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Autore: lalluby    19/05/2015    5 recensioni
-'' Io non capisco Addison. Come abbiamo fatto a finire così?'' - Si girò su un fianco verso di me, le sue mani erano tra i capelli - '' Eravamo felici '' -
-'' Sono stata felice fino a quando non me ne sono andata. So che non lo può sembrare, ma è così Luke ''- Ammisi guardando le mie mani. (...)
- ''Allora spiegati, Addison. Sono tornato a casa e tu eri appena andata via dalla mia vita - (...)
- '' Siamo stati insieme quasi due anni, cazzo. Sei andata via senza alcuna spiegazione, come cazzo pensi che sia che giusto, eh? ''- Alzò la voce, facendomi trasalire.
- '' Sono una codarda, Luke! Ti amo troppo, cazzo. Ma non riuscivo più andare avanti dopo quello che avevo scoperto. ''- Gridai di nuovo, mentre le lacrime scorrevano senza sosta.
- '' Anch'io ti amo, ma io meritavo una spiegazione! Ero lì per te. Pronto per fare di tutto e poi vengo a sapere che te ne eri andata. Senza scrivermi un cazzo di messaggio in questi cinque fottutissimi anni ''- (...)
Sequel di Six Degrees Of Separation
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Un po' tutti
Note: AU, Lemon, Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
Capitoli:
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Fix Us, Luke


 


 


 


 

Come una settimana finiva, un altra iniziava. Suonai il campanello, facendo un passo indietro da quella porta per poi voltare lo sguardo verso Nathan che era al mio fianco e si guardava intorno. Appena il suo sguardo incontrò il mio abbozzai un sorriso, accarezzandoli la testa, mentre lui mi sorrise.

La serratura della porta scattò e sperai con tutta me stessa che non fosse stato lui ad aprirla, perchè dopo tutto quello che era successo tre settimane fa con la proposta, io e Luke non ci eravamo più visti.

<< Addison >> Disse una voce sorpresa di vedermi.

Alzai lo sguardo e vidi Ashton davanti la porta che mi fissava curioso e sorpreso allo stesso tempo.

<< Hei >> Dissi facendo un cenno con la mano e sorridendo timidamente.

<< Pensavo che fosse venuto Calum a portarlo dato che ormai vedo praticamente solo lui qui con Nate - Mi confessò – Comunque entra >>

Scossi la testa.

<< No, sono solo venuta a lasciare Nate >>

Ashton guardò Nathan sorridendogli e poi alzare il suo sguardo su di me.

<< Avanti Addison non ho voglia di litigare e poi lui non è nemmeno in casa. Vieni dentro >> Mi disse calmo.

Era la prima volta si rivolgeva con quel tono così calmo con me. Solitamente io e lui eravamo sempre in una guerra continua.

Annuii.

Ashton si scostò, lasciandosi passare per poi scompigliare i capelli a Nathan. Quando entrammo Nathan si precipitò immediatamente sul divano lasciando le sue cose davanti alla porta.

<< Nate >> Lo richiamai.

Ashton mi mise una mano sulla spalla.

<< Lascialo fare Addison è pur sempre casa sua >>

Sospirai per poi seguirlo in cucina.

<< Io non capisco perchè stai facendo tutto questo >> Mi disse Ashton quando presi posto, mentre lui si appoggiò contro il piano della cucina.

Abbassai lo sguardo guardandomi l'anello che mi aveva dato Michael.

<< Lo so benissimo anch'io che è Luke di quello che hai bisogno. Perchè continui a fargli male? >>

Alzai lo sguardo mordendomi il labbro.

<< E' passato troppo tempo Ash >> Mormorai.


 


 


 

-Inizio Flashback -


 


 

Nella stanza si sentiva il rimbombo delle gocce di acqua che cadevano sul tetto, quel suono provocato dalla pioggia era confortante.Incominciai a tracciare sul suo petto dei cerchi immaginari, sentendo quelle iride azzurre su di me , mentre lui mi fissava con un sorriso pieno di amore.Alzai lo sguardo verso di lui, lasciandogli un piccolo sorriso , per poi appoggiare la mia testa sul suo petto, ascoltando il suo battito costante.
<< Ti amo >> Sussurrai dopo quegli attimi di silenzio accompagnati dal ticchettio della pioggia, mentre Luke aveva chiuso gli occhi.
La sua testa scattò di nuovo al suono della mia voce , un ampio sorriso si diffuse sul suo volto, facendo apparire la sua solita fossetta. .
<< Mi piace sentirti dire questo- Mi disse , baciandomi la parte superiore della testa -Ma io ti amo troppo , tanto >> 
Rimanemmo in silenzio per un po', il rumore della pioggia ci stava cullando
<< Luke ? >> Domandai, vedendolo aprire di nuovo gli occhi , ma non alzò la testa questa volta .
<< Sì ?>> Rispose con la sua voce calda , come se si stesse per addormentare.
<< Ti prego, non mi lasciare mai più. Io ho bisogno di te >> Gli dissi sussurrando e chiudendo gli occhi e lasciandomi sfuggire una lacrima .

