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Autore: FrancyCece9    25/05/2015    1 recensioni
Benedetta, 19 anni, neo-diplomanda, con un sogno nel cassetto e un grande segreto da nascondere
Michele, 22 anni, la passione per il canto, un animo gentile sotto una scorza da duro
Lei perfettina, lui casinista, due caratteri all'opposto che assieme fanno scintille
Sullo sfondo un'accademia e quattro amici
Scoccherà la scintilla tra la piccola Benedetta e l'imprevedibile Michele?
(La precedente fanfiction "Vivimi" era scritta da me, orala pubblicherò nuovamente)
Genere: Fluff, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Michele la guardò uscire e subito uscì anche lui, la vide camminare veloce di spalle verso l’uscita
-Benedetta!- la chiamò, Benedetta si fermò a quel richiamo e si girò, lui la raggiunse
-Cosa ti è successo?- le chiese, lei fissava il pavimento senza parlare, le braccia incrociate al petto, allora Michele le prese il mento e le alzò il viso per guardarla negli occhi –Guardami- le sussurrò, gli occhi di Benedetta si erano riempiti di lacrime, alle parole del ragazzo lei sbuffò
-Per favore- disse lei distogliendo lo sguardo
-Senti Benedetta, io voglio aiutarti, però se non so come, mi è difficile farlo- le disse lui prendendole le braccia
-Il problema è che non sei tu che mi deve aiutare, lo capisci?- gli domandò lei allontanandosi dal ragazzo, si appoggiò al muro e iniziò a fissare il temporale fuori dalla finestra
-No. Io non ti capisco Benedetta- disse Michele allargando le braccia –Io ci provo, ma tu parli a rate- si giustificò lui
-Ti ho chiesto di provare a capirmi?- domandò lei retorica sempre guardando fuori dalla finestra, Michele perse la pazienza
-Senti Benedetta, io sto cercando di aiutarti perché ti voglio bene, capisco che tu non mi voglia vedere ne tanto meno muoia dalla voglia di parlare con me, ma ci hanno affidato un duetto che volenti o nolenti dobbiamo fare- disse lui –Quindi se tu hai un problema con la canzone, questo problema importa anche me- concluse lui avvicinandosi a lei
-Vuoi sapere il problema?- chiese lei –Non lo so nemmeno io, oggi è così, non riesco a concentrarmi- disse ancora allargando le braccia
-Ok, forse dobbiamo provarla un po’ di più,  ma vedrai che ce la faremo- la rassicurò lui accarezzandole un braccio, lei si irrigidì e poi annuì.
Il pomeriggio stesso Benedetta, Giulio, Michele e Federico erano seduti nel salotto della residenza e chiacchieravano, Giulio guardava fuori dalla finestra la pioggia che cadeva costantemente dalla mattina, ad un certo punto si alzò e uscì così, senza l’ombrello bagnandosi, gli altri tre lo seguirono fino alla porta, lui saltava e correva contento sotto la pioggia
-Adoro troppo la pioggia- urlò lui
-Non ci credo- disse Federico incredulo
-Ti ammali Giulio- lo avvisò Benedetta, Michele e Federico ridevano –Se domani c’hai la febbre…- continuò Benedetta appoggiata alla porta, il trentino nel frattempo saltava sotto la pioggia scrosciante
-Venite anche voi- Giulio invitò i tre amici a raggiungerlo, Federico scosse la testa
-Io mi ammalo- si giustificò Benedetta rimanendo sulla porta, Michele le fece l’eco
-Poi ci facciamo una doccia calda, dai?- insistette Giulio –Federico, vieni!- chiamò l’amico, lui disse no, ma Giulio era già partito per andare a prenderlo, il ballerino con uno scatto, facendo spostare Michele e Benedetta, infilò la porta e rientrò in salotto scappando dal cantante trentino, i due cantanti indietreggiarono, ma Giulio prese Benedetta per un braccio –Vieni Benedetta!- la invitò lui, lei oppose resistenza con i piedi, vedendo che non funzionava circondò Michele con un braccio, poi si attaccò alla sua maglietta, lui mise la sua mano su quella della ragazza e si spostò
-Mi ammalo Giulio!- rise Benedetta, poi scivolò per terra sempre tenendo il lembo della maglietta di Michele, Giulio non la mollava, il romano gioco forza dovette fare un giro su se stesso perché Benedetta stringeva la sua maglietta, Giulio finalmente la lasciò
-Lasciame la maglietta, a matta!- disse Michele a Benedetta che si stava rimettendo in piedi, lei lo guardò sorridendo
-Andiamo a ballare sotto la pioggia?- propose lei, lui la guardò stranito
-Con gli ombrelli- aggiunse lei, poi prese il giaccone e due ombrelli, ne aprì uno ed uscì, porse l’altro a Michele invitandolo a seguirla, lui guardò il cielo, poi guardò lei che lo guardava sorridendogli, si infilò il giaccone e corse sotto l’ombrello di Benedetta, prese l’altro ombrello e lo aprì, iniziò a volteggiare sotto la pioggia, Benedetta camminava spensierata facendo roteare l’ombrello, poi si girò a guardare Michele che goffamente imitava Frank Sinatra in “Singing in the rain” canticchiando la medesima canzone in sottofondo, prima le spuntò un sorriso divertito, poi quando non riuscì più a trattenersi scoppiò in una risata fragorosa, Michele si fermò e si girò di scatto nella direzione della ragazza, si mise una mano sul fianco e fintamente offeso aspetto che la biondina dicesse qualcosa
