Anime & Manga > Tokyo Mew Mew
Segui la storia  |       
Autore: cruelfeline    05/01/2009    5 recensioni
Dopo la battaglia con il Chimero dei sogni, Strawberry non riesce a smettere di pensare a Ghish, nonostante il suo amore per Mark. Cosa succederà, quando Ghish, ferito, si rivolge a lei per farsi curare, mettendo alla prova i veri sentimenti della ragazza? TRADOTTA DA BEBBE5
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Kisshu Ikisatashi/Ghish
Note: Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

CAPITOLO 1

Il soffice rumore del vento invernale si mischiava al regolare graffiare della penna sul foglio, mentre Strawberry lavorava sui suoi compiti, il volto contratto in una smorfia di concentrazione. Rilesse nuovamente l’equazione: y x/25 + 43/(5x+1).

“Pensa... pensa... pensa... OH, MA CHI SE NE FREGA?” (e chi sei, Winnie the Pooh? ndme ) Si appoggiò allo schienale della sedia con un lieve sospiro.

 

Non c’era alcun senso nello scrivere y, almeno non quando i recenti eventi bruciavano così vivamente nella sua testa: ‘Mark.... grazie al cielo....’ Stava bene. Dopo tutto quello che era accaduto, dopo quel terrificante scontro, quel momento di puro terrore quando quel proiettile di Acqua Mew... non riusciva a ripensarci senza rabbrividire. La cosa più importante era che lui stava bene, loro stavano bene, anche dopo la sua ingarbugliata confessione.

Quei pochi secondi, quei piccoli momenti cruciali da cui era stata tanto tormentata, erano passati. Lui sapeva tutto ed il mondo non era caduto nell’oblio. Il suo cuore non si era spezzato in due. Tutto era meraviglioso.

 

Allora perché non c’era pace in lei?

 

Ghish….

 

Ogni volta che chiudeva gli occhi, il volto tormentato dell’alieno l’assaliva. Non poteva dimenticare la visione del suo corpo esanime che si accasciava contro di lei, la sensazione di quella disperata pressione sul suo braccio, prima che lui crollasse del tutto.

Più di tutto non poteva bloccare il suono di quella voce implorante nella sua testa.

 

Quando era collassato, e anche prima di quello, prima della loro battaglia, la sua voce la pregava di seguirlo, di capire…..

 

Di capire cosa? Che cosa avrebbe potuto capire lei, se non che la sua casa, il suo mondo, sarebbero stati distrutti se lei fosse andata con lui?

Quale altra verità ci poteva essere, se non che le Mew Mew stavano proteggendo il mondo, mentre gli alieni lo volevano annientare?

 

Se era tutto qui, allora perché non riusciva a dimenticare?

 

Perché non si poteva trattenere dal mordersi le labbra e dal chiedersi se lui stava bene?

 

“Questo è…” Stupido. Voleva dire che era stupido, preoccuparsi del suo nemico, di Ghish tra tutti, l’infuriato ragazzo che non avrebbe accettato un “no” come risposta, che non l’avrebbe lasciata in pace, anche se era evidente che lei amava Aoyama-kun.

Quando disperatamente lo voleva dire! Avrebbe dato nuova forza a tutto: alla sua fiducia di essere una Mew Mew, al suo amore per Mark, a tutti gli scopi che aveva avuto negli ultimi mesi, eppure, ogni volta che quasi ci riusciva, vedeva la sua faccia, sentiva l’odore del suo sangue. Aveva sentito la voce sicura di Lory: “Sembra che anche queste persone abbiano dei sentimenti.”

 

Se loro avevano dei sentimenti…  se quelle persone provavano i loro stessi sentimenti… allora Pai… Tart… Ghish…

Avrebbe continuato a guardare il bianco muro vuoto di fronte a lei, se una dolcissima palla di pelo rosa non le fosse passata davanti interrompendo i suoi pensieri. Mash svolazzava di fronte a lei, ballonzolando freneticamente su e giù, mentre squittiva nervosamente il suo ormai troppo familiare allarme.

 

“Strawberry! Alieno! Alieno!”

 

Alieno, potrebbe essere…?

 

La finestra… doveva aprire la finestra. Perché l’avrebbe dovuta aprire, quando fuori era freddo e stava nevicando, non lo sapeva esattamente.

Mentre gli acuti avvertimenti di Mash salivano di volume, lei sapeva che il prossimo passo era aprire la finestra.

 

Con le dita tremanti per l'eccitazione dell'inconscio, Strawberry aprì la finestra e scrutò la furia della tempesta che continuava ad aumentare. Il suo sguardo incontrò unicamente il costante vorticare dei fiocchi di neve. Le accarezzarono il volto con il loro tocco freddo e leggero, mentre lei squadrava l’oscurità, con la fronte leggermente aggrottata, mentre Mash continuava a gironzolarle intorno. I suoi nervi erano tesi per la paura, ma lei non riusciva a muoversi dal suo posto, anche se da lì era molto vulnerabile. Non poteva trattenersi dal guardare la tempesta di neve.

 

“Mash, dov’è…”

 

Terminò la frase con un fievolissimo squittio, mentre sentiva delle dita gelate afferrarle il mento e farle girare la testa verso il vento gelido, verso un paio di occhi dorati, che lei avrebbe desiderato non conoscere così bene.

Il suo primo pensiero coerente al sentire quelle unghie premute contro la sua pelle fu di notare quanto erano fredde e come tremavano debolmente.

Il suo secondo fu di vedere che i suoi occhi non erano gli stessi di sempre. Non avrebbe saputo darne una definizione, solo dire che in quel momento erano diversi.

 

Che lo fossero o meno,  quelle orbite sostennero le sue come facevano sempre, mentre le sue labbra (sono screpolate, pensò lei, troppo screpolate) erano spezzate nel suo solito sorrisetto. Diverso anche quello. Qualcosa…qualcosa non va.

 

“Ciao gattina”.

 

Note dell’autrice: allora, che ve ne pare come inizio? Spero che vada abbastanza bene. Se dunque volete che i vostri commenti vadano all’autrice vera e propria, fatemelo sapere ok?

Ciao ciao

Bebbe5

 

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Tokyo Mew Mew / Vai alla pagina dell'autore: cruelfeline