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Autore: SnowWhite15    25/05/2015    1 recensioni
Questa è la storia di come tutto ebbe inizio,di come nacque l'amicizia,la band, le canzoni, di come la vita di una ragazza normale e quella del suo migliore amico cambiarono in un batter d'occhio.
[Primo Capitolo]
Ciao a tutti, io sono Charlotte e questa è la storia di come la mia vita è cambiata in un soffio.
Forse dovrei cominciare presentandomi per bene…hmmm, che dire, ho 17 anni e vivo a Sydney in Australia. Non sono neanche lontanamente una di quelle ragazze perfette che vengono prese come protagoniste di film per adolescenti: non sono alta 1,80 m, non ho un fisico magro e snello, non sono una bionda con gli occhi azzurri che conquista i ragazzi al primo sguardo… Io mi definisco “una me” a tutti gli effetti, una Lotts, dai capelli e gli occhi castani, alquanto timida, che adora passare il tempo con il suo migliore amico da una vita: Michael. [...]
Genere: Sentimentale, Slice of life, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ciao a tutti, oggi è venerdì cioè la mia ultima giornata qui in Australia prima di partire…bhe, wow, non vi anticipo niente, adesso vi racconto dall’inizio.
Sta mattina mi sono svegliata prestissimo, avrò dormito poco più di due ore, un po’ per la scomodità, un po’ per l’emozione. Insomma, la scorsa nottata è stato il momento più intimo che io abbia mai avuto con Luke ed aprire gli occhi trovandosi davanti il suo bellissimo viso diciamo che fa un certo effetto hahah. Stava dormendo così serenamente: l’espressione rilassata, le labbra sottili appena socchiuse, il nasino all’insù, il ciuffo un po’ spettinato. Era così perfetto! Di gran lunga troppo perfetto per me, assurdo! Ho sorriso. Poi mi sono tirata su cercando di non fare rumore e ho aperto piano piano la zip della tenda. Era l’alba, il cielo si stava illuminando di nuovo e tirava una brezza fresca, così mi sono rinfilata nella tenda ed ho preso un pareo leggero che mi sono messa intorno alle spalle. Una volta fuori, ho sospirato chiudendo gli occhi. Amo il rumore del mare, è così rilassante. Così ho deciso di fare una passeggiata sul bagnasciuga in attesa che qualcun altro si svegliasse, ma mentre mi stavo avviando, ho notato una figura seduta sulla riva nel tratto di spiaggia proprio lì, vicino a dove avevamo montato le tende. Sembrava Michael! Ecco che fine aveva fatto! Poco dopo l’ho raggiunto.

“Hey Mike” ho detto io, con voce tranquilla e bassa, per non rovinare quell’atmosfera pacifica e silenziosa.

“Oh, ma guarda un po’ chi si rivede! Charlotte!” ha esclamato lui con vena alquanto sarcastica, guardando in su verso di me. Gli ho fatto un sorriso poco convinto. “Hai dormito bene sta notte?” ha chiesto con tono acido.

“…b-bhe, in realtà non molto… sono riuscita a dormire pochissimo, ma penso che-“ ho cominciato a dire, con aria titubante.

“Ma non mi dire!!!” ha esclamato lui, alzando il tono di voce e distogliendo completamente lo sguardo dal mio. “Bhe, spero che vi siate divertiti te e Luke!!”

“Mike cosa stai dic-“

“SAI, non ti credevo così ipocrita!” ha detto lui, scattando in piedi. Sono sobbalzata. “ Prima mi fai tutti discorsi su come non ti senti pronta ad affrontare la tua prima volta, sulle tue paure, e poi fai così?!? Ma che persona sei?! Io non ti riconosco più!” ha continuato lui puntandomi il dito contro, con un’aggressività che non avrei mai immaginato lui potesse avere.

“Michael di cosa stai parlando?!” ho insistito io, sempre più confusa.

“Charlotte tu veramente pensi che io sia così stupido?! Vi ho sentiti, cazzo! ERAVATE NELLA MIA CAZZO DI TENDA!” ha esclamato lui, guardandomi dritto negli occhi con uno sguardo infuocato. Ci ho messo qualche istante a collegare, ma poi ho capito: aveva pensato che quelli nella sua tenda fossimo io e Luke e non Cal e Ellie!

“Mike! Ti stai sbagliando! Erano Cal e Ellie là dentro! C’è stato un casino, fammi spiegare-“ ho tentato di dire, poggiando le mani sulle sue spalle per tranquillizzarlo, ma lui me le ha scansate con forza.

“Smettila Charlotte! SMETTILA DI TROVARE SCUSE! SPERO CHE VE LA SIATE GODUTA QUESTA SCOPATA TU E LUKE”

A quel punto la mia pacatezza mi ha abbandonata, trasformandosi in rabbia.
“SENTI! IO E LUKE NON CI SIAMO FATTI NESSUNA SCOPATA STA NOTTE! CHE PROBLEMI HAI?! MA POI SCUSA, ANCHE SE FOSSE?! NON MI PARE SIANO COSE CHE TI RIGUARDINO!  NON MI SERVE LA TUA APPROVAZIONE! E’ LA MIA VITA! DECIDO IO COSA FARE! PENSO DI ESSERE ABBASTANZA GRANDE!”

