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Autore: GRACE_WHITE    20/05/2015    10 recensioni
ALL'INTERNO DELLA STORIA SONO PRESENTE IMMAGINI!
| Newtmas | Slash |
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DAL CAPITOLO 3:
-Ehi, Newt!- mi richiama Chuck.
-Eh? Oh scusa, Chuck, non ti stavo ascoltando.-
-Guarda che non stavo parlando, però…- si ferma. Io non lo sto ascoltando neanche ora, sono concentrato sul Pivello: è alle prese con delle galline non troppo tranquille nel recinto, sobbalza appena una di loro lo sfiora. Io sorrido come uno scemo e Chuck se ne accorge.
-Non è che ti sei preso una cotta per Thomas, eh?-Lui alza un sopracciglio, sorridendo.
Io sgrano gli occhi- Pff, certo che no! Non potrebbe mai piacermi qualcuno come… come… Tommy.-
Chuck ride di gusto, tenendosi la pancia- Tu non sei bravo a mentire!-
-Si, lo so.- rispondo.
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Recensite, per favore! ;)
Genere: Erotico, Romantico, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash | Personaggi: Newt, Thomas, Un po' tutti
Note: Lime, Movieverse, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Violenza
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Gattabuia


 
-Che vuoi dire che il Dolente non ti ha nemmeno sfiorato?!- sbotta Gally, dopo aver sentito il nostro riassunto su quello che abbiamo passato nel Labirinto. I suoi occhi azzurri hanno un che di poco rassicurante, le sopracciglia sono inclinate verso il naso e i capelli color biondo spento. Lo conosco bene, può essere severo (mooolto severo) ma lo fa per il bene di tutti, infatti sta puntando a diventare capo, al posto di Alby.
-Ti hanno detto quello che è successo, Gally.- si intromette Frypan, alzandosi dal suo posto. E’ in atto un’adunanza nel Casolare- Il Dolente è stato alla larga da Newt, probabilmente ha qualcosa che a quei mostri non piace.-
Io mi acciglio e spalanco la bocca- Ehm… grazie mille, Frypan.- borbotto- Comunque è vero, forse non sono troppo buono per quei pezzi di splof.-
-E’ la storia più assurda che io abbia mai sentito,- ribatte Gally- e comunque non sarebbero dovuti entrare nel Labirinto. Solo i Velocisti hanno il permesso…-

-Thomas è un Velocista nato,- lo interrompo- l’ho visto correre tra quelle mura e ammetto che non ho mai visto nessun Pive così veloce.- tutti i Radurai si voltano per guardare il ragazzo, dietro di me.
E’ seduto e sembra in imbarazzo, si sta aggrovigliando i bordo della sua maglietta tra le dita- Io… ho solo fatto quello che lui mi ha detto di fare.- sposta lo sguardo su di me- Se sono vivo è solo merito suo, però. Il Dolente mi avrebbe ucciso se non fosse stato per lui. Grazie, Newt.- ci fissiamo per qualche secondo.
-Oh, vi prego!- sbotta Gally, alzando le braccia al cielo- Avete infranto le regole, e finche Alby o Mihno non ritorneranno dobbiamo continuare a seguirle. Dovrete passare una notte in gattabuia, mi dispiace.-

Thomas si alza di scatto- No, non è vero! A te non dispiace affatto.- punta il dito contro il petto di Gally- Tu vuoi soltanto metterci da parte perché vuoi arrivare a comandare e finche ci sarà Newt non puoi, perché i Radurai si fidano più di lui che di te!- il Pivello viene spinto con forza e cade all’indietro. Io corro subito da lui, aiutandolo ad alzarsi.
Lo prendo per un braccio e con delicatezza lo tiro su- Ehi, tutto bene?-
-Si,- lancia un’occhiata al ragazzo che lo ha spinto e mentre si appoggia a me per alzarmi, mi sussurra all’orecchio:- che stronzo.- senza farsi sentire, io trattengo una risata.
-Gally!- esclama Jeff- Ora basta, sbattili soltanto in gattabuia, se continuate così entro sera i medicali avranno un sacco da fare.- ci rimprovera.

