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Autore: Ayumi Yoshida    05/01/2009    5 recensioni
[...] Odia che quei caldi raggi luminosi provenienti dal cielo gli sfiorino la pelle e la riscaldino per qualche secondo, per poi essere inghiottiti dal suo freddo pungente.
Odia sentirsi una lampadina che si accende e si spegne quando più piace a chi la comanda.
Odia sentirsi costretto ad essere luminoso.
Edward odia le giornate di sole.

[Terza classificata al contest LIBERO TWILIGHT indetto da Kikyo90]
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Twilight
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Sun light

[Terza classificata al contest LIBERO TWILIGHT di Kikyo90 - Alla MammaH, perchè ama questi due e perchè me l'aveva chiesta 
E' tutta per te! <3]







Little darling, I feel that ice is slowly melting
Little darling, it seems like years since it's been clear
Here comes the sun, here comes the sun
And I say it's all right

[Here comes the sun – Beatles]

 

 

Edward odia le giornate di sole.

Odia che quei caldi raggi luminosi provenienti dal cielo gli sfiorino la pelle e la riscaldino per qualche secondo, per poi essere inghiottiti dal suo freddo pungente.

Odia sentirsi una lampadina che si accende e si spegne quando più piace a chi la comanda.

Odia sentirsi costretto ad essere luminoso.

E’ forse la cosa che odia di più, a parte il dover frequentare quella gente superficiale, noiosa e normale che popola il luogo in cui vive.

Nelle rare volte che il sole decide di mostrare il suo profilo scintillante alla cittadina di Forks Edward si chiude in camera sua a tripla mandata, intimando di non essere disturbato –anche se sa che Alice non gli darà ascolto-, si rannicchia sul pavimento, stringendosi nei vestiti, e pensa.

Pensa a sé, alla sua vita, ai suoi progetti, ai suoi desideri e –irrimediabilmente- il suo pensiero giunge a lei.

La immagina pensare a lui, come lui sta pensando a lei.

Immagina Bella a scuola, seduta in un aula spoglia con espressione sognante, torturarsi i capelli castani facendoli ondeggiare piano, attirando magari l’attenzione di una possibile preda che ha preso posto dietro di lei.

Stringe i pugni, massacrando l’aria invisibile, leggermente infastidito.

Ecco perché odia le giornate di sole.

 

Anche se Edward odia le giornate di sole, il suo astio non potrà raggiungere mai quello della diciassettenne figlia dal capo della polizia locale, Isabella Swan.

Ella detesta profondamente il sole, nonostante sia l’unica figura che abbia allietato la sua semplice vita nei passati diciassette anni.

Il sole dà e toglie, unisce e divide, ma soprattutto separa.

Nelle rarissime giornate di sole a Forks quando Bella si sveglia si sente stranamente depressa come non le accade da un po’ e il suo cuore sobbalza al pensiero che la sua giornata sarà diversa.

In una giornata soleggiata sa che lui non ci sarà.

Sarà sola con se stessa e con tutta la gente che la circonda, ignara di una terribile verità.

Lui non ci sarà.

Bella passerà l’intera giornata a rivolgerli i suoi pensieri, supplicando qualche divinità inesistente di permettergli di udirli, a contare ansiosamente tutte le ore, i minuti, i secondi, gli attimi che la separano dal rivedere Edward.

E spera che il tempo trascorra presto, tra una lezione e l’altra, allietato da qualche chiacchiera e battuta divertente, non riuscendo a fare a meno di pensarlo.

Bella odia le giornate di sole perché senza Edward si sente persa.

 

Nuvole grigie e minacciose volteggiano nel cielo, addensandosi, moltiplicandosi.

Mentre raggiunge il suo pick-up nel parcheggio della scuola a passo lento, Bella si ferma di scatto e alza gli occhi al cielo: una piccola goccia di pioggia le ha bagnato il naso.

Sorride, rassicurata: presto lo rivedrà.

Le nuvole minacciose che Alice aveva predetto sono davvero giunte a Forks, nonostante la giornata sembrasse una delle più tranquille: Edward nota il loro riflesso grigiastro tramite la finestra a cui è poggiato, appannata dal suo caldo respiro.

Immediatamente il suo ghigno sghembo ricompare sul viso annoiato da tanta inattività.

