Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: Amor31    19/05/2015    2 recensioni
Pensieri e rimpianti di Kenny Ackerman poco prima della fine.
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- ATTENZIONE! SPOILER PER CHI NON È IN PARI CON LE SCAN -
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kenny, Ackerman
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Ultimo respiro

 

Al limitare della foresta, di nuovo. Ai piedi di un albero le cui fronde si disperdono nel cielo, contro i raggi di un sole che oggi, dopo tanto tempo, sembra trovare la forza di splendere un po' di più.
Odore di sangue. Macchie viscose che bagnano il terreno, gocce copiose che sgorgano dalla ferita.
-Kenny-.
Il vecchio alza gli occhi con fatica, ma trova comunque la forza di sostenere lo sguardo del giovane uomo che gli si è parato di fronte. Vorrebbe poter sorridere, sorridere ironicamente, eppure la sua espressione rimane impassibile. Presto sarà tutto finito. Presto il mondo per cui ha lottato – per cui ha ucciso – scomparirà oltre le sue palpebre.
-Perché il primo re voleva l'estinzione dell'umanità? Perché tutto questo?-.
Ah, ingenuità. Crede forse di essere il primo a porsi queste domande? Pensa di essere l'unico a trasalire di fronte a una simile scoperta?
-Non lo so-.
La voce è un sussurro, soffocato dal colpo di tosse che annuncia la venuta della morte. Poi aggiunge: -Ma so che è il motivo per cui noi Ackerman ci siamo opposti alla monarchia-.
In fondo, l'uomo ora inginocchiato al suo cospetto deve sapere. Chissà, magari riuscirà lì dove lui ha fallito. Forse potrà rendere di nuovo grande il nome della famiglia più temuta all'interno delle Mura. Anche se di quella famiglia, ormai, non rimane altro che un pugno di cenere.
-Mi hanno detto che anch'io sono un Ackerman-.
Il brivido di gelo che gli ha accarezzato la schiena si trasforma improvvisamente in un pugno allo stomaco. Vuol dire che...?
-Kenny, chi eri tu per mia madre?-.
Ora sì che può ridere. Ne esce un verso gutturale, che affoga nel sangue che gli risale lungo la gola, impastandogli la bocca con il suo sapore ferroso. Desidererebbe deridere l'uomo che ha davanti e scompigliargli i capelli come più volte ha fatto quando era ancora solo un marmocchio che soffriva la fame, ma non ha né forza né voglia di compiere nessuno dei due gesti.
-Ero solo... Suo fratello-.
Lo dice con sarcasmo, mostrando un sorriso arrossato a causa del sangue. Osserva l'espressione del suo interlocutore e vede un velo di sorpresa coprirgli il viso, cogliendo allo stesso tempo uno strano riflesso nei suoi occhi scuri.
-Allora perché mi hai abbandonato?-.
Percepisce dolore e delusione in quella domanda. E si accorge che, tutto d'un tratto, la ferita che fa più male non è quella che lo sta uccidendo, ma quella che credeva di essere riuscito a suturare nel proprio cuore.
-Non ero tagliato per fare il padre-.
Vuole che lo ricordi così: un uomo costretto a trasformarsi in un mostro per poter sopravvivere. Più importante, vuole morire senza apparire debole, senza tradire l'affetto per quel moccioso che adesso è conosciuto da tutti come il più forte dell'umanità.
E mentre esala l'ultimo respiro, rivolge un pensiero all'amata sorella Kutchel, obbligata a vendersi per permettersi un posto in cui dormire. "Guardalo", le dice, mentre il mondo intorno a sé diventa un'immagine sfuocata. "Ho mantenuto la mia promessa. Il tuo bambino è cresciuto; il tuo Levi è diventato un uomo".

   
 
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