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Autore: Raven626    25/05/2015    1 recensioni
A Jump City c'è una nuova squadra di criminali, ma non sono normali cattivi, sono Supercattivi e toccherà a Robin, Cyborg, BB e Stella fermarli. Non avete letto male se non avete visto Raven tra i nomi, qui lei avrà un altro ruolo...
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Raven, Slade, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Siamo arrivati – disse l'uomo – ora scendete, all'ingresso dell'ospedale ci dovrebbe essere un infermiere americano, magari vi può aiutare lui -

- Grazie mille – disse Robin stringendo la mano dell'uomo.

- Di niente. Ora sbrigati, la tua amica non ha una bella cera -

- Certo. Forza, vieni Stella – disse il ragazzo “aiutando” l'aliena a scendere.

 

BB era già sceso dal camion e si stava dirigendo verso l'ospedale. Il ragazzo rimase molto sorpreso dall'edificio: era bianco e aveva tre piani, non aveva nulla in confronto all'ospedale dove aveva alloggiato prima. Attese di essere raggiunto da Robin e Stella, poi i tre entrarono. All'ingresso c'era una grande sala dove giravano in continuazione infermieri, dottori e soldati con la divisa sporca di sangue. Ai tre ragazzi si avvicinò un infermiere, era pelato e di corporatura robusta, si fece largo tra la gente e raggiunse in fretta i ragazzi i quali intuirono subito che lui doveva essere l'infermiere di cui gli aveva parlato quell'uomo.

 

- Salve – disse l'uomo – mi hanno avvisato del vostro arrivo. Non siete soldati, venite da Mosca? -

- Ehm... - Robin non sapeva che rispondere, non era neanche certo di sapere dove si trovassero, e se quella fosse una domanda a trabocchetto?

- Sì, veniamo da Mosca, siamo stati coinvolti in un bombardamento – disse BB.

- Allora, cosa posso fare per voi? Non sembrate feriti – notò l'uomo.

- In effetti siamo qui per un'amica, è una dottoressa -

- Intendete la ragazza arrivata questa mattina? L'hanno trovata in un'ospedale tedesco, ma sembra in tutto e per tutto americana, strano, non credete? -

- Già, sa dove la possiamo trovare? -

- Adesso dovrebbe essere in pausa, venite, