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Autore: UnKoala_    19/05/2015    1 recensioni
[Questa storia è nata da un concorso su Facebook, il FollementeH Easter Edition.]
L'unica cosa che riusciva ad avvertire era la neve. Fredda, bianca, pungente, divisa in candidi fiocchi che imperturbabili fendevano l'aria ghiacciata ed andavano a coprire il paesaggio. Non riusciva ad avvertire granché: una sensazione di torpore in tutto il corpo, il gelo che rendeva man mano insensibile la sua pelle rosea, una leggera corrente d'acqua che accarezzava amorevole le dita della sua mano. Ma più di tutti, un'altra sensazione gli colmava l'animo: qualcosa premeva sul suo petto, applicando una notevole forza, ed avvertiva che la parte bassa del suo stomaco era umida e completamente priva di sensi, quasi fosse stata anestetizzata.
Genere: Angst, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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I'm only a crack in this castle of glass
 
- Angolino autrice. -
Prima di iniziare a leggere, volevo avvertirvi che questa storia è stata ideata per una specie di concorso instaurato su Facebook, il FollementeH Easter Edition, che consisteva nel creare delle specie di "uova di Pasqua" in cui inserire trenta cose fra le sezioni elencate qui sotto, per poi scambiarsele e scegliere determinati oggetti (minimo quindici) su cui scrivere la propria fanfiction. Gli elementi da me scelti sono appunto, come già detto, citati qui sotto. Spero che la storia vi piaccia e che non sia andata OOC. Enjoy it! ^-^

Personaggi: Ron Weasley [Harry Potter].
Ship: Dramione [Harry Potter].
Canzoni: Castle of glass [Linkin Park].
Crossover: Harry Potter = Percy Jackson.
Fandom: Percy Jackson.
Genere: Ansgt, triste, sentimentale. [Non so se si può considerare introspettiva, dato che non sono brava in questo genere e quindi per sicurezza non lo ho inserito.]
Prompt: Farfalle, sangue, rose nere, inverno, follia.
Citazioni: Nessuna.
Avvertimenti: Nessuno.
Situazioni: Perdita.
***
 
Take me down to the river bend
Take me down to the fighting end
Wash the poison from off my skin
Show me how to be whole again

L'unica cosa che riusciva ad avvertire era la neve. Fredda, bianca, pungente, divisa in candidi fiocchi che imperturbabili fendevano l'aria ghiacciata ed andavano a coprire il paesaggio. Non riusciva ad avvertire granché: una sensazione di torpore in tutto il corpo, il gelo che rendeva man mano insensibile la sua pelle rosea, una leggera corrente d'acqua che accarezzava amorevole le dita della sua mano. Ma più di tutti, un'altra sensazione gli colmava l'animo: qualcosa premeva sul suo petto, applicando una notevole forza, ed avvertiva che la parte bassa del suo stomaco era umida e completamente priva di sensi, quasi fosse stata anestetizzata. Gocce calde e salate cadevano saltuariamente sul suo viso, annacquandogli la faccia, ma non riusciva a capire da chi provenissero, la vista troppo sfocata per distinguere qualsiasi cosa. Solo una sagoma che, di fianco a lui, si sporgeva ad osservarlo.
 
Fly me up on a silver wing
Past the black, where the sirens sing
Warm me up in the novice glow
and drop me down to the dream below

Non riusciva a capire cosa stesse succedendo. Il figlio di Ade si guardò attorno, cercando anche un piccolo dettaglio rivelatore, ma non c'era niente che potesse aiutarlo, solo un leggero velo soffuso posato sui suoi occhi, a rendere il tutto offuscato. Si sforzò più volte di mettere a fuoco, ma non riuscì a fare altro se non a capire di trovarsi sulla riva di un fiume, circondato dalla neve. Si accorse che alcuni punti intorno a lui erano molto più scuri, quasi fossero... macchiati. Sentì crescere l'ansia dentro di lui. Non sentiva alcun dolore, se non un leggero bruciore nel punto più gelido, ma aveva una pessima sensazione. Da bravo figlio del dio della morte, sapeva sentire quando questa era vicina... e in quel momento la avvertiva davvero forte, la coglieva tutta attorno a sé.
 
