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Autore: sisterchris88    24/05/2015    2 recensioni
The Originals/AU/Klayley/no spoiler. Un anno dopo la nascita della figlia di Klaus le cose non stanno andando bene per la famiglia Mikaleson, hanno perso ogni cosa e Klaus ed Hayley hanno sognato un futuro che gli è stato strappato in una notte, è rimasto qualcosa da salvare?
Genere: Drammatico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Davina, Elijah, Esther, Hayley, Klaus, Klaus/Hayley, Marcel, Rebekah/Marcel
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Blu Ceruleo - Capitolo 11


Rebekah camminava a piedi scalzi sul portico della grande casa che ospitava i Mikaelson. Era appena l'alba ma erano giorni che nessuno riusciva più a dormire. Da quando Hayley era scomparsa l'atmosfera era quasi irreale. Elijah e Marcel avevano cercato ovunque insieme a tutti i notturni di New Orleans. Sembrava svanita nel nulla. Ma non era la sola. Klaus era diventato un fantasma. Si riteneva responsabile di tutta la situazione. Non aveva più detto una sola parola a nessuno di loro, per quanto riuscissero a seguirlo Klaus poi faceva perdere le sue tracce. L'aveva cercata in ogni frammento di New Orleans aveva persino provato a rivolgersi al suo branco di lupi ma alla fine si era arreso nella sua testa continuavano a risuonare le parole di rabbia di Jackson. "La sua vita sarà migliore senza di te. Lasciarti è stata la sua scelta migliore."

"Ehy…" Marcel si avvicinò a Rebekah rubandole un bacio. Accarezzandole il viso notò subito la sua preoccupazione. Entrambi abbassarono lo sguardo.

"Io capisco che lei sia delusa arrabbiata ma non posso pensare che sia sparita così nel nulla. E' ancora in pericolo noi non sappiamo…" si fermò guardando Elijah rientrare con la sua auto. Quando il fratello scese scosse la testa. Ancora una notte senza risultato.

"Non ci fermeremo. La dobbiamo trovare." Elijah disse a entrambi.

"Non dobbiamo trovare solo lei." Rebekah fece qualche passo verso suo fratello. "Sono preoccupata per Nik."

"Non ha ucciso ancora l'intera popolazione di New Orleans questo mi consola." Rebekah lo guardò smarrita. "Lo so Rebekah lo so. Ma tu sai che quando Niklaus non vuole essere trovato…Se solo Hayley chiamasse. Se sapessimo qualcosa…avete riparlato con Padre Kieran?" Marcel annuì.

"Non sa nulla. Davina sta cercando di rintracciarla ma come sappiamo la magia dei bambini in qualche modo protegge ogni sua mossa."

"Voglio sperare sia così." Elijah si voltò verso Rebekah. "Voglio solo trovarla e sapere che sta bene Elijah. Solo questo."

§

Nonostante il caldo solo che splendeva nel bayou, Niklaus avvertiva solo un gelo immenso dentro di sé. Era seduto quasi immobile accanto alla lapide di sua figlia. Tutto ciò che gli era rimasto. Ma allo stesso tempo tutto ciò che aveva perso. I suoi occhi, umidi, cercavano di trovare un senso a ciò che era successo. L'aveva cercata ovunque, in ogni angolo di quell'immensa città, e in ogni palude del bayou. Si sentiva colpevole. Responsabile di tutto ciò che era accaduto. Nelle mani stringeva il bracciale magico che doveva proteggere Hayley da lui, lo posò sulla lapide lasciando cadere una lacrima. Voleva solo sapere che stava bene, aveva bisogno di saperlo, aveva bisogno di sapere che questa volta non aveva distrutto la cosa più bella che gli era capitata ma tutto ciò che sentiva era dolore e un grande silenzio. Alzò lo sguardo al cielo, smarrito. Le ultime parole di Hayley scritte su quel foglio "Questa volta so cosa fare. Mi dispiace." Lo tormentavano. Continuavano a risuonare nella sua testa così come il tono della sua voce…al telefono prima che sparisse. "sarò qui ad aspettarti."

"Dannazione, Hayley." Sussurrò a denti stretti. Solo in quel momento si accorse che qualcuno lo stava spiando. Si alzò di scatto e con i suoi sensi di ibrido smascherò subito l'intruso lo prese per il collo e lo sbatte contro un albero. Era Jackson.

"Cosa diavolo vuoi, LUPO?" gli ringhiò con disprezzo.

"La stessa cosa che vuoi tu. Ma forse non è così da quel che vedo." A malapena riusciva a parlare, Klaus stringeva forte il suo collo. "Ti sei già arreso?" Gli occhi di Klaus si trasformarono in quelli di un ibrido, la rabbia che provava dentro era troppo forte.

"Ti suggerisco di sparire." Lo scaraventò via. Jackson cadde rovinosamente a terra ferendosi a una spalla.

"Non sono qui per combattere Klaus. Sei venuto a cercare Hayley nel nostro accampamento e i lupi la stanno cercando, lei è comunque la loro regina…" qualcosa si mosse nel cuore di Klaus al sentire la parola "regina" quante volte lui stesso le aveva ricordato l'importanza che aveva nel branco.

"Con nessun risultato vedo." Gli disse con disprezzo.

"Almeno stiamo provando. I Guerrera ci hanno attaccato e se hanno attaccato noi vorranno anche Hayley. Il suo branco..il nostro branco deve proteggerla." Klaus scoppiò in una sarcastica risata mentre i suoi occhi si riempivano di lacrime. I pericoli erano così tanti e lui era così lontano.

"Devo ammettere che è una teoria interessante proteggere qualcuno chenon vuole essere protetto. La vostra specie non smette di stupirmi." Jackson si avvicinò a lui con sguardo fiero e deciso.

"Tu potrai essere accecato dal tuo dolore, sempre ammesso che un cuore tu lo abbia davvero, sono venuto qui per offrirti il nostro aiuto, se non lo vuoi continua a distruggerti con i tuoi sensi di colpa." Jackson si allontanò da lui mentre Klaus si sforzò di non scaraventare su di lui tutto il suo dolore.