Sarebbe meglio prepararsi.

“Bella.”

La solita voce sensuale e mozzafiato la richiama alla finestra.

Come in trance, la ragazza lancia sul letto gli ultimi libri che le sono rimasti da sistemare e si precipita al vetro, completamente segnato da minuscole gocce di pioggia, tanto ordinate che sembrano formare una voluta ed elegante decorazione.

Le mani sbloccano l’infisso di propria iniziativa, mentre il cuore di Bella comincia a perdere milioni di battiti.

E’ lui, è lui. E’ inginocchiato sul davanzale e sorride.

“Edward sei… bellissimo!”

E lo è davvero. I suoi capelli ramati sono ancora scompigliati, a causa del forte vento che soffia ininterrottamente da un’ora, e zuppi d’acqua.

Il sussurro ammirato di Bella riaccende il sorriso un po’ incrinato del ragazzo.

“Sai, pensavo non fossi contenta di vedermi…” dice fingendosi offeso, ma i suoi occhi brillano di giocosità. “Allora, mi fai entrare?”

Le labbra di Bella si schiudono, dando origine ad un risolino. Con un balzo Edward atterra sul pavimento, senza versare una goccia d’acqua.

“Come è andata oggi?”

Si siede comodamente sul suo letto, senza mai staccarle gli occhi di dosso.

Bella inspira, espira e le parole le si bloccano ancora in gola.

“Il solito.” Riesce a dire soltanto, cercando di ritornare a respirare “La solita giornata senza te.”

Si lascia scappare un sospiro, sperando di nasconderlo, ma a Edward il particolare non è sfuggito.

 “Sarebbe a dire…” Un altro ghigno spazia sul suo volto perfetto “… che ti sono mancato?”

La sua solita ironia gentilissima.

Bella arrossisce e mormora un “sì” sommesso, voltandosi e dandogli le spalle.

In un secondo Edward le è dietro e la stringe a sé, posando la testa sulla sua spalla.

“Scherzo.” Il suo tono è sempre sarcastico.

“Naturalmente, anche tu mi sei mancata.”

Questa volta la sua voce è seria.

Bella scioglie l’abbraccio e si gira per guardarlo negli occhi.

Scintillano, emanano bagliori caramellati.

Ne rimane catturata.

“I tuoi occhi sono chiari… sei felice in questo momento?”

La sua risposta è semplice, immediata, per una volta non soppesata.

“Più di quanto tu pensi.”

Si abbracciano di nuovo, lasciandosi cullare dal soffiare rumoroso del vento e dai raggi del sole, che stanno pian piano di nuovo facendo capolino dietro le nuvole.













E finalmente pubblico la mia prima fic su Twilight.
Devo dire che non sto più nella pelle. XD
Riporto il giudizio di Kikyo90, la giudice del contest:

TERZA CLASSIFICATA
-Ayumi Yoshida
ORIGINALITÁ: 16/20
La tua storia é abbastanza originale, ma ho trovato l'idea un po' scontata e poco sviluppata dal lato dei due caratteri. Ma non abbatterti, la tua fic é molto bella comunque.

GRAMMATICA E SINTASSI: 20/20
Devo congratularmi veramente. Non ho notato neppure un errore di grammatica e le frasi sono costruite molto bene dal punto sintattico. In questo, ti do il massimo dei punti.

STILE: 19/20
Il tuo stile é molto fluido e pulito, senza essere pesante e senza incompresioni nella fic. Davvero brava, ti faccio ancora le mie congratulazioni.

TOTALE PUNTI: 55/60

Ringrazio di cuore Kikyo per il giudizio! Mi ha resa davvero felicissima! *_*
Complimenti vivissimi alle altre partecipanti: Lady Malfoy, Lucy Farinelli, Balenotta e Satan's Sake. Non vedo l'ora di leggere le vostre storie! *_*
Spero che questa fic possa piacere anche a voi che avete letto. Mi sono impegnata davvero molto nella sua stesura e mi farebbe molto piacere ricevere recensioni. Anche negative, purchè siano costruttive. ^^
Bene, è tutto. Spero di poter ripubblicare presto su questa splendida sezione.

Un bacio,
Ayumi -felicissima-

 

 

 

 



   
 
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