Because I'm only a crack in this castle of glass
Hardly anything left for you to see
For you to see

Hermione stava bene? Era successo qualcosa a Ron? Non sapeva nulla di tutto ciò, sentiva solo questa presenza costante volargli attorno, aspettare silente qualcosa. «Draco...» Una voce smorzata dal dolore, singhiozzante, gli giunse alle orecchie morbida ed ovattata. La riconosceva. L'aveva ascoltata milioni di volte, mentre passava i momenti assieme a lei. Quel tono leggermente ironico, il modo in cui pronunciava il suo nome... La sua ragazza era lì, alla sua destra. Era lei la figura che aveva avvertito. E ad un tratto, come un'illuminazione divina, capì. Non era lei, e nemmeno il suo amico, ad essere in pericolo di vita. Era un'altra persona, la terza presente lì. Ed in quel luogo c'erano solo loro tre.
 
Bring me home in a blinding dream,
through the secrets that I have seen
Wash the sorrow from off my skin
and show me how to be whole again

Ora che si era reso conto di come stavano andando le cose, tutto gli sembrava molto più pesante e sofferente. Il torpore che fino a qualche momento prima lo faceva stare bene ora lo comprimeva, quasi si trovasse su di una pressa, ed il gelo ora sembrava quasi avergli congelato le membra. Perfino l'acqua del fiume appariva come se gli stesse fendendo la pelle, tranciando di netto le dita. E quelle lacrime... be', quelle lacrime lo ustionavano quasi come se fossero composte di lava.
 
Because I'm only a crack in this castle of glass
Hardly anything left for you to see
For you to see

Non voleva andarsene. Non voleva lasciare solo Ron, o non riuscir più a proteggere Hermione, la bellissima figlia di Atena che aveva sempre stretto a sé, nascondendola ai mostri. Ma, di colpo, tutto gli tornò in mente. Il motivo per cui ora lei piangeva la sua imminente dipartita. Si ricordò di colpo delle sue parole, che li esortavano a fermarsi su quella sponda del fiume per riposare dopo quel grande attacco da parte di una manticora. Si ricordò di colpo anche delle piccole effusioni che, come una vera coppia, si scambiavano sotto lo sguardo del terzo incomodo. Ed infine, si ricordò di colpo anche del folle istinto omicida che era preso a quest'ultimo, figlio di Ermes, sicuramente geloso del ragazzo che era riuscito a farla sua prima di lui. La ferita avvelenata iniziava a fare male, molto male, come se fosse alimentata da fuoco puro. Almeno sapeva che Ron non l'avrebbe uccisa, l'amava troppo per farlo, sarebbe stata al sicuro. Avrebbe solo voluto passare più tempo con lei.
 
Because I'm only a crack in this castle of glass
Hardly anything else I need to be

Quasi come un moto di compassione da parte di un qualche dio, la vista gli ritornò improvvisamente. Ma sapeva che oramai la sua fine era giunta. La figlia di Atena piangeva sopra di lui, versando lacrime amare e salate al tempo stesso. Non voleva vederla così. Voleva vederla felice, sorridente, priva di ogni ricordo su di lui. «Hermione...» sussurrò con il fiato smorzato dal dolore. Lei smise di colpo di cercare di fermare il sangue che, da quella ferita, aveva tinto la neve pura e lo osservò. Era bellissima, come sempre. «... ti... ti amo.» E quelle furono le sue ultime parole. Prima che potesse raggiungere gli Inferi, nelle piante attorno a loro cominciarono a crescere rose. Rose colorate, che formavano un arcobaleno e che riuscirono a farlo sorridere. Probabilmente Afrodite aveva deciso di omaggiarli, forse li aveva trovati degni. Delle farfalle nere scaturirono dalla sua ferita, farfalle del colore del buio, del colore della morte. Andarono a posarsi sui piccoli fiori variopinti, e questi immediatamente tramutarono, divennero di un tutt'uno col colore degli insetti. Non riusciva a spiegarsi quell'avvenimento, ma non aveva più molta importanza. Suo padre lo stava chiamando, il momento era arrivato. E così, rivolse un ultimo sorriso alla sua amata e, con ancora la mano sulla sua guancia, abbandonò quel mondo, per raggiungere quello dove avrebbe aspettato a vita il momento del rimpatrio.
 