"Quando tu eri scomparso dopo la morte di vostra figlia, non c'è stato un solo momento in cui Hayley non abbia continuato a cercare notizie su di te, io sapevo che quando si trasformava in lupo lei ti seguiva nei boschi. Lei non ha mai smesso di amarti, di seguirti, di proteggerti. Si, un lupo, uno stupido lupo così inferiore a un ibrido vero? Si comportava come se dovesse continuare a tenerti d'occhio perché tu…eri comunque tutto per lei." lo guardò dall'alto in basso. "Non abbandoniamo la nostra famiglia, noi lupi. E non lo faremo con Hayley. Quando la vedremo e sapremo che non ha bisogno di noi solo allora la lasceremo andare. Ma non un minuto prima." Jackson sparì in pochi istanti mentre Klaus si accasciò di nuovo vicino al luogo dove riposava la sua bambina.

"Che cosa ho fatto?" le sussurrò come se Kayla potesse sentirlo.

§

Rebekah e Davina stavano rientrando dal centro città, la giovane strega tornò ai suoi libri di incantesimi nella speranza di rintracciare Hayley, Camille aveva messo a disposizione insieme a suo zio tutti gli oggetti della loro famiglia, ma niente sembrava essere utile. Marcel e Elijah avrebbero passato la notte fuori come sempre a cercarla. Quando Rebekah a tarda sera entrò nella sua stanza, al buio trovò Klaus seduto sul suo letto esausto.

"Nik!" gli gettò le braccia al collo felice di vederlo finalmente a casa. "Nik! Ti abbiamo cercato ovunque." Ma lui non l'abbracciava era immobile e disperato.

"Non riesco a trovarla Rebekah. Ho rivoltato ogni centimetro di questa stupida città e non riesco a trovarla." Rebekah si staccò da lui e gli prese il viso fra le mani.

"Nik. Guardami." Rebekah costrinse suo fratello a guardarla negli occhi e solo allora capì quanto era grande il suo tormento. "Non smetteremo ma devi farlo insieme a noi, noi siamo la tua famiglia, la troveremo, te lo prometto."

"Anche lei è la mia famiglia…I Guerrera la stanno cercando, forse anche quella psicopatica di nostra madre, e io non posso far altro che pensare che lei mi stava aspettando e dopo…" Rebekah cercò di non commuoversi e di aiutare Klaus ad essere lucido. "Ho distrutto tutto come faccio sempre."

"No, abbiamo mentito tutti non solo tu. Davina sta cercando un modo per percepirla forse col tuo sangue possiamo trovare la magia dei bambini, forse ci aiuterà, andiamo Nik." Al sentir parlare dei suoi figli un brivido percorse la schiena di Klaus. Senza dire un'altra parola scese con lei e insieme con Davina provarono ancora una volta a fare un incantesimo di localizzazione.

§

Di fronte all'ennesimo insuccesso l'unica cosa che Davina e Rebekah videro fu la porta della casa aprirsi e chiudersi dietro una scia velocissima. Klaus era uscito nel cuore della notte. Tornò sempre da lei. Kayla. Se Hayley avesse voluto dargli un segnale quello era l'unico modo e lui lo sapeva. Forse aveva davvero scelto per il meglio e lui doveva arrendersi a stare senza di lei e i suoi figli.

"Lei ha bisogno di te, papà." Klaus si guardò intorno in cerca di quella voce che sentiva. Ma non vedeva nessuno. Ma quella voce aveva improvvisamente colpito il suo cuore millenario.

"Chi? C-h-i sta parlando? Madre siete voi coi vostri trucchi magici? RISPONDETE!"

"Sono solo io. Kayla." Nel buio della notte Klaus vide un bagliore forse era solo la sua mente che lo ingannava, forse era sua madre che lo torturava, ma la figura delicata che vedeva proprio vicino a lui non poteva che essere la sua piccola splendida miracolosa creatura. "Come? Sei davvero tu?"

"Ti prego papà, non abbandonarla." Klaus non riuscì subito a capire ciò che Kayla stava cercando di dirgli poi capì che si riferiva ad Hayley. Si avvicinò a lui e gli preso la mano. "ha davvero bisogno di te." In quel momento toccandolo Kayla mostrò a Klaus un ricordo non troppo lontano di quando Klaus aveva provato ad ogni costo a salvare Hayley e i bambini arrivando perfino a rischiare la sua vita.

*"Ma potrebbe salvarti."

"Potrebbe? Non voglio essere salvata! Non così! Non a questo prezzo! Puoi smetterla di comportarti come se fossi un eroe! Non voglio un eroe! Non voglio un sacrificio! Voglio avere te, voglio avere un padre per nostro figlio! Dopo tutto quello che abbiamo passato…" Hayley indicò la tomba di sua figlia. "Come hai anche solo potuto pensare di lasciarmi sola? Ho passato la mia intera vita sola. Sola contro ogni cosa in questo mondo. Forse tua madre smetterebbe di volerci morti… ma saresti stato tu a tormentarmi. La tua assenza. Credo che tua madre avrebbe comunque vinto." *

Quando Klaus riaprì gli occhi vide il meraviglioso sorriso di Kayla.

"Non se ne è andata." Kayla sorrise ancora di più ascoltando le parole di Klaus. "Ma come hai fatto a….?"

"Papà quando ti abituerai ad avere una piccola strega in famiglia?" saltellando felice la vide scomparire dalla sua mente o forse dalla sua realtà ma la certezza che aveva era la sola cosa di cui aveva bisogno.

"Dopo tutto quello che abbiamo passato…" Hayley indicò la tomba di sua figlia. "Come hai anche solo potuto pensare di lasciarmi sola."

Le aveva mostrato ciò che il suo dolore nascondeva.

§

Erano giorni che Hayley non vedeva più la maledetta strega nel cui corpo risiedeva Esther. Cercava di mantenere le forza, di non agitarsi per i suoi bambini sapeva che il parto non sarebbe stato molto lontano e alla sola idea era spaventata. Per loro solo per loro non per lei. Inizia a credere che forse Klaus non la stesse cercando, aveva davvero potuto credere che sarebbe sparita? Con i loro figli? Scosse la testa e cercò di non far parlare le sue paure. Improvvisamente una mattina alcuni stregoni la presero di peso e la portarono via bendata, poteva sentire il rumore dell'auto e poi si fermarono lasciandola in un vecchio casolare con le mani legate dietro la schiena e gli occhi ancora bendati la adagiarono in una stanza senza più nessuno a sorvegliarla. Ora era sola. Sola come la maggior parte della sua vita, ma questa volta aveva qualcuno per cui lottare. Appena capì che non c'era più nessuno cercò di tirare fuori tutto il fiato che aveva conservato per chiedere aiuto. Urlò. Urlò più forte che poté per minuti interminabili ma nessuno sembrava sentirla.

