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Autore: Aubrey_ToxicMuffin    04/01/2009    3 recensioni
Cosa scriverbbe una ragazza sull'orlo di suicidarsi? scriverebbe ai suoi amici... ma cosa gli direbbe? se quelli che dovevano aiutarla non lo hanno fatto...
Genere: Triste, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Caro lettore…

Qui Hannah Baker… no, non è vero. Qui è Alessia Gea che parla. Strano, il mio pc non conosce la parola Gea, mentre Baker lo conosce. Forse perché nessuno, nemmeno una cosa che sta sempre con me, il mio pc, mi conosce davvero. Nessuno mi conosce veramente, perché la mia vita non è altro che una patetica e continua bugia. Quindi, in questa lettera, dirò sempre e solo la verità, per una buona volta. Giuro.

Posso farcela, dissi, mentendo a me stessa senza troppa convinzione.  Twilight, Stephenie Meyer.

Se state leggendo questa lettera, vuol dire che ho finalmente trovato il coraggio di fare quello su cui meditavo da tanto, forse troppo, tempo.
Spero che tutto sia andato a finire per il meglio, sennò avrò commesso l’ennesimo buco nell’acqua.
Avrei voluto diventare tante cose, ma purtroppo so che nessuna di queste si avvererà. Avrei voluto essere una scrittrice, una specie di seguace di Stephenie Meyer, il mio idolo. Scrivere una storia su vampiri o Shinigami era il mio sogno. Ci avevo anche provato, e molte riscuotevano un vago successo.
Avrei voluto essere un’attrice. Ma il mio aspetto e la mia timidezza mi hanno sempre tarpato le ali. Cantante? Troppo stonata, brutta e timida. Desiner? Non so nemmeno disegnare una faccia!
Senza contare le cose che vorrei ma che sono completamente impossibili, come incontrare un vampiro, avere uno Shinigami etc.
Forse cercavo solamente qualcosa che mi distinguesse dalla massa. Qualcosa che mi rendesse speciale, almeno agli occhi di qualcuno. Qualcuno che mi vedesse per come volevo essere, non per chi ero. Odio chi sono. Un’entità invisibile a tutti, senza possibilità di scampo.
Sul mio cadavere, guardate sul polso sinistro. Alcune sono andate via, altre si intravedono, mentre due o tre sono ben visibili. Soprattutto una, più scura delle altre, una riga più scura che occupa in orizzontale il mio braccio. Ecco, tutti quei segni, sono miei fallimenti. Ognuno di quei tagli è un tentativo, fallito, che mi sarei sempre portata dietro, tanto per ricordarmi di quanto sono stata patetica. Ma ora veniamo a noi.
Oggi ho finito di leggere un libro. Il libro più bello che io abbia mai letto, al pari di Twilight. No dai non diciamo eresie del genere, Twilight non lo batte nessuno, ma diciamo che viene secondo. Si chiama 13 di Jay Asher. Nessuno di voi lo ha letto vero? Beh, non sapete cosa vi perdete.
Vi siete chiesti come mai oggi ho cambiato Nickname? Vi siete chiesti da dove viene? E tutte le nuove frasi che ho sparso per il mio blog e x Netlog? Come mai sempre le stesse? Bene, viene tutto da 13.
Hannah Baker. Io. Io vorrei essere Hannah Baker. Io sono Hannah Baker. Le nostre storie sono completamente diverse, ma la conclusione sarà la stessa. Pasticche. Già, così ho pensato anche io alle cassette… Da qualche settimana un registratore portatile continuava a capitarmi sotto mano. Ok ok… ammetto che un po’ l’ho pensato anche io ma hei, chi non lo penserebbe? State leggendo un libro dove la protagonista pensa al… … pensa a farla finita e lascia una specie di spiegazione su 7 cassette, proprio quando anche tu pensi la stessa cosa e ti offre un’alternativa alle solite lettere. Ma io penso che una bella chiavetta USB sia meglio… E dai non vi deprimete, non ho ancora detto niente, per deprimervi aspettate ancora un po’. Non voglio che questa sembri una cosa alla The Ring, perché dopo essere sparita l’ultima cosa che farò sarà venire a tirarvi i piedi di notte. L’ultima cosa che mi sogno è di uscire dal vostro televisore in pigiama o di spendere soldi per chiamarvi appena la cassetta sarà finita. xD
Allora, iniziamo?
Beh, non so ancora come giostrare la cosa, la tecnologia è una buona cosa ma le chiavette USB non si possono ancora inviare via E-Mail… e ci sono altre cose che voglio spostare con lei.

1)Vivere è una fregatura,
poi muori...
Avercela questa fortuna!!!


2)Ti va di ascoltare la mia storia?

Non ha un lieto fine, d'altronde quale tra le nostre ne ha uno?
Se ci fosse stato un lieto fine, a quest'ora saremmo tutti sotto terra...