-Lascia che torni nel…- inizia Thomas, tentando di convincerlo, ma lui non lo fa finire. Batte il piede a terra e poi lo guarda furibondo.
-No! L’adunata è finita!- annuncia, i Radurai cominciano ad andarsene- Chuck, pensaci tu a loro.- ordina all’ex-Fagio.
-Mmh, okay.- annuisce controvoglia.


***


La notte è scesa sulla Radura, le torce vengono spente dagli altri ragazzi, Chuck è costretto a spegnere anche la nostra, poi raggiunge gli altri alle amache.
Io e Thomas siamo con la schiena contro il legno della gattabuia, infossata nel terreno, c’è pochissima luce proveniente dalle grate di bambù della botola. Sta sera c’è la luna, anche se ogni tanto viene oscurata dalle nuvole.
Vorrei parlare con il Pivello, soltanto per sentire la sua voce; ma lui continua a fissare il terreno con uno sguardo vuoto. E’ così bello quando è assorto nei suoi pensieri, ecco! Questo potrebbe essere un argomento di cui parlare, ma forse sembrerei troppo invadente.
Prendo coraggio e mi sporgo un po’ verso di lui- A cosa stai pensando, Tommy?

Lui trasale, è come se si fosse appena risvegliato da un sonno lungo e travagliato. Si passa una mano nei capelli- E’ strano che tu me lo chieda: sinceramente, stavo pensando a cosa pensi tu.-
Sgrano gli occhi- Oh…- balbetto- Perché?-
Lui fa una piccola risata- Potrei farti la stessa domanda, Newt.-
Io sogghigno- Bhe… sono solo curioso, vorrei sapere cosa ti passa per quella testolina ogni tanto.- lui ride e io lo imito, mi piace quando ride, vorrei tanto dirglielo, ma meglio non farlo. Appoggio una mano su un suo ginocchio e lo guardo- Ehi, grazie per essere diventato mio amico.-

La sua risata svanisce lentamente e torna serio, appoggia la sua mano sopra la mia- Grazie a te.- io assumo un’aria interrogativa e lui sorride dolcemente- Per avermi protetto, nel Labirinto. Mi hai salvato la vita, Newt.-
-Io, bhe… finche ci sono io con te, ti giuro che nessuno potrai mai farti del male.- dico, abbozzo un piccolo sorriso di imbarazzo. Lui arrossisce lievemente, la bocca dischiusa e con un’espressione indecifrabile in volto. Lo vedo in questo stato e deduco che sarei dovuto stare zitto- Mi sarei dovuto tenere questa frase vero?-
Thomas si acciglia e si sporge un po’ verso di me, mettendo una mano sulla mia spalla- No, no!- si affretta- Tranquillo, Newt, è solo che… cioè… è stata una cosa bella da dire… io, insomma, mi hai fatto sentire protetto.- quanto vorrei saltargli addosso, bloccarlo per terra e baciarlo, ma ho paura della sua reazione. Sono sicuro di essere respinto se facessi questo- Forse dovrei stare zitto.- ridacchia.

Mi mordo il labbro- No, ti prego, mi piace sentirti parlare.- commento.
Il suo sguardo si fa languido e si avvicina sempre di più, fino a sfiorarmi con le labbra una guancia. Mi ha dato un semplice bacio sulla guancia, ma è bastato a mandarmi in pappa il cervello. Vorrei che lo facesse di nuovo, però sulla mia bocca- Sei dolce.- mormora, tornando a fissare davanti a lui, con i gomiti sopra le ginocchia.
E’ così imbarazzante.
Senza farmi notare da lui, mi passo una mano sulla guancia che è stata sfiorata dalle sue labbra e sorrido debolmente. Ecco, è successo di nuovo: mi è andato in pappa il cervello- Tommy, io dovrei dirti una cos…-

Vengo interrotto dal suono più inquietante e familiare che conosco: lo stridio delle Porte che si aprono… seguito dai ruggiti dei Dolenti.


Nota d'autrice: Salve gentah!
Come è stato questo capitolo? Fatemelo sapere con una recensione, perchè non vedo l'ora di pubblicare il prossimo che sarà una BOMBA! *riferimenti a Primrose Everdeen puramenti casuali xD*
La cosa importante che vi dovevo dire è che ho cambiato il nome del titolo della storia perchè mi sembra adattissimo e sarà importante per una parte della fanfiction ^^
Detto questo, spero recensiate in tanti,
Grace <3 <3 <3
   
 
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