 


- Fine Flashback -

 


Ashton sbuffò scuotendo la testa.

<< Addison >>

Scossi la testa.

<< No, Asht. Se sono in questa situazione la colpa è solo tua – Dissi alzando il tono della voce – Se stato tu cinque anni fa dirmi di lasciarlo perchè mi avevi detto la dura verità. E poi penso che sarai felice finalmente mi vedrai lontana da lui. Tu – Dissi indicandolo mentre il nervosismo si espandeva in tutto il mio corpo – Ci hai sempre usato come marionette del tuo giochino malato. Sei sempre stato tu a mettere i bastoni tra le ruote a me e Luke. Sei sempre stato tu a farci toccare il fondo di noi stessi >>

<< E invece tu, Addison?! Perchè non gli dici che lo hai lasciato cinque anni fa proprio perchè eri venuta a scoprire la verità? Qui quella sta giocando con i suoi sentimenti sei tu! >> Disse infuriato.

<< Non mi sono mai permessa di giocare con i suoi sentimenti >> Ringhiai.

Ashton alzò gli occhi al cielo

<< No?! - Mi chiese – Se tu che dopo esserci andata a letto lo hai lasciato, se tu che stai sposando Michael perchè non sai nemmeno quello che vuoi. Stai facendo tutto tu, Addison solo perchè hai paura di dar retta ai tuoi sentimenti >>

Non risposi perchè le parole di Ashton avevano un fondo di verità. Mi alzai andando da mio figlio.

<< Dove vai? >> Mi chiese Ashton.

<< A salutare mio figlio >> Risposi, ma la verità che stavo scappando ancora , perchè se Ashton avesse continuato avrebbe fatto emergere ancora di più la verità e mi avrebbe aperto delle ferite che avrebbero fatto ancora più male.

In quel momento la mia mente fu invasa dalla nostalgia di cinque anni fa. Non era stato sempre così. Non c'era mai stato così tanto dolore, c'era sempre stata una luce. I ragazzi erano uniti come una famiglia, prima che lasciassi tutto .Come ogni altra coppia io e Luke avevamo avuto i nostri alti e bassi, ma eravamo dei semplici adolescenti che a quell'età non sapevano proprio nulla della vita. Ma a noi andava bene così perchè se uno crollava ci sarebbe stato l'altro a sostenerlo. Ma quando ritornai nuovamente a Syndey dopo cinque anni con Nathan, pensando che forse Luke in quegli hanno era riuscito a dimenticarmi e andare avanti con la sua vita, tutto precipitò. Lui era ritornato da me distrutto e accusandomi che non ero più la stessa persona di cui si era innamorato cinque anni fa. Ma la verità è che eravamo cambiati entrambi, lui si appendeva ancora ai ricordi del passato per andare avanti mentre io andavo avanti per Nathan.

Guardando Nathan. Presi dei giocattoli fuori dalla scatola che si trovava alla fine del soggiorno e mi sedetti sul divano. Le sue risatine riempivano quella stanza, i suoi piccoli passi echeggiavano mentre correva avanti e indietro. Il modo in cui parlava con i suoi giochi mi fece sorridere. Provocò un tonfo forte quando lasciò cadere uno dei suoi giochi sul pavimento. Anche se Nathan illuminava la stanza con quella risata, tutto era vuoto. L'unica cosa che circondava quell'appartamento era la tristezza che le parati avevano assorbito. Tutte le urla, tutte le parole che ci eravamo detti. Tutto l'amore che una volta univa me e Luke non c'era più ed era stato sostituito con l' amarezza, promesse non mantenute. Sorrisi quando Nathan mi mise la sua macchinina da corsa sulle ginocchia.

<< Gioca con me mamma >> Ridacchiò prima di lasciarmi la sua macchinina sulle ginocchia, mi sorrise leggermente e si allontanò camminando con attenzione tra i giocattoli sparsi sul tappetto.