"Non è possibile." Inspirò profondamente. Qualcun doveva sentirla. Continuò incessantemente finchè le forze non la abbandonarono.

§

Rebekah posò il suo cellulare in vivavoce al centro del salotto di casa Mikaelson, Elijah, Camille e Davina stavano ascoltando e Marcel li stava raggiungendo, Klaus sembrava rinato.

"Non posso spiegarlo ma so che non è andata via, non voleva abbandonarci ricomincerò da dove questa follia è iniziata. Non mi fermerò." Rebekah guardava gli altri perplessa.

"Stai andando nella vecchia casa dei Labonair, Niklaus?" Elijah si alzò in piedi. "Ti raggiungo." Klaus stava effettivamente scendendo dall'auto proprio davanti a quella casa dove avrebbe dovuto incontrarla di nuovo.

"E troverò un maledetto indizio qualcosa…su chi l'ha presa. Fratello ho bisogno che tu faccia una cosa per me va' da Jackson e digli che accetto il suo aiuto, lei è la loro regina loro possono percepirla."

"Nik…la troveremo." E per la prima volta anche Klaus capì che sua sorella poteva dire la verità. Sentiva in ogni fibra del suo corpo che Hayley era li fuori e aspettava solo il loro aiuto.

"Spero solo di essere in tempo. E' incinta e sola." Klaus rispose preoccupato.

"Hayley sa cavarsela, lo sappiamo tutti. Arriviamo." Rebekah attaccò e guardo suo fratello Elijah preoccupata. Potevano davvero arrivare in tempo?

§

Hayley non aveva energie era stanca, spossata e desiderava terribilmente tornare a casa, era sola ma nonostante questo sapeva che non poteva essere tutto così semplice. Provò a slegarsi le mani senza riuscirsi e odiò terribilmente la goffaggine che la sua pancia le causava. Tempismo terribile per essere incinta pensò. Si avvicinò con la schiena al muro e sfregando la testa contro il muro lentamente riuscì a far cadere la benda dai suoi occhi. Finalmente. Ma ciò che vide non la rassicurò delle anonime pareti e solo una finestra troppo alta perché lei potesse vedere dove si trovasse. Improvvisamente sentì un dolore terribile. Intermittente. E proveniva dalla sua pancia. "No! No!" non poteva succedere non doveva mentre era sola. Ma dopo qualche minuto di panico tutto finì. Hayley provò a tirare un sospiro di sollievo ma durò solo pochi istanti perché noto delle macchie di sangue proprio sui suoi pantaloni. Le lacrime iniziarono a riempirle gli occhi. Non era un buon segno qualunque cosa stesse accadendo non era un buon segno. Ricominciò ad urlare ma questa volta urlò il nome dell'unica persona che doveva arrivare ad aiutarla il suo grido disperato di madre fu più alto di qualunque altro fece nelle ore precedenti. Erano i loro bambini e lei e Klaus erano legati. Lui doveva sentirla non poteva essere vero ciò che Esther diceva. Lui la stava cercando non poteva aver pensato che lo stesse abbandonando.

"KLAUS!" non c'era modo che un padre non potesse sentire il suo grido d'aiuto.

§

Klaus stava guardando la tomba del fratello di Hayley, Thomas. Elijah apparve vicino a lui. Marcel aveva raccontato a Niklaus la storia della famiglia di Hayley, di come Thomas l'aveva salvata con la sua magia.

"Credo che Hayley sia stata qui a lungo, riesco quasi a percepirla. Forse nostra madre…"

"Niklaus, nella nostra famiglia non possiamo escludere niente, la sua magia è la più potente che sia mai esistita. Ma se fosse tornata l'avremmo già incontrata non credi?" Niklaus si abbassò sulla lapide del fratello di Hayley.

"E se lei l'ha rapita? E se l'ha uccisa? Lei non è più protetta da nessuna magia…" Improvvisamente Klaus smise di parlare e si rialzò guardando suo fratello quasi estasiato. "Lui l'ha protetta!"

"Cosa stai dicendo?" Elijah non riusciva a seguire i pensieri di suo fratello.

"Thomas Labonair ha protetto sua sorella con la sua vita proteggendola con la sua magia. Lei può fare lo stesso." Elijah era ancora interdetto. "Mia figlia. Kayla. Noi non abbiamo consacrato i suoi resti, se noi consacriamo il suo corpo la sua magia potrebbe essere usato per proteggere l'altro bambino. Possiamo salvarli entrambi Elijah!" gli mise le mani sulle spalle emozionato. "Posso salvare i miei figli!"

Elijah finalmente capì il piano di Klaus non era insensato la magia di Kayla non era stata consacrata e potevano farlo. "Ho bisogno che tu corra da Davina devono preparare tutto non c'è tempo da perdere, chiama Padre Kieran e…" Klaus si fermò voltando la testa come se stesse sentendo qualcosa. Ma Elijah non sentiva nulla. Sentì ancora.

"Niklaus?"

"Non è possibile, non …l'hai sentito anche tu?" Elijah scrollò la testa provando a concentrarsi.

"E' lei, Niklaus." Rispose una voce poco lontano da loro , quando i fratelli Mikaelson si girarono a guardare la persona dietro di loro erano entrambi sconvolti. Non era possibile. Klaus si ritrovò quasi impaurito indietreggiò di un passo. Elijah incapace di dire una sola parola.

"Non è possibile. Non sei reale. Sei un gioco di mia madre." Klaus si stava per scaraventare su di lui ma Elijah lo fermò. Entrambi lo conoscevano erano mille anni che non vedevano quel volto. Era Ansel. Il vero padre di Klaus, il lupo di cui Esther si innamorò.

"Sono reale. Come la voce che hai sentito. Che abbiamo sentito. Ti sta chiamando. Ha bisogno di te." Klaus era incredulo di fronte alla vista di suo padre vivo e vegeto. E anche lui aveva sentito quella voce era Hayley lo stava chiamando il suo straziante urlo lo aveva colpito come una freccia in pieno petto.