“PERCHE’? PERDERE LA VERGINITA’ CON UN RAGAZZO CHE CONOSCI APPENA TI SEMBRA UNA SCELTA GIUSTA?!?!”

“MA COSA CAZZO STAI DICENDO IDIOTA! IO NON-“

“HEYHEYEHEYHEY!” ha esclamato Luke accorrendo verso di noi per fermarci. “CALMA! Che cazzo state facendo?!”

“SENTI, VAFFANCULO!” ha gridato Mike a Luke, per poi girarsi ed andarsene via a passo svelto.

“Mike! MIKE! MA CHE TI PRENDE AMICO! DOVE VAI?!” ha esclamato Calum, che intanto ci aveva raggiunto insieme ad Ellie e Alex. Avevamo svegliato tutti. Complimenti.

“NON MI PARE SIANO COSE CHE VI RIGUARDINO!!” ha gridato lui da lontano facendomi il verso, senza neanche voltarsi.

Ho alzato gli occhi al cielo e poi li ho strizzati per la rabbia. “Che cazzo di idiota! odioodioodioodio” ho detto io a denti stretti, andandomene via super infuriata dalla parte opposta.
Calum si è messo a rincorre Michael, mentre Luke ha tentato di raggiungermi, ma è stato placcato dalle mie amiche che, giustamente si erano rese conto che avevo bisogno di stare un po’ da sola in pace per sbollire l’arrabbiatura. Sono tornata alle tende, ho afferrato le mie cose e mi sono diretta il più lontano possibile da tutti. Arrivata ad una zona con gli scogli sul mare, mi sono seduta e ho cercato di rilassarmi ascoltando lo sciabordio delle onde. Qualche minuto dopo mi sentivo già più tranquilla, ma restava il fatto che il mio morale si trovava sotto terra. Quando pensavo che finalmente sarebbe andato tutto bene, ecco qua che succede un casino che fa capitombolare la situazione giù da un dirupo. Sarei mai riuscita a fare pace con Michael?! Assurdo! Tutte le litigate idiote che non abbiamo mai fatto in 18 anni di vita che ci conosciamo stiamo riuscendo a concentrarle in una cavolo di settimana! E io che speravo avessimo risolto! Aaaaaaaaaa!
Ma poi perché era stato così aggressivo?! Capisco che magari voleva proteggermi, ma non ha senso! Cioè Luke è suo amico, cavolo! Lo conosce e sa che è un bravo ragazzo e poi stiamo insieme cazzo! Se avessi voluto andare a letto con lui, lo avrei anche potuto benissimo fare! Però non l’ho fatto perché ho sempre lo stesso problema di non sentirmi pronta! Per Michael è stato così facile perdere la fiducia in me! Non mi ha voluta neanche ascoltare! Ma perché?!? Non riuscivo proprio a credere che-

“Bella la vista qua, eh?” una voce alle mie spalle mi ha fatta ritornare sulla terra.

“Oh, hey! Ashton!” ho esclamato, fingendo una voce allegra poco credibile. Mi ha sorriso e si è seduto accanto a me.

“Tutto bene?” mi ha chiesto poi, guardandomi dritta negli occhi (https://31.media.tumblr.com/3c5f5bffd3f915d9c2b68df0a0436203/tumblr_inline_napk1asqud1s9cr7t.gif ).Ho abbassato lo sguardo.

“uhm si… Guardavo un po’ il panorama… è davvero stupendo. Tu che ci fai qua?” ho risposto tentando di cambiare argomento.

“Sono venuto qui per godermi l’alba, ma ho fatto troppo tardi… poi ti ho vista e ed eccomi qua ad invadere brutalmente il tuo spazio vitale hahah” ha detto facendo un sorriso bellissimo.

“hahaha capito capito”

“Dai che cos’hai?” ha chiesto di nuovo lui, con tono gentile. “Si vede da un chilometro di distanza che c’è qualcosa che ti turba”

“ehm…” ho esitato per un momento, perché in fondo non ero sicura di voler raccontare i miei problemi a qualcuno che conoscevo si e no da due giorni, ma poi quel senso di sicurezza che Ashton mi trasmetteva mi ha persuasa. “è che… ho litigato con il mio migliore amico, di nuovo.”

“Clifford, giusto?”

“Già. Cioè in realtà è lui che si è arrabbiato con me per dei motivi allucinanti o a me sconosciuti e sta creando dei casini enormi tra noi due e tra me e Luke, quando invece potrebbe solo parlarmi e spiegarmi i suoi problemi in modo da risolverli insieme! AAAAAAAAA oddiooo” ho esclamato io tutto d’un fiato. Mi stava salendo di nuovo la rabbia.

“heyheyhey tranquilla! È tutto okay!” ha detto lui, poggiandomi una mano sulla schiena per placarmi.

“Sì, scusa… hai ragione…è che… forse preferirei non parlarne adesso, mi prenderebbe un attacco isterico”

“hahaha okay, è comprensibile… va bene! Allora cosa vuoi fare?”

“In verità in questo momento vorrei solo tornare a casa… lo so che suona abbastanza depresso, però è così hahaha”

“No vabbè è normale! Dai, ti accompagno in macchina” ha detto Ashton alzandosi in piedi.

