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Autore: Anna in books    21/05/2015    0 recensioni
E' tutto finito, ma Thomas pensa ancora a quello che aveva fatto, è divorato dal senso di colpa. Vorrebbe raccontarlo a Minho, ma ha paura del suo giudizio. Newt continua a comparire nei suoi pensieri, e lui non sa come liberarsi di quel peso, quell'immagine che lo tormenta la notte.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Brenda, Minho, Newt, Thomas
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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2° capitolo
IL RACCONTO
Thomas era impegnato nei lavori, ma continuava a pensare a come avrebbe detto di Newt a Minho. Non poteva più tenerlo all’oscuro di tutto; non appena avessero avuto un attimo di riposo gli avrebbe parlato. Non sapeva come l’avrebbe presa, aveva il terrore che avrebbe iniziato ad odiarlo, a considerarlo un assassino, ma era scorretto nei suoi confronti non dirglielo; in fondo Newt era anche suo amico. E poi Thomas aveva il disperato bisogno di parlarne con qualcuno, quel peso da portarsi dietro da solo lo stava distruggendo.
-Thomas, mi stai ascoltando?- Brenda lo chiamava.
-Scusa, mi sono perso. Dicevi?
-Ti stavo dicendo che la tettoia è quasi finita. Stanotte avremo un riparo.- Negli ultimi giorni, con materiali trovati in giro (rami, corde che erano state lasciate lì, probabilmente in previsione del loro arrivo), avevano costruito una grande tettoia- Ora vado a finire, ci vediamo dopo.- continuò, dopodiché lo salutò con un veloce bacio. Un bacio per dargli il suo sostegno, per dirgli che andava tutto bene. Thomas le era grato per il suo atteggiamento forte ed ottimista, anche se dentro probabilmente non era così; ne aveva passate tante anche lei. Lo faceva per aiutarlo a tenere duro; se Brenda fosse crollata, lui non ce l’avrebbe fatta.
La giornata era passata velocemente ma senza pause, solo una veloce per il pranzo.
L’occasione per parlare con Minho si presentò la sera; si erano seduti su una roccia, stanchi per il lavoro fatto.
-Non dovresti essere a guardare il tramonto con la tua ragazza?- Chiese Minho, con un ghigno divertito. Thomas però si accorse che era cambiato anche lui: non c’era più quel brillio ironico nei suoi occhi quando faceva una battuta, le diceva come una vecchia abitudine che non si riesce a combattere, ma che non provoca nessun piacere. Come il vecchio Newt, anche il vecchio Minho se ne era andato.
-No, volevo parlare con te.
-Di cosa? Ci sono tante cose di cui potremmo parlare.- Si bloccò un attimo, pensieroso, poi proseguì-Sai, a volte mi chiedo dove sia finito Newt. Magari ha trovato un posto tranquillo per finire la sua vita, o è il capo di una gang di Spaccati, oppure… oppure è un cadavere sanguinante su una strada.-  A questo punto la voce si ruppe e gli occhi diventarono lucidi.
-Senti, Minho, io devo dirtelo, non ce la faccio più. Io… io ho rivisto Newt dopo la volta al palazzo.
Il ragazzo lo guardò con un espressione incredula, sembrava voler dire qualcosa, ma Thomas continuò a parlare; temeva che se si fosse interrotto non sarebbe più riuscito ad andare avanti.
-Andavo alla sede della C.A.T.T.I.V.O., dopo aver incontrato il Braccio Destro, ed era con un gruppo di Spaccati, era lucido, e mi…mi ha chiesto di… di ucciderlo! Di sparargli, capisci? Voleva che io mettessi fine alle sue sofferenze, ma io non avevo il coraggio di ucciderlo, lui era comunque mio amico! - Thomas sentì le lacrime scorrergli sul viso, sfogando il dolore che si era tenuto dentro per troppo. – Poi… la malattia ha in iniziato a sopraffarlo, era folle, e mi ha spinto a terra. Diceva di sparare, di rimediare a quello che avevo fatto. Ha portato la pistola che impugnavo sulla sua fronte; non avrei mai sparato, ma… alla fine è tornato lucido. Un ultimo, solo attimo in cui mi ha chiesto per favore, mi ha pregato. E io… ho sparato! Ho sparato, capisci? Sono un assassino, ho ucciso Newt! - Le lacrime continuavano a scorrere copiosamente sul viso, come a voler sottolineare il dolore di Thomas- Mi porto dentro questo peso da troppo, lo sogno la notte. Ti prego, non odiarmi. Se perdessi anche te, non ce la farei.
Minho era scioccato, poi quello che l’amico aveva detto si fece strada dentro di lui, ed abbassò lo sguardo, per nascondere la sua espressione- No,  ti perdono. Hai fatto ciò che lui avrebbe voluto.- Poi nascose il viso tra le mani e pianse.
 
 
                                                                                   Angolino autrice
Ciao, sono l’autrice e volevo dare un piiiiiiccolo avviso. Teoricamente questo doveva essere l’ultimo capitolo, ma ho deciso di scriverne un altro. Spero che la ff vi piaccia. Nelle recensioni lasciate magari anche qualche consiglio e critica per migliorarmi non troppe però   ;P
La Trenda è dolciosa, anche se la Newtmas regna. Ci si vede al prossimo capitolo.
   
 
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