"Sei un licantropo Niklaus. E come tale senti in modo profondo il legame coi tuoi figli. Non hai tempo. Puoi trovarli se abbracci la tua vera natura. Puoi salvarli." Elijah non si spostava era proprio fra loro non sapeva come Klaus avrebbe reagito ma sapeva che quello che diceva Ansel aveva senso. Se davvero Klaus aveva sentito quella voce.

"Vai." Disse Elijah risvegliando suo fratello. "Se l'hai sentita vai. Puoi farlo per lei. La troverai più velocemente. Sentirai il suo odore. Percepirai la sua voce. I vostri figli sono lupi per gran parte. VAI." La sua voce determinata quasi rassicurò Klaus sentire qualcuno che gli diceva cosa fare in quel momento di shock era quasi un sollievo.

"Non posso se lui è qui, significa che nostra madre ha fatto qualche dannata magia. O che qualcosa è successo perché non ha nessun senso fratello e se lui è qui anche nostra madre può essere tornata in vita…"

"Io vado ad avvisare Rebekah e Davina per la consacrazione, tu vai da loro."

"Aspetterò Elijah. E lo condurrò da te Niklaus. Conosco il richiamo del mio stesso sangue. Posso trovarvi." Klaus fece una smorfia di disprezzo.

"Non pretendere di presentarti qui dopo mille anni e credere di poter avere diritti sulla MIA FAMIGLIA!" la rabbia iniziò a uscire dalla sua voce. Ma Elijah lo prese di peso e lo strattonò.

"Non c'è tempo per questo se Hayley sta chiamando te è perché qualcosa è successo." Ansel li fissava in attesa e capì che Elijah concordava con lui. Klaus odiava la sua parte di licantropo o almeno l'aveva odiata sin da quando l'aveva scoperto ma in quel momento Ansel gli aveva fatto capire chiaramente che nella sua forma di lupo ritrovare la sua famiglia sarebbe stato molto più semplice. Come ibrido poteva controllarlo. Ma doveva volerlo. Chiuse gli occhi e si concentrò sulla voce insistente di Hayley. Era sempre più chiara e forte. E in un battito Niklaus Mikaelson si trasformò. Per la prima volta di sua volontà divenne un lupo e iniziò a correre verso la sua famiglia seguendo il suo istinto.

§

"Posso assicurarvi che vostro padre sta venendo qui e se così non fosse troverò un modo per perseguitarlo fino alla fine dei suoi millenari giorni." Hayley avrebbe tanto voluto avere le mani slegate per poter accarezzare la sua pancia. Non perdeva più sangue ma non sapeva cosa pensare restava immobile terrorizzata all'idea che ogni movimento potesse fare male a loro. "Tenete duro solo ancora un po'. So che potete voglio dire avete sangue Mikaelson nelle vene e Labonair… siete combattenti. " la sua voce tenera serviva più che altro a tranquillizzare le sue paure. Le sue ansie da madre. "Non posso perdervi." Cercò però di non piangere. "E non vi perderò." Fece dei lunghi respiri profondi. E poi sentì una voce. "HAYLEY! HAYLEY!" Era lui. Era Klaus.

"Sono qui! Klaus! Sono qui dentro! Mi senti?" Klaus la sentì e andò verso la stanza dove era chiusa. Era di nuovo nella sua forma umana. In un secondo si ritrovò davanti a lei, era viva. Era la sola cosa che importava.

"Non hai idea di quanto sia felice di vederti." Hayley però non sorrideva.

"Klaus?"si guardava intorno. Poteva sentirlo ma non poteva vederlo. "Cos'è uno stupido gioco? Cassie o Esther o dannata strega? " Hayley si stava arrabbiando.

"Hayley, sono io, Klaus sono davanti a te." Si abbassò per slegarle le mani ma si accorse di non poterla toccare. Qualunque cosa stesse succedendo non piaceva a nessuno di loro.

"SMETTILA!" Hayley stava quasi per piangere. Non aveva le forze per affrontare un incantesimo o degli stupidi scherzi di strega. "Ti ucciderò con le mie mani Esther. Lo farò."

"Little wolf , calmati sono io. Non so cosa succede ma…sono qui, ho sentito che mi chiamavi. " Solo Klaus poteva chiamarla in quel modo e nel suo cuore doveva credere che tutto quello che stava succedendo era vero. "Probabilmente mia madre sta giocando con noi, ma ti assicuro che sono qui per te. E ti porterò via di qui." Provò di nuovo a toccarla ma sembrava non riuscirci. "Dannazione."

"Sei proprio qui?" Hayley disse quasi piangendo. "Perché ho davvero bisogno di sapere che sei qui."

"Sono qui. Ti sto prendendo la mano anche se non puoi sentirlo e ora sto asciugando le tue lacrime." Hayley singhiozzò incredula.

"Qualcosa non va Klaus, non so cosa mi hanno fatto ma qualcosa non va, ho iniziato a perdere sangue e…se succede qualcosa ai bambini io…" Klaus ringraziò in quel momento lo scherzetto di sua madre, perché Hayley avrebbe potuto vedere sul suo viso la paura per quello che gli stava dicendo.

"Andrà tutto bene. Elijah sta arrivando, andremo a casa, un dottore ti vedrà e tu starai bene." Klaus cercò di usare il tono più rassicurante possibile.

"Non esiste il lieto fine per persone come noi, e lo sai." Hayley aveva paura. "Non posso muovermi. Ho paura."

"Anche io avevo paura fino a poche ore fa. Poi ho visto nostra figlia." Hayley odiava non poterlo vedere in quel momento. "Avevi ragione, è stupenda. Abbiamo già il nostro lieto fine. Noi lo siamo. Lei lo è. E devi fidarti di me come io di lei anche se so che dopo quello che è successo... "

"Klaus…ero solo…tu avresti dovuto dirmelo…sei così fortunato che non possa prenderti a calci." Hayley cercò di sorridere.

"Beh, little wolf, veramente considerando che sono completamente nudo in questo momento non credo che prendermi a calci sarebbe stata la tua prima scelta." Klaus rise divertito.

"Cosa stai dicendo…perché…?" Hayley non capiva perché Klaus fosse in giro senza nessun tipo di vestito!