Ho spalancato gli occhi e sono arrossita. Non mi aspettavo una cosa del genere. Lui mi ha guardata per un istante, confuso dalla mia espressione.
“No, ma ti pare! Tu sei qua con i tuoi amici! Non ti preoccupare assolutamente!”

“Ma no Lotts, mi fa piacere! Dai, su, andiamo!” ha esclamato lui, tendendomi una mano e sorridendo divertito, così l’ho afferrata, mi sono alzata in piedi e ci siamo diretti indietro verso i resti del falò.

 
“Okay, ho preso tutto.” Ha detto Ashton, di ritorno con il suo borsone. “Andiamo?”

“Sisi..” ho risposto distrattamente, mentre ero intenta a scrutare in lontananza per vedere se c’erano i miei amici.

“Sei sicura che non vuoi andare a dire alle tue amiche o Luke che te ne stai andando?”

“hm credo di si… ora mando un messaggio per avvertirli”. Detto ciò siamo saliti in macchina e ci siamo diretti verso la città. Durante il viaggio abbiamo parlato del più e del meno e ho cominciato a conoscere veramente Ashton, il che mi faceva molto piacere: ho scoperto che i suoi genitori sono separati e lui vive con la mamma Anne Marie, il suo nuovo compagno, sua sorella e fratello minori Lauren e Harry. Poi mi ha raccontato di come è nata la sua passione per la musica e in particolare per la batteria, così abbiamo cominciato a parlare di band, chitarristi, cantanti e ci siamo trovati sulla stessa lunghezza d’onda. Ero così presa dai nostri discorsi da non essermi resa conto che eravamo arrivati davanti a casa mia.

“Numero 12 di Westfield Road, giusto?” ha chiesto Ashton, fermata la macchina.

“Sisi, è proprio qui! Grazie mille Ashton, davvero” ho risposto io, sorridendo timidamente.

“Di niente Lotts, quando vuoi! Tra l’altro io lavoro qua vicino il pomeriggio, quindi magari un giorno ci becchiamo!” ha detto lui con serenità. Sono arrossita irrimediabilmente.

“Ma sì, certamente! Purtroppo domani parto, ma ci possiamo vedere sicuramente quando torno!”

“Peeeerfetto!” ha detto per poi fare un sorriso stupendo (https://33.media.tumblr.com/3e4f6cb3a55a003e59f7f5d77d0c8a63/tumblr_ndnl2opysY1u0b4gvo1_500.gif ). Io gli ho sorriso in risposta ed ho aperto lo sportello, cominciando a scendere. “Allora ci sentiamo Lotts! Ah! E Buon viaggio!” ha esclamato lui, prima che io richiudessi lo sportello. Così io l’ho ringraziato e salutato un’altra volta e sono finalmente tornata a casa. I miei stavano ancora dormendo (stranamente), così mi sono diretta in camera, dove ho abbandonato tutta la mia roba per terra. poi mi sono buttata sul letto ed ho lanciato uno sguardo all’orologio: erano le 9 di mattina.  Hmmmm… troppo presto per essere svegli, ma troppo tardi per andare a dormire….. Mentre valutavo cosa fare della mia vita, ho cominciato a pensare ad Ashton e a come mi avesse rallegrato la mattinata con la sua simpatia, spontaneità, gentilezza…. E tra una cosa e l’altra mi sono addormentata…

 
“Charlotte...Charlooootte...” la voce di mamma si è infiltrata nel mio sonno.

“mmmmh” ho mugugnato.

“Susu svegliati… c’è qualcuno che chiede di te”

“mmmh…ma che ore sono?... e poi chi è?” ho chiesto io, ancora mezza addormentata, stropicciandomi gli occhi.

“Sono le 4 ed è Calum… dai, che ti sta aspettando fuori sul vialetto” ha risposto mamma. Mi sono tirata su un po’ confusa. Quanto cavolo avevo dormito? Perché nessuno mi aveva svegliata?! Ma soprattutto perché Calum era qua?! Sono uscita di casa e l’ho visto poggiato al muretto, intento a leggere qualcosa sul cellulare.

“Hey Cal!” ho detto io, ancora un po’ confusa dalla sua visita.

“Oohh Charlotte, finalmente!” ha esclamato, mettendo via il cellulare. Gli ho sorriso.

“Che ci fai qua?”

“Volevo parlare un po’… dai, facciamo due passi” ha detto, mettendomi un braccio intorno alle spalle, come fa di solito Mike (o almeno faceva…).

“okay…” così ci siamo incamminati.

“Ti è passata l’arrabbiatura di sta mattina?” ha chiesto Cal, dopo un po’ ( http://24.media.tumblr.com/f64a143a395bc923bc08dd813a20d179/tumblr_mscvucBw0I1r5h5voo1_250.gif ).

“Sì, abbastanza… anzi scusate se me ne sono andata così, tutto d’un tratto”

“E’ okay… solo che eravamo tutti un po’ preoccupati… Luke ha provato a chiamarti tipo 30 volte e tu non rispondevi… forse dovresti sentirlo o potrebbe avere una crisi hahah”

“oddiooo scusatemi! Sono un casino, davvero. Appena torno a casa lo chiamo e chiedo scusa a tutte le ragazze!”

