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Autore: Mew_vale    25/05/2015    2 recensioni
Tutti gli anni passati ad osservare Strawberry con un altro ragazzo, hanno fatto di Ryan un ragazzo frivolo, interessato solo all' aspetto fisico e a conquistare più ragazze possibili. Si risveglieranno i suoi sentimenti per Strawberry? E tornerà sui suoi passi? Una storia avvincente, piena di colpi di scena!
Genere: Commedia, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Kisshu Ikisatashi/Ghish, Nuovo Personaggio, Ryo Shirogane/Ryan
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: Triangolo
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CAP.18 - Ryan o Armando?  -

Armando. Armando. Armando... da dove divaolo eri sbucato fuori? "è stato bello, vorrei rivederti, ecco il mio biglietto da visita". Ma vai al diavolo! Ma la cosa che mi faceva saltare più i nervi, era il suo "va bene". Lei aveva risposto va bene!! Non avrei permesso a quel Armando di portarmela via. Sì, io volevo Strawberry. Ne ero ancora pazzo. Appoggiai la testa all' indietro al divano, mentre sorseggiavo il mio whisky con ghiaccio. Poi mi rimisi comodo. Appoggiai le braccia allo schienale, feci roteare il bicchiere che al movimento produsse un suggestivo tintinnio al contatto con il ghiaccio. Guardavo una serie poliziesca. Anzi, la tv era accesa ma io non udivo una parola. Pensavo solo a lei.

***

K- Così ti ha lasciato il biglietto da visita?
ST- Sì, esatto...
K- davanti a Ryan?
Kisch rise, mentre sorseggiava la sua birra.
ST- Sì Kisch, davanti a Ryan. A cui di sicuro non sarà importanto una mazza!
Mi alzai per mettere i piatti nel lavandino. Sako era fuori con degli amici, Kisch era rimasto a cena a farmi compagnia e chiacchierare un pò.
K- Oh certo... quindi impazziva all' idea di vederti perchè di te non gliene importa una mazza.
Non risposi. Poi dissi la mia...
ST- Comunque importa anche quello che penso io, ed io non voglio più impaltanarmi con Ryan!
K- Tu sei sicura al 200 per cento che sia ancora il Ryan che se ne porta a letto una per sera? Glielo hai chiesto?
ST- Certo, gli ho chiesto te ne scopi ancora una al giorno? Ma che razza di domande fai, è logico che non gliel'ho chiesto!
K- E allora come fai a dirlo, su avanti.
ST- Si può sapere perchè diavolo mi stai incoraggiando a provarci con Ryan?
K- Perchè se ci fosse anche solo una vaga possibilità di dare finalmente una famiglia a Sako io ne sarei felice.
St- Kisch, ti prego... E poi Armando è così educato, elegante... ed è davvero bello!
K- Ok, non lo metto in dubbio... ma se poi scopri che Ryan è cambiato?
ST- E cosa dovrei fare?
K- Valutare bene... scopri se Ryan è ancora un imbecille, se lo è lascialo perdere.
ST- Certo, e come lo scopro?
K- E io che ci sto a fare?
Iniziai a preoccuparmi sul serio.
ST- che vorresti fare scusa?!
K- Ci penso io...
Tirò fuori il cellulare.
K- Dammi il biglietto di Ryan...
ST- perchè?
K- Su dai...
ST- prima mi dici cosa vuoi fare!
K- Lo invinto a uscire... Se è come dici tu e lo vedo andare via con una allora ti ha presa per il culo quando ti ha detto che ti ha pensata per giorni, altrimenti è sincero!
Esitai un attimo. Certo volevo saperlo... Mi ero sentita morire quando mi aveva dedicato quelle parole, ma non avevo intenzione di cadere tra le braccia di qualcuno che il giorno dopo mi avrebbe cambiata come una camicia.

***

R- Pronto?
Iniziai a sentirmi un pò confuso dopo il quarto whisky, quando risposi al telefono.
K- Ryan, ciao sono Kisch...
R- Kisch?
K- Sì, esatto... senti, hai già impegni stasera?
R- No, sono a casa mia... ma perchè me lo chiedi?
K- Tutto bene?
R- Sì, sto bene ho solo bevuto un paio di whisky...
K- Mi chiedevo se ti andava di bere una birra, sai per parlare di Sako... o di altre cose...
R- Sì, certo mi sembra una buona idea... Visto che sei così vicino a lui... Dove facciamo?
K- Conosci lo Stone Caffè?
R- Certo, ci vado spesso...
K- Va bene, ora parto... ci vediamo là, ok?
R- Va bene, a dopo...

