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Autore: Montreal    25/05/2015    0 recensioni
Sono passati dieci anni da quando Cordelia è diventata la nuova Suprema, e nella Congrega c'è aria di cambiamento.
Leonard Saint-Claire, nuovo studente, nonché primo alunno di sesso maschile a frequentare la Robichaux's Academy dopo molto tempo, si troverà suo malgrado coinvolto in una fitta rete d'intrighi, complotti e battaglie per la conquista del titolo di prossima Suprema.
Riuscirà Cordelia a mantenere il potere? Oppure sarà surclassata da un nemico che cospira nell'ombra?
Genere: Fantasy, Mistero, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Cordelia Foxx, Nuovo personaggio, Zoe Benson
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Cordelia si alzò dal lettino ed incominciò a recuperare i vestiti che si era tolta per permettere al dottore di visitarla.

Il medico le aveva detto di non preoccuparsi, che a quarantacinque anni era normale manifestare problemi cardiaci, doveva solo pensare a riposarsi ed a ristabilirsi, e che con qualche accorgimento non avrebbe più avuto problemi.

Ma le parole l'attraversavano come aria sotto un ponte.

Lei era la Suprema, santo cielo! E ciò che contraddistingue una vera suprema, fra le altre cose, è una salute di ferro. Ciò significava che i suoi poteri si stavano indebolendo.

Però è davvero assurdo si ritrovò a pensare, dopo aver salutato il dottore, mentre faceva le valige per tornare all'accademia capisco di non essere più giovane come una volta, ma l'avvento di una nuova suprema proprio in questo momento è un'ipotesi semplicemente ridicola. E c'è ancora così tanto da fare...

Chiuse la zip del suo trolley, poi si sedette sul letto della spoglia stanza d'ospedale, fissando la sua immagine riflessa nello specchio appeso al muro. Ad un primo sguardo non si vide cambiata molto rispetto a qualche anno prima, ma rimase molto turbata nell'individuare i primi segni dell'età che avanzava.

Piccole rughe andavano a formarsi attorno alla bocca, vicino agli occhi e sulla fronte.

Così tanto...

 

La mattina dopo il malore di Cordelia, Leonard si svegliò presto. Aveva preso sonno solo nelle ultime ore della notte, per via dell'agitazione, ma arrivare tardi il primo giorno non era per niente una buona idea.

Scese velocemente le scale e, attraversato l'androne, entrò in sala da pranzo.

Alcune allieve si stavano già servendo dal buffet.

La ragazza dai capelli lunghi (gli pareva si chiamasse Zoe) camminava per la stanza, controllando che tutto procedesse bene. Ogni tanto lanciava sguardi complici al ragazzo biondo vestito in maniera elegante che serviva la colazione. Aveva sentito dire da una delle allieve che lei e la ragazza più grossa facevano parte del Consiglio delle Streghe.

Leonard non faticò ad individuare una chioma fiammeggiante in mezzo a quel miscuglio di nero, tanto più che la proprietaria di quella testa si sbracciava nella sua direzione, indicandole il posto affianco a lei.

Leonard le sorrise nervosamente, poi si diresse verso il buffet, servendosi qualche muffin ai mirtilli.

Notò che molte delle allieve lo guardavano incuriosite. Si controllò l'abbigliamento. La sera prima Lydia gli aveva consigliato d'indossare qualcosa di nero, così aveva deciso d'imitare il vestiario della ragazza, per andare sul sicuro; jeans neri e camicia bianca.

Poi si ricordò che era certo l'abbigliamento che le incuriosiva, bensì la sua stessa presenza in quel posto.

Possibile che gli stregoni siano così rari?

Andò a sedersi vicino a Lydia, rivolgendole un timido sorriso.

-Che casino ieri, eh?- commentò lei.

-Già. Secondo te la signorina Goode si riprenderà?-

-Lo spero. Tutti sono d'accordo sul fatto che Cordelia sia tra le migliori Supreme che la Congrega abbia mai avuto, ma ciò che è successo ieri è stato sconcertante-

-Cosa vuoi dire?- gli sembrava piuttosto normale per una donna di mezza età avere problemi cardiaci.

-La Suprema si distingue per essere in perfetta salute. Se manifesta certi sintomi, significa che la sua ora è vicina, e che un'altra Suprema sta per rivelarsi-

-Ma non ti sembra un po' troppo giovane per lasciarci le penne?-

Lydia sollevò le spalle.

-Forse è semplicemente arrivata la sua ora. Anche se non credo che ci sia da preoccuparsi; Cordelia è forte, troverà un modo per superare anche questo-

Leonard annuì, poi iniziò a vagare con lo sguardo per la sala.