Allora, chi ha già sentito queste frasi? Solo chi ha letto Eclipse e Breaking Dawn.
La prima è detta da Jacob Black. Credo che si spieghi da sola. Mi è sempre piaciuta, mi rispecchia. Avere la fortuna di morire… più che altro la fortuna di avere il coraggio di finirla. Ma tanto, prima o poi moriremo tutti no? Quindi meglio affrettare le cose.
La seconda è detta da Rosalie Hale. Il contesto è diverso, ovvio, lei non può morire, ma io si. Per una volta. L’ho avuta vinta su un vampiro. Ora, anche io avrò il mio lieto fine.
Ecco, esattamente in questo momento mio fratello sta urlando, e da qui partiamo con la prima storia, e tocca a te. Mamma.

Ammetto che molto di quello che mi hai fatto non è stata proprio colpa tua, o meglio, non lo hai fatto apposta.
Una cosa mi rimarrà sempre in mente, avevo sui sei cinque anni, forse sei, non so dirlo con precisione. Eravamo ancora a collegno, e anche se i particolari sono svaniti con il tempo la sostanza non la dimenticherei mai:
Piangevo. Ti tirai la maglia e tu ti chinasti, così ti dissi: “Mi dispiace”
“Di cosa?” mi hai chiesto,
“Di essere nata, se non fossi nata non avresti avuto problemi. Quello che davi a me avresti potuto darlo a Giulia. Se non fossi nata, non avresti dovuto spendere soldi per me. E tutto sarebbe stato migliore.”
 

 


Te lo ricordi? Io si. E se la memoria non mi inganna te lo dissi più di una volta. E smisi di dirtelo quando ti arrabbiasti. Ma il bello era il motivo per cui ti arrabbiasti. Non era perché una bambina di 5 anni già desiderava non esistere, ma perché ti sentivi ferita come madre. Il tuo problema è sempre stato quello mamma, che sei sempre stata ossessionata dall’idea di famiglia perfetta che noi non potevamo essere, e che non saremmo mai stati. Quella famiglia che tu hai distrutto.
E quast’idea ti ha portato ad odiarmi, e ha portato una bambina di 13 anni ad odiarsi. Perché se sei consapevole che nemmeno tua madre ti vuole bene, che razza di autostima hai? Come ti giudichi? Te lo dico io: una creatura che non è degna di amore.
Ora ti dico un’altra frase: “Perché non te ne vai da tuo parde?”

 


Le variabili erano tante, seguiti da altre chicche poco carine da sentirsi dire. Soprattutto da tua madre. Cara mamma, prima di arrivare alla soluzione di…. Cancellarmi… ho pensato anche alla fuga. Perché dovete sapere che il suicidio non è stata sempre la mia prima scelta. Ma torniamo a te mamma. Parlavamo dello scappare di casa, beh ma dove sarei andata?
Da Valentina? Certo, senza contare la lontananza e la strada (diciamolo non delle più sicure), Mariella ti avrebbe subito chiamata e magari la mattina dopo sarei di nuovo stata portata a casa. Ecco, quindi inutile. E poi non avrei certo risolto i miei problemi perché tu, mammina, non sei l’unico.


Beh, certo non voglio che le mie confessioni siano lunghe un libro, quindi cercherò di essere il più sintetica possibile.
La sentite questa musica? Spero di si. È la mia canzone preferita. Supermassive Back Hole dei Muse.
Chi di voi ha il mio contatto MSN l’ha sentita li. Questa canzone è collegata con tutti voi. Tutti. Senza esclusione di uno. Come sapete è la colonna sonora di Twilight. Ecco, anche Twilight è collegato a tutti voi. E forse è da qui che dobbiamo partire. Twilight.
Ok, se vi dico Twilight, quale è la prima cosa che vi viene in mente? EDWARD, naturalmente.
e questo ci porta a Sara. O Kira.
Beh, ti conosco da poco, ma voglio includerti. Mi hai voluto bene? Credo di si. Spero di si. Perché io a te ne ho voluto.
Cosa dire di te? Sei stata importante. Mi hai fatta ridere, mi hai ascoltata, e ammettilo, abbiamo più di una cosa in comune.


Proprio non riesco a riordinare le idee. Possibile che io e te, in così tanto tempo abbiamo fatto così tante cose? Siamo anche riuscite a litigare, anche se è durata solo 2 giorni. Cioè, il primo abbia mo litigato e il secondo, di pomeriggio, abbiamo fatto pace… forse un giorno e mezzo.
[pausa]
La verità è che sino troppo impulsiva. Ma in questa scelta, te lo giuro, non sono affatto avventata. Te ne ho parlato, ci avevo già pensato e lo sai. Come sai che ti voglio bene. E te ne vorrò sempre. Ma, non smettere di ascoltare, perché salterai fuori di nuovo, sei l’anello di collegamento anche in’un altro punto.