<< Cosa vuoi giocare, tesoro? >> Gli chiesi dolcemente, passando una mano tra i suoi capelli color cenere quando mi raggiunse. Mi guardò mentre buttò sul pavimento le macchinine.

<< Macchine >> Ridacchiò mentre si mise in ginocchio, muovendo il suo piccolo braccio su e giù nel pavimento in legno.

Alzai lo sguardo quando sentii la porta aprirsi. Mi morsi il labbro nervosa.

<< Papà >> Urlò Nathan alzandosi in piedi e correre verso di lui. I suoi passi era l'unico rumore che si sentiva. Vidi Luke mettersi in ginocchio e stringere in un abbraccio il bambino.

<< Hei campione >> Ridacchiò mentre si alzava con Nathan in braccio

<< Mamma e io stiamo giocando con le auto - Ridacchiò mentre teneva una macchina per lui - Giochi con me? >> Gli chiese mentre Luke guardava la macchinina rossa che era nelle piccole mani di Nathan.

<< Non adesso Nate, papà deve finire una cosa, ma ti prometto che dopo giocheremo >> Disse , scuotendo la testa e piegandosi afferrando la macchinina di Nathan e posandola dolcemente al pavimento.

<< Va bene >> Fu tutto quello che sentii dal mio bambino prima che i suoi passi si avvicinassero a me.

<< Hei >> Fu tutto quello che dissi quando mi passò davanti Nathan. Sospirando, vidi Nate iniziare a raccogliere i suoi giocattoli e rimetterli al posto.

<< Hei non abbiamo ancora finito >> Ridacchiai guardando Nathan. Scosse la testa, ignorandomi mentre continuava a mettere a posto i suoi giochi.

<< Vieni qui, Nate. Possiamo giocare. Papà si unirà a te quando avrà finito >> Aggiunsi alzandomi, e andando verso mio figlio. Scosse la testa e lasciò cadere i giocattoli nel cesto. Sospirai mi incamminai verso il corridoio.

<< Luke >> Sussurrai bussando la porta leggermente.

<< Sono occupato, Addison! >> Gridò, sospirai passandomi nervosamente una mano nei capelli.

<< Puoi a almeno giocare con lui – Dissi prendendo un respiro - Ha aspettato tutto il giorno per vederti - Dissi attraverso la porta, appoggiandomi al muro e iniziando a giocare con l'orlo della mia camicia – Sarà occupato con la scuola fra un paio di mesi e lo sai anche tu che le cose non saranno le stesse quando la scuola occuperà tutto il suo tempo. Vuole solo passare un po 'di tempo con te >> Aggiunsi sperando di convincerlo. Erano passate tre settimane da quando avevo smesso di vederlo e sentirlo. Mi limitavo solo alle cose che mi raccontava Nathan quando era insieme a lui. Eravamo diventati due perfetti sconosciuti.

<< Adesso non posso >> Lo sentii dire. Era una cosa che lui ignorava, non mi era mai interessato all'epoca quando metteva al primo posto il suo lavoro per me, ma non aveva alcun diritto di mettere Nathan al secondo. Afferrai la maniglia aprendo la porta mentre Luke si voltò verso di me alzando un sopracciglio.

<< Cosa?! >> Urlò.

<< Vai in salotto e vai a giocare con lui, Luke >> Dissi cercando di mantenere la calma.

<< Non vedi che sono occupato >> Mi disse, mentre faceva un cenno al portatile acceso sopra al suo letto.

<< Non me ne frega un cazzo di cosa stai facendo! - Gridai - Lui viene prima, puoi mettere nel cassetto me e la nostra relazione, ma Nathan – Dissi guardandolo - Nathan viene prima e dovrà venire sempre prima. Anche se non c'è più niente tra di noi, lui è tutta la ragione per cui continuo a tenere duro anche se mi distrugge ogni volta vederti. Perché ho smesso con tutta la tua merda!- Urlai fissandolo - Se non hai intenzione di mettere lui per primo, dimmelo adesso, così posso portarlo via da tutta questa merda >> Aggiunsi.

Si passò le dita tra i capelli e mi fissò.

<< Per una volta prova prenderti le tue cazzo di responsabilità. Ho bisogno di lasciarmi indietro tutto questo dolore e dare a mio figlio qualcosa per guardare al futuro. Ho bisogno di dargli una vita migliore e se sono qui intrappolati dentro tutto questo casino per colpa dei nostri sbagli, non posso dargli una vita migliore >> Dissi asciugandomi le lacrime.

