Piccola impressione e flash che mi si
è parato davanti agli occhi brutale e quasi vivido ..
Sono un disperato per strada
Se mi vedi in realtà non mi vedi
Non sono né uomo né donna per te
Solo una massa di stracci al ciglio della strada da scartare in modo aggraziato magari con un grazioso saltello o una piroetta nel mezzo della ressa di città.
Se ti supplico tu mi senti ma fai finta di non farlo come se le mie labbra si muovessero a vuoto..
vuote di parole..
Sì perché per te io sono muto
Se mi calpesti non hai nemmeno il fiato di chiedere scusa..
Eppure...
Eppure mi riempie il cuore d'orgoglio sapere che nella fiumana di gente, come te, io sono lo scoglio che se non eviti blocca il tuo transitare.. Una amara felicità che mi pervade come l'olezzo del selciato cittadino di cui sono pregno...
IO sono il Re del marciapiede e te..
Te un inutile ininfluente suddito che pesta il mio regno.
IO Re e sovrano
TU umano di sfuggita senza esperienza di ciò che calpesti e percorri. Io ne conosco ogni minima fibra di questo mio regno, mio e di altri, lo condivido con altri Re e Regine come me..
Ogni gomma da masticare che si aggiunge sul suolo che calpesti per sbaglio e che te stesso hai gettato per terra..
Ogni mozzicone di sigaretta che si accumula negli angoli, mai nel mezzo, i passi tuoi e degli altri come te tendono a spostarlo ed incastrarlo negli angoli creati dalla facciata degli edifici: Abitazioni, banche, bar, case e altre cose, sì per il sottoscritto sono cose, non le conosco quindi sono cose..
Sono cose che desidero, non lo nego, ma non le avrò mai quindi tanto vale andare avanti ad essere il RE di questa strada.
Meglio RE che suddito opaco e senza spessore..
Quindi sono io o sei te il disperato per strada?
Sono un disperato per strada
Se mi vedi in realtà non mi vedi
Non sono né uomo né donna per te
Solo una massa di stracci al ciglio della strada da scartare in modo aggraziato magari con un grazioso saltello o una piroetta nel mezzo della ressa di città.
Se ti supplico tu mi senti ma fai finta di non farlo come se le mie labbra si muovessero a vuoto..
vuote di parole..
Sì perché per te io sono muto
Se mi calpesti non hai nemmeno il fiato di chiedere scusa..
Eppure...
Eppure mi riempie il cuore d'orgoglio sapere che nella fiumana di gente, come te, io sono lo scoglio che se non eviti blocca il tuo transitare.. Una amara felicità che mi pervade come l'olezzo del selciato cittadino di cui sono pregno...
IO sono il Re del marciapiede e te..
Te un inutile ininfluente suddito che pesta il mio regno.
IO Re e sovrano
TU umano di sfuggita senza esperienza di ciò che calpesti e percorri. Io ne conosco ogni minima fibra di questo mio regno, mio e di altri, lo condivido con altri Re e Regine come me..
Ogni gomma da masticare che si aggiunge sul suolo che calpesti per sbaglio e che te stesso hai gettato per terra..
Ogni mozzicone di sigaretta che si accumula negli angoli, mai nel mezzo, i passi tuoi e degli altri come te tendono a spostarlo ed incastrarlo negli angoli creati dalla facciata degli edifici: Abitazioni, banche, bar, case e altre cose, sì per il sottoscritto sono cose, non le conosco quindi sono cose..
Sono cose che desidero, non lo nego, ma non le avrò mai quindi tanto vale andare avanti ad essere il RE di questa strada.
Meglio RE che suddito opaco e senza spessore..
Quindi sono io o sei te il disperato per strada?