"Mi sono trasformato in lupo e ti ho trovato subito. Ho trovato la mia famiglia." Hayley era sconvolta e basita di fronte alla confessione di Klaus. "Era il modo migliore appena l'ho fatto ti ho percepito subito era come se i miei occhi, il mio fiuto, ogni parte di me sapesse dove fossi. Perché tu hai dentro una parte di me. Di noi." Hayley sussultò e per un attimo Klaus si illuse che avesse sentito la sua mano sulla pancia.

"Ti sei trasformato per noi?" Hayley sapeva quanto Klaus avesse lottato con la sua natura di licantropo per tutto la vita. Sapeva che mai era ricorso alla trasformazione in nessuna battaglia ne aveva avuto bisogno, il suo essere ibrido era sempre stato abbastanza. "tu non ti trasformi mai… Tu odi trasformarti in lupo…" ripeteva ancora attonita Hayley.

"Ma amo voi." Klaus si allontanò da lei e in pochi secondi si ritrasformò. Hayley lo vide. Non sapeva come fosse possibile ma sotto forma di lupo poteva vederlo. Un meraviglioso lupo dal pelo nero…si avvicinò a lei ed Hayley adagiò il suo viso sul pelo di Klaus. Klaus si era trasformato per salvarli. Non l'aveva abbandonata. Lui si avvicinò lentamente a lei ed Hayley si appoggiò sorridendo emozionata. Non avevano bisogno di parole, Klaus la guardò e fece un cenno lentamente Hayley si voltò e coi suoi denti di lupo riuscì a togliergli la corda che le legava le mani. Hayley allungò una mano per toccarlo. Era lì. Era davvero lì. Klaus non voleva approfittare della sua resistenza però anche se riusciva a controllarsi aveva sempre timore, così si allontanò da lei e si ritrasformando tornando ad essere solo una voce per lei.

"Preferiresti la versione attuale credimi." Hayley sorrise alla battuta di Klaus, asciugandosi le lacrime. "Per pochi istanti ho davvero temuto che tu mi avessi abbandonato per averti mentito…ma poi qualcuno i ha ricordato una cosa che tu mi hai detto…sulla tomba di nostra figlia. Mi avevi rimproverato di come avessi potuto pensare di lasciarti…di sacrificarmi per te. Perché per un'intera vita tu…" Hayley fece un passo senza sapere di essere proprio a pochi respiri da Klaus.

"…tua madre mi ha rapito. Io ti stavo aspettando." Klaus fece un lungo respiro commosso e felice. "Ti odiavo e ti amavo come mai avevo fatto nella mia vita, ma mai me ne sarei andata via…con questo carico speciale." Abbassò lo sguardo sul suo pancione.

"Non sai quanto vorrei toccarti in questo momento, Hayley. Ho bisogno di farlo." Hayley aveva ancora gli occhi lucidi.

"Le cose non sono mai state facili..." Hayley smise di parlare e si portò una mano sul ventre. "No..no…" Klaus voleva toccarla, aiutarla, prenderla in braccio portarla via.

"Hayley, devi provare ad alzarti, devi riuscire a…" ma poi Klaus vide dell'altro sangue. "Ho un idea migliore little wolf, andrò da Elijah di corsa tornerà sono sicura che lui non fa parte di questo stupido gioco di mia madre e…"

"No ti prego, resta bisogno che tu stia qui." Hayley lo supplicò senza sapere neanche dove guardare.

"Hayley non posso toccarti, non posso fare nulla per aiutarti, tornerò subito…"

"No. Hai detto che Elijah sta arrivando. Ho bisogno che tu sia qui. Non m'importa se non posso vederti o toccarti. Tu sei qui. Mi basta questo." Klaus si avvicinò a lei.

"Sono qui, little wolf. Sono qui." Le prese la mano fra le sue o almeno ci provò. Hayley fece un lungo respiro sperando di non sentire più fitte perché la sola idea di non sapere cosa stesse accadendo la divorava.

§

Elijah aveva già comunicato a Davina e Rebekah ciò che era accaduto nel bayou nella vecchia casa dei Labonair. Entrambe erano sconvolte soprattutto Rebekah. Davina si attivò subito con Marcel per pianificare la consacrazione sapevano che per proteggere i bambini dalle magie di Esther l'incantesimo doveva accadere poco dopo la loro nascita.

"Mi stai dicendo che Nik si è trasformato in un lupo? Davanti ai tuoi stessi occhi? Mi perdo sempre le cose più spettacolari della nostra insana famiglia." Rebekah era divertita e turbata allo stesso tempo conosceva bene il rapporto che Niklaus aveva con la sua parte di lupo.

"Non c'era altro modo e ora devo tornare probabilmente qualcosa non va Hayley ha bisogno di noi."

"E' ferita?" rispose Rebekah allarmata.

"Non lo so Niklaus ha solo sentito la sua voce che chiedeva aiuto. Io non l'ho sentita ma Ansel…" Rebekah alzò una mano fermando le parole di suo fratello.

"Hai appena detto Ansel? Ansel l'amante di nostra madre? Che diavolo sta succedendo Elijah?"

"Vorrei poterlo sapere Rebekah." Elijah però non aveva tempo da perdere così entrambi salirono in auto per cercare di raggiungere il più in fretta possibile Klaus ed Hayley.

§

"Forse avremo altre due bambine, cosa ne pensi?" Hayley interruppe il silenzio tra di loro. Era pallida e aveva i brividi di freddo, immobile con la schiena appoggiata al muro era accovacciata senza sapere che Klaus era proprio al suo fianco con un braccio sulla sua spalla.

"Altre due piccole lupette non mi sembra male non trovi? Finchè non cresceranno e non torneranno a casa con dei ragazzi." Hayley accennò a un sorriso.

"Non abbiamo nemmeno finito di sistemare la loro stanza." Il pensiero di tutte le cose normali che avrebbe voluto fare a volte la straziava, desideravo spesso avere una vita normale una vita in cui forse persino la sua prima bambina sarebbe ancora viva.

"La finiremo. Insieme. Te lo prometto. E dobbiamo anche scegliere un nome." Klaus fece una dolce smorfia. "Due nomi. Credo che ci sia un mini Klaus li dentro." Hayley si stava massaggiando la pancia mentre lui parlava. "Stanno bene. Sono due combattenti come la loro madre." Hayley cercò di asciugarsi una lacrima ed in quel preciso istante entrarono nella stanza Elijah e Rebekah.