***

ST- Quindi?
K- Era un pò strano, sembrava un pò ubriaco...
ST- Era fuori?
K- Ha detto di essere a casa sua che stava bevendo un whisky...
ST- E tu lo porti a bere una birra?
K- Dai smettila, mammina. Cosa potrà succedere... Se vedo che non può guidare lo accompagno a casa io!
ST- Ok, va bene... Spero che tu non ti sbagli Kisch.
K- Lo spero anche io, a dopo, ti chiamo.
Mi diede un bacio sulla fronte.
ST-Ciao, state attenti.
Mi ritrovai sola in casa, di nuovo... Pulii i piatti e la cucina, poi accesi il pc. Decisi di scrivere una mail alle ragazze, non le avevo più contatte da molto tempo... Mia mamma mi mandò un sms in quel momento. "Piccola mia scusa ma c'è stato un intoppo al negozio, non possiamo lascialo. Potremo venire per Natale". Mancava circa un mese a Natale. Splendido... Avevo così voglia di passare del tempo con loro... Risposi che non importava, che le cose si stavano grossomodo sistemando. Poi mi chiamò... Passammo al telefono tutto il resto della sera e raccontai quello che era successo. Alle ragazze scrissi che ero tornata a Tokyo... Le ragazze erano tutte sparse per il mondo: Mina era a Parigi dopo che aveva sfondato all' Operà, Lory insegnava letteraura antica ad Oxford, Paddy era tornata in Cina e girava con il suo circo, Pam aveva aperto la sua casa di moda a New-York. Mentre Kyle aveva un suo personale Reality di cucina in una rete televisiva italiana. Lanciai l' idea di organizzare una rimpatriata a Tokyo in occasione del Natale.

***

Riuscii ad arrivare al locale sano e salvo. Ero piuttosto brillo, ma ancora lucido tutto sommato... Entrato in quel locale rimasi stupito: era pieno di prelibate pollastrelle. Strawberry, pensai. Pensa a lei, non fare cazzate! Vidi Kisch seduto al bancone.
K- Ehi ciao.
R- Ciao... tutto ok?
K- Sì, abbastanza bene, te?
R- Anche io... scusi, una corona per me grazie. Strawberry ti ha raccontato delle nostre conversazioni su Sako?
K- Sì, sì... mel ha detto... Penso che vi siate comportati nel modo migliore a dividere le colpe, ma ora dovete dirlo a Sako.
R- Lo so, lo so... ma non è facile...
Parlammo di Sako, per tutto il tempo... della sua infanzia, del rapporto che aveva con Kisch. Lui chiarì subito che non voleva prendere il mio posto e che Sako aveva ben chiaro che Kisch non era suo padre, che aveva sempre insistito con Strawberry per farmelo sapere quindi aveva tenuto il posto in caldo per me, per quando sarei arrivato. Lo ringraziai. Poi toccammo un argomento che mi ero anche dimenticato...
K- Ci tenevo anche a precisare una cosa.
R- Dimmi...
K- Ti ricordi la sera in cui mi hai rotto il naso?
Intanto avevo finito la mia birra, ordinai un Montenegro con ghiaccio.
R- Sì, mi dispiace per quella faccenda...
K- Quella sera avevo appuntamento con un'amica di Strawberry.
Alzai lo sguardo, stupito più che mai.
R- Come?
Lui annuii. Io quindi avevo rotto il naso a quel pover uomo per l'anima del cazzo.
K- E non siamo mai stati insieme, mai.
R- Quella sera...
K- Era sbronza, quindi l'ho messa a letto, le ho preparato un caffè e me ne sono andato.
R- Santo cielo. Kisch mi dispiace...
Bevvi tutto d'un sorso il mio Montenegro, ne ordinai un altro. Poi Kisch mi lasciò solo due minuti per salutare delle persone. In quel momento, intontito e completamente sbronzo, mi cadde lo sguardo alla mia destra. Una dea bionda con dei jeans attillatissimi, tacchi vertiginosi, seno prosperoso e camicetta rosa mi venne incontro.
?- Ciao...
R- Ehilà, ciao!
Tornò il solito Ryan. Quello che volevo cacciare... Ma ormai era troppo tardi, l'alcol batteva la mia forza di volontà.

Stavo salutando dei musicisti con cui avevo saltuariamente dei contatti quando venivo a Tokyo. Quando mi girai verso Ryan, lo vidi fare il cretino con quella. Oh, no Ryan! Non deludermi!

