Titolo: Innocence (Avril Lavigne©)
Autrici: yami_x_dark
Parte: 3/4
Rating: nc17, AU
Paring: J-squared ( Jensen Ross Ackles x
Jared Tristan Padalecki)
Disclaimers: i personaggi qui presentati sono maggiorenni ed ogni
riferimento a cose, persone o fatti è puramente casuale.
Dark: Vediamo un po’ di commentare…
In questo capitolo non ho
fatto praticamente nulla poiché il personaggio che manovro è Jared
esclusivamente…
Quindi tutti i meriti vanno
a Yami ^^’
Mi sento un po’ esclusa ma
vabbè…
Enjoy!
INNOCENCE
Capitolo tre
Missing my soul
Londra, dal 1819 al 1825
“Sir
James oggi mi ha condotto dalla mia presunta nonna paterna.
E' una
vecchia bagascia, dovresti vederla.
Puzza di
vecchio, come il gufo impagliato che abbiamo regalato ad Ash il natale scorso. Per il resto, sembrano molto gentili,
entusiasti ad avermi in casa. Per quanto io mi sforzi,
la cosa non risulta reciproca. Mi manchi. E sono qui solo da
un giorno.”
“Qui
il cielo è sempre grigio.
Mi portano
in giro da una casa all'altra, e quando esco vedo solo nuvole in cielo.
L'Inghilterra è noiosa. Sembra di essere in un mondo prossimo al declino, dove
di lontano puoi scorgere il fumo delle fabbriche fondersi con i nembi. E la
signora nonna non sopporta il mio accento tedesco. Ti prego,
vieni e portami via da qui.”
“Ho
mandato una lettera ad Ellen, qualche giorno fa.
Mi è
arrivata oggi la risposta.
Le ho
chiesto di venire a trovarti, in modo da vedere se ricevi la mia posta. L'ha
trovata davanti alla porta di casa. E ha trovato te davanti alla finestra. In
pieno giorno.
Jared...non
fare cavolate...e vieni a prendermi...”
“Sono
passati due anni.
Non mi hai
mai risposto.
Anzi, ormai
ho capito che neanche leggi quello che scrivo.
Più cerco
di venire da te, più la situazione qui in Inghilterra si complica. L'industria
della famiglia di mia madre è nel caos più totale, tutti mi supplicano di non
partire.
Ma mi
manchi...
Vorrei che
leggessi queste stramaledette lettere.”
“Non
ne posso più di tutte le pretendenti che mi guardano come fossi una bistecca al
sangue appena uscita dal braciere.
La signora
nonna continua ad invitarmi a feste assurde di persone che nemmeno mi
conoscono, ma che conoscono bene gli averi della famiglia a cui mi sembra di far parte
sempre meno.
Vorrei una
polenta col sanguinaccio, di quelle che mi faceva Ellen quand'ero piccolo. Mi
sono sempre chiesto che cosa pensavi di quel bambino che andava matto per
quella sbobba.
Magari mi
sentivi più vicino a te, visto che avevamo tutti e due quella latenza verso il
sangue.
Un giorno
provalo con la polenta, ti assicuro che non è male come sembra.
Ma non
provarlo senza di me...”
“Sento
la tua mancanza ogni giorno.
Ogni
giorno, ogni notte.
Ogni volta
che mi sveglio.
Ogni volta
che mi addormento.
Quattro anni
di lettere mai lette.
E
tu non sei ancora qui.”
“Continuo
a fare il cacciatore, quando riesco a fuggire dal controllo di questi pazzi
borghesi.
Qui è pieno
di vampiri e lupi mannari, basta girare l'angolo e te ne trovi uno davanti. Non sanno neanche difendersi, a volte non c'è
proprio gusto. A quanto pare vengono in Inghilterra perché ci sono ben pochi
cacciatori, dato che il trasporto di armi per strada non è visto di buon
occhio. Anzi, rischio la cella ogni qualvolta esco con la colt. Ma non me ne può
importare di meno. Chissà, magari se la combino grossa mi esiliano e mi mandano
a casa. A Norimberga.
Da
te.”
“Vorrei
che qualcuno si accorgesse di ciò che provo.
La signora
nonna è morta, ma sir James è peggio di lei.
Avvolto in
questa tristezza languida, nessuno pare rendersi conto
che la causa di questo mio sentimento sta dietro alle proibizioni che mi
vengono imposte anno dopo anno, giorno dopo giorno.
Non voglio
più che tu venga qui.
Voglio
essere io a tornare da te.
A
tutti i costi, lo farò.”
“Hanno
di nuovo bloccato i trasporti esteri.
Nessuno può
entrare, nessuno può uscire.
Io non
posso venire da te.
Tu, se
fosse tua volontà, non potresti venire da me.
Persino la
posta, dicono, viene controllata, di questi tempi.
Ormai sto
impazzendo.
Mi
manchi.”
“Stanno
creando un equilibrio, finalmente.
La nascita
delle Trade Unions sembra promettere bene.
A volte mi
chiedo se qualcosa in te sia cambiato.
Ma la
domanda è scontata.
Pressoché
stupida.
Io ho
portato via ogni tuo sorriso.
Io ho
rubato la tua felicità.
Io ti ho
privato della vita.
E in questi
cinque anni, ti giuro che non mi sono mai ripreso ciò che io ho lasciato a te.
Io ti ho
portato via la vita.
Ma
tu ti sei tenuto la mia anima.”
“Hanno
riaperto i trasporti.
Zio James è
morto.
Nella luce
opaca di questi giorni,
nell'umidità di ogni giorno,
trovo rinnovata speranza.
Posso
tornare.
Tornare a
casa.
Con la
speranza che tu mi voglia ancora accanto a te.
Ti
amo.”
“Ti
amo.
Ti amo e
sto tornando da te.
Sto
bagnando pagine solo per dirti che sto tornando.
Ti amo.
Voglio
urlarlo ai quattro venti.
Voglio che
tutti lo sappiano.
Anche se tu
non hai mai detto cosa porti nel cuore per me.
Ti amo nel
modo più egoistico che possa esistere.
Ti amo anche se so che ho distrutto la tua esistenza.
Ti amo
perché sei mio.
Mio, mio,
mio.
E nessun
altro ti può dare la felicità.
Solo io.
Solo io
posso distruggerti e rimetterti in sesto.
Tu non hai
bisogno di nessuno, se non di me.
Io non ho
bisogno di nessuno, se posso stare con te.
Sto
tornando.
Torno da
te, e sto scrivendo una valanga di cazzate.”
Fine terzo
capitolo
Dark: vediamo di fare un po’ di pubblicità occulta X3X3
Se vi piace il nostro stile, perché nob leggere anche il resto?? X3
Consiglio vivamente –Shadows of Death-
un originale trattante di tematiche vampiresche, oh yeah!!
Ed ora passiamo ai ringraziamenti X3
Desme: che bello aver qualcuno che legge e commenta pure….
Mi sento commoshaaa!! Ç____________ç