Con te, parlo anche di Charlotte, o Lela.
Beh fratella, ti stimo troppo Alba!
Beh, anche a te un sonoro GRAZIE!
Mi hai ascoltato. Mi ricordo che una delle prime settimane che ci conoscevamo mi hai sequestrato il trincetto. Sapevi per cosa lo usavo, lo hai visto. Eppure, anche se non mi conoscevi mi hai aiutata. Non lasciandomi sola.

Pensate che ora parlerò di Irene vero? Sbagliato, lei verrà dopo. Prima voglio fare una premessa.


So cosa state pensando, “È circondata da persone che le vogliono bene, vuole solo attirare l’attenzione”
Beh, per la prima parte avete ragione, molte delle persone che ho accanto mi vogliono bene, ma se davvero pensate la seconda, vuol dire che non mi conoscete affatto.
Se mi hai anche solo vista, dovresti sapere che se c’è una cosa che odio, è essere al centro dell’attenzione.
Ma il problema non sono gli altri. Ma io. Mi odio e odio tutto quello che faccio. Ma basta. Ora continuiamo.

Parliamo di…. Mmm…. Vediamo…

 

Beh, suppongo che sia l’ora di parlare di Kety…. Mmm…
Beh, che dire… le voglio davvero bene, o almeno, gliene volevo.
non c’è un motivo in particolare, non le ho mai raccontato nulla di rilevante. Era più che altro lei che parlava, e mi piaceva ascoltarla. La verità è che lei mi faceva ridere. E ne avevo davvero bisogno. Forse è quello il perché l’ho inclusa nella lista. Perché se vi è attivata la scatola, vuol dire che una causa per cui l’ho fatto siete voi.
Vedi Kety, io ti voglio bene, ma il fatto che tu mi facevi divertire serviva solo a farmi stare peggio. Perché quando decidevo, qualcuno mi faceva dimenticare tutto.
Bella cosa, direte voi.
Sbagliato.
Serviva solo a farmi stare peggio. Perché quando tornavo a casa, e magari litigavo con mia madre, mi ricordavo quanto fossi sola.
Vedete, voi dite: “Ci siamo noi…” non è vero. Ci sei per poche ore al giorno, ma per il resto della giornata. Sono sola.
Quindi Kety, scusa per averti inviato questa cosa. Ma dovevi sapere.
Anche se ancora non sai tutto, perché di certe cose, non posso proprio parlartene. Ma è anche colpa tua. Scusa.

Ora sono su MSN…  sto parlando con la Kira, ma non distraiamoci.
Come faccio a dire addio a tutti? In realtà non è nemmeno facile come pensate, insomma, scrivere una lettera da parte di una morta, quando in realtà sono viva. Insomma… non so esattamente cosa mi aspetta…
Ma continuiamo…
Beh, ora credo che sia arrivato il momento di parlare con Irene…

Chi di voi non ha mai sperato di avere una Gemella? Un persona in cui rispecchiarsi che non fosse esattamente un ragazzo… ecco, lei è Irene.
Non so dire se mi hai fatto bene o male. Sicuramente tutte e due. Non so.
per te, vale lo stesso discorso di Kety, che vale per tutti.

E ora, per chiudere, Valentina.
Vale, sei sempre stata la mia migliore amica, e lo sarai sempre.
Quello che penso è tutto nelle foto di Netlog, nelle note.
lo sai che ti adoro…

 

 

Detto questo non mi resta che concludere, 4 pagine sono abbastanza x una persona che è sempre stata invisibile.
Ci sono tante cose che vorrei fossero fatte, e tante cose che vorrei fare. Quindi ve li elenco:
Si deve passare la scatola. Secondo quest’ ordine:
-Kety
-Valentina
-Irene
-Noela
-Kira.

Quest’ordine è studiato, quindi vi chiedo di rispettarlo. E vi chiedo anche di passarvi la scatola…
Se cancellate delle cose, vi informo che a ognuno di voi ho spedito un indirizzo… dove ho messo la storia in un accunt dove solo io posso modificare… più una mappa… che spero che seguirete…

I segnali c’erano tutti. Ma non li avete colti.
Dio solo sa quanti ve ne ho mandati. Ma non li avete colti…
Vi ricordate quando volevo dare via tutto sui vampiri? Libri, giornali disegni…
o il mio taglio di capelli… senza contare il COLORE! Dei capelli…
sapete quali sono i due principali campanelli d’allarme di una persona che sta per… suicidarsi?
:
1- Repentino cambio dell’aspetto fisico: à à
Capelli e colore
2- Dare via oggetti cari… ààVampiri…

 

Perché?

 

 

Molti di voi ci  tengono a me, ma non abbastanza. Ed è questo… era questo che volevo scoprire.
Alla fine l’ho scoperto.
Mi dispiace.

  
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