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Autore: psychologist    20/05/2015    4 recensioni
Due aspiranti cantanti in un programma televisivo.
Due coach diversi, due team diversi.
Ma lo stesso destino.
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Storia precedentemente pubblicata, ma ora modificata.
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Ispirato a "The Voice", ma la maggior parte delle regole saranno cambiate e anche tutti i personaggi già esistenti.
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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ANGOLO AUTRICE
Buon pomeriggio a tutti! Il mio non è di sicuro un buon pomeriggio. Sono piena di verifiche e interrogazioni ora che la scuola sta per finire (NON VEDO L'ORA). Voglio dare un consiglio a chi è in terza media e dovrà passare alle scuole superiori: siete ancora in tempo di cambiare istutito, quindi se avete scelto il Liceo Scientifico cancellatevi subito perché è un incubo, anche se a me piace scienze. Sì, è un controsenso e faccio i ragionamenti contorti, è vero. E non ascoltate il mio consiglio, scegliete quello che vi sentite di affrontare, seguite i vostri gusti e passioni, ma pensateci bene. Arriverete in un momento in cui direte: "Perché ho scelto un liceo così complicato?!"; o almeno è quello che sta succedendo a me.
Quello era il motivo per cui non ho praticamente più aggiornato :)
Per The Talent Tried non ci sono altre regole che devo esporvi. Intanto continua come al solito. 
Buona lettura e scusate per gli errori, un abbraccio!
psychologist




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Capitolo 6. Confusione

                                                                                           
GIULIA’S POINT OF VIEW
Abbiamo avuto un’intera settimana per preparare l’esibizione e io ho cercato di concentrarmi al massimo nonostante Alex mi abbia distratta molto spesso. Da quando mi ha detto che mi voleva bene, ho cercato di non parlargli. Alcuni possono pensare che io sia scema, che è una cagata e che dovrei dirgli esplicitamente che ci sono rimasta male, ma ormai quello è passato. Penso che non avrei dovuto sconvolgermi così tanto, ma ho voluto non stare troppi momenti con lui per non distrarlo. So che il suo punto debole sono le BetweenTeams e non voglio che per colpa mia si esibisca male.
E, come la solita sfigata di turno, sono stata io ad essere distratta da Alex. Durante le pause andava dai suoi amici e io lo guardavo. Lui stava al mio gioco: fingeva che io non ci fossi nemmeno. Non so se sia arrabbiato o meno, ho intenzione di chiederglielo quando saremo passati alla tappa successiva. Perché di sicuro noi due non saremo squalificati. So che ce la possiamo fare.
Mancano pochi minuti al nostro turno, e stringo la mano di Ottavia, una ragazza molto simpatica del team di Alessio. Abbiamo stretto una grande amicizia in questo periodo, e un po’ mi ricorda la mia migliore amica, che mi manca come non è mai successo. Avrei bisogno dei suoi consigli.
«Sei pronta?» mi chiede, spostando una ciocca di capelli castani dietro l’orecchio.
«Sì e no» rispondo, mentre ascolto inquietata la voce del presentatore che sta per chiamarci.
«E’ giunto il momento di due team completamenti opposti: il rap e il pop..»
«Buona fortuna»
Una voce familiare mi fa voltare. Spalanco gli occhi nel trovarmi Vladislav di fronte. Mi butto tra le sue braccia.
«Che ci fa qui?»
«Mi hanno lasciato entrare» lui alza le spalle. «Mi raccomando, dai il meglio di te»
Annuisco, abbracciandolo di nuovo per poi accorgermi che il presentatore ha appena detto che è ora di entrare.
Ma, prima di fare un passo verso il palco, do un’occhiata ad Alex che sta osservando Vladislav con un’espressione poco amichevole.
 
ALEX’S POINT OF VIEW
Chi capisce le donne è un genio. Solo questo dico. Cerco di scacciare questi pensieri che si ancorano sempre più al mio cervello.
Canto la canzone che abbiamo preparato, We Own The Night, quando è il mio turno. Sono svantaggiato perché siccome sono abbastanza bravo faccio beat box mentre gli altri cantano, ed è difficile sovrastare la loro voce, soprattutto quando tocca a Giulia e un’altra ragazza, perché le toccano degli acuti che a volte fanno fischiare le orecchie e togliere la concentrazione.
 
«Bravo! Complimenti Alex, non sapevo facessi anche beat box»
«Grazie» rispondo con finto entusiasmo a Vladislav. Mi sta sulle scatole quando sembra un così grande amico di Giulia. E proprio per questo ho deciso di ignorarla, come lei ha fatto con me, invece di spiegarmi cosa le era successo. Ha deciso di fare la vittima.
 