-Scusami, ma facevi troppo ridere- disse lei continuando  a ridere –Avresti dovuto vederti- proseguì Benedetta
-Sei bella quando ridi- Michele andò verso di lei fino ad essere sotto lo stesso ombrello, Benedetta smise di ridere, lui chiuse il suo ombrello e lo appoggiò per terra, mise una mano sulla schiena di Benedetta e si strinse a lei, poi prese la sua mano destra che teneva l’ombrello, l’alzò e la strinse sempre mentre la ragazza teneva l’ombrello sotto cui si stavano riparando
-Che fai?- domandò Benedetta, lui la guardò
-Balliamo no?- rispose lui pacato, lei lo guardò sgranando gli occhi -Mai ballato un valzer sotto la pioggia?- le domandò poi, lei scosse energicamente la testa, lui sorrise –C’è una prima volta per tutto- disse prima di spostare il piede sinistro indietro e obbligando Benedetta a seguirlo, poi spostò il piede destro verso la sua destra fino a ricongiungere i piedi, Benedetta si lasciò trasportare in quel ballo sotto l’ombrello muovendo i piedi simmetricamente a Michele, lui la condusse perfettamente, lei non prestava attenzione al ragazzo ma si concentrò su dove mettere i piedi per non sbagliare, Michele staccò la mano dalla schiena di Benedetta e le alzò il mento in modo che la guardasse dritto negli occhi –Non pensare ai passi, concentrati sul movimento- le suggerì lui, Benedetta annuì e iniziò a mordersi il labbro agitata mentre guardava Michele, il giardino era deserto, c’erano solo loro due che ballavano sotto un ombrello blu occhi negli occhi, mano nella mano, dopo alcuni minuti Benedetta iniziò a  sciogliersi, sorrise a Michele, aveva ragione, non serviva guardarsi i piedi per metterli al posto giusto.
Dalla finestra della camera delle ragazze Mia e Cristina osservavano la scena indisturbate
-Guardali che carini- commentò Mia
-Sono fatti per stare insieme- proseguì Cristina in adorazione dei due amici che, incuranti di essere osservati, continuavano a volteggiare per il prato sotto la pioggia, Giulio entrò nella camera dopo essersi fatto la doccia e si avvicinò alle ragazze di spalle senza farsi sentire
-Che fate?- gli domandò, Mia sobbalzò e Cristina sussultò girandosi di scatto verso il cantante
-Ci hai spaventato- gli fece notare Mia incrociando le braccia
-Mi dispiace- si scusò lui dandole un bacio tra i capelli –Allora cosa guardate?- domandò ancora
-Quei due- rispose Cristina indicando Michele e Benedetta, Giulio si affacciò
-Che stanno facendo?- chiese quasi sconvolto
-Ballano- rispose Mia –Sotto la pioggia- aggiunse poi, Giulio continuò a guardare la scena divertito
-Ma se prima hanno fatto tante scene- replicò lui quasi offeso
-Giulio, non stanno correndo sotto la pioggia cercando allo stesso tempo di prendersi una broncopolmonite, come hai fatto tu- gli fece presente Mia, lui la guardò un attimo poi ritornò alla scena idilliaca che stava avvenendo proprio sotto di loro
-Non sono carini?- chiese Cristina adorante, Giulio annuì senza dire una parola.
Benedetta si lasciò condurre da Michele per diversi minuti
-Sei bravo nel valzer- commentò la bionda
-Grazie- ringraziò lui –Ti confido un segreto- disse abbassando la voce e avvicinandosi a lei –Da piccolo mia nonna mi ha iscritto  ad un corso per fare balli da sala- proseguì, Benedetta sorrise e lo guardò
-Stai scherzando?- domandò incredula, lui scosse la testa
-Ha iscritto sia me che mia cugina, poi ci portava  a vedere le gare, era una grande appassionata- raccontò Michele, lei scoppiò a ridere buttando la testa indietro
-Benedetta!- la chiamò una voce maschile, lei si girò e guardò chi la chiamava
-Francesco- sussurrò sconvolta davanti al ragazzo che stava di fronte a lei ed Michele, il romano la guardò non capendo, Benedetta senza dire una parola si staccò da Michele e scappò all’interno della residenza lasciando i due ragazzi li sotto la pioggia.


     Angolo dell'autrice:
Ciao a tutti!!! Questo lo eleggo, mio capitolo preferito, in assoluto. Mi piace quando ballano sotto la pioggia, sono molto teneri. Vi annuncio che, dato che ho finito di scrivere la storia, e quindi piano piano la pubblicherò, sto scrivendo dei missing moments della storia. Ci sentiamo presto
Un bacio
Francesca
 
  
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