"Wow wow wow Fratello non potevi legarti dei vestiti al tuo fantastico collo da lupo. " Elijah gli lanciò degli abiti che avevano preso nella loro casa.

"Potete vedermi?" Klaus era basito mentre si vestita. "Non capisco…" si voltò a guardare Hayley.

"Io posso vedervi…posso vedervi." Disse quasi in lacrime Hayley. Vedeva chiaramente Elijah e Rebekah che si avvicinarono a lei e vide anche poche secondi dopo la crepa che si fece nel muro proprio perché Klaus scaraventò un pugno sulla parente. Non aveva senso poter fare questo e non poter toccare Hayley.

"La ucciderò." Disse con rabbia Rebekah andò vicino a suo fratello e gli mise una mano sulla spalla. Elijah si avvicinò ad Hayley tentando di prenderla tra le sue braccia ma lei si irrigidì spaventata. "Ha paura." Klaus diede voce agli occhi impauriti della sua giovane lupacchiotta. "Qualcosa non va, ha avuto delle fitte e ha perso molto sangue."

"A maggior ragione dobbiamo uscire da qui per aiutarla non possiamo farlo qui dentro." Rebekah rassicurò tutti.

"Io non posso uscire." Klaus sconvolse tutti con questa affermazione. "Deve esserci un qualche incantesimo di occultamente fatto apposta per me dalla nostra cara madre, ho provato ma…non posso credo che sia stata un'esca per tenermi qui." Hayley iniziò a scrollare la testa mentre Elijah insisteva nel prenderla e portarla via. Klaus andò vicino a lei e le sistemò una ciocca di capelli dietro le orecchie anche se lei non poteva percepirlo. "Starò bene. Ma ho bisogno che tu vada a casa, che tu stia bene, e che tu ti prenda cura di questi due piccoli miracoli. Credimi little wolf per nulla al mondo vorrei lasciarti ora ma chiuderò questa storia e verrò da te, finiremo la nursery, e la nostra sola occupazione sarà quella di amare questi lupetti. Promettimi che sarai coraggiosa." Hayley piangeva mentre Elijah riuscì a prenderla in braccio finalmente. "Si prenderanno cura di te. E io tornerò."

"Promettilo." Rispose Hayley terrorizzata.

"Nessuna madre impazzita né un incantesimo mi impedirà di venire a conoscere i miei figli. Te lo prometto, little wolf." In pochi istanti Elijah sparì con la sua velocità di vampiro lasciando soli Klaus e Rebekah.

"Posso restare e aiutarti con nostra madre. Desidero ucciderla tanto quanto te per ciò che ha fatto alla mia nipotina." Klaus la abbracciò a lungo.

"Lo so, ma devi stare con Hayley. Potrò farlo solo se saprò che voi la proteggerete." Rebekah annuì e lasciò il suo telefono a Klaus. Lui annuì e la lasciò andare via. Nik aspetto qualche secondo per riprendersi dalle emozioni che sentiva.

"MADRE. Ovunque siate so che potete sentirmi. Venite qui e chiudiamo questa faccenda sono così stanco dei vostri giochetti da strega. Andiamo. Paura di me?" iniziò ad urlare in quelle pareti in cui ormai era confinato finchè lei non avrebbe deciso diversamente.

§

Elijah arrivò in poco tempo alla vecchia casa del governatore Hayley fu portata nella sua stanza, quasi tutti erano lì per aiutare lei e i piccoli miracoli che portava nel suo grembo. Ma nonostante la giovane lupa non perdesse più sangue i dolori si erano intensificati.

"Penso che sia in travaglio." Disse Cami terrorizzata sul ciglio della porta mentre guardava Elijah e Rebekah vicino a lei. Si voltò guardando suo zio che era arrivato a casa per preparare il rituale di protezione dei bambini. "Dovremmo chiamare qualcuno, un dottore qualcuno che possa aiutarla. Non può essere così facile. Tu l'hai accompagnata da un dottore vero?" Padre Kieran annuì. E si allontanò per cercare di contattarlo. Elijah si avvicino a loro "Non abbiamo molto tempo, vi prego." Cami gli mise una mano sulla guancia dolcemente. "Andrà tutto bene." Era forse la prima volta nella sua intera vita che Elijah Mikaelson permetteva a un'altra persona di consolarlo di lasciargli credere che tutto sarebbe andato a posto. "Nulla di male accadrà questa volta." Elijah aveva gli occhi umidi ma non pianse. Fece un profondo respiro. Rebekah era accanto ad Hayley cercando di aiutarla.

"Non penso di poterla aiutare come la prima volta, è prima del tempo, sono due gemelli e lei ha perso molto sangue non so se…" mentre Rebekah cercava di ricordarsi tutto ciò che era accaduto durante il parto di Kayla, Hayley davanti a lei perdette i sensi. "Deve essere esausta."

"Lasciala riposare, Rebekah. Avrà bisogno di tutta la sua forza." Elijah tornò vicino a loro rassegnato.

§

Dopo qualche ora solo finalmente Klaus vide apparire la strega Cassie, era una delle ragazze del rito del raccolto e dentro di lei sapeva che c'era lo spirito di sua madre.

"Madre. Qualche desiderio prima di morire per sempre?" lei sorrise sfidandolo. E con una mossa delle dita lo fece volare dall'altra parte della stanza.

"Sei sempre così impulsivo Niklaus. Tanto tempo speso a guardare le tue atrocità e non sei cambiato."

"Tu parli a me di atrocità? Tu che hai ucciso MIA FIGLIA?" urlò alzandosi e scaraventandosi su di lei. "TU. MIA MADRE." Nei suoi occhi lacrime di rabbia.

"Lei non doveva mai essere nata. Così come voi tutti non dovevate rinascere vampiri. Nessuna creatura immortale dovrebbe camminare su questa terra." Esther respinse con la sua magia Klaus. Si ritrovò a terra di nuovo. "Tu, mio figlio, hai compiuto abbastanza atrocità su questa terra come ibrido. Non hai idea del potere che potrebbero avere i tuoi figli se sopravvivessero e non lo permetterò."