«Alex.. devo parlarti»
Mi volto, vedendo Giulia sedersi sulla panchina all’aperto accanto a me. Scendono piccole gocce di pioggia, e il vento mi costringe a indossare la felpa.
Non le rispondo, anche se il mio istinto sarebbe quello di abbracciarla.
«Mi spiace se ti ho ignorato»
Alzo le sopracciglia scettico. Perfetto, adesso ha anche la bella faccia tosta di presentarsi e dire che le dispiace.
«All’inizio era solo perché mi avevi detto una cosa che mi ha dato fastid..»
«E perché non me lo hai spiegato subito? Invece di attendere una settimana del cazzo, farmi preoccupare e costringermi ad evitarti? A quale scopo, scusa? Ti deve dare proprio fastidio il fatto che io ti voglia bene!» scoppio, alzando la voce. «E l’autobus è pure in ritardo» altra dose di rabbia che mi fa alzare in piedi e calciare un mozzicone per terra.
«Alex..» Giulia butta indietro la testa. Sembra già stufa di parlare. «Non è solo quello»
«E cos’altro?» la guardo negli occhi marroni che sembrano supplicare di calmarmi.
«Non volevo che tu ti distraessi»
La guardo per un paio di secondi, senza parlare. «Chi ti ha detto che avresti potuto distrarmi?»
Abbassa lo sguardo. «Non so, dicevi che le BetweenTeams erano una grande sfida per te, la tappa più difficile, e volevo che ti concentrassi. Lo so, è una cosa stupida, scusa..»
«Ma nel tuo cervello c’è qualche rotella che gira dalla parte giusta? Non hai pensato che forse sarebbe stato meglio se tu me lo avessi detto subito? Cosa ti costava?»
«Ti sto chiedendo scusa! Non alzare la voce!»
«Stai urlando anche tu, se è per quello»
Lei non risponde, così decido di andarmene. Voglio farla sentire come mi sono sentito fino io adesso. Alzo il cappuccio sulla testa mentre la pioggia si fa sempre più fitta e il cuore mi batte sempre più veloce. Credo di non aver fatto la cosa giusta.
 
Ieri abbiamo fatto la nostra canzone in gruppo, e oggi si saprà chi passa e chi invece è momentaneamente squalificato. Sono sul palco con la mia squadra, mentre il presentatore tiene una busta in mano con scritto chi ha fatto un’esibizione meno impeccabile delle altre.
«Sara Verdi»
Una ragazza del team di Loredana si alza, fa un inchino e scompare dietro le quinte dopo un attimo di esitazione.
«Alex Gobbetti»
Resto un secondo fermo, come se non avessi sentito il mio nome, e poi mi alzo, tentando un sorriso. In fondo sapevo che non sarebbe stato semplice passare.
Dopo il mio nome ne chiamano un altro di una ragazza che non conosco, è riccia e buffa. Dell’altra squadra invece si saprà tra circa un’ora. Nel frattempo, mi siedo sulla poltrona nel camerino nel mio team, e mi raggiunge Alessio.
«Allora, zio» mi dice, battendo un cinque.
«Allora» alzo le spalle.
«Devo assolutamente riprenderti»
«Non perderesti nessuno di speciale»
«Ma sei serio?» mi guarda negli occhi, grattandosi il mento. «Tu sei l’unico di The Talent Tried che fa beat box, ed è un grande privilegio»
Il coach aspetta che gli risponda, ma non dico nulla, così continua.
«So che è successo qualcosa con l’alunna di Loredana.. Si chiama Giulia, giusto?»
Lo guardo aggrottando la fronte.
«Oh, ma dimmi che non lo sai! Guarda che noi vi osserviamo, quando siete dietro le quinte, con chi parlate, di cosa parlate.. non siamo spioni, solo vogliamo aiutarvi se avete qualche problema»
«Ma io non ho nessun problema, e soprattutto non voglio essere aiutato»
«Essere innamorati, quindi, non è un problema, certo, non lo è. Lo so. Ma tu, con Giulia, lo fai diventare un problema. Avete bisticciato ieri sera»
«Ma chi ti dice queste cose?» domando incredulo. Non ci posso credere che debbano farsi i nostri affari!
«Loredana mi ha detto che Giulia si è sfogata questa mattina»
Sbuffo.
«Non essere così superficiale. Da come ha descritto l’hai insultata pesantemente»
«Ma quella era ubriaca! Insultata pesantemente?»
Alessio alza le spalle. «Io non sto qua per incolparti. Non sono solo un giudice che ti critica o ti insegna, sono anche un amico. Voglio solo sapere se in qualche modo posso rendermi utile»
«D’accordo, di a Loredana che Giulia non si lamenterà più. Vado a scusarmi e risolvere. Sperando che non mi respinga»

 
   
 
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