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Autore: ReVeNgE NiNeTAlEs    22/05/2015    3 recensioni
Uno Zorua, il suo allenatore, un' evoluzione mortale, un lieto fine.
ReVengE
Genere: Avventura, Sovrannaturale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, N, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Videogioco
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Capitolo 5: ILLUSION

-Dunque, dov’eravamo rimasti?- ghignò il terzo, quello cicciotto e bassino.

-Ah, sì. Vogliamo il Pokèmon! Consegnacelo subito!- disse subito dopo il primo, quello alto e allampanato.

Beatriz digrignò i denti, ma talmente forte che persino Illusion dovette tapparsi le orecchie.

“Ma che cosa sta succedendo?” si chiese nella mente il piccolo volpino nero.

“E’ colpa mia? Bea è nei guai?” continuò scodinzolando.

La rabbia saliva alle stelle.

Il sangue ribolliva sempre di più.

Non si può fermare una trasformazione quando è già avviata.

Questo si ritrovò a pensare Beatriz, stringendo ancora di più a sé il piccolino.

Un ringhio sommesso prese il posto del digrignare di denti.

Un ringhio abbastanza feroce da poter spaventare persino un Pokèmon come Dialga.

Il perché non si sapeva.

-E questa volta non ci sarà la tua amica Ninetales a salvarti.- disse il secondo, avvicinandosi sempre di più ai due.

E il ringhio si tramutò a sua volta… in una risata fragorosa.

-Ah ah ah ah! Ma proprio non ci arrivate, eh?- domandò lei, reggendosi il capo con una mano e chiudendo i grandi occhi color dell’onice, che erano coperti di lacrime di felicità…ma felicità di cosa?

-Visto che non c’è Niny…- cominciò lei, agitando l’indice in modo befferdo verso il Trio Oscuro -…voi siete spacciati! Vi ucciderò tutti!- .

Detto questo, il suo corpo fu avvolto da una luce candida, bianca, e da molte scintille e fuoco.

Della forma umana non rimase nulla, se non una tiepida voce femminile ma non troppo, tipica di Beatriz.

Le sue nove belle code color della neve sbucarono dalla luce come lame taglienti, una dopo l’altra, dondolando dolcemente da destra a sinistra.

I lunghi capelli che le arrivavano poco oltre le spalle furono scambiati per della pelliccia col colore delle code.

E poi, la beffa oltre al danno, quattro ali enormi.

Insomma, si era trasformata in una Volpe Bianca Cherubino.

-ROOOOAR!- la Kitsune ruggì.

Un brivido di terrore scosse le membra dei tre. Era vero.

Non essendoci Ninetales nei paraggi, loro non avrebbero potuto essere salvati da un potenziale attacco della ragazza\Volpe.

Il primo tremò, il secondo deglutì, il terzo… avrebbe avuto bisogno di un cambio di mutande.

Le mascelle possenti del supercarnivoro scricchiolarono, lasciando cadere un residuo di saliva vischiosa.

-S…siamo nei guai!- urlarono in coro i tre, poco prima di fuggire.

La Kitsune si lanciò in una corsa sfrenata.

-Non puoi, non potete scappare a un demone.- ringhiava sommessamente. –Figuriamoci poi a un demone Volpe!-.

Sempre con il piccolo Illusion sulla schiena, aumentava il ritmo della corsa.

La pelliccia solleticava le narici della volpina nera, che stava per starnutire addosso a Beatriz.

Ma si trattenne, non poteva sporcare la candida pelle della sua nuova mamma.

-Tieniti forte piccolo, avremo un po di turbolenza!- accennò appena la volpe bianca, voltandosi poco verso di lui, che annuì soltanto, sprofondando nella neve calda che lo circondava.

Oramai li avevano quasi raggiunti, non mancava molto dal prenderli…e finirli.

-Ti prego Illusion, per la tua stessa sanità mentale… quando li atterrerò, chiudi gli occhi… e le orecchie.- sussurrò lei.

Non gli restava altro da fare se non obbedire.

Li raggiunsero con un balzo, Beatriz li atterrò con una facilità inaudita, Illusion si coprì occhi e orecchie… anche se fu del tutto inutile.