?- Quindi non ti andrebbe di stare un pò solo con me?
R- Ma certo che mi andrebbe, ma c'è il mio amico sai...
?- sbarazzatene...
Era una favola... Giocava col colletto della mia camicia nera.
?-Sei proprio sexy lo sai? Vorrei toglieri questa camicia qui ora...
Sentivo che stavo per cedere. Poi ebbi, probabilmente un'allucinazione da alcol: vidi Strawberry ma quando sgranai gli occhi per poi riaprili era solo una che le somigliava. Tornai padrone di me. Presi la ragazza per il polso...
R- Ho detto di no.
La fulminai con lo sguardo.
?- Che rompi, me ne vado ok. Passa pure la serata col tuo amico, divertiti!
Decisi di andarmene, prima di combinare qualche guaio...
K- Eccomi qui.
R- Kisch senti, scusami ma non mi sento un granchè... Me ne vado...
K- Vuoi un passaggio?
R- No, no tranquillo... prendo un taxi. Comunque mi ha fatto piacere chiarire alcune cose, ciao, a presto.

Mentre tornai da lui, vidi l'altra ragazza andarsene. Pochi istanti dopo lui se ne andò in fretta e furia con un'evidente scusa. Mi resi conto che avevo perso scomettendo su Ryan, ora dovevo dirlo a Strawberry.

***

La mattina dopo mi svegliai con un enorme cerchio alla testa, ma felice di aver resistito. Volevo dimostrare a Strawberry di volere cambiare per lei, ora avevamo un figlio e io la volevo. Mi preparai un caffè forte, feci la doccia e uscii a prendere l' auto ancora parcheggiata presso quel locale.

***

Io e Kisch ci vedemmo per colazione in un caffè. Entrata, lo vidi agitare la mano e lo raggiunsi.
K- Ciao...
ST- Ciao... allora? Che notizie hai per me?
Lui non rispose. Mi guardò.
K- Mi dispiace...
ST- Io lo sapevo, che ti avevo detto? Com'è andata la serata?
K-Quando è arrivato era già piuttosto alticcio. Abbiamo parlato di Sako, del pugno che mi ha dato 17 anni fa. Poi mi sono allontanato un attimo e l' ho visto di sfuggita flirtare con una.
ST- com' era fatta?
K- Alta, bionda, tettona...
ST- Certo, logico... Il suo tipo!
Dissi con un sorriso forzato.
K- Poi quella se ne và, mentre sto tornando... Mi siedo e lui dice che non si sente bene, e lascia il locale tutto trafelato nell'istante in qui lo lascia anche lei. Certo questo non vuol dire che siano stati assieme, però è una strana coincidenza... E ha anche rifiutato il mio passaggio.
ST- Io te lo avevo detto. Non è cambiato Kisch, non è cambiato!! Ha solo voglia di prendermi in giro come 17 anni fà!
In quel istante squillò il cellulare.
ST- pronto?
A- Pronto, Strawberry?
ST- Sì, chi parla?
A- Sono Armando...
ST- Ah, Armando...
Guardai Kisch, mi fece l'ok.
A- Disturbo?
ST- No no, figurati... ma come hai avuto questo numero?
A- Bhe, ieri dopo che ci siamo lasciati mi sono accorto che avevi lasciato gli occhiali da sole nella mia auto... Ho cercato il tuo studio, ho chiamato e mi ha risposto Emily la tua segretaria e mi ha dato questo numero...
ST- Ah, la mia segretaria ti ha dato il mio numero di cellulare?
A- Eh sì...
ST- Ti ringrazio comunque, a dirti il vero non mi ero nemmeno accorta di averli persi...
A- Senti... Oggi hai da fare?
ST- Oggi?
Lanciai ancora uno sguardo a Kisch che faceva cenno di uscirci.
ST- No, non ho impegni...
A- Magari potremmo vederci, ti và? Bere una cioccolata...
ST- Certo, mi andrebbe...
Era davvero un uomo come ce ne sono pochi ora... Niente volgarità, niente "usciamo a bere una birra". Insomma, l' opposto di Ryan. Questo non mi dispiaceva... Ci eravamo dati appuntamento per il pomeriggio.
ST- Accidenti, dovrò licenziare la mia segretaria!
K- Bhe, è andata bene no?
ST- Sì... sono felice di uscirci.
Brindammo con caffè.



FINE CAPITOLO.
   
 
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