Serie TV > Sherlock (BBC)
Segui la storia  |       
Autore: Elissa_Bane    24/05/2015    1 recensioni
John ha trovato una compagna, Giulia. Se ne andrà dal 221 B solo quando sarà certo di aver lasciato Sherlock in buone mani. Ed è così che conosce Cecilia, troppo giovane per il dolore che ha già sopportato. Cecilia, che è in grado di competere con Sherlock. Cecilia, che ha cicatrici ricamate addosso.
Attenzione: Mary nella storia non è presente, non è mai nemmeno esistita. Tutti i fatti si svolgono dopo la 2x03
Genere: Angst, Drammatico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: John Watson, Mycroft Holmes, Nuovo personaggio, Sherlock Holmes
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Deduction Is Easy, Life Is Not.'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

NDA: Chiedo umilmente perdono se pubblico con un ritardo così vergognoso, ma ho avuto una settimana d'inferno e ieri avrei voluto pubblicare, ma ho partecipato ad una sessione di d&d che è finita all'una passata e stavo crollando dal sonno...mi perdonate, vero?
Comunque vorrei avvisarvi che mancano solo due capitoli e l'epilogo alla conclusione di questa storia e giuro che da adesso tenterò davvero di rispettare i tempi che mi ero autoimposta!
Grazie come sempre a tutti voi <3
-Dan



 

Cercatevi una stanza

Capitolo 37

A Song for Your Heart

Cecilia
Due mesi dopo
-Qualcosa di nuovo- enuncio ad alta voce, girando intorno alla sposa -Dici che il vestito conta?- chiedo rivolta a mia sorella che ci osserva ridacchiando.
-Direi di sì.
-Qualcosa di vecchio- allaccio al polso di Giulia un braccialetto comprato insieme in una bancarella ad una fiera, un piccolo filo di brillantini bianchi.
-Qualcosa di prestato- sorrido alla mia amica già ansiosa, porgendole una scatolina.
-Una...lama?- chiede sbigottita.
Una delle lame di Leonard, ora mie, scintilla letale.
-Nel caso qualcosa andasse storto- mi giustifico, osservandola infilare la piccola lama nella giarrettiera che Francesca l'ha praticamente costretta ad indossare. Sono diventate amiche, dopo il periodo in cui Giulia non le parlava, reputandola responsabile di tutto il male capitatomi.
-Una cosa regalata- le porgo un'altra scatolina.
-Se è un'altra lama ti uccido- minaccia aprendola -Oddio...è bellissimo...- sussurra, osservando il ciondolo che sembra brillare di luce propria.
Un piccolo sole d'oro scivola sulla sua pelle chiara.
-Una cosa blu- conclude Francesca, raccogliendole i capelli in una treccia e legandola con una nastrino del colore del cielo notturno.

Le campane suonano a festa, annunciando il nostro ingresso in chiesa.
Cammino lentamente, osservando solo Sherlock, davanti all'altare. La stoffa celeste dell'abito fruscia alle mie spalle, annunciando la sposa.
Gli occhi di John si spalancano, osservando Giulia avanzare lungo la navata, e io so benissimo cosa vede: un abito semplicissimo, di seta ghiaccio, fascia la vita della mia migliore amica, allargandosi come un fiore sui fianchi. Il sole d'oro al su collo scintilla piano nella luce del mattino, che irrompe dalla vetrata di fronte a noi.
Immagino i suoi occhi, già lucidi per la gioia e il lieve sorriso che sicuramente le inarca le labbra.
Mi perdo, osservando Sherlock di fronte a me, non curandomi della cerimonia e ritorno presente solo quando un applauso scuote la chiesa, mentre Giulia e John si baciano.

