Fanfic su artisti musicali > My Chemical Romance
Segui la storia  |       
Autore: addict_with_a_pen    24/05/2015    2 recensioni
Frank e Mikey erano amici inseparabili da anni ormai e col tempo aveva anche stretto un buon rapporto con suo fratello maggiore Gerard, il suo punto debole... Era bellissimo, Frank aveva avuto una cotta per lui per diversi mesi e ancora adesso vederlo sorridere era un supplizio per il suo povero cuore. Era quel genere di persone che non può non piacere e Frank era addirittura arrivato a pensare di essersene innamorato... Ma che assurdità! Per fortuna che adesso era “perfettamente guarito”...
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way, Mikey Way | Coppie: Frank/Gerard
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
“Mikes ci ho provato, okay!? Ieri gliel’ho detto ma...” Si bloccò per guardarsi intorno. Non voleva che qualcuno (Frank) lo sentisse dire quelle cose e non voleva che tutta la scuola (Frank) scoprisse del suo folle innamoramento.
Perchè Mikey aveva deciso di parlargliene proprio in quel momento? Nel senso, ieri aveva insistito per farsi raccontare cosa fosse successo a pranzo ma Gerard aveva insistito ancora di più e non aveva aperto bocca, neanche una parola... Così eccolo lì, ad urlare come una checca isterica per i corridoi del liceo. Perfetto.
“Ma cosa Gerard!? Quanto ti ci vuole ancora, me lo vuoi dire!?”
“Mikey calmati e abbassa la voce!” disse lui cercando di calmare il fratello che, in quel momento, sembrava più checca di lui “Avevamo stabilito una settimana di tempo e ancora non è trascorsa, quindi rilassati.” Gerard ebbe paura che suo fratello stesse per esplodere e disintegrare l’intera scuola.
“Rilassarmi? Rilassarmi!? Ma ti senti quando parli!?” Un gruppo di ragazzi si girò verso di loro con aria sorpresa e divertita.
Gerard avrebbe voluto morire.
“Mikey datti una cazzo di calmata per favore! Una settimana avevi detto e una settimana sarà.” Disse lui imbarazzato, vagamente incazzato ed esasperato.
Che vita di merda.
“Magari mi sono rotto di aspettare, tu che dici? Se ti trovassi nella mia situazione... cosa faresti?” Disse con aria triste il più piccolo e Gerard si sentì uno schifo. Stava male per colpa sua e aveva ragione ad incavolarsi così. Che fratello orribile era?
“Mikey io...”
“Ciao Gerard! Oh... ciao Mikey...” E Frank fece la sua comparsa proprio quando non avrebbe dovuto.
“Ho capito.” Si limitò a dire Mikey per poi sparire nel corridoio, ingoiato dalla massa di ragazzi. Ogni passo che faceva era un senso di colpa che nasceva nel cuore di Gerard. Rimase qualche secondo a fissare la figura di Mikey che si allontanava per poi rendersi conto che lui e Frank erano lì, vicini, da soli...
“Senti...” cominciò lui “mi dispiace per quello che è successo ieri, okay? Non volevo metterti in imbarazzo o che so io, ero solo curioso, curioso di sapere la verità... Mi perdoni?” E come avrebbe dovuto reagire!? Si ripetè più volte nella mente di non fare versi da ritardato, ma il sorriso sulle labbra di Frank gli fece capire che forse aveva fallito e che qualche suono imbarazzante gli era sfuggito.
Fottuto amore!
“Vieni qui.” Disse lui in risposta, stringendolo forte a sè e, davvero, avrebbe potuto spupazzarsi quel peluche per tutta la sua vita.
“Hai parlato con Mikey?” Come se già non conoscesse la risposta.
“No, non so come dirglielo...” Gerard sciolse l’abbraccio e lo guardò negli occhi, quegli occhi... Niente versi!
“Comincia semplicemente a parlargli come prima, non serve molto per far felice Mikes, lo sai. Non servono scuse o altro, va bene?” Frank gli sorrise e gli diede un bacio sulla guancia.
Reazione tra 3, 2, 1... Che cazzo di verso era quello!?
Gerard si vergognò di se stesso e pregò di morire in quel preciso momento. Aspettò che Frank andasse in classe per riprendere a respirare in modo normale e per poi rileggere un’ultima volta il bigliettino del giorno (era più forte di lui, ma amava troppo quella situazione frasette-dolci-da-far-schifo).
“Posso prenderti per mano? Così potrò dire ai miei amici di aver toccato un angelo.”
Sorrise e fece scivolare il foglietto nell’armadietto. Se non fosse stato per tutto il male che stava causando a Mikey avrebbe continuato all’infinito con quel teatrino, ma i sogni non durano per sempre... E in più Frank lo aveva visto.
Cazzo.
“Gee ma che...?” Gerard era nel panico più totale.
CazzoCazzoCazzo!
Corse come un pazzo verso i servizi e si chiuse in bagno, col fiatone e spaventato a morte.
CAZZO!
“Gee perchè ce lo hai messo pure tu!? So che sei qui, rispondimi!” Ma Gerard non poteva rispondere. Aveva il volta stomaco, le mani sudate e un nodo in gola.
“Gerard cosa diavolo mi state nascondendo??” Nessuna risposta.
