Le svolte più bella nella nostra vita ci si presentano quando meno ce le aspettiamo e nelle forme più disparate. E spesso, noi, non ce ne reandiamo neanche conto.

Ci alziamo, delusi dalla nostra vita. Camminiamo per la strada senza neanche guardarci intorno per davvero, persi nei nostri smartphone. Persi in un mondo che poi tanto reale non è.

E intanto non ci accorgiamo di tutto quello che ci circonda. Ci precludiamo esperienze nuove, panorami nuovi, persone nuove. Sempre in contatto con il mondo, ma in realtà più isolati che mai.

Ma Zayn no, lui non è così. Zayn, vent'anni, ha gli occhi ambrati sempre verso l'alto.

Curioso, rivolge il suo sguardo attento a quella signora che corre veloce per la strada, milioni di buste della spesa nelle mani e l'auricolare nell'orecchio. Allo scoiattolo che sale sulla gamba di quella ragazza con la treccia e gli occhiali. Agli alberi che fanno un suono meraviglioso mentre vengono attraversati dal vento. Il parco dietro casa sua non gli è mai sembrato così bello.

Cammina con le mani nelle tasche dei suoi skinny, i capelli neri come la pece lasciati liberi e un sorriso sulle labbra, dirigendosi verso la sua libreria preferita.

Dovrebbe correre lo sa, l'esame di letteratura inglese è a breve, e lui ancora deve leggere quel libro. Però proprio non se la sente di farlo, non se la sente di lasciar perdere la sua occupazione. Osservare il mondo.

Allora continua con la sua andatura lenta e ritmica, cogliendo ad ogni scatto della testa un nuovo particolare. La libreria che tanto ama dietro l'angolo.

Entra. Saluta Sophia che sta sistemando alcuni scaffali, e Liam dietro di lei che la guarda con gli occhi innamorati di sempre.

Vede due ragazzi che condividono la stessa poltrona, un libro nelle loro mani, verde e azzuro che si fondono. Una bambina tutta emozionata che chiede alla madre di comprarle l'ultimo libro di Harry Potter, perché deve assolutamente sapere come va a finire. Libri ovunque.

Raggiunge lo scaffale che stava cercando e viene sommerso da Jane Austen.

Inizia a scorrere i titoli con gli occhi, sfiorando con la punta delle dita i vari volumi che si trova di fronte e poi eccolo che lo vede. Una calligrafia elegante, Emma, la mano che corre veloce. Cappucino si mescola con bianco latte. Un dito sfiora il suo, proprio sopra la copertina. Alza lo sguardo e si perde nell' oceano di fronte a lui.

Un ragazzo, più o meno della sua età, lo guarda con una meraviglia speculare alla sua, o almeno così crede.

-Scusami, io.. - inizia a dire, scostando la mano dalla sua, e la voce di quel ragazzo gli sembra una delle melodie più belle mai udite. Si perde in quel suono, non ascolta più neanche una parola, lo osserva.

Gli occhi ridono, i capelli biondo grano sembrano brillare di luce propria, le mani sfregano tra loro imbarazzate. Ogni dettaglio della persona di fronte a lui lo attrae come una calamita e Zayn non se lo spiega.

- Possiamo chiedere a Sophia se ne ha un altro cosa ne pensi? - Lo guarda e stenta a capire di cosa stia parlando Occhi blu. Lascia scorrere i secondi e continua a fissarlo dritto nelle iridi colore del mare, alla fine capisce. - Certo, hai ragione, scusa. - E non è neanche così sicuro del perché si stia scusando ma che importa.

Si sorridono un'ultima volta e insieme vanno a cercare Soph. Tutto si risolve per il meglio perché un altro libro c'è.

Il ragazzo paga e se ne va, salutandolo con un gesto veloce della mano, e Zayn pensa a tutte le cose che vorrebbe chiedergli, mentre i suoi occhi rimangono puntati sulla schiena del giovane.

Occhi che per la prima volta non corrono da una parte all'altra ma rimangono fissi su di una persona. E Zayn proprio non capisce.

E il loro primo incontro se ne va così, lasciandolo insoddisfatto e distratto.

Si incontrano di nuovo, ed anche se il moro non se lo aspettava, sta volta va meglio.

A passo lento, eppure deciso, si dirige verso la caffetteria del campus, la testa bassa, mentre divora, avido, le parole scritte in quelle pagine. È un attimo, poi tutto cade in terra, compreso lui.

E il non guardarsi intorno ha un risvolto positivo, di nuovo. Zayn se ne accorge quando i suoi occhi incontrano Occhi blu e non potrebbe essere più contento.

Non lo sa bene neanche lui come, ma adesso, dopo una serie di scuse flebilli e sorrisi, si trova in fila con Niall, Occhi blu, mentre parlano come se fossero amici di vecchia data, gli sguardi persi uno nell'altro.

Prendono le loro bevande, cappuccino e latte caldo, e si siedono ad un tavolino in disparte. Continuano a parlare, di tutto e di niente. Discutono anche del libro.

Scopre che frequenta il suo stesso corso, che si è trasferito da poco dall'Irlanda e che la sua risata è decisamente la melodia più bella mai udita.

Si lasciano con la promessa di risentirsi presto ed un foglietto con tanti numeri scritti sopra.

La terza volta che si incotrano, Zayn se lo aspetta.

Da quando si sono scambiati i numeri una settimana prima non hanno fatto altro che messaggiare, e alla fine è sembrato naturale per entrambi vedersi. Lo sta aspettando fuori l'uscita della metro di Hyde Park, lo sguardo rivolto verso le persone che camminano per Winter Wonderland, le bancarelle, i bambini felici, lo zucchero filato.

Non si stupisce poi così tanto quando più tardi, Niall, lo costringe a comprarlo, perché - Andiamo Zee, non puoi non mangiare lo zucchero filato. È contro natura. - E lui lo fa perché ormai è talmente cotto di quell'uragano biondo che farebbe qualsiasi cosa per lui.

Non si stupisce neanche quando si ritrovano a camminare, mano nella mano, con un sorriso dolce sulle labbra. Gli occhi che vagano ma che poi tornano sempre nello stesso punto.

Continuano a vedersi, sempre più presi l'uno dall'altro, in università e fuori. E Zayn inizia ad essere sempre più attento a Niall e meno al mondo. Però non gli pesa molto.

Il loro primo bacio è inaspettato. Sono al cinema, un cesto di pop corn fra di loro mentre le mani continuano a sfiorarsi. Zayn si è distratto solo un attimo perché un chicco di mais gonfiato gli è caduto sulla maglietta. Quando rialza gli occhi ne trova altri, blu, troppo vicini ai suoi.

I respiri che si toccano, il biondo che si avvicina. Uno sfioramento leggero che sa di sale. Un contatto più profondo, il film dimenticato e la luce negli occhi.

E Zayn continua ad essere il solito ragazzo, niente smartphone o cuffiette mentre cammina lento per strada, lo sguardo alto che scorre su ogni cosa che incontra. Però adesso, spesso, c'è Niall che cammina con lui, le mani intrecciate, gli occhi che si chiamano, e la risata che riempie ogni cosa.

Il mondo può studiarlo quando è solo.