltrando. C’era un’a vegetazione molto fitta e rigogliosa, con alberi ad alto fusto e sicuramente parecchio antichi. Qua e là c’era qualche piccola radura, cerchi tracciati con una perfezione quasi divina in mezzo ad un ambiente tanto selvaggio. Tutti gli alberi sembravano curiosi nello sporgersi con i loro possenti rami in quegli spazi aperti, senza però trovare il coraggio per uscire allo scoperto e rimanendo ai loro posti, conservando intatte quelle radure circolari. Proprio in una di quelle, Kaito Kid e Shinichi stavano planando.
Il nostro detective fece una piccola capriola proprio ad un metro dal suolo, quando Kid lo lasciò per atterrare in modo delicato precisamente al suo fianco. Shinichi si alzò, cercando di togliersi un po’ di terra di dosso, ma vestito totalmente in bianco com’era, non gli riusciva molto semplice. Prima che potesse dire qualsiasi cosa, Kid si voltò e cominciò a camminare, dicendo ad alta voce qualcosa che Shinichi percepì come un semplice “seguimi”. Siccome non ci voleva l’intelletto sopraffino di cui era dotato Sherlock Holmes per capire che Shinichi non avrebbe potuto fare altrimenti, si mise a seguirlo, affrettando il passo per non perderlo di vista nel bosco.
Nonostante il vestito di Kid fosse di un colore difficile da non vedere, in quel bosco fittissimo entravano pochi spiragli di luce, che gli permettevano giusto di non inciampare in qualche radice. Dopo pochi minuti di questa processione in silenzio, durante la quale per due volte Shinichi si sentì come perso in mezzo al nulla, una radura più piccola della precedente si presentò davanti ai suoi occhi, lasciandolo stupito. Nel bel mezzo di quello che lui credeva “il nulla” c’era una cascatella con un’abitazione molto in aggetto costruita proprio sopra la roccia. Shinichi si fermò al fianco di Kid.
-Forse è il caso d’entrare.- Sentenziò il ladro.
E così fecero.


Shinichi non aveva mai visto in vita sua casa più particolare ed al tempio stesso più singolare di quella in vita sua. Almeno non dal vivo.
Però non aveva voglia di pensarci troppo su. Almeno non in quel momento di pace sotto la doccia.
L’acqua scorreva via veloce e leggera sul suo corpo insaponato, mentre con un gesto spostava i capelli da un lato all’altro della fronte. Shinichi non voleva pensare di essere nella casa di quello che aveva sempre considerato il suo più grande avversario. Non voleva pensarsi come un ricercato. Non voleva pensarsi come un prigioniero.
Non voleva pensare. Punto.
Chiuse le due manopole dell’acqua, uscendo dalla doccia e cercando un asciugamano pulito.
Era il “pensare” che lo aveva trascinato in un casino come quello.
Trovò i vestiti puliti nella piccola camera da letto appena fuori dal bagno, e li indossò. Un paio di pantaloni di jeans blu ed una felpa azzurra a righe arancio… Si sentiva quasi in hotel.

-Quindi dovrei ringraziarti per avermi salvato due volte la vita in non più che dodici ore?-
Chiese Shinichi, il quale uscendo dalla stanza stava osservando Kid seduto sul divano, con le gambe distese e poggiate su un morbido sgabello. Portava ancora gli stessi vestiti di quando erano arrivati in quella abitazione, lo sguardo ancora celato dietro il cappello a cilindro e il monocolo bianco.

-Non sarò un detective, ma da questa domanda e dai tuoi amici che mi hanno seguito per le strade in maniera piuttosto evidente deduco che tu abbia scoperto la mia identità… Bene, ora questi non servono più.-
E si tolse cilindro e monocolo, poggiandoli sul divano accanto a se. Shinichi così scoprì di avere di fronte proprio il ragazzo che quel pomeriggio aveva urtato accidentalmente, dopo essere uscito di corsa dalla casa di Ran. Ma la cosa che lo stupì maggiormente non fu quella.
-I miei amici? Ora vedo i detective boys solo una volta ogni tanto… Come fai a sapere che sono miei amici?-
-So tutto, Mister Edogawa. Ho scoperto quasi subito il tuo coinvolgimento nella compagnia, per questo molte volte ti ho seguito per sapere se sapevi dove si nascondevano quei farabutti.-
-Sapevi che ero io, Shinichi Kudo, nei panni di Conan Edogawa… E Conoscevi anche tu l’organizzazione?- -Sì e sì ancora. Desideravo trovarla e distruggerla proprio come volevi tu… Così quando, sei mesi fa, tu li hai finalmente scovati, io ti sono venuto dietro, dando una sostanziosa mano per cercare di distruggerla…-
-In che senso “cercare”? L’organizzazione è stata distrutta!-
-La donna che poco fa hai avuto il piacere di incontrare in quel museo… Lei è l’ultima esponente dell’organizzazione “degli uomini in nero”, come la chiami tu. Lei cerca e vuole solo vendetta.-
Shinichi aveva preso a camminare per la stanza con una mano sul gomito ed una piegata dietro la schiena, fissando il pavimento e chiacchierando intanto con quello che ora poteva chiamare solo Kaito. Ripensava alla fine dell’organizzazione, in quella calda sera d’estate. Ricordava per filo e per segno quando Haibara aveva scoperto che la sede dell’organizzazione aveva sede proprio nei sotterranei di Tokio… All’incendio che si diffuse, alla morte a cui era andato così vicino. Fino a che Ai gli consegnò l’unica fiala di antidoto per farlo tornare adulto, fino al momento nel cui rivelò tutto a Ran. Si ricordava tutto, eppure… Quella notte non ricordava di aver visto alcuna figura bianca nel cielo.
Poi dopo l’ultima frase che pronunciò Kaito, lo sguardo di Shinichi cadde sull’orecchio di Kaito e notò che era proprio come gli aveva riferito Ai: entrambi avevano un cerotto su lobo, segno del colpo di pistola che evidentemente era stata quella donna mascherata a sparare…
-Scusa la domanda ma tu… Cosa avevi contro l’organizzazione?-
-Anni fa… Un incendio causato da loro si portò via mio padre.-
-Mi dispiace... Ma perché ce l’avevano con lui?-
-Non lo so di sicuro. Ma ho sempre sospettato che centrasse qualcosa con una pietra leggendaria. Pandora, che come la leggenda narra, dona l’immortalità.-
-Parli di immortalità? Vasi leggendari?! Non sono cose spiegabili con la razionalità umana, è impossibile che esistano davvero.-