I suoi occhi si soffermarono su una ragazza dal volto affilato.

Aveva la pelle molto chiara, quasi marmorea, apparentemente senza alcuna imperfezione. Una folta chioma di capelli biondo platino le ricadeva sulle spalle. Quando alzò la testa verso di lui i suoi occhi azzurro ghiaccio incorniciati dalle lunghe ciglia nere parvero trapassarlo da parte a parte.

Leonard abbassò velocemente lo sguardo.

Lydia lo fissò con uno sguardo a metà fra l'incuriosito ed il divertito, si volse verso la ragazza ed alzò gli occhi al cielo.

-Gloria Mall. La Regina di Ghiaccio- sussurrò divertita -ti conviene non avvicinarti troppo-

-Guarda che non ti ho chiesto niente-

-Conoscere le regole potrebbe tornarti utile-

-Miss Goode mi ha già detto...-

-Intendo le vere regole, quelle che ti permetteranno di arrivare alla fine dell'anno tutto intero-

Leonard deglutì.

-Ce ne sono molte, ma a mio modesto parere la più saggia è; mai mettersi contro Gloria Mall. E' la strega più potente in questa stanza. Probabilmente sarà lei la prossima Suprema-

-C'è qualcos'altro che dovrei sapere?- chiese nervoso.

-Per la verità sì- disse assorta Lydia, guardando preoccupata l'altro lato della stanza.

Leonard seguì il suo sguardo, soffermandosi su una ragazzina appena entrata nella stanza.

Non doveva avere più di quattordici, forse quindici anni.

Sotto una felpa bianca indossava una maglietta nera, come da convenzione per l'Accademia.

Il volto, lievemente infantile, era calmo e rilassato, ma gli sfavillanti occhi verdi, sormontati da una frangetta di lisci capelli corvini, mandavano chiari segnali d'ostilità verso una persona in particolare.

Improvvisamente, il chiacchiericcio che fino a quel momento era imperversato nella sala si fermò, e l'aria si fece pesante.

-Porca miseria- mormorò Lydia, guardando la ragazzina avvicinarsi a Gloria, che sembrava non essersi accorta di nulla.

-Che cosa? Chi è quella?- chiese Leonard, lanciando occhiate furtive verso la scena.

-Serina Leroy- rispose lei, scura in volto -Con Cordelia fuori gioco c'era d'aspettarselo-

Leonard stava per sollecitarla a rivelargli qualcosa di più, quando la ragazza cominciò a parlare.

-Non te la caverai liscia come al solito, Mall- le disse minacciosa.

-Non ho idea di cosa tu stia parlando- affermò lei con tono annoiato.

-Oh povera cara! Aspetta che ti do' una mano io a ricordare-

Leonard si accorse solo all'ultimo che Zoe era sparita dalla circolazione.

La ragazza fece un gesto brusco con la mano nella direzione di Gloria, ed una ciotola impilata sul bancone del buffet le volò in testa, cospargendola di marmellata di arancia.

Gloria chiuse un attimo gli occhi, certamente pronta a esplodere come un vulcano in eruzione.

Poi, semplicemente, li riaprì, puntandoli verso il basso.

Il tappeto sotto i piedi di Serina si spostò di scatto, mandando la ragazza a terra con un sonoro tonfo.

La situazione sarebbe di certo peggiorata, non fosse stato per l'intervento tempestivo di Zoe, che si frappose in mezzo alle due e, allargando le braccia, le fece schiantare sulle pareti.

-Grazie di avermi avvisato, Kyle- sorrise al ragazzo biondo, prima che la sua faccia tornasse ad essere minacciosa.

-Questo tipo di comportamento non è accettato, qui- affermò, alzando il tono della voce.

-E' stata quella stronza a fare la fattura a miss Goode- affermò Serina, lo sguardo puntato contro Gloria.

Tutti nella sala emisero versi d'esclamazione.

-Sono calunnie- scandì la bionda, mentre si rialzava barcollando.

-Non vedi l'ora di prendere il posto di Cordelia! - le gridò contro.

-Adesso basta!- urlò Zoe -dovete imparare a controllarvi, qualunque siano le circostanze! Se cadete vittima delle vostre emozioni, brucerete, lo capite questo?!- guardò severamente tutte e due.

-E tu, Serina, hai formulato delle accuse molto gravi; lo sai questo, vero?-

-Sì- disse, abbassando la testa.

-E possiedi le prove per incolpare Gloria?- le chiese, ragionevole.

-No- ammise lei, gli occhi bassi.

Zoe sospirò,

-Le lezioni sono sospese per oggi, tornate nelle vostre stanze- annunciò la ragazza.

  
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