Because I'm only a crack in this castle of glass
Hardly anything left for you to see
For you to see

Giuggia's Corner.
Ehm... Salve. (?)
No, okay, odio gli spazi autore, non so mai cosa scrivere.
Intanto parto col dire che spero sia venuto qualcosa di decente, anche perché ho fatto tutto all'ultimo momento perché ho avuto mille impegni, quindi spero vivamente siate soddisfatti di questa cosa e che non mi tranciate le dita di netto una volta arrivati a questo punto. (?)
By the way, ho voluto usare questi elementi perché sinceramente gli altri due presenti non li conoscevo abbastanza a fondo per scriverci su qualcosa, e soprattutto avevo una paura dannata di andare OOC. *me e le paranoie* C'era rimasto Harry Potter, e sinceramente nemmeno su di loro ricordo bene la struttura, ma ho deciso di improvvisare un po' e spero vivamente di non essere andata OOC anche con lui. Nel caso non fatevi problemi a dirmelo, accetto di buon grado le critiche.
Ho provato ad usare tutti i prompt e tutti i generi, solo che non sono sicura sia venuta introspettiva, quindi l'ho messo tra parentesi in modo da far giudicare a voi se si può mettere o no lolle. In quanto al crossover mi è sembrato carino mettere i personaggi di Harry Potter nel mondo di Percy Jackson, e quindi ho fatto i tre sottoforma di semidei. Hermione ovviamente è figlia di Atena sappiamo tutti perché, Ron l'ho fatto figlio di Ermes non per un motivo preciso, solo che mi ispirava così e un po' di carattere ci assomiglia. Ed infine Draco è figlio di Ade, prima di tutto perché mi aiutava con la storia e fa figo, e poi anche perché ha un po' la personalità simile a Nico, anche se in certi aspetti somiglia ad un figlio di Ares, ma va be'. Ho deciso di raccontare di un punto in cui loro sono appena scappati da una manticora in pieno inverno, arrivano sulla sponda di un fiume e si fermano per una pausa. E visto che Ron è segretamente innamorato di Hermione (anche se l'hanno capito tutti), lei è fidanzata con Draco, e quando si scambiano per l'ennesima volta smancerie lui impazzisce e lo accoltella con una lama avvelenata, e muore mentre lei cerca di curarlo (e qui volevo collegarmi al pezzo della canzone che dice di lavargli via il veleno dalla pelle).
In quanto alla parte finale, ho provato a fare un """"colpo di scena"""" (non credo si possa definire tale) anche se non mi convince molto come pezzo, è quello che secondo me è venuto peggio, ma tanto ormai la figura di popò è fatta, quindi. Ah, vi prego, ditemi che avete capito il senso delle farfalle che escono dallo stomaco. Praticamente volevo utilizzare i due prompt in modo figo, e così mi sono immaginato le rose colorate come il bene e la luce normale che regna sul mondo, mentre le farfalle nere sono l'anima oscura ma buona di Draco che lascia il suo corpo e si sparge nel mondo, ed il fatto che diventino le rose nere indica che anche nel male c'è del bene, cioè la rappresentazione di Draco... Okay, è un po' tanto forzata come cosa, ma mi piaceva il significato so I don't care. 
Sono sicura di aver tralasciato qualcosa ma ora non mi viene in mente, così concludo qui. Spero nuovamente sia venuto bene, bao!

UnKoala_
   
 
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