Mi ero ripromessa di non scrivere più schifezzuole, per
la mia e altrui sanità. Ovviamente non sono riuscita a trattenermi:
l’ispirazione è venuta improvvisa e irresistibile, e l’ispirazione si sa va
sempre seguita…. Quindi eccomi qui a tormentarvi con una nuova creazione. Se
riuscite ad arrivare alla fine senza vomitare me lo fate un commentino, anche
solo per dire “ritirati e datti all’ippica”.
Grazie in anticipo^^…
In vino
veritas
Sasuke aprì gli occhi, li richiuse di scatto: la stanza
aveva iniziato a girare vorticosamente, la testa gli scoppiava e la luce del
sole era diventata insopportabile. Inoltre sudava freddo, aveva ancora un
leggero senso di nausea, le gambe e le braccia pesanti e indolenzite, un
diffuso dolore alla zona lombare.
Riaprì gli occhi e le immagini tornarono a danzare
vorticosamente, mentre si sforzava di mettere a fuoco, realizzo nell’ordine che
quello era il peggior dopo sbornia della sua vita, che non era camera sua ( le
tende verdi con le ranocchie non erano certo di suo gusto), che qualcuno era
steso accanto a lui.
Più precisamente qualcuno con biondi capelli arruffati e
morbidi, pelle dorata liscia e invitante, fisico asciutto e tonico, tre
adorabili cicatrici su ogni guancia e un improbabile cappello a forma di
tricheco… In parole povere Naruto.
Quello che proprio non riusciva a ricordarsi era come
fosse arrivato lì, il ricordo della serata precedente era avvolto nella nebbia
più fitta e una parte del suo subconscio gli suggeriva che era molto meglio non
indagare.
Si alzo a fatica, notando che sia lui che il dobe erano
nudi, ma non vi diede tanto peso, non aveva la forza per preoccuparsene, si
diresse verso il bagno barcollando.
QQQQQQqqqqttgwrfhghl,jò.jhgtfcwqcgevrnhjgtmkhl,jòà-ù
Il suo equilibrio lasciava ancora a desiderare). Una volta davanti allo
specchio poté constatare quanto la situazione fosse tragica, la sua pelle aveva
raggiunto un colorito grigiastro quasi cinereo, gli occhi erano gonfi, due
occhiaie scure ed enormi gli arrivavano fino a metà guancia, i capelli
spettinati e disfatti. Ma che diavolo aveva fatto per ridursi così? Quanto
diavolo aveva bevuto? La sua memoria si bloccava a quando alla festa di Ino si
era scolato la seconda bottiglia di sakè di seguito per una sfida con il dobe,
da allora la sua mente gli offriva una sequenza di immagini slegate e confuse a
cui non sapeva dare alcun significato. Sospirò e decise che lavarsi la faccia
era un’attività più fruttuosa, magari lo avrebbe aiutato a schiarirsi le idee.
Fu allora che lo notò. Un enorme, tremendo, spaventoso, succhiotto spiccava
sulla pelle pallida . Possibile che…
Si sedette sul water e provò a ripercorre precipitosamente i confusi ricordi della sera precedente mentre un leggero senso di panico si insinuava in lui. All’improvviso come un fulmine a ciel sereno, si stagliò nella sua mente la chiara immagine di un bacio selvaggio con Naruto al limite del pornografico, sdraiati sul divano, sotto lo sguardo allibito della maggior parte dei presenti.
OH.PORCA.TROIA.
Altri particolari agghiaccianti si aggiungevano al
quadro. Naruto che faceva lo streap-tease e ballava in mutande sul tavolo sulle
note di “hot stuff” sotto lo sguardo famelico delle ragazze, e lui che lo
guardava come un allupato facendo apprezzamenti non ripetibili. Poi lui (
misteriosamente in boxer) che saltava sul tavolo e che si univa a quella danza
da locale a luci rosse, per la gioia di tutte le ragazze presenti.
OH.PORCA.TROIA.BAGASCIA
Dopodichè aveva un grosso buco e quando la sua memoria
tornava a riportargli immagini intelligibili ormai si trovava a casa di Naruto
steso sul suo letto, impegnato con il suddetto biondo in attività che poco si
addicevano a una copia di amici di infanzia.
Nonostante la sbornia molte delle sensazioni gli erano
rimaste impresse, il tocco bruciante delle mani di Naruto sulla sua pelle, il
contrarsi dello stomaco ad ogni bacio, il suo profumo inebriante, l’emozione
che lo aveva scosso fino nel profondo e che come una scarica elettrica aveva attraversato
ogni cellula del suo corpo quando era entrato in lui, quella ugualmente intensa
di averlo dentro di sé, caldo e pulsante.