<< Ci sto provando – Mi urlò alzandosi e fissandomi – Ci sto provando a buttarmi tutto alle spalle e essere un buon padre per lui. Sto provando a trovare una fottutissima ragione del perchè io ancora ti ami! - urlò - Come non posso essere un padre migliore per Nathan? Come non posso farti felice? n+Non importa quanto cazzo ci provi, ma ogni volta è un continuo fallimento. Non posso fare niente di buono, e sapere che rendo infelice mio figlio mi distrugge - Aggiunse, le lacrime rigavano il viso mentre mi fissava - Tutto quello che faccio è per te, cazzo! Perchè anche dopo tutto il male che mi stai facendo, sposandoti con il mio vecchio migliore amico. Io ti amo, Addison. Ti amo ancora, cazzo!! - Urlò, passandosi le dita tra i capelli – Lo faccio solo per te >> Sussurrò distrutto piagnucolò mentre camminava su e giù per la stanza.

<< E' finita Luke. E' finita quando ti ho detto che non ne potevo più emotivamente – Sussurrai singhiozzando - Tutto quello che facciamo è litigare, non voglio che Nathan cresca con l'idea che questa situazione sia giusta, non voglio che cresca che abbia paura di innamorarsi, non voglio che lui si guardi indietro e dica "i miei genitori si odiano" e che non c'era amore nella sua casa - Dissi asciugandomi le lacrime - Abbiamo fatto un errore a mettere al mondo Nathan se dobbiamo fargli vivere la nostra merda >> Dissi inclinando la testa leggermente di lato.

<< Addison, per te e per Nathan varrà sempre la pena lottare - Sussurrò accarezzandomi la guancia – Attraverserei l'inferno, venderei la mia anima al diavolo se questo che serve per averti indietro nella mia vita. Sei il mio tutto. Ognuno fa' i propri errori, ma Natha non lo è e non lo sarà mai . Io ti amo più di qualsiasi cosa, ho provato a rimettere tutto a posto per cercare di ritornare a come eravamo prima di tutto questo inferno. Per farti innamorare di me ancora una volta e di avere quella felicità che ci ritagliavamo quando eravamo nella nostra bolla. Voglio innamorarmi di te ogni singolo giorno per il resto della mia vita – Mi disse fissandomi negli occhi – Non mi sto prendendo le mie responsabilità perchè è l'unico modo per averti vicino. E so che è maledettamente sbagliato, ma ne usciremo Addison perchè io credo ancora in noi. La nostra relazione è sempre stata me e te contro il mondo . E sono anche sicuro che tutta la merda che stiamo vivendo sia solo un ostacolo. Non ho mai rinunciato a noi >> Finì appoggiando la fronte contro la mia. Lo guardai mentre chiudeva gli occhi avvicinandosi a me.

<< Guariscici, Luke >> Sussurrai.


 


 


 


 


 

Luke's P.O.V


 


 


 


 


 

Gli lasciai un bacio sulla fronte e mi allontanai da lei. Si leccò il labbro inferiore, mordendolo leggermente, sedendosi sul letto. Il suo sguardo era concentrato sulle sue ginocchia. Fece un respiro profondo e lentamente mi guardò. Un piccolo sorriso apparse sul mio viso mentre la guardavo.

<< Io non voglio più litigare, Luke >> La sua voce era debole per poi alzarsi dal letto.

Chiusi gli occhi appoggiandomi all'armadio sospirando.

<< Non hai intenzione di parlare con me? >> Chiese.

Scossi la testa uscendo da quella stanza e andando in cucina appoggiandomi al bancone mentre il mio sguardo era fisso sul tavolo. Non poteva rinunciare a noi, solo perchè si stava per sposare, sapendo che quella sarebbe stata la decisione che avrebbe rimpianto per tutta la sua vita portandola ancora di più alla sua infelicità. Alzai gli occhi quando sentii i suoi piccoli passi sul pavimento della cucina.

<< Luke >> Sussurrò mentre stava sulla soglia inclinando leggermente la testa. La guardai memorizzando tutte quelle piccole cose che amavo di lei. Il modo in cui muoveva i suoi piedi quando era nervosa, il modo in cui si tirava le maniche delle felpe e delle camice quando era in imbarazzo. Il modo in cui si mordeva il labbro inferiore, per la paura di dire qualcosa.

