Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
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Autore: JulietChan    20/05/2015    1 recensioni
questa è la mia prima Fan Ficton, quindi siate clementi per cortesia. Ho preso spunto da un'altra storia che parlava dell'"universo phantomhive"catapultato nel nostro mondo.. Bene, io giro la storia: e se finisse uno di noi nel loro mondo? Questa è la storia di una misteriosa ragazza di nome Juliet che si troverà davanti ad una scelta che cambierà totalmente la sua vita, scoprendo che "non è poi tutto come sembra"
Genere: Comico, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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ATTENZIONE: feels. Molti feels.

 


 


 


 

POV Sebastian:

“JULIET!” Quel grido disperato mi fece voltare in fretta.

Lady Elizabeth piangeva fra le braccia del signorino, guardando un buco nel ghiaccio.

Capendo al volo la situazione, mi tuffai nell'acqua troppo fredda persino per un demone, cercando dappertutto la giovane.

Ad un certo punto la vidi, ormai quasi sul fondo del fiume: pallidissima, gli occhi dorati come il sole chiusi e i suoi setosi capelli castani che fluttuavano nell'acqua.

Mi gettai su di lei e la presi prima che la corrente la spingesse via.

La riportai in superficie, adagiandola delicatamente sul ghiaccio.

Il suo corpo era gelido, e ogni tentativo che facevo per rianimarla non sembrava avere effetto.

Continuai imperterrito, non riuscivo neanche a pensare che quel dolce sorriso pieno di vita che aveva dato un senso alla mia esistenza si fosse spento per sempre.

Non diedi ascolto agli ordini del padroncino, e continuai a cercare di riportare anche solo una scintilla di vita in quell'angelo che aveva portato la primavera in quest'esistenza altrimenti grigia e monotona, finché Agni e Asya non mi separarono da lei strattonandomi violentemente.

Poi.... un colpo di tosse, poi un altro, e un altro.

Sollevai la testa di Juliet per aiutarla ad espellere tutta l'acqua che aveva in corpo.

Asya ed Elizabeth piangevano, senza dire una parola.

Se solo avessi aspettato un secondo in più sarebbe stato troppo tardi, ma ormai non aveva importanza.

Juliet era viva,e questa era l'unica cosa importante

* * *


 

Un pallido raggio di sole mi colpì in pieno viso svegliandomi.

Quando aprii gli occhi, una persona mi investì saltandomi al collo e bagnandomi la camicia da notte di lacrime.

“Juliet, mi dispiace! Mi dispiace!” singhiozzava.

Accarezzai la testolina bionda di Lizzy e lasciai che si sfogasse.

“Ehi, va tutto bene, sono viva, sono viva!” le dissi sorridendo.

“COME TI E' VENUTO IN MENTE DI FARMI PRENDERE UNO SPAVENTO SIMILE!”sbraitò Asya entrando come un uragano nella mia stanza, seguita a ruota da Ciel che cercava di zittirla.

“E tu, sottospecie di coso nano, fila via! Rauss! Sparire!” disse rivolta a Ciel, che prese con sé Lizzy lasciando me e Asya da sole.

Quando la porta si fu chiusa, la mia amica scoppiò a piangere.

La abbracciai tenendola stretta.

Quando si fu calmata, mi spiegò tutto con calma: “Hai rischiato di morire annegata. Ambrog... ehm ehm, volevo dire Sebastian, ti ha salvato la vita e ha vegliato su di te giorno e notte per tutta la settimana in cui sei rimasta incosciente... ma ora stai bene ed è questo che conta.” “Vuoi dire che sono rimasta qui per una settimana?”

La mia amica annuì. “Adesso va' da lui” mi disse poi sorridendo maliziosa e dandomi gomito.

Per una volta decisi di seguire il suo consiglio.

Lo trovai nella sua stanza, intento a leggere alcuni documenti.

Alzò per un attimo lo sguardo, e quando mi vide mi venne incontro abbracciandomi, stringendomi a sé.

Appoggiai la testa sul suo petto e restammo così, l'una fra le braccia dell'altro per un tempo che parve lunghissimo.

Poi Sebastian mi alzò il mento con due dita e mi diede un bacio dolcissimo.

Non sapevo perché, ma quel bacio celava dentro di sé anche qualcos'altro, la triste certezza di un addio.

Poi capii.

Quando si staccò da me, il demone mi porse una lettera, evitando il mio sguardo.

Dagli Shinigami della Sezione Inglese, recitavano gli eleganti caratteri scritti in rosso scarlatto sul davanti della candida busta.

Con un nodo in gola aprii la lettera.


 

Alla cortese attenzione della signorina Juliet:

Gentile sig.na Juliet, vorremmo informarla che la persona necessaria ad aprire il portale per tornare nella vostra epoca è stata finalmente rintracciata, pertanto il vostro rientro è possibile.

L'apertura del varco è prevista per il giorno **/**/**** per le ore **:**.

Cordiali saluti,

William T. Spears e Grell Sutcliff.”


 


 

N.D.A

attenzione : nel prossimo capitolo ci sarà da ascoltare una canzone, quindi preparate cuffiette e computer.... Ci vediamo! ^_^

   
 
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