"Non osare. NON OSARE fargli del male." Gli occhi di Klaus divennero improvvisamente gialli.

"A meno che tu e i tuoi fratelli non vi sacrifichiate." Klaus la fissava cercando di capire quale piano avesse in mente. "Con voi morirebbero tutti i vampiri da voi asserviti. E forse questa piaga si estinguerà. Da voi è nata e con voi finirà."

"E cosa poi? Uccideresti i tuoi figli? E poi i miei? Per ripulire un mondo da una piaga che tu stessa hai creato noi non volevamo questo! Tu e Mikael ci avete fatto questo."

"E devo rimediare al mio errore." Disse Esther determinata nello sguardo di questa giovane donna Klaus poteva rivedere sua madre, la sua determinazione e la sua potenza come strega. "Vi farò rinascere come umani. Tutti voi. Nuovi corpi, una nuova vita. Liberi." Klaus fece una risata sarcastico alzandosi in piedi barcollando. "E ad Hayley e ai tuoi figli non farò nulla. Se accetterete il mio patto. Loro saranno salvi." Klaus voleva distruggerla schiacciarla con le sue stesse mani nonostante un tempo l'avesse amata profondamente.

"Nuova vita? Come quella che hai ridato al mio defunto padre? Ora vivo e vegeto?" Esther sapeva che si sarebbero rivisti era stata parte del suo piano fin dal principio.

"Potresti avere una nuova chance Klaus. Vivere la vita che avresti dovuto avere."

"Vai al diavolo, madre." con un salto si precipitò su di lei ma proprio quando l'aveva atterrata lei soffio delle erbe sul volto di Klaus e scomparve dalla sua presa. Gli occhi di Klaus bruciavano e iniziò a tossire. Qualunque cosa fosse stava invadendo il suo corpo. Klaus sentì una mano sulla sua spalla, d'istinto la respinse via per poi accorgersi che era suo padre, Ansel che tentava di aiutarlo ad alzarsi. Klaus tossiva e cercava di capire cosa fosse appena accaduto con sua madre.

"Non mi ha permesso di entrare ad aiutarti. Dannato incantesimo di occultamento." Klaus l'avrebbe mandato al diavolo non credeva alle sue buone intenzioni ma non aveva tempo per pensare anche a questo così si fece aiutare da lui e si accorse che finalmente poteva uscire da quella vecchia casa. Era stato tutto un trucco di sua madre per intrappolarlo li e costringerlo ad ascoltare la sua offerta.

"Dobbiamo andare alla vecchia casa dei Labonair. Devo parlare con Elijah e Rebekah. Ora." Klaus fece un cennò ad Ansel che lo aiutò ad alzarsi ancora tossiva e vedeva poco lucidamente.

§

Camille si alzò per prima dal divano quando il dottore tornò da loro per informarli sulle condizioni di Hayley.

"E' in travaglio. E un ospedale sarebbe il posto migliore per lei." Padre Kieran guardò i fratelli Mikaelson.

"Fuori discussione" rispose Rebekah. "possiamo proteggerla meglio qui. Può portare qui tutto quello che le occorre?"

"Non avete capito, se l'emorragia ricomicia non ci sarà modo di fermarla e potremmo non salvare nessuno di loro." Il dottore era molto serio in volto e Elijah non sapeva cosa rispondere persino Rebekah aveva paura. Padre Kieran accompagnò alla porta il dottore ringraziandolo e ritornò dove tutta la famiglia era riunita. Camille si fece avanti andando vicino ad Elijah.

"Forse è davvero la cosa migliore. Noi non siamo dottori e voi potete soggiogare un intero ospedale per quanto sia possibile. " Elijah e Rebekah si guardarono in quel momento suonò il telefono di Elijah.

"elijah." Era Klaus e tossiva ancora ripetutamente. Elijah inserì il vivavoce. "Ho visto nostra madre. Come sta Hayley?"

"Non bene fratello." Rebakah si sedette sul divano senza sapere che anche Klaus molto lontano da loro a casa Labonair si lasciò cadere sul divano sentendo queste parole.

"Cosa vuol dire? Cosa diavolo succede?" Elijah fece un profondo respiro.

"Forse dovremo portarla in ospedale i bambini stanno per nascere e qualcosa non va' Hayley ha avuto un'altra emorragia e se dovesse accadere di nuovo il dottore teme di non poterla salvare qui a casa. Nessuno di loro, Niklaus. " Klaus per la prima volta si rese conto che per questo non c'era nessuna soluzione magica. "Dovresti venire qui. Dove sei? Cos'è successo con nostra madre."

"Ho bisogno che tu e Rebekah veniate qui con Davina e Marcel." Ma Klaus continuava a pensare alle parole di Elijah su hayley. "Posso a malapena muovermi nostra madre mi ha indebolito con una dannata erba delle sue. Sono alla vecchia casa dei Labonair." Tossì ancora.

"E cosa facciamo con Hayley, fratello?" Rebekah chiese allarmata. Klaus si prese qualche secondo per pensare a lungo sulla cosa migliore da fare. Gli tornò in mente la nascita di Kayla e con questo un' infinità di ricordi. Era stato forse il momento più magico della sua vita. E avrebbe dato tutto per poterlo rivivere. Ma questa volta la loro vita era appena a un filo…e non solo magico.

"Portatela all'ospedale. Camille è lì?" Camille rispose a Klaus dal vivavoce. "Tu e Padre Kieran potete occuparvi di lei. Noi dobbiamo uccidere nostra madre prima che i bambini nascano. O morirò provandoci." Tutti restarono senza parole sentendo le frasi di Klaus. "Ti manderò anche un'altra persona che potrà aiutarvi."

"Cercherò di scrivervi ogni volta che accade qualcosa." Camille guadava Elijah mentre con le sue parole rassicurava Klaus. "Mi prenderò cura di quei bambini." Klaus attaccò prima di dover mostrare le sue emozioni. Ansel si mise davanti a lui a braccia conserte.

"L'altra persona sarei io? Vuoi spedirmi in ospedale con loro?" non sembrava essere d'accordo con la scelta di Klaus.

"Sarà esattamente quello che farai." Ansel stava per contraddirlo. "Tu sei un lupo. Qualcuno mi ha detto che i lupi non abbandonano la loro famiglia. Ma tu hai abbandonato me."