<< Quando finiremo questa battaglia? - Chiese mentre si sporgeva leggermente sullo stipite della porta - Tutto quello che facciamo è sempre discutere- Aggiunse, tirandosi su delicatamente la manica della camicia - Sono stanca di fingere che siamo a posto - Disse guardando verso di me. - Sono stanco di essere un genitore single. Cosa dirai al tuo bambino di sei anni quando ti chiederà se litigare e urlare contro una persona è la cosa giusta ? - Chiese fissandomi - Non so più cosa fare Luke. Forse tu vai per la tua strada e io vado per la mia. Potrai vedere Nathan quando vuoi e entrambi potremo andare avanti, forse questo è quello che ci serve >>

<< Pensavo che avremmo potuto affrontare tutta questa merda insieme >> Sussurrai guardandola.

<< Non possiamo Luke. In questo anno che ci siamo ritrovati, non ci siamo riusciti. Ci siamo resi più miserabili. Presto mi sposerò, Nathan inizierà la scuola. Lavoro a tempo pieno – Mi disse iniziando a giocare con la manica della camicia – Quando ci comporteremo come due persone adulte che affronteranno la situazione. Quando inizieremo ad agire come dei semplici amici e non più come una coppia o semplicemente come due genitori? - Chiese - E 'solo che non penso di poter andare avanti così. Forse quando mi sposerò capirai che forse questo è ciò che è meglio per noi e per nostro figlio >>

<< Che cosa è meglio per nostro figlio è per i genitori di stare insieme - Dissi guardandola – Nathan è felice quando noi due siamo insieme >> Aggiunsi alzando leggermente la voce.

<< Io non voglio più litigare e combattere per noi, Luke >> Ripeté mentre fissava il pavimento.

<< Ma non stiamo combattendo – Sputai fuori fissandola, sospirai passandomi le dita tra i capelli – Io non voglio rinunciare a noi - Sussurrai fissandola - Stiamo facendo questo per Nathan, non stiamo rinunciando a quel noi a causa di lui >> Aggiunsi, si strofinò il braccio dolcemente e continuò a fissare il pavimento.

<< Ma non sta funzionando - Disse con calma guardando verso di me - Quando è stata l'ultima volta che ci siamo comportati umanamente? - Chiese alzando il sopracciglio - Quando è stata l'ultima volta che ci siamo baciati? - Si morse il labbro e chiuse gli occhi. - Quando è stata l'ultima volta che mi hai chiesto di amarti? ->> Chiese.

Chiusi gli occhi, mentre un dolore al petto iniziò ad espandersi in tutto il corpo.

<< Lascia che ti dica - Piagnucolò - L'ultima volta che abbiamo parlato umanamente è stato quando ti ho raccontato di nostro figlio, l'ultima volta che ci siamo baciati è stata quando sono venuto a tirati fuori da quella merda,, l'ultima volta che mi hai chiesto di amarti è stata quando ti sei accorto che stavo scivolando via dalle tue mani per sempre! >> Gridò.

<< Tu pensi che questo sia mettere a posto quel noi? >> Chiese lei, la guardai mordendomi il piercing al labbro.

<< Che cosa vuoi che faccia? - Chiesi distrutto - Ogni fottuta volta che cerco di fare un passo verso di te, tu ne fai mille indietro alzando le tue barriere e non permettendomi di salvarti! >> Urlai facendola indietreggiare.

<< Mamma – Sentii gemere Nathan, sentendo i suoi piccoli passi che correvano lungo il pavimento di legno. Strinse le braccia intorno alle gambe e si nascose dietro di lei. Addison sospirò e guardò nostro figlio posando la mano dolcemente sul lato della testa

<< Tesoro, vai nella stanza di papà. Fra poco arrivo >> Gli disse con dolcezza, gli occhi azzurri di Nathan erano spalancati, come se avesse paura. Annuì e se ne andò.

<< E'... è spaventato da me? >> Chiesi tranquillamente avvicinandomi a lei.

<< Stavi urlando – Disse – Ha sei anni, Luke. Se gridi lo spaventerai perchè non sa cosa sta succedendo >> Mi rispose, la sua mano si muoveva dolcemente su e giù per il braccio.

<< Vado a salutarlo >> Mormorò prima di dirigersi fuori dalla cucina. Sospirando la seguì, andò nella mia stanza e si sedette sul mio letto. Mi appoggiai leggermente sullo stipite della porta, la vidi scostare alcune ciocche dalla fronte di Nathan, mentre la sua bocca era socchiusa e chiuse gli occhi iniziando ad addormentarsi. Piccoli sospiri lasciavano le labbra di mio figlio. Addison gli rimboccò le coperte e sorrise mentre lo vedeva girarsi dall'altra parte. Si alzò e si chinò e premette le sue labbra sulla fronte di nostro figlio.

