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Autore: esty_accientaly_in_love    04/01/2009    8 recensioni
Storia ambientata dopo un evenutale ritono di Sasuke a Konoha. Sasuke il giorno dell'ultimo dell'anno si sveglia nudo nel letto di Naruto, subito pensa al peggio, ma non tutto è come sembra e la fortuna per una volta sembra sorridere al bel moretto. Il pairing è sasunaru/narusasu. Me lo lasciate un commentino piccino piccino
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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in vino veritas

Mi ero ripromessa di non scrivere più schifezzuole, per la mia e altrui sanità. Ovviamente non sono riuscita a trattenermi: l’ispirazione è venuta improvvisa e irresistibile, e l’ispirazione si sa va sempre seguita…. Quindi eccomi qui a tormentarvi con una nuova creazione. Se riuscite ad arrivare alla fine senza vomitare me lo fate un commentino, anche solo per dire “ritirati e datti all’ippica”.

Grazie in anticipo^^…

 

 

 

 

 

In vino veritas

 

 

 

 

 

Sasuke aprì gli occhi, li richiuse di scatto: la stanza aveva iniziato a girare vorticosamente, la testa gli scoppiava e la luce del sole era diventata insopportabile. Inoltre sudava freddo, aveva ancora un leggero senso di nausea, le gambe e le braccia pesanti e indolenzite, un diffuso dolore alla zona lombare.
Riaprì gli occhi e le immagini tornarono a danzare vorticosamente, mentre si sforzava di mettere a fuoco, realizzo nell’ordine che quello era il peggior dopo sbornia della sua vita, che non era camera sua ( le tende verdi con le ranocchie non erano certo di suo gusto), che qualcuno era steso accanto a lui.
Più precisamente qualcuno con biondi capelli arruffati e morbidi, pelle dorata liscia e invitante, fisico asciutto e tonico, tre adorabili cicatrici su ogni guancia e un improbabile cappello a forma di tricheco… In parole povere Naruto.
Quello che proprio non riusciva a ricordarsi era come fosse arrivato lì, il ricordo della serata precedente era avvolto nella nebbia più fitta e una parte del suo subconscio gli suggeriva che era molto meglio non indagare.


Si alzo a fatica, notando che sia lui che il dobe erano nudi, ma non vi diede tanto peso, non aveva la forza per preoccuparsene, si diresse verso il bagno barcollando.

QQQQQQqqqqttgwrfhghl,jò.jhgtfcwqcgevrnhjgtmkhl,jòà-ù Il suo equilibrio lasciava ancora a desiderare). Una volta davanti allo specchio poté constatare quanto la situazione fosse tragica, la sua pelle aveva raggiunto un colorito grigiastro quasi cinereo, gli occhi erano gonfi, due occhiaie scure ed enormi gli arrivavano fino a metà guancia, i capelli spettinati e disfatti. Ma che diavolo aveva fatto per ridursi così? Quanto diavolo aveva bevuto? La sua memoria si bloccava a quando alla festa di Ino si era scolato la seconda bottiglia di sakè di seguito per una sfida con il dobe, da allora la sua mente gli offriva una sequenza di immagini slegate e confuse a cui non sapeva dare alcun significato. Sospirò e decise che lavarsi la faccia era un’attività più fruttuosa, magari lo avrebbe aiutato a schiarirsi le idee. Fu allora che lo notò. Un enorme, tremendo, spaventoso, succhiotto spiccava sulla pelle pallida . Possibile che…

Si sedette sul water e provò a ripercorre precipitosamente i confusi ricordi della sera precedente mentre un leggero senso di panico si insinuava in lui. All’improvviso come un fulmine a ciel sereno, si stagliò nella sua mente la chiara immagine di un bacio selvaggio con Naruto al limite del pornografico, sdraiati sul divano, sotto lo sguardo allibito della maggior parte dei presenti.

OH.PORCA.TROIA.

Altri particolari agghiaccianti si aggiungevano al quadro. Naruto che faceva lo streap-tease e ballava in mutande sul tavolo sulle note di “hot stuff” sotto lo sguardo famelico delle ragazze, e lui che lo guardava come un allupato facendo apprezzamenti non ripetibili. Poi lui ( misteriosamente in boxer) che saltava sul tavolo e che si univa a quella danza da locale a luci rosse, per la gioia di tutte le ragazze presenti.

OH.PORCA.TROIA.BAGASCIA

Dopodichè aveva un grosso buco e quando la sua memoria tornava a riportargli immagini intelligibili ormai si trovava a casa di Naruto steso sul suo letto, impegnato con il suddetto biondo in attività che poco si addicevano a una copia di amici di infanzia.

