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Autore: Etain    04/01/2009    0 recensioni
la mia prima Fan-fiction mai pubblicata... dopo la morte (tristissima per quanto mi riguarda) di Sirius, Remus e Tonks si ritrovano con qualche problema sentimentale.... come si saranno svolti i fatti di una storia d'amore che la grande Rowling ha soltanto accennato??... eccone una mia versione.... Buona lettura!!!!!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Remus Lupin | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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ok, eccomi qui! allora, poiché sono molto indietro sulla tabella di marcia devo aggiornare nonostante volessi aspettare ancora un po' per vedere se recensiva qualcun altro, ma io so che sicuramente molte di voi non avranno nemmeno potuto vedere il computer in questi giorni come, d'altronde, è successo anche alla sottoscritta...

passando a oggi ci saranno ben DUE aggiornamenti...due punti di vista di uno stesso giorno, di una stessa data. indovinate di chi saranno questi ricordi?ma certo: di remie e di dora!!! qui si parlerà di un altra festa...una festa che non è neanche lontanamente completamente e romanticamente magica quanto il Natale...ma magica a suo modo: Halloween!...mi dispiace ma la storia deve fare il suo corso....

più di questo non posso dirvi, ma ci vediamo a fondo pagina...

 

 

 

 

 

 

Si sedette su una roccia fissando la foresta sconfinata davanti a se. Il sole stava tramontando e donava una sfumatura rossastra al cielo sgombro di nuvole, una cosa molto inusuale dato che stava ormai finendo Ottobre.

Odiava quel periodo dell’anno. Quella data, quello che era successo, aveva segnato per sempre il corso della sua vita e le sue stesse decisioni.

Reclinò la testa e chiuse gli occhi.

 

 

Vagava sotto la pioggia.

Il suono dei fuochi d’artificio in lontananza. La gente lo urtava, esultava, lo invitava a gioire.

Lui continuava a camminare senza nemmeno voltarsi al suono del suo nome, incurante di ciò che accadeva attorno a lui.

 

Niente aveva più senso…

Maledetto! Maledetto quel giorno!

Quel giorno aveva cambiato tutto..

Tutte le persone a lui care…le uniche persone che l’avevano accettato, che l’avevano voluto bene nonostante la sua condizione…

Tutti festeggiavano.

Il Terrore era finito.

Ma lui cosa aveva da festeggiare?

Il tradimento del suo migliore amico??

La morte di Lily e James, forse?

E quella di Peter?

 

Cosa avrebbe fatto senza di loro?!!?

Perché?

Perché lui non era morto?

Perché era ancora vivo?!!?

 

***

 

Si trovava nel salotto di Grimmauld Place davanti il camino.

Era il 31 ottobre.

Un giorno triste…

Era seduto in poltrona, un libro aperto sulle ginocchia.

Sirius, seduto accanto a lui, guardava lo scoppiettare del fuoco nel camino.

 

“Oggi a casa Weasley festeggeranno Halloween.”

 

Sarebbe potuta sembrare una semplice affermazione, ma uno che lo conosceva bene, come lui, poteva facilmente individuare nella sua voce un tono di disapprovazione e di disgusto per tutto ciò.

 

“Sirius, non puoi aspettarti che il mondo sia in lutto, oggi.”

 

Non rispose, continuando a fissare il fuoco.

Era nervoso…o meglio, arrabbiato.

 

“Ah, si?E perché non vai a festeggiare anche tu?!”

Si alzò di scatto e gli diede le spalle.

 

Sentì le sue mani chiudere il libro con tonfo sordo.

“Sirius..” sentì le sue labbra schiudersi per pronunciare quella parola, ma non riconobbe la sua voce… era fredda…

 

“No, davvero…Perché non vai da loro, aprite uno spumante, cantate, ballate,e magari sparate pure qualche botto?!!?..”

Potè quasi riprovare le sue sensazioni quando, quindici anni prima, la gente festeggiava la scomparsa del Signore Oscuro e dei suoi migliori amici.. “..Magari l--”

 

“Come ti permetti!? Non dire mai più una cosa del genere Sirius Black!!”era furioso, voleva quasi…

“ Hai idea di ciò che ho passato da quello stramaledetto Halloween? Pensi di essere il solo a soffrire al solo ricordo di quella notte?!”