“hahaha tranquilla Lotts, va tutto bene!” ha detto lui, facendomi calmare un po’. “Comunque sono qui per dirti un’altra cosa”

“Okay, dimmi”

“Ho parlato con Michael.” Ha detto Calum, con un’espressione seria. Sono trasalita.

“Oh…”

“Già. Quando gli è passato l’attacco isterico, sono riuscito a parlargli e gli ho spiegato il malinteso e com’è andata veramente la cosa”

“Oh, bene! E che ha detto?”

“Fortunatamente ha capito di essere stato un idiota e si è sentito parecchio in colpa di averti trattato così male”

“Bhe, mi sembra il minimo! Si è scusato con Luke?”

“Sisi, l’ha chiamato e hanno chiarito”

“Però io non sono degna di una sua chiamata…”

“No, non è così Lotts….è che non sapeva bene cosa fare con te, perché voleva chiederti scusa, ma non sapeva come o quando… non se la sentiva perché in un certo senso temeva la tua reazione dopo la litigata di sta mattina…”.

“Ah… e quindi cosa dovrei fare?” ho chiesto io, un po’ confusa.

“Secondo me dovresti andare a casa sua adesso… Insomma, se non vuoi partire senza aver fatto pace con il tuo migliore amico, dovresti approfittare del poco tempo che ti rimane e chiudere questa questione una volta per tutte…perché sai com’è Mike… se aspetti che lui faccia il primo passo potrebbero passare anni! È molto insicuro da questo punto di vista…” Ha risposto Cal, guardandomi dritto negli occhi. Ho annuito. Aveva ragione. Non avrei avuto più l’occasione di parlare con lui da soli faccia a faccia, era il mio ultimo giorno a Sydney e non potevo partire con questo peso. Dovevo andare. Poi però mi è venuto in mente un altro piccolo dettaglio.

“Oddio ma con Luke come faccio?!” ho esclamato io, esasperata. “L’ho mollato sulla spiaggia sta mattina senza neanche avvertirlo e me ne sono tornata a casa con Ashton, poi ho ignorato tutte le sue chiamate e adesso dovrei correre da Michael e-“

“Lotts! Adesso non ti preoccupare di Luke, con lui ci parlo io. Tu vai da Michael” ha detto lui, poggiandomi una mano sulla spalla.

“Va bene okay… Grazie Cal, cosa farei senza di te…” ho detto abbracciandolo.

“Hahaha... è il minimo Lottie… infondo io ed Ellie siamo la causa principale di tutto il malinteso…” ha risposto lui timidamente, sciogliendo l’abbraccio.

“Bhe, in effetti...ma HEY!” ho esclamato, dandogli una botta sul petto. “Cosa caspita vi è saltato in mente a voi due ieri notte?! Quella è la mia migliore amica! Devi trattarla bene!”

“hahahah tranquilla Lotts…è stata una decisione condivisa…” ha detto, visibilmente imbarazzato, abbassando lo sguardo e passandosi una mano tra i capelli.

“Okay, no, ripensandoci preferisco non sapere nulla! Ora scappo da Mike! Potresti avvisare mia madre al volo?” ho detto velocemente, cominciando a incamminarmi per la strada. Calum è scoppiato in una fragorosa risata ed ha risposto con un “OKAY! A DOPO!”. A questo punto mi sono avviata a passo svelto verso casa di Michael. 10 minuti dopo ero davanti alla villetta dei Clifford. Ho suonato al citofono, ma nessuno ha risposto; poi ho notato che il cancello era aperto, così sono entrata un po’ titubante. Dopo aver suonato il campanello senza ottenere nuovamente una risposta, ho cominciato a pensare che non ci fosse nessuno in casa… poi però ho notato un forte rumore di acqua corrente dal retro della villetta, così mi sono affacciata e ho visto Karen che annaffiava le piante del giardino.

“Buona seeeera” ho detto io, cercando di farmi sentire, nonostante il forte rumore.

“OH! Charlotte cara!” ha esclamato, chiudendo il tubo della pompa con cui stava innaffiando. “Che bella sorpresa tesoro!” ha continuato, venendomi ad abbracciare con la sua solita dolcezza.

“Karennn! Che bello vederti…” ho detto io. Quanto le voglio bene.

“Che ci fai qui, cara? Ti devi vedere con Mikey?”

“Qualcosa del genere… Dovrei parlargli... è in casa?” ho chiesto io, un po’ in imbarazzo.

“Sisi, dovrebbe essere in camera sua… ma è successo qualcosa? Perché da quando sono tornata dal lavoro non ha detto una parola…poi è venuto Calum e sono stati più di un’ora a discutere…” ha detto lei, con aria preoccupata.

“Nulla di grave, è tutto apposto…Dobbiamo solo chiarire delle cose” ho risposto io, cercando di fare un sorriso rassicurante. A quel punto si è rasserenata.

“Okay tesoro… Allora gli vado a dire che sei qui” ha detto lei, sorridendo dolcemente, per poi entrare in casa. Così io mi sono seduta sul muretto del loro giardino ad aspettare. Ho cominciato a guardare il cielo: i colori del tramonto si stavano facendo sempre più vivi. Come ormai sapete, io amo questo momento della giornata ed infatti mi sono messa ad ammirare le nuvole e tutto il resto con sguardo sognante.