Nonostante la sbornia molte delle sensazioni gli erano rimaste impresse, il tocco bruciante delle mani di Naruto sulla sua pelle, il contrarsi dello stomaco ad ogni bacio, il suo profumo inebriante, l’emozione che lo aveva scosso fino nel profondo e che come una scarica elettrica aveva attraversato ogni cellula del suo corpo quando era entrato in lui, quella ugualmente intensa di averlo dentro di sé, caldo e pulsante.

CAZZO.CAZZO.CAZZO.CAZZO.

Aveva fatto la più grande cazzata della sua vita. Aveva preso la sua nuova vita, faticosamente ricostruita, preso il suo equilibrio altalenante ma abbastanza stabile e li aveva buttati tutti e due allegramente nel cesso.
Non solo aveva fatto sesso con il suo migliore amico, ma il caso voleva che questi fosse fidanzato con la sua migliore amica.
Respirò profondamente cercando di calmare il panico che si stava impadronendo di lui.
Quando aveva scoperto che Naruto e Sakura erano fidanzati, in un primo tempo aveva provato un senso di disagio e abbandono. Poi ci si era abituato, erano le persone a cui voleva più bene in assoluto, a cui doveva praticamente tutto e anche se non lo dimostrava quasi mai erano diventate per lui come una vera e propria famiglia. Il fatto che loro due si volessero bene in un modo diverso non lo escludeva di certo dal loro trio. Loro erano felici. Era ovvio che finisse così, Sakura era una donna forte, dolce e molto bella e Naruto era innamorato di lei da tempo immemorabile, insieme stavano bene come la panna con le fragole. E quando finalmente tutto sembrava andare per il verso giusto aveva trovato il modo di rovinare tutto quanto.

OH.CAZZO.CAZZO.CAZZO.CAZZO.CAZZO

Si mise sulle gambe ancora più tremanti di prima raccolse la sua roba in fretta e furia, si fiondò giù dalle scale in modo molto poco Uchiha , rischiando di capitombolare più volte. Arrivò a casa sua con il viso in fiamme e il cuore in gola, richiuse la porta alla sue spalle e si lascio scivolare addosso ad essa. Forse c’era un modo per rendere la situazione meno disastrosa avrebbe dovuto evitarli il più possibile, aspettare che chiarissero da soli, e se le cose fossero precipitate avrebbe abbandonato Konoha e li avrebbe lasciati per sempre a malincuore ma per il loro bene: non aveva fatto altro che creare problemi, doveva sparire per il bene di tutti. Un Uchiha ha un onore e sa perfettamente quando sacrificarsi in modo da salvare la sua reputazione e quelli che gli stanno attorno. Perché se c’era una cosa che aveva imparato a caro prezzo era che il valore di un uomo non si conta sulla sua forza, o sulla sua capacità di vendicarsi, conta il sapersi sacrificare per chi si vuole bene. Sakura e Naruto avevano speso energie e anni ed anni di tempo per salvarlo da sé stesso, ora toccava a lui ricompensarli.

 

 

 

5 GIORNI DOPO

 

 

 

 

Sasuke aveva staccato il telefono e non usciva di casa, ormai stava raschiando il fondo della dispensa e pensava con orrore a quando sarebbe dovuto uscire di casa ed affrontare la triste realtà.

Suonò il campanello, proprio mentre ripuliva i rimasugli di salsa di pomodoro rimasti sul fondo dell’ultimo barattolo.

Sasuke andò ad aprire pregando Kami che non fosse nessuno dei due, tirò un lungo respiro di sollievo quando vide Ino.

Aprì e la ragazza entrò

“Hai dimenticato la tua giacca e ho pensato di riportartela”

“hn”

“Allora non sei morto, ti avevamo dato per disperso…”

“Già”

Ino roteo gli occhi in giro per la stanza contemplando la pila di vestiti ammonticchiati vicino al divano.

Si morse un labbro e guardo Sasuke di sfuggita; sembrava volesse dire qualcosa ma non sapesse da dove iniziare.

“Che ‘è?”

La voce di Sasuke suono tra l’impaziente e il terrorizzato.

“Lo so che non sono affari miei, ma dovresti almeno chiarire con Naruto… Glielo devi.”

“Oh”

Sasuke aveva nutrito per qualche istante l’irrazionale speranza che tutti fossero talmente ubriachi da aver dimenticato quel increscioso incidente.

“Non dovrei dirtelo, ma nonostante faccia lo spaccone come sempre si vede che sta soffrendo per questa storia… Non mangia perfino più ramen.”

“E Sakura come sta?”

“Bhe, penso che lei vorrebbe prenderti a pugni. Ti prego Sasuke, lo so che non è semplice, ma devi parlarci… Per favore”

“Bhe, ho trovato una soluzione me ne vado, tolgo il disturbo, è la cosa migliore per tutti.”