 

Sirius si era girato e lo guardava a bocca aperta, in volto una strana espressione: di dolore, forse?

Ma non gli interessava, voleva tirare fuori tutta la sua rabbia…

 

“Magari pensi pure che io sia andato a festeggiare quel giorno…hai la minima idea di come mi sentivo? Ero rimasto vivo, sì, ma solo…completamente solo. Avevo perso tutto: Lily e James erano stati assassinati, Peter, che credevo mio amico, era morto, tu!… tu, il mio migliore amico, un traditore!

Sì, hai ragione, effettivamente avevo fin troppo da festeggiare!!!”

“Remus…”la sua voce era bassa, come la sua testa.

Quando sollevò lo sguardo lo fissò negli occhi. Erano lucidi.

“Mi dispiace, scusa…non avrei dovuto.”

 

Respirò a fondo, ansimava come dopo una lunga corsa.

“Scusami tu, vecchio mio. Mi sono lasciato trasportare dalla rabbia” gli diede una pacca sulla spalla e si risiedette.

“…l’unica cosa che mi aiuta a sopportare un po’ il dolore di quella perdita è il fatto che ora so che il mio amico, che avevo ritenuto un vile e sporco traditore e che avevo giurato di uccidere non appena ne avessi avuto l’occasione, è innocente, che è ancora con me e condivide i miei stessi sentimenti.”

“Grazie”disse.

 

Ci fu un minuto di silenzio.

 

“Comunque hai ragione. Noi siamo ancora qui, e, nonostante il dolore possa essere atroce, noi ricorderemo e onoreremo i giorni felici passati tutti insieme: non per compiangerli, ma per tenerne vivo il ricordo.” Lo guardava sorridendo.

Lo vide alzarsi e dirigersi  verso la porta.

 

Poco dopo tornò con una bottiglia e due bicchieri. Gliene porse uno, sollevò il calice e disse:

“A Lily e James, che hanno dato la vita, e a noi che ancora combattiamo per la libertà!”

 

 

*** 

 

Correva.

Correva…

L’odore dell’umidità e degli alberi riempiva i suoi sensi.

Correva.

Nessun ostacolo poteva fermarlo.

Era abituato a correre in quella foresta…

Si muoveva come un lupo nella notte…

 

Correva.

 

Perché?

Perché!?!?!

Perché anche lui?! Perché anche Sirius?!? L’ultimo.

Era condannato a vivere mentre tutti erano morti?

 

Arrivò in una radura.

Eccolo il suo posto preferito.

Da bambino adorava quel posto…la sua quiete, il bellissimo paesaggio che poteva ammirare da lì.

 

Lei…

Lei, che l’aveva condannato a quella solitudine.

Che lo guardava indifferente ai suoi sentimenti.

Lei, che lo costringeva a soffrire.

Lei, che allontanava tutti da lui… che aveva allontanato anche coloro a cui voleva più bene…

Che lo costringeva a vivere per torturarlo.

 

Lo guardava avvolta nel suo manto scuro puntellato di stelle. Poteva quasi intravedere un sorrisetto compiaciuto sul suo volto semiscoperto bianco e luminoso.

La odiava.

Era tutta colpa sua…

 

Maledetta Luna.

 

 

 

 

 

 

 

 questo era il primo chappy!

spero vi sia piaciuto...lo so è un po' triste x l'atmosfera natalizia in cui ci troviamo. ma di questo devo rimproverare in primis il mio computer che è uno stupido maledetto, ma anche me stessa medesima! perché è tutta colpa mia che sono in ritardissimo con la tabella di marcia!

uffi, avrei tanto voluto poter pubblicare i capitoli dedicati al Natale e all'Anno nuovo in questi giorni...ç_ç

cmq non c abbattiamo! li leggeremo nei prossimi  mesi quando avremo nostalgia di questi giorni fantastici....eh?

per il resto e soprattutto per i ringraziamenti ci vediamo tra una pagina!

 

 

 

 

 

 

 

  
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