“Hey…” la voce di Michael mi ha fatto sobbalzare. Mi sono alzata in piedi.

“Ciao Mike…” gli ho fatto un sorriso timido. Era poggiato sul ciglio della porta ed aveva un’espressione visibilmente triste.

“Perché sei qui…?” ha chiesto lui, lanciandomi uno sguardo sfuggente.

“Oh..bhe… ho parlato con Calum…e insomma, lui mi ha detto che ti ha spiegato com’è andata veramente la cosa ieri notte… quindi non so…volevo chiarire con te tutta la questione…” ho risposto, alquanto in imbarazzo per la tensione che si stava creando tra di noi. “Perché sai, poi domani parto e sinceramente non me la sento di andare via senza aver fatto pace con il mio migliore amico. Quindi adesso siediti qui e parliamo una volta per tutte.” ho detto con tono deciso, indicandogli il muretto dietro di me. Volevo chiudere questa faccenda il più presto possibile e dimenticare tutto.

“Okay…” ha risposto lui, avanzando un po’ titubante, per poi sedersi sul muretto. Mi sono seduta al suo fianco. Wow, era davvero agitato… l’ho notato soprattutto dal fatto che continuava a giocherellare con i suoi numerosi braccialetti, cosa che fa sempre quando si sente così.

“Okay, allora… Mi dispiace di averti trattato male sta mattina e-“

“No, ti prego Lotts, non ti scusare. È solo ed esclusivamente colpa mia. Sono stato un idiota e ho agito impulsivamente, senza neanche ascoltarti, anzi ti ho praticamente aggredita! Oh mio dio! Come fai a non essere incazzata con me?! Io mi odio per averti trattata così, ingiustamente!” ha esclamato Michael, per poi coprirsi la faccia con le mani. Ohhh finalmente stava esprimendo cosa provava! Facciamo passi avanti!

“heyhey tranquillo…” ho detto io, poggiandogli una mano sulla schiena. “Sta mattina ero parecchio arrabbiata… più che altro perché non capivo il motivo di tutta quella rabbia che avevi tirato fuori e mi irritava che tu non mi avessi voluta ascoltare…e poi anche perché ci eravamo riappacificati poco prima e già stavamo litigando di nuovo… Ma adesso è ok. Cioè, mi è passata. L’importante è che tu abbia capito il malinteso” ho continuato, con voce pacata.

“Mi dispiace tanto Lotts…Non volevo essere così aggressivo… Sono un casino! Riesco a fare solo cazzate con questo carattere di schifo che ho! Mi sento davvero un verme per averti trattata così male…è solo che… cioè…quando vi ho visti insieme…tu e Luke intendo…insomma, non so… io…” ha cominciato a dire, con lo sguardo fisso verso terra.

“Tu… cosa?” ho detto io, incalzandolo a finire la frase. Il mio cuore ha cominciato a battere più velocemente. Per un momento mi è balzata in mente l’idea che mi stesse per dire che gli piacevo e che era geloso di me e Luke, cosa che avrebbe dimostrato la tesi delle mie amiche. Oh, cavolo. E se lo avesse fatto? Cosa avrei dovuto rispondere? Cavolo. Quei secondi di silenzio sembravano durare secoli.

“Cioè io... non voglio che ti faccia soffrire…tutto qui.” ha detto, senza mai alzare lo sguardo. Okay, falso allarme. “Insomma…alla fine lo conosciamo da poco Luke… e cioè… tu stai facendo le tue prime esperienze… ma lui ha già avuto delle ragazze in passato… e insomma, pensare che tu potessi aver fatto quel passo importante così presto con tutte le tue insicurezze, poteva significare o che mi avevi mentito sulle tue paure o che lui ti aveva praticamente obbligata a farlo ed entrambe le idee mi facevano terribilmente arrabbiare!” ha detto, alzando finalmente lo sguardo e guardandomi dritta negli occhi. (http://33.media.tumblr.com/b69c43b0a30ebf488b2b21d92e5e5368/tumblr_inline_njircq5rwI1sns8yj.gif ).
Sono arrossita irrimediabilmente. Okay, calma Lotts. Calmati.

“Ma non è andata così…” ho risposto.

“Già...” ha detto lui. C’è stato un momento di silenzio imbarazzante. “Scusami. Davvero…Abbraccio?” ha chiesto lui allargando le braccia. Ho fatto una piccola risata.

“Okay okay…” ho risposto divertita e ci siamo abbracciati. Mi ha stretta forte forte ed ho chiuso gli occhi. Oddio come mi mancava quella sensazione. Ho sospirato. Poi Michael ha spostato leggermente la testa, tanto da avvicinare la sua bocca al mio orecchio.

“I like the summer rain
I like the sounds you make
We put the world away
We get so disconnected” ha cantato sommessamente, quasi sussurrando le parole nel mio orecchio. Le sue labbra sfioravano appena la mia pelle ed il suo respiro, la sua voce mi stavano facendo impazzire. Ho ruotato anche io la testa verso il suo collo. Oddio cosa stava succedendo? Cosa stava facendo? Cosa stavo facendo?!