“ Ma ti sembra una cosa accettabile? Ma chi cazzo ti credi di essere Uchiha?” Si infervorò Ino “Ci stiamo stufando dei tuoi capricci”

“Credi che sia semplice, come situazione? Cosa vuoi saperne tu? Cosa ne sai di cosa sto passando?”

“Bhe, sarebbe più semplice se tu non andassi a scopare in giro calpestando i sentimenti della gente!”

“Cosa ne sai tu dei miei sentimenti? Cosa ne sai tu di quello che provo? Cosa ne sai del mio affetto per loro?”

“E quindi visto che vuoi molto bene a Naruto, te lo porti a letto, scappi la mattina dopo lo eviti e per finire pensi di andartene per sempre senza neanche avere il coraggio di chiarire?”

“Ma è per il suo bene che me ne vado..”

“E spiegami perché di grazia!!”

“Perché il suo bene è stare con Sakura”

Ino lo guardò stralunata per qualche secondo per poi iniziare a ridere incrollabilmente sotto lo sguardo allibito di Sasuke… Cosa diavolo??? Ma era diventata scema all’improvviso?

“Oddio… E quindi tu pensi che Naruto sia innamorato di Sakura?”

“Ma che diavolo ti prede Yamanaka? Ti si è fuso il cervello?”

“Naruto e Sakura non sono mai stati insieme.”

“Come?”

“Hanno finto tutto questo tempo, volevano far si che tu ti svegliassi a dichiarati a Naruto. Se ne erano accorti anche gli alberi e pali della luce di come flirtavate. L’uno pensavamo che la situazione si fosse finalmente sbloccata  e tu sparisci proprio sul più bello..”

Ino sorrise sotto i baffi: Sasuke stava già vestendosi per uscire.

“ Se ti interessa è a casa sua, a deprimersi sul divano.”

Sasuke stava già per correre in strada quando Ino gli prese un braccio e sorridendo disse “Sai devo molto a Naruto, se non fosse per lui ora non starei con Shikamaru ma starei ancora annegando nell’autocommiserazione per la mia stupida cotta. Quindi visto che sono così affezionata a lui se osi farlo soffrire ancora giuro che io e Sakura te ne daremo tante ma tante che quando faranno l’autopsia nemmeno Tsunade potrà riconoscerti” Concluse la frase con un sorriso mellifluo si girò si allontanò e lascio sulla soglia un Sasuke alquanto imbambolato. Quello Shikamaru si era trovato una bella seccatura da pelare.

Si diresse correndo verso casa di Naruto, entrò dalla finestra e trovò l’idiota steso sul divano, addormentato, a pancia in su in un adorabile posa scomposta, le gambe e le braccia buttate a casaccio. La maglia del pigiama ere tirata su e lasciava scoperta una porzione inviante dei fianchi tonici e bruniti. Senti qualcosa muoversi tra le gambe. Si chinò a baciarlo così senza svegliarlo prima. L’espressione di immenso stupore che si dipinse sul volto del biondino bastò a ricompensarlo di quei giorni tremendi, gli occhi sgranati le guance colorate di un lieve colorito rosato la bocca aperta in una grande “O”… Davvero divino pensò prima di essere fagocitato in un bacio famelico da quelle labbra calde e carnose. Inspirò profondamente l’odore di buono della sua pelle, una parte melensa del suo cervello in subbuglio sotto quelle sollecitazioni penso che per lui era come respirare dopo una lunga apnea.

Mentre cercavano ancora avvinghiati di raggiungere il letto del biondo con una certa fatica Naruto biascicò  “Dove eri finito?” con la bocca incollata alla sua “L’importante è dove sono ora” farfugliò Sasuke andando ad attaccare il collo abbronzato. Si buttarono sul letto, Sasuke sopra Naruto

“Lo sai che ero così ubriaco che della notte dell’ultimo non ricordo quasi nulla.”

Naruto ribaltò le posizioni , avvicinò le labbra all’orecchio del Uchiha, vi infilò la lingua, andò a leccare il padiglione auricolare, succhiò il lobo dell’orecchio ottenendo un gemito di approvazione, soffiò sensuale e malizioso

“A tutto si può rimediare, ti darò una mano a ricordare”.

 

 

Owari

 

 

 

 

Grazie mille per i commenti e quelli che la hanno aggiunta ai preferiti di Wonderful life, non sapete che piacere mi fate ragazze, vorrei ricoprirvi di fiori, ma non posso, quindi il massimo che posso fare è darvi un grosso abbraccio virtuale. Vi adoro.

 

 

 

 

 

 

  
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