§§§

Mi alzo in piedi, attirando l'attenzione di tutti i presenti nella sala.
-So benissimo che non è abitudine che sia la damigella d'onore a fare il discorso, ma...- sorrido a Sherlock, poggiando per un istante la mano sulla sua -... ma il testimone dello sposo non era sicuro di riuscire a contenere l'emozione...- risata generale e occhiataccia dal sopracitato detective -...quindi credo che tocchi a me- faccio, un breve, ironico inchino e Lestrade per primo mi applaude. -Ho conosciuto Giulia quando non ero altro che un'anima persa e spezzata, ma lei, con la pazienza e l'amore che la contraddistinguono, ha saputo ricomporre tutti i pezzi di me, quando altri mi hanno abbandonata. Lei per me è molto più che un'amica o una sorella. Lei è la parte migliore di me. Non so quanti di voi la conoscano abbastanza bene da sapere quanto davvero sia speciale, ma potete fidarvi.
E John!- ridacchio osservando lo sposo stringere una Giulia color peperone -Lui è le persona più buona e leale di questo mondo.
Ho abbandonato la mia famiglia anni fa e Giulia è stata tutto ciò che ho avuto per molto tempo. Quando è arrivato il nostro dottore sono stata gelosa a lungo, lo ammetto. Ma mi è bastato vedere come la faceva sorridere con un solo sguardo, a come la rendeva felice il solo pensarlo, perché io iniziassi a pensare anche a lui come parte della mia piccola, minuscola famiglia- oh Dio, inizio a commuovermi e John mi sorride con gli occhi lucidi -so di parlare anche per Sherlock, che non ha avuto la forza spirituale di parlare, e forse è un bene per tutti noi- altra risatina, e altra occhiata inceneritrice -...quando dico che siamo felici per voi. Sapete che nessuno di noi due è bravo con le parole, ma vi vogliamo bene.
E vi siamo grati di essere voi, di esserci sempre- mentre la voce mi trema vedo Giulia separarsi dal marito –E John, non ti dico che se la farai soffrire ti ucciderò, per il semplice motivo che lei sarebbe molto più abile di me nell'inscenare la tua prematura dipartita.
Scoppiano tutti a ridere, mentre io affondo tra le braccia bianche di Giulia. Le sue lacrime mi bagnano la spalla e mi scopro a piangere tra le risate.
-Penso che sia il momento giusto per dirti che ti voglio bene- sussurra ridendo e piangendo insieme.
Mi asciugo una lacrima dall'angolo dell'occhio -Io direi che è il momento giusto per andare a ballare- dico, spingendola verso John e la pista da ballo -E sappi che dopo vorrò anche io il mio ballo con la sposa!- l'avverto vedendola stretta al marito.
-Avrai il secondo ballo- mi assicura, dandomi un bacio rapido sulla guancia -John, mi raccomando: sii cavalleresco con Sherlock.

Scoppio a ridere mentre il mio cavaliere mi trascina sul lucido pavimento di marmo, stringendomi.
-Sei felice?- mi domanda, e per la prima volta nella mia vita non esito a rispondere affermativamente.
Appoggio il capo sulla sua spalla, ballando lentamente. Ci sarà tempo per tutto il resto, ora voglio solo fingere che il mondo finisca qui, che lì fuori non ci sia Moriarty pronto a sparare.
Persino Mycroft e Lestrade stanno ballando, il primo con mia sorella e il secondo con un'emozionatissima (ed estremamente divertita) mrs. Hudson.
Francesca sorride, per una volta felice, Mycroft ha negli occhi uno sguardo dolce, persino Anderson e Donovan non infastidiscono nessuno, scambiandosi sguardi pieni d'amore da sopra la carrozzina della piccola Cecily. Poco dopo aver finto la mia morte, infatti, Anderson ha trovato il coraggio di lasciare la moglie e iniziare una relazione la detective ricciola, che ha trovato stranamente divertente chiamare la bambina quasi come me.
Sento le mani di Sherlock stringermi delicatamente, il suo respiro caldo sulla mia testa, e mi sento in pace. Le persone che amo sono al sicuro, sono felici.

E so che non sarà per sempre così, ma ora lo è e voglio godere di ogni singolo istante di gioia. Perché so che verranno giorni difficili e sarà solo il ricordo a permettermi di non affondare.
Le ultime note di
In between love, di Tom Waits cessano di suonare, e ci riavviciniamo a John e Giulia.
-Mi devi un ballo- le ricordo e vedo John scoppiare a ridere, prima di chiedere a Sherlock se vuole ballare.
E, a differenza delle sue aspettative, accetta. È comico vederli muoversi, non dico ballare perché sarebbe troppo avventato, sulla pista da ballo, entrambi che vogliono guidare l'altro.
-Osservate e imparate!- esclamiamo io e la sposa, intrecciando la mia mano destra con la sua sinistra. Giulia mi guida lontana da loro e io le sussurro -Ma non dovrei fare io l'uomo?
Lei ride -Già sto ballando con la mia damigella d'onore, almeno non fare la pignola! Sono io la sposa e decido io!
-Sissignora!- rido.
La festa diventa sempre più chiassosa, tra foto, brindisi continui e stupide tradizioni.

Sto parlando con Greg, quando sento mrs. Hudson chiamarmi. Mi giro e vedo qualcosa volare verso di me. Afferrandolo, scopro che altro non era che il bouquet, e la mia faccia deve essere talmente stupita che tutti scoppiano a ridere, Sherlock compreso.
-Non ci sperare troppo- gli sussurro -Se mai mi sposerò sarà perché ho una pistola puntata alla testa.
-Allora non è una possibilità così remota- sorride, con quello che sembra essere un velo di tristezza.
Lo zittiaco bacio, perché oggi anche lui deve sognare con me, deve credere che prima o poi tutto questo finirà e saremo liberi.

 

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Sherlock (BBC) / Vai alla pagina dell'autore: Elissa_Bane