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Autore: Detective Mackenzie    23/05/2015    0 recensioni
Una ragazza cammina sola in un scuola, mentre c'è una protesta in corso. Vede quel cielo, quello sguardo e il libro di poesie che le adora.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Una ragazza dai capelli blu a caschetto quasi innaturali camminava in un corridoio vuoto di una scuola occupata, per la solita protesta.
Spensierata senza un perché si guardava attorno cercando un passatempo, ed ecco che vide in una stanza, un volto a lei sconosciuto ma anche alla quale ella pensa di aver un ricordo.
Il ragazzo con lo sguardo perso nel vuoto mentre guadava fuori dalla finestra, che ritraeva un cielo azzurro ma anche pieno di qualche batuffolo che dava un che di sereno, pensava a qualcosa che la ragazza dai capelli blu non conoscerà mai.
Nota solo il libro di poesie del giovane aperto sul tavolo di lato a lui, quanto amava quello scrittore, non pensava che altri potessero leggere una cosa simile...
《Posso entrare? 》disse bussando alla porta. Il ragazzo si volse verso ella. Sgrana gli occhi e poi fa un cenno con la testa di assenso.
Entrò senza induci e pensieri, peró se ne stette in un angolo senza saper cosa fare o dire.
Si dette della stupida. 《 Siedi la accanto a me 》gli fece cenno il ragazzo, ad una sedia abbandonata dall'altra parte del tavolo.
Lei un po perplessa si sedette poco dopo senza fare nessun rumore. 《 Grazie per avermi aiutato. Non eri in dovere, noi due nemmeno ci conosciamo 》.
《 Sei malata vero? Ho sentito che non ti stai curando. Ti obbligano? 》 《 Si è così. Sono malata, ma ho deciso io di morire. I miei familiari lottano per farmi cambiare idea. Ma io non decedo dalle mie decisioni!! 》.
Mi guarda per un bel po di tempo, sta in silenzio, e riposa di nuovo il suo sguardo assorto verso la finesta, verso quel cielo che ora mi faceva un effetto quasi contrario... mi dava una tristezza da farmi dolere il petto.
La ragazza pensa cosa ci sia di interessante nel guardare fuori da quella finestra, ma non trova risposte. 《 Ti trovo molto più bella senza quella parrucca! Toglila, te ne prego! 》.
Ella lo guarda per un po, anche lei titubante. Volle esaudire il desiderio di quello sconosciuto così vicino a lei in quell'istante. Dopo tutto era stato il suo "salvatore".
Si fece scivolare via con un cenno il caschetto blu e lo appoggió sulle cosce. 《 Non ti ho mai visto a scuola, sei magari uno che si è ritirato e poi tornato a scuola per caso? 》.
《 No, sono venuto a Gennaio. Venivo da un'altra scuola fuori città, trasferito per il lavoro di mio padre. Sono della 4-C. Tu ?》.
《 4-D》.
《Coetanei dunque. Però mi stupisce... perché state occupando ora Marzo? Per rischiare l'anno? 》
《 Beh non saprei. Sono una rivoluzionaria, ma non ho più la forza nemmeno di vivere. Ho bisogno che qualcuno mi stai accanto o che mi sostenga, quanto vorrei farla finita prima... prima che lo faccia il cancro! 》dico in un modo straziante.
《 Allora ti va di stare assieme? 》mi prende la mano... guardandomi con i suoi occhi grigi, pieni di compassione, in un misto di un tesoro ritrovato? La ragazza si stupì.
Cercò di liberarsi dalla mano intrappolata da quella di lui... Si sentì offesa più che altro felice. Lo sconosciuto si stava prendendo gioco di lei. Era troppo insopportabile.
Perché prendersi gioco così di lei? Voleva umiliarla? Infatti si alzò, di scatto presa dalla ira, e si sistemó la parrucca uscendo dalla stanza con la poca forza rimasta, fiera senza paure come un tempo.

 
grazie per aver letto questa mini storia. Se vorrete lasciare un commento positivo o non sono ben accetti.
Oltre tutto se vi piacere sentire un continuo 
se vi piace, scrivetemelo pure xD che ci farò un pensierino!
  
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