“MICHAAAAAEEL!” la voce ci Karen è risuonata da dentro casa. Subito dopo ho sentito il rumore della porta del retro che si apriva.

“Michael, tesoro!”. Abbiamo sciolto subito l’abbraccio. “Oddio, scusate l’interruzione…volevo sapere se avevi chiesto a Lotts se vuole rimanere per cena…” ha continuato Karen, un po’a disagio. Io ero paonazza, completamente. Le ho lanciato uno sguardo e poi l’ho puntato per terra. Non che stessimo facendo niente di particolare, ma il mio cervello non ci stava capendo più niente. Il suo abbraccio, la sua voce calda, le sue labbra che sfioravano il mio orecchio mi avevano fatto scendere brividi di piacere lungo tutto il corpo. Dovevo stare calma. Cosa cavolo mi succedeva?! E perché Michael faceva queste coseee?!?

“Ah…no bhe… non gliel’ho chiesto…è già l’ora di cena?” ha risposto Mike, un po’ in imbarazzo.

“…Volete che vi lasci un altro po’-“ ha cominciato a dire Karen, rientrando dentro casa.

“NONO” abbiamo esclamato noi due all’unisono, scattando in piedi. Ci siamo guardati per un istante, sopresi dalla nostra sincronia, poi abbiamo subito abbassato lo sguardo.

“O- kaaay… allora, ehm, Charlotte, vuoi rimanere per cena?” ha chiesto Karen, confusa dalla situazione stramba.

“Ehm, si…si! Penso vada bene! …però dovrei avvertire mamma… Perché non ho il cellulare con me…” ho risposto io, facendo un sorriso colpevole.

“hahah, tranquilla cara! Adesso la chiamiamo! Magari vogliono venire anche loro qui a cena! Dai, intanto andiamo dentro!” ha esclamato lei, facendoci segno di entrare in casa. Ho lanciato uno sguardo veloce a Mike e lui mi ha sorriso timidamente.

 
I miei genitori sono arrivati a casa Clifford per le 7.30 p.m. e una mezz’oretta dopo è rientrato anche Daryl. Quando ci siamo ritrovati tutti seduti intorno al tavolo della cucina, sono tornata bambina. Da quanti anni non ci vedevamo più tutti insieme? Ne saranno passati per lo meno 6 o 7 dall’ultima volta! Come avevamo fatto a dimenticare questa routine? Era una delle cose che amavo di più! All’inizio della cena mi sono sentita quasi strana (non ero più abituata a ritrovarmi insieme ai miei genitori, Karen, Daryl e Michael tutti nello stesso luogo e allo stesso tempo), ma quasi subito la situazione si è rilassata e tutto è tornato come una volta: Karen e la mamma con i loro discorsi, Daryl e i suoi aneddoti, Mike che scoppia a ridere per le battute cretine di papà (https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/originals/6b/ed/be/6bedbe1cf83c1c6c975b675f321d5b6f.jpg )... Wow, non riuscivo a smettere di sorridere! La cena è continuata stupendamente, abbiamo mangiato benissimo, ci siamo divertiti tanto e abbiamo parlato di un sacco di cose. Dopo aver aiutato Karen a sparecchiare, ci siamo spostati in giardino dove siamo stati un altro po’ a chiaccherare tutti insieme, poi io e Michael siamo andati in camera sua. Mi sono seduta per terra poggiando la schiena sul lato del suo letto e lui ha fatto lo stesso accanto a me.

“Oddio quanto mi sono mancate le serate così!” ho esclamato io super felice.

“Anche a me, un sacco!” ha risposto Mikey, facendo un’espressione dolcissima (http://33.media.tumblr.com/6e213afd3d947d5a0fd02e24feee1152/tumblr_nmg3c0O46i1rptmfvo2_250.gif ). Gli ho sorriso timidamente ed ho abbassato lo sguardo, anche se sarei voluta rimanere a guardarlo per sempre. Era così bello: il suo sorriso illuminava la stanza ed i suoi occhi brillavano, vi giuro, come non mai. Era felice e si vedeva. Avrei voluto abbracciarlo di nuovo, ma temevo un po’ cosa sarebbe potuto succedere, non avevo intensione di creare altre situazioni strambe…

“Ora dimmi come faccio a partire domani senza sentire nostalgia di voi, dopo questo revival dei tempi passati!” ho continuato io.

“Ma suuuuu, che ti saremmo mancati in ogni caso!” ha risposto lui, dandomi una piccola spinta e facendomi un sorriso divertito.

“TU di sicuro non mi saresti mancato!” ho detto io con tono scherzoso, dandogli a mia volta una spinta.

“Sì, certo…” ha risposto lui con sarcasmo (  http://38.media.tumblr.com/34fa686e59d51454ce1b43cfde2229f4/tumblr_nb6xbvbINr1thzmk4o5_250.gif ). Gli ho sorriso per poi abbassare lo sguardo. “Bhe, neanche tu mi mancherai…” ha detto lui, sempre con tono scherzoso, alzandosi in piedi per poi dirigersi verso la sua scrivania. “Mi mancherai così poco che…ti ho già preparato il regalo di Natale” ha continuato lui, tenendo in mano un pacchetto. Ho spalancato gli occhi ed il mio cuore si è sciolto.