CAZZO.CAZZO.CAZZO.CAZZO.
Aveva fatto la più grande cazzata della sua vita. Aveva
preso la sua nuova vita, faticosamente ricostruita, preso il suo equilibrio
altalenante ma abbastanza stabile e li aveva buttati tutti e due allegramente
nel cesso.
Non solo aveva fatto sesso con il suo migliore amico, ma
il caso voleva che questi fosse fidanzato con la sua migliore amica.
Respirò profondamente cercando di calmare il panico che
si stava impadronendo di lui.
Quando aveva scoperto che Naruto e Sakura erano
fidanzati, in un primo tempo aveva provato un senso di disagio e abbandono. Poi
ci si era abituato, erano le persone a cui voleva più bene in assoluto, a cui
doveva praticamente tutto e anche se non lo dimostrava quasi mai erano
diventate per lui come una vera e propria famiglia. Il fatto che loro due si
volessero bene in un modo diverso non lo escludeva di certo dal loro trio. Loro
erano felici. Era ovvio che finisse così, Sakura era una donna forte, dolce e molto
bella e Naruto era innamorato di lei da tempo immemorabile, insieme stavano
bene come la panna con le fragole. E quando finalmente tutto sembrava andare
per il verso giusto aveva trovato il modo di rovinare tutto quanto.
OH.CAZZO.CAZZO.CAZZO.CAZZO.CAZZO
Si mise sulle gambe ancora più tremanti di prima raccolse
la sua roba in fretta e furia, si fiondò giù dalle scale in modo molto poco
Uchiha , rischiando di capitombolare più volte. Arrivò a casa sua con il viso
in fiamme e il cuore in gola, richiuse la porta alla sue spalle e si lascio
scivolare addosso ad essa. Forse c’era un modo per rendere la situazione meno
disastrosa avrebbe dovuto evitarli il più possibile, aspettare che chiarissero
da soli, e se le cose fossero precipitate avrebbe abbandonato Konoha e li
avrebbe lasciati per sempre a malincuore ma per il loro bene: non aveva fatto
altro che creare problemi, doveva sparire per il bene di tutti. Un Uchiha ha un
onore e sa perfettamente quando sacrificarsi in modo da salvare la sua
reputazione e quelli che gli stanno attorno. Perché se c’era una cosa che aveva
imparato a caro prezzo era che il valore di un uomo non si conta sulla sua
forza, o sulla sua capacità di vendicarsi, conta il sapersi sacrificare per chi
si vuole bene. Sakura e Naruto avevano speso energie e anni ed anni di tempo
per salvarlo da sé stesso, ora toccava a lui ricompensarli.
5 GIORNI DOPO
Sasuke aveva staccato il telefono e non usciva di casa,
ormai stava raschiando il fondo della dispensa e pensava con orrore a quando sarebbe
dovuto uscire di casa ed affrontare la triste realtà.
Suonò il campanello, proprio mentre ripuliva i rimasugli
di salsa di pomodoro rimasti sul fondo dell’ultimo barattolo.
Sasuke andò ad aprire pregando Kami che non fosse nessuno
dei due, tirò un lungo respiro di sollievo quando vide Ino.
Aprì e la ragazza entrò
“Hai dimenticato la tua giacca e ho pensato di
riportartela”
“hn”
“Allora non sei morto, ti avevamo dato per disperso…”
“Già”
Ino roteo gli occhi in giro per la stanza contemplando la
pila di vestiti ammonticchiati vicino al divano.
Si morse un labbro e guardo Sasuke di sfuggita; sembrava
volesse dire qualcosa ma non sapesse da dove iniziare.
“Che ‘è?”
La voce di Sasuke suono tra l’impaziente e il
terrorizzato.
“Lo so che non sono affari miei, ma dovresti almeno
chiarire con Naruto… Glielo devi.”
“Oh”
Sasuke aveva nutrito per qualche istante l’irrazionale
speranza che tutti fossero talmente ubriachi da aver dimenticato quel
increscioso incidente.
“Non dovrei dirtelo, ma nonostante faccia lo spaccone
come sempre si vede che sta soffrendo per questa storia… Non mangia perfino più
ramen.”
“E Sakura come sta?”
“Bhe, penso che lei vorrebbe prenderti a pugni. Ti prego
Sasuke, lo so che non è semplice, ma devi parlarci… Per favore”
“Bhe, ho trovato una soluzione me ne vado, tolgo il
disturbo, è la cosa migliore per tutti.”
