Sono una persona un po' strana. Nel senso che provo un bisogno costante di avere gente attorno, con la quale parlare, ridere, passare il tempo, ma sono anche un tipo abbastanza solitario; un po' perché ce l'ho nel sangue, dato che mio padre è una (forse la) persona più barbera e meno amante della compagnia altrui che io conosca, un po' perché lo sono diventata dopo essermi allontanata dal mio migliore amico, Gianluca. Lui è stato il mio primo amore. Non nel senso che è stato il mio primo fidanzatino, anche perché io non ne ho mai avuto uno, e quindi non so neanche cosa voglia dire essere innamorati (per quanto lo si possa essere alla mia età), ma nel senso che è stato il primo ragazzo al quale io mi sia mai affezionata davvero. E poi, secondo me, questo genere di amicizia è un tipo di amore, come d'altronde lo sono tutti i legami sinceri, di qualunque tipo essi siano. Io e Gianluca siamo diventati migliori amici in prima media. In realtà ci trovavamo nella stessa classe sin dalla prima elementare, ma durante quel periodo esisteva ancora quella barriera pressoché invalicabile che divideva i maschi dalle femmine. Ma, finite le elementari, capitammo di nuovo insieme. Ciò che ci permise di avvicinarci così, fu il fatto che lui fu l'unica persona presente in un momento per me molto difficile. Infatti avrei dovuto frequentare la scuola anche con la mia migliore amica, Monica, mai lei era stata costretta a trasferirsi quell'estate, ed io mi ero ritrovata completamente sola. Quel primo anno di medie è uno dei più brutti che io ricordi. Mi sentivo abbandonata dalla mia amica, stavo antipatica alla ragazzina più popolare della mia classe, e perciò mi ero ritrovata praticamente ad essere un'esclusa. Ero entrata quasi in uno stato di depressione; piangevo sempre quando trovavo a casa. L'unico ad esserci in quel momento fu Gianluca. Lui era quelli che si sedeva vicino a me in mensa, che mi accompagnava a casa, che mi faceva sorridere anche quando ero più triste. Fu grazie a quelle sue piccole attenzioni che ci affezionammo così l'un l'altra. Divenne il mio farò in quel periodo così buio, colui che mi aiutava, mi guidava e mi accoglieva. Gli volevo talmente bene. La felicità che provavo solo a camminargli di fianco era incommensurabile; mi sembrava quasi un privilegio poter stargli vicino, toccarlo, abbracciarlo, tenerlo per mano. Sì, andavamo in giro mano nella mano o stretti in un abbraccio. Tutti pensavano che stessimo insieme, ma non era vero: ci volevamo talmente bene, che quei gesti che ognuno dà per scontato possano essere compiuti soltanto dalle coppiette, noi li facevamo così, solo perché ci veniva spontaneo o perché ci andava. Anche per questo dico che lui fu il mio primo amore. E in fondo io lo amavo sul serio, anche se in modo diverso da come la gente si ama di solito. Perché la nostra era amicizia sincera, mi faceva sentire completa, e penso che questo sia l'amore, qualcosa che ti completa e ti migliora. E Gianluca lo ha fatto con me. Perciò posso dire, felice come poche altre volte sono stata felice di dire qualcosa, di averlo amato e di essere stata amata da lui. E gli sono immensamente grata per questo. Dopo la fine delle medie non ci siamo più visti molto, e in ogni caso lui aveva trovato una ragazza seria ed era diventato praticamente off-limits per me. È per questo motivo che sono diventata più solitaria, perché so che nessuno mi farà mai sentire come mi faceva sentire lui, felice, spensierata e unica, almeno finché non mi innamorerò davvero. Ma non mi pento di nulla, perché quello che c'era tra noi era vero, e il nostro ricordo basta a darmi una felicità enorme. Lui è stato e sempre sarà il migliore amico che avrei mai potuto avere. Ti voglio bene, Gianluca♥