“Oh mio dio Mikey! Non dovevi! Ora mi sto sentendo un verme perché io non ho niente per te!” ho esclamato io, mentre lui si risedeva accanto a me.

“Lotts non dire cazzate e prendi il pacchetto!” ha controbattuto lui, porgendomi il pacchetto. Ecco il buon vecchio Michael che rispunta fuori hahah! Ho fatto una piccola risata ed ho preso il regalo. “Lo puoi aprire durante il viaggio in aereo se vuoi, calcolando che il volo durerà tipo 5 giorni hahahah!”

“hahah già… Va bene, allora lo apro domani… Grazie Mikeyyyyyy!” ho esclamato per poi abbracciarlo (finalmente). Quando lui si è girato verso di me per ricambiare l’abbraccio, dalla sua tasca dei pantaloni è partito un

yeah YEah YEAH YEAAAAAHHHHHHH!
I don’t wanna close my eyes
I don’t wanna fall asleep ‘cause I’d miss you baby
And I don’t wanna miss a thing!”

Aveva schiacciato l’ipod che stava in tasca e gli era partita una canzone per sbaglio hahah.

“OOOps hahah!” ha detto Mike, mettendo in pausa la musica.

I Don’t Wanna Miss A Thing degli Aerosmith! É una delle mie canzoni preferite!” ho detto io.

“Eh già, anche a me piace un sacco… La vuoi sentire?” ha chiesto lui, tirando fuori le sue cuffiette.

“Certo! Ma bisogna prima creare la giusta atmosfera!” ho esclamato, per poi andare a spegnere la luce.

“hahah okay! Tieni” ha detto poi Michael, passandomi una cuffietta. Poi ha fatto play e la musica è cominciata. Più ascoltavo le parole della canzone, più mi rendevo conto che il suo testo rispecchiava perfettamente i miei pensieri in quel momento.

And I don’t wanna miss one smile
And I don’t wanna miss one kiss
Well,I just wanna be with you, right here with you
Just like this
And I just wanna hold you close
I feel your heart so close to mine
And just stay here in this moment for all the rest of time

Ho posato la testa sulla spalla di Michael e ho chiuso gli occhi. Lui mi ha subito stretta forte. Sentivo il suo respiro, il suo cuore che batteva, volevo averlo il più vicino possibile a me. Mike ha posato la sua guancia sulla mia testa ed ha cominciato a cantare sommessamente, seguendo la canzone.

Because even if i dream of you
The sweetest dream would ever do
I’d still miss you baby
And I don’t wanna miss a thing”

Ok. Mi stavo per mettere a piangere, ma ho tenuto duro. Sembrava che me la stesse praticamente dedicando. Cosa ci era successo? Il nostro rapporto non era più lo stesso e forse per me non sarebbe mai più tornato come era una volta. Non volevo lasciarlo, seppure per un solo mese! Avrei sentito troppo la sua mancanza. La canzone stava per finire quando hanno bussato alla porta della camera. Abbiamo levato le cuffiette.

“Lotts? …Ragazzi? Che state facendo al buio?” la voce un po’ sconcertata di mia madre ha brutalmente invaso la nostra piccola oasi di felicità. Ci siamo alzati in piedi e Michael ha acceso la luce dall’interruttore vicino al suo letto.

“Stavamo solo ascoltando della musica…” ho detto, mostrandole l’ipod. “Il buio serviva per l’atmosfera… un po’ come al cinema”

“Ohhh, capisco” ha risposto, per poi sorriderci. Posso solo immaginare cosa mamma avesse pensato che stessimo facendo… è sempre la solita mamma, apprensiva e un po’ paranoica per certe cose, ma le voglio bene. Ho alzato gli occhi al cielo divertita. “Bhe, in tal caso scusate l’interruzione… ma dobbiamo andare Lottie! Domani partiamo presto e tu non hai ancora finito la valigia…”

“Ah…va bene....allora arriviamo” ho risposto io, un po’ delusa dal fatto che dovessimo già tornare a casa, e siamo andati con lei fino fuori in giardino. Lì ci siamo salutati tutti e ci hanno augurato buon viaggio, infine ci siamo incamminati verso casa. Wow, non avevo neanche avuto l’occasione di salutare per bene Michael...cioè, senza la presenza dei nostri genitori che ci fissavano! Senza neanche pensarci, mi sono voltata indietro ed inaspettatamente ho visto Mike ancora affacciato dal cancello. Un grande sorriso è apparso sul mio viso così l’ho salutato con la mano e lui mi ha fatto in risposta il nostro saluto: linguaccia e segno del “rock ‘n’ roll” con la mano destra. Ogni tanti mi rigiravo verso casa sua per vedere se ci fosse ancora: è rimasto lì a guardarci andare via, fino a quando non abbiamo svoltato l’angolo! Quanto mi mancherà…
Durante il tragitto fino a casa ho parlato del più e del meno con i miei, poi, una volta arrivati, ho finito la valigia e mi sono lanciata sul letto come mio solito. A quel punto ho cominciato a ripensare a tutto quello che è successo oggi con Michael, alle sensazioni che mi fa provare e a come la mia testa sia sempre più confusa riguardo i miei sentimenti ogni volta che sto con lui. Poi ho sentito una vibrazione. OH. CAZZO. IL. MIO. CELLULARE. Era rimasto a casa tutto il tempo. OH CAzzoooo. LUKE. Mi ero completamente dimenticata di lui! Mi sono dimenticata del mio ragazzo! OH mio dio! Ho spalancato gli occhi e sono scattata a prendere il cellulare. Mi sono messa a rispondere a tutti i messaggi che mi avevano inviato durante l’intero corso della giornata: ho ringraziato Calum del suo aiuto, ho scritto alle ragazze nella nostra chat di gruppo per scusarmi, poi ho visto che Ashton mi aveva inviato una richiesta di amicizia su Facebook e l’ho accettata con grande piacere; infine stavo per mandare un messaggio a Luke, ma invece ho deciso di chiamarlo, mi sembrava il minimo.