"Non è andata così Niklaus…tua madre…"

"Si la mia cara madre, devota a distruggermi la vita. Se è vero che anche tu hai sentito la richiesta di aiuto di Hayley è perché sai che anche loro sono la mia famiglia. La tua. Ho bisogno di persone che la proteggano. Non mi fido di uno stupido ospedale umano. Ma non ho scelta." Klaus abbassò la testa abbattuta.

"La proteggerò per te. Quei bambini sono anche la mia famiglia, figliolo." Klaus si alzò a guardarlo rabbioso.

"Non chiamarmi così. Non ho più bisogno di un padre ormai da tempo." Ansel lo guardò accennando a un sorriso simile a quelli che klaus faceva quando era compiaciuto.

"Eppure mi affidi la cosa più preziosa che hai." Klaus si limito a non rispondere guardando nervosamente il suo telefono.

"So che non vorrà andarci. Io lo so." Bisbigliò fra se e se prima di tossire ancora una volta per colpa delle stregonerie di Esther.

§

E infatti quando Rebekah ed Elijah spiegarono il loro piano di portarla in ospedale Hayley non era affatto felice.

"Non andrò da nessuna parte finchè Klaus non sarà qui. Devo sapere che sta bene e che sua madre…" una fitta interruppe Hayley che era sdraiata sul letto con un cuscino dietro la schiena. Elijah sapeva che era inutile parlare con lei. Era più testarda di Klaus. Mando un messaggio a Klaus e pochi istanti dopo il telefono di Hayley squillò. Tutti uscirono dalla stanza e quando Hayley guardò lo schermo notò che era una videochiamata. Klaus la stava guardando perché aveva bisogno di vederla proprio tanto quanto lei.

"Sembra che i nostri lupetti siano in arrivo." Cercò di scherzare ma Hayley non riuscì a trattenere una lacrima.

"Sei uscito? Ti ha ferito? " con una mano si asciugò le lacrime.

"Non mi ha ferito, e sono nella tua vecchia casa sai? Interessante direi." Hayley si stava chiedendo cosa stesse facendo lì ma Klaus sorrise e lei per un attimo perse il fiato. Gli mancava terribilmente.

"Ho bisogno di averti vicino, non posso farlo senza di te." Klaus non poteva lasciarsi andare di fronte alle parole di Hayley perché lei aveva bisogno di forza molto più di lui. "Non voglio andare all'ospedale. Aspetterò."

"Puoi farlo. E lo farai, little wolf. Devo chiudere questa storia devo farlo proprio per loro. E poi correrò da te. Per una volta sarò io a farlo. E tu allora mi farai vedere i due splendidi miracoli che ci sono stati donati un'altra volta." Klaus si ritrovò senza accorgersene con una lacrima sul viso. "Non hai idea di quanto vorrei starti vicino, ma i nostri figli verranno al mondo in una città sicura, e noi non dovremo lottare sin dai loro primi giorni di vita. Tutto questo finirà te lo prometto."

"Non farai nulla di stupido vero Klaus?Non sarai solo?Rebekah e Elijah mi hanno detto che saranno con te..."

"Hayley…non sono mai solo, noi abbiamo una streghetta che ci segue sempre non lo ricordi?" Hayley si voltò a guardare la foto del suo comodino con lei, Nik e Kayla. "Grazie a lei potremo salvare anche l'altro bambino sai?" Hayley si voltò guardandolo sconvolta. "Si. Lei salverà suo fratello o sorella…non abbiamo consacrato i suoi resti quindi quando lo faremo la sua magia potrà essere usata per proteggere uno dei nostri figli e l'altro avrà Davina quindi…"

"Sono salvi." Hayley ripetè quasi incredula. "Avremo due bambini." Disse quasi sottovoce. "E possiamo proteggerli."

"Niente di male vi accadrà te l'avevo promesso. Ora vai non riesci a non far vedere le smorfie di dolore. Solo…assicurati di dirgli che li amo appena li stringerai tra le tue braccia." Hayley sentì un brivido sentendo queste parole.

"Klaus…promettimi che non è un addio questo. Glielo dirai tu." Hayley alzò le sopracciglia quasi arrendendosi alle forti emozioni che il suo cuore le stava trasmettendosi.

"Ma voglio che tu dica loro quanto sono amati nel loro primo istante di vita. Quanto il loro arrivo ha riparato i nostri cuori. Quanto i loro battiti hanno cancellato l'oscurità che aveva avvolto il mio cuore. Quanto grazie alla loro vita la nostra immensa ferita ora sanguini meno e forse con il loro amore e con tempo…svanirà. Voglio solo che tu glielo dica. Voi siete la mia famiglia. Tornerò Hayley. Te l'ho promesso. Aspettami nella nostra nursery. " gli occhi di Klaus seppure solo da dietro lo schermo riuscirono a calmare l'ansia di Hayley. La stessa Hayley che a distanza di pochi minuti ormai sentiva ripetutamente delle fitte. "My brave little wolf."

"Ti amo." Hayley vide che Klaus chiuse la chiamata e tra le lacrime chiamo Elijah. "Sono pronta." Sussurrò. E anche se non ne era del tutto certa sapeva che doveva farlo ma non si sentiva più sola. Sapeva che in qualche modo Klaus le era vicino o forse era come lui le aveva detto all'interno di quella vecchia casa dove l'avevano rinchiusa…forse lui era dentro di lei…da sempre.

§

Ansel tolse il cellulare dalle mani di Klaus. Vedeva che suo figlio era profondamente turbato. Ma dopo pochi istanti riprese il controllo di sé.

"Cosa dirai ai tuoi fratelli?"

"Non gli piacerà il mio piano. Ma ho bisogno anche che tu faccia la cosa più difficile. Dovrai dire ad Hayley della mia morte. E' necessario che tu lo faccia o il nostro piano non funzionerà. " Klaus si alzò in piedi mettendosi di fronte a suo padre stava riponendo molta fiducia in lui più di quanto avesse fatto nella sua intera vita con chiunque e non sapeva se era la situazione eccezionale o quell'istintiva sensazione che aveva avuto quando trasformatosi in lupo percepì che poteva fidarsi di lui. Il tempo che restava era poco e tutti loro dovevano agire. Al più presto.

   
 
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