<< Buonanotte tesoro >> Sussurrò prima di voltarsi e mi fissò.

Camminò e mi oltre passò sospirando leggermente mentre si dirigeva verso la porta. La seguii e avvolsi le braccia intorno alla sua vita e la tirai verso di me. La feci voltare, facendo così scontrare i nostri petti . Le sue mani erano premute sul mio petto, mi chinai baciandole la fronte facendole alzare lo sguardo verso di me.

<< Io ti amo - Sussurrai, mi fissò la camicia tirando dolcemente sul tessuto – e questo sentimento non cambierà mai >> Aggiunsi, lei annuì e chiuse gli occhi

<< Sei ancora il mio sogno ragazza e lo sarai sempre – Gli confessai, la sentii singhiozzare, mentre cercò di nascondere la sua testa nell'incavo del mio collo, strofinando il suo naso contro la mia pelle – Ti prometto che ce la faremo >> Sussurrai, facendo scivolare la mano sotto la sua camicia e le accarezzai la schiena dolcemente. Piccoli brividi si formarono sulla sua pelle, Singhiozzò nuovamente, mentre le sue lacrime mi bagnavano. Poi, avvolse le sue braccia intorno al mio collo alzandosi in punta di piedi e tenendosi a me.

La strinsi delicatamente contro di me e appoggiai la mia testa sulla sua spalla.

<< Non possiamo, Luke – Mormorò – Ormai è troppo tardi >>



 


 


 


 


 

SPACE AUTHOR


 


 

Hi my beautiful people!!! So Im here again. YAAY.

Allora vi avevo lasciato dicendo che non avrei aggiornato per quasi due mesi, ma dato che ho finito gli scritti una settimana fa e mancano ancora più di tre settimane prima degli orali. Poi sorvoliamo il fatto che la scorsa settimana tra concerti dei 5SOS e dei The Vamps dovevo riprendermi e '' incassare i vari colpi '', ma adesso sono ritornata, dopo avervi la sciato con l'ansia sparata a mille.

Comunque nuovo, capitolo e nuovi hearts attacks. Ho voluto mettere la parte del punto di vista di Luke, perchè mi sembrava il caso e poi capirete anche il perchè verso il penutimo capitolo. Ma tornando a noi, che ve ne pare?

Diciamo che quei Luke e Addison hanno un vero e proprio scontro, non i soliti che hanno, ma più tranquillo e doloroso. Da una parte abbiamo Addison che non ce la fa più emotivamente, e dall'altra abbiamo Mr. Hemmings che a tutti costi cerca di fare ragionare Addison dicendole di non rinunciare a loro e di farlo per il piccolo Nate.

Come sempre vi lascio una piccola anticipazione del prossimo capitolo, che a grande dispiacere dovrò dirvi che sarà il terz'ultimo capitolo, prima della fine di questo sequel:


 

<< Io non so cosa fare Luke, ho tanta paura di ferire qualcuno. >>

<< Io non posso aiutarti finché non sai ciò che vuoi, Addison. Non potrò essere sempre lì per te e rimanere sempre in bilico tra l'amore e il dolore. Addison hai Michael. Cazzo ti stai per sposare, adesso, e lui dovrebbe essere la tua felicità. Non dovresti essere nella mia cucina dirmi che sei spaventata per quello che ti succederà. >> Mi disse, ma era solo quello che già sapevo. Volevo che mi dicesse che lui non mi voleva più, che se ne era andato e poi forse sarei stata in grado di proseguire la mia vita senza di lui.

 

Ah se vi interessasse saperlo sto scrivendo altre due nuove storie a cui tengo davvero molto, e poi anche perchè non ho intenzione di scomparire da EFP dopo che avrò finito questo sequel. E sono The Boxer ( http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3067143&i=1 ) Fanfict sempre su Luke, e questa è Out The Order ( http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3127199&i=1 ) la mia nuova fanfict su Calum. Mi farebbe molto piacere se passasse e mi direste la vostra opinione.

Anyway ringrazio coloro che recensiscon, hanno messo tra: preferiti, seguiti e ricordati.

Ci vediamo con il terz'ultimo capitolo, bellezze.

See ya soon.

Baci Lalluby

  
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