“Lotts!” ha risposto la voce di Luke. Ho sorriso.

“Ciao… scusa se sono scomparsa” ho risposto io, sentendomi molto in colpa.

“è ok… mi hanno spiegato cos’è successo… ma perché te ne sei andata via con Ashton? E soprattutto perché non mi hai mai risposto al telefono?” ha chiesto lui, con un tono un po’ abbattuto.

“Lo so, ti chiedo infinitamente scusa! Ero così arrabbiata che l’unica cosa che volevo fare era tornare a casa e proprio in quel momento ho incontrato Ashton che mi ha offerto un passaggio, molto amichevolmente… per quanto riguarda il telefono, l’ho completamente dimenticato a casa quando sono uscita per andare da Michael e-“

“Sei andata da Michael?!” ha esclamato lui sorpreso. Oh mannaggia. Calum non gli aveva detto niente? 

“Bhe, si… insomma… per chiarire… per fare pace su quella questione… perché, cioè… è il mio migliore amico… e non abbiamo mai litigato su cose del genere… però da quando…insomma…”

“…Sono subentrato io” ha continuato Luke, con tono serio.

“Sì…insomma sta avendo questo atteggiamento un po’ strano… e quindi io…”

“Tu sei subito corsa da lui” ha continuato di nuovo Luke. Sono avvampata. Aveva ragione. Dopo tutto quel casino, la prima cosa che ho fatto è stata correre da Michael e non andare dal mio ragazzo. Il mio cervello non ci stava capendo più niente.

“Senti Luke, mi dispiace un sacco. Scusami se mi sto facendo viva solo adesso, ma dovevo risolvere questo problema! L’ho fatto per il bene di tutti, in modo che non si creassero tensioni tra il nostro gruppo di amici per causa di uno stupido fraintendimento… l’ho fatto per noi” ho detto io, timidamente….

“Va bene Lotts, stai tranquilla ho capito…” ha risposto Luke, con voce dolce e rassicurante. Mi sono tranquillizzata. “Spero che Mike prima o poi si abitui all’idea di noi due insieme” ha continuato lui, facendo una piccola risata. Ho sorriso.

“Già…” ho risposto.  Siamo stati un po’ in silenzio.

“Dovresti riposarti Lottie, domani ti aspetta un viaggio lungo e faticoso” ha detto poi Luke. è così gentile e premuroso e bello e perfetto e io mi sentivo uno schifo di persona, perché non lo avevo trattato come si meritava.

“Già... però non vogliooooo!” ho esclamato io, infilando la testa sotto il cuscino. Luke si è messo a ridere. Oddio la sua risata è così bella.

“uffff… non mi va di partire! Non ci siamo neanche salutati…” ho detto io tristemente, rendendomi conto di non essere riuscita a salutare nessuno dei miei amici. Ed il solo pensiero di non poter più avere l’occasione di abbracciare, di baciare e di sentire Luke al mio fianco fino a quando non sarei tornata a Sydney, mi riempiva di tristezza, nonché di senso di colpa, perché alla fine era colpa mia, avevo concentrato tutte le mie attenzioni ed il mio tempo su Michael.

“Bhe, in effetti un bacio d’addio non sarebbe stato male…” ha risposto lui. Riuscivo a percepire il suo sorriso mentre lo diceva. “Però, vabbè, non si può avere tutto dalla vita! Hahah! Dai Lotts, ci sentiamo su Skype non appena arrivi là! Ok?”

“Okay okay…”

“Ora vai a dormire piccola” ha detto lui, quasi sussurrandolo. Sono quasi morta. “Buona notte”

“Buona notte Luke… a domani” ho risposto io, poi abbiamo abbassato.

Detto ciò, siamo arrivati al presente ed eccomi qua a raccontarmi le disavventure della mia vita! Allucinante come un sacco di cose stiano cambiando in queste poche settimane! E domani parto per Londra! Oh mio dio, ci siamo! Non vedo l’ora di raccontarvi cosa succederà! Speriamo che il viaggio vada bene hahah.
 
A presto,
Lotts (:

 

** SALVE PEOPLE! Dop i soliti 5 mesi che non aggiorno, eccomi qua! hahaha! La storia continua, Lotts sta per partire per Londra! Cosa succederà durante questa estate che è appena cominciata? Se vi va, fatemi sapere che ne pensate! A presto <3 <3

  
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