“ Ma ti sembra una cosa accettabile? Ma chi cazzo ti
credi di essere Uchiha?” Si infervorò Ino “Ci stiamo stufando dei tuoi
capricci”
“Credi che sia semplice, come situazione? Cosa vuoi
saperne tu? Cosa ne sai di cosa sto passando?”
“Bhe, sarebbe più semplice se tu non andassi a scopare in
giro calpestando i sentimenti della gente!”
“Cosa ne sai tu dei miei sentimenti? Cosa ne sai tu di
quello che provo? Cosa ne sai del mio affetto per loro?”
“E quindi visto che vuoi molto bene a Naruto, te lo porti
a letto, scappi la mattina dopo lo eviti e per finire pensi di andartene per
sempre senza neanche avere il coraggio di chiarire?”
“Ma è per il suo bene che me ne vado..”
“E spiegami perché di grazia!!”
“Perché il suo bene è stare con Sakura”
Ino lo guardò stralunata per qualche secondo per poi
iniziare a ridere incrollabilmente sotto lo sguardo allibito di Sasuke… Cosa
diavolo??? Ma era diventata scema all’improvviso?
“Oddio… E quindi tu pensi che Naruto sia innamorato di
Sakura?”
“Ma che diavolo ti prede Yamanaka? Ti si è fuso il
cervello?”
“Naruto e Sakura non sono mai stati insieme.”
“Come?”
“Hanno finto tutto questo tempo, volevano far si che tu
ti svegliassi a dichiarati a Naruto. Se ne erano accorti anche gli alberi e
pali della luce di come flirtavate. L’uno pensavamo che la situazione si fosse
finalmente sbloccata e tu sparisci
proprio sul più bello..”
Ino sorrise sotto i baffi: Sasuke stava già vestendosi
per uscire.
“ Se ti interessa è a casa sua, a deprimersi sul divano.”
Sasuke stava già per correre in strada quando Ino gli
prese un braccio e sorridendo disse “Sai devo molto a Naruto, se non fosse per
lui ora non starei con Shikamaru ma starei ancora annegando nell’autocommiserazione
per la mia stupida cotta. Quindi visto che sono così affezionata a lui se osi
farlo soffrire ancora giuro che io e Sakura te ne daremo tante ma tante che
quando faranno l’autopsia nemmeno Tsunade potrà riconoscerti” Concluse la frase
con un sorriso mellifluo si girò si allontanò e lascio sulla soglia un Sasuke
alquanto imbambolato. Quello Shikamaru si era trovato una bella seccatura da
pelare.
Si diresse correndo verso casa di Naruto, entrò dalla
finestra e trovò l’idiota steso sul divano, addormentato, a pancia in su in un
adorabile posa scomposta, le gambe e le braccia buttate a casaccio. La maglia
del pigiama ere tirata su e lasciava scoperta una porzione inviante dei fianchi
tonici e bruniti. Senti qualcosa muoversi tra le gambe. Si chinò a baciarlo
così senza svegliarlo prima. L’espressione di immenso stupore che si dipinse
sul volto del biondino bastò a ricompensarlo di quei giorni tremendi, gli occhi
sgranati le guance colorate di un lieve colorito rosato la bocca aperta in una grande
“O”… Davvero divino pensò prima di essere fagocitato in un bacio famelico da
quelle labbra calde e carnose. Inspirò profondamente l’odore di buono della sua
pelle, una parte melensa del suo cervello in subbuglio sotto quelle
sollecitazioni penso che per lui era come respirare dopo una lunga apnea.
Mentre cercavano ancora avvinghiati di raggiungere il
letto del biondo con una certa fatica Naruto biascicò “Dove eri finito?” con la bocca incollata
alla sua “L’importante è dove sono ora” farfugliò Sasuke andando ad attaccare
il collo abbronzato. Si buttarono sul letto, Sasuke sopra Naruto
“Lo sai che ero così ubriaco che della notte dell’ultimo
non ricordo quasi nulla.”
Naruto ribaltò le posizioni , avvicinò le labbra all’orecchio del Uchiha, vi infilò la lingua, andò a leccare il padiglione auricolare, succhiò il lobo dell’orecchio ottenendo un gemito di approvazione, soffiò sensuale e malizioso
“A tutto si può rimediare, ti darò una mano a
ricordare”.
Owari
Grazie mille per i commenti e quelli che la hanno
aggiunta ai preferiti di Wonderful life, non sapete che piacere mi fate
ragazze, vorrei ricoprirvi di fiori, ma non posso, quindi il massimo che posso
fare è darvi un grosso abbraccio virtuale. Vi adoro.