“Bene. Quando vi sarete entrambi ripresi dalla vostra demenza cronica fatemi un fischio.” A Gerard si spezzò il cuore per quelle parole, ma non avrebbe potuto parlargliene, non in quel momento e non in quella situazione almeno.
Rimase chiuso nel bagno per quelle che parvero ore, mentre Frank se ne andò confuso, triste e stufo in classe.
La famiglia Way sarebbe stata la sua rovina.
*****

Frank non poteva stare attento, e come avrebbe potuto? Insomma, sia Gerard che Mikey stavano mettendo quei dannatissimi bigliettini gay nel suo armadietto e, non che fossero brutte frasi, ma quella situazione lo stava leggermente snervando.
Per chi li stavano mettendo e perchè Gerard non glielo voleva dire e perchè aveva reagito così e perchè... Basta, troppe domande. Alla fine dell’ora avrebbe obbligato il primo Way che gli capitava per mano a confessare tutto, con le buone e con le cattive (anche se non sapeva nemmeno lui cosa fossero “le cattive”).
Era deciso.
Fissò l’orologio per tutta l’ora ed il ticchettio delle lancette lo fece impazzire. SuonaSuonaSuona! Ti prego...
Il suono stridulo della campanella lo fece scattare come una molla.
“Iero!” lo richiamò il professore “Non ho ancora finito di parlare, siediti!” Ma Frank non obbedì. Prese lo zaino e si catapultò fuori dall’aula alla ricerca della sua preda.
“Mikeyway!” Urlò per i corridoi facendo sobbalzare il ragazzo in questione.
“Ma che...?” Ma non riuscì a finire la frase, poichè un tappetto di rabbia lo bloccò contro gli armadietti facendogli battere la schiena e fissandolo con occhi colmi di domande.
“Adesso mi dici a che gioco state giocando tu e Gerard.” E Mikey non ce la fece più a tenersi tutto dentro e si colmò di gioia per quella conversazione (anche se lo stava praticamente minacciando) poichè era da troppo tempo che rivoleva indietro il suo amico.
“Anche per me è un piacere parlarti ancora Frankie.” Disse lui con un sorriso, così che l’espressione sul volto di Frank cambiò e scoppiarono entrambi a ridere in un abbraccio.
“Scusa e che sono leggermente snervato.” Disse Frank staccandosi dall’abbraccio e tornando al suo posto.
“Immagino che ti riferisca alla storia dei bigliettini, giusto?” Frank annuì con decisione.
Finalmente avrebbe scoperto la verità.
“Beh, so che la cosa ti riempirà di tristezza ma no, non voglio il tuo cazzo, quindi non li ho scritti io.” Frank rise come un idiota. Gli era mancato il suo migliore amico.
“E allora chi?” Mikey sorrise malizioso.
“Chi vuole il tuo cazzo?” Risero ancora come due bambini e Frank annuì.
“Bene... Probabilmente finirò nei casini per quello che ti sto per dire, ma devo perchè so che la persona in questione non lo farà mai...” Ci fu una pausa in cui il cuore di Frank cominciò a battere ad un ritmo impressionante.
“Ci siamo.” Pensò.
“Gerard.” Disse semplicemente Mikey e Frank sorrise, sorrise perchè un po’ se lo aspettava ma più volte aveva obbligato il suo cervello ed il suo cuore a capire che non poteva essere lui, e sorrise anche perchè Gerard era il ragazzo che amava da sempre.
Forse i sogni, anche se un po’ in ritardo, si avverano.
“Davvero?” Chiese Frank con le guance rosa e Mikey pensò che suo fratello era davvero un idiota per non averglielo detto di persona.
“Certo, chi altro sennò? Mi ha obbligato a mettere quel foglietto schifoso al posto suo quel giorno in cui tu mi hai visto.”
“Che sfiga!” Disse Frank sorridendo.
“Puoi dirlo forte e comunque uno l’ho scritto io...” Annunciò Mikey con un sorriso trionfante.
“Ammettilo che lo vuoi un po’ pure tu il mio cazzo...” Mikey gli tirò un pugno, che sembrava tutto meno che un pugno, sulla spalla e Frank rise per la millesima volta.
“Cosa pensi di fare ora?” Chiese Mikey appoggiandosi all’armadietto.
“N-Non lo so...” balbettò Frank a disagio “Voglio farlo pentire, dopo tutto il suo tira e molla e questa cagata dei bigliettini devo fare qualcosa per fargli capire che è un idiota.” Mikey fece un’espressione ferita. Quindi... non si sarebbe messo con lui?
“E poi voglio baciarlo fino a consumargli le labbra.” Adesso l’espressione dell’altro era solo disgusto ed orrore.
“I dettagli tieniteli per te, va bene? I vostri affari di cazzi non mi interessano.” E cosa poteva fare Frank se non ridere ancora?
“Comunque ho un piano per far pentire ed incazzare giusto un po’ Gerard...” Disse Mikey con un sorriso leggermente malvagio.
“È abbastanza stronza come vendetta?”
“Stronzissima! Avevo pensato...” E gli raccontò il suo piano così che entrambi finirono per ridere ancora, facendosi prendere per matti da tutti  i ragazzi attorno a loro.
“Gerard mi ama! Gerard mi ama!!” Si ripetè Frank nella mente per tutto il giorno.
Doveva baciarlo al più presto.
 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > My Chemical Romance / Vai alla pagina dell'autore: addict_with_a_pen