Tutto quello che stava succedendo si sentiva, ma quantomeno non si vedeva.

Ma comunque si sentiva.

Illusion fu costretto a tremare, di paura, sentendo le grida di disperazione dei tre tizi che li avevano tormentati fino a quel momento.

E, in un certo senso, gli dispiaceva per loro.

Dopo l’ultimo, straziante urlo e lui vide per la seconda volta dei selvaggi rivoli di sangue bagnare il pavimento di terra inumidita dalle goccioline che cadevano dal soffitto, scandendo i secondi interminabili di quell’agonia infinita.

La Volpe Bianca, sporca ormai di quel liquido indegno della sua pelliccia candida si diresse verso Illusion, con i lati della bocca grondanti di sangue, terrificante visione ultraterrena.

Sparse per terra, tutto quello che rimaneva dei tre oscuri, le ossa sbiancate.

Sì, perché ormai non c’era neppure più l’oro rosso, tanto prezioso per la vita degli esseri umani.

-C…cosa hai fatto?- chiese il piccolo di Zorua, tremando ancora.

-Solo il necessario. Ti ho difeso.- fu la risposta secca e fredda della ragazza\volpe.

Senza pensarci su due volte, la kitsune si avvicinò sempre di più e con un colpo di muso rivoltò il “bambino”a pancia in su, e gli mise una zampa sul torace ancora minuto, troppo minuto per resistere al troppo peso.

-E ora che vuoi fare?- ormai l’agitazione era salita alle stelle, il povero piccolino non riusciva quasi più a respirare.

Gli passò la lingua sul pelame, per pulirlo, come avrebbe fatto la sua vera mamma.

-Chiamami mamma, d’ora in poi. Ti voglio bene, Illu!- esclamò, sfoderando un sorriso da far accapponare la pelle per la felicità.

Il musetto del volpino si illuminò.

-CERTO MAMMA!!!-.

 

 

Il tempo era passato, anche per i nostri amici, e soprattutto per Illusion.

Era diventato forte, intelligente, più astuto, sempre più maturo.

Insomma, stava diventando un vero ometto…o volpetto?

Ninetales e Beatriz si scambiavano spesso opinioni sul fatto che presto si sarebbe evoluto in uno Zoroark, e che, di conseguenza, avrebbe potuto usare la PietraChiave per MegaEvolversi.

Un bel giorno, il sole che splendeva alto nel cielo, emanando i suoi caldi raggi sulla gente.

Era come quel giorno.

-Eh sì, per fortuna. Un combattente in più.- disse Niny, tenendo stretta la pietra violacea dai riflessi nerastri.

-Mh mh, oggi io e lui andiamo da soli ad allenarci di nuovo nelle Cascate Meteora.- aggiunse Beatriz.

-Con un po di fortuna si evolverà tra pochi giorni.-.

Come per una premonizione , il volpino nero si precipitò giù dalle scale, con una certa foga.

-Dai, dai, andiamo! Non sto più nella pelliccia! Voglio lottareeee!!!- ululò lui, super eccitato.

Beatriz raccattò la sua borsa bianca e si diresse all’entrata della casa, ma per uscire.

-Vieni, su. Dov’è finito il tuo entusiasmo, volpe?- lo incitò lei, agitando i capelli.

-Sì!- esclamò di nuovo lui, senza pensarci su due volte.

Saliti sullo skateboard, non ci volle nulla a raggiungere le cascate cosidette.

Non immaginavano cosa li aspettava…

 

 

*** Commenti dell’autrice ***

Ciao, come va?

s…sì, è vero, sto cercando di dissimulare la mia tristezza, e sapete perché sono triste?

Perché Illusion sta per arrivare alla fine…

Eh già, ho già un finale, altri due capitoli e basta.

Mi dispiace, ma potrete leggere ancora di lui nella long “Battle World New Revolution”, vedrò di inserirlo dove posso.

Passiamo al capitolo:

punto n.1 Beatriz è crudele.

Punto n.2 llusion è un cucciolo puccioso di Zoroark.

Il resto lo scoprirete da voi. ;)

Au revoire,

ReVenge

   
 
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