-Tutto ciò che non si può spiegare con la razionalità sfugge a noi uomini solo perché siamo esseri finiti… Ma l’impossibile esiste. Anche un detective razionale come te deve ammetterlo.-

-Bene!- Disse Shinichi soddisfatto, mentre socchiudeva gli occhi e tornava a fissare il pavimento. Kaito rimase sorpreso dall’apparente sconfitta facile a cui era andato in contro Shinichi accettando ciò che aveva appena detto… Almeno fino a che il nostro detective ricominciò a parlare.
-Ho detto “bene”, perché temevo che questo lato teatrale del tuo carattere che tanto invidiavo fosse scomparso in questi ultimi tempi. –
Sul volto di Kaito si formò quel sorriso leggermente sghembo, divertito e beffardo che lo contraddistingueva come Kaito Kid.
-Ultimamente sono cambiate tante cose, giovane Sherlock Holmes…-

Non passò neanche un secondo da quella frase sulla quale Shinichi avrebbe dovuto indagare, che sentirono distintamente venire da fuori il rumore delle pale di un elicottero…
-Pensavo che questo rifugio fosse introvabile!- Commentò sottovoce Shinichi, abbassandosi ed avvicinandosi alla finestra più vicina per vedere di chi si trattava. La polizia poteva averli già trovati?
-Ho sempre pensato che così fosse!-
Aggiunse Kaito, avvicinandosi a sua volta alla finestra con la maggiore cautela possibile… Quando gli fu di fianco, si alzò in piedi sempre rimanendovi nascosto e sbirciò leggermente attraverso i vetri.

Kaito rimase pietrificato girandosi verso Shinichi, che pensava a davvero li avessero scoperti.. Poi il ladro parlò.
-Non è la polizia. Però è peggio… Almeno per quanto mi riguarda.-
Shinichi non riuscì a capire le parole di Kaito, almeno fino a quando questo andò ad aprire alla porta, rivolgendosi in tono piuttosto scortese a chiunque fosse sulla soglia.

-Aoko, zucca vuota, che diavolo ci fai qui?!-
-Zuccone sarai tu! Perché mi tratti sempre come una bambina, scemo?-
Dopo un minuto di silenzio, Kaito abbracciò forte la nuova arrivata.
Che Shinichi scoprì essere la giovane ragazza che lo aveva ingaggiato per cercare Kaito Kid.






Commenti dell’autrice:

Eccomi qui, tornata dalle vacanze e pronta subito a ricominciare a scrivere nella sezione di DC, dopo aver terminato la fiction natalizia “Christmas is Coming”! Abbandono l’atmosfera calda e felice per tornare a questa fiction che mi sta altrettanto a cuore e che si sta sviluppando proprio in questi capitoli, i centrali… Nonostante tutto (scuola e compiti che devo finire, mega raffreddore che mi sono presa!) ce l’ho fatta a finire di scrivere questo capitolo, EVVIVA!
Bhè, visto che non so più che scrivere e ho tremila cose da fare, passo subito ai ringraziamenti:

youngactress Io invece ti chiedo umilmente scusa per il ritardo con cui pubblico questo capitolo, però nel frattempo ero presa da quello di Natale che mi premeva di più! Non posso scrivere fiction natalizie in estate XD
Sono strafelice che il precedente capitolo ti sia piaciuto così tanto, mi sono divertita a mettere il “perfetto” Shin in situazioni difficili! Speriamo non mi uccida! Davvero, ti piace disegnare? Mi piacerebbe vedere i tuoi disegni allora, dato che anche io amo il disegno! Hai un account DevianArt?

Rinalamisteriosa: Ma che piacere immenso rivederti quiiiii in quest’altra mia fiction! Sono felice che t’intrighi, davvero! Fammi sapere che ne pensi anche di questo cap, per me è molto importante il parere dei miei lettori… ^^

Poi volevo ringraziare ancora TUUUUTTI quello che hanno aggiunto nei preferiti, commentato e sostenuto la mia fiction natalizia su DC, Chirstmas is Coming! Non vi ringrazierò mai abbastanza… Bhè, forse mi piacerebbe vedervi tutti a commentare anche questa fiction! è__é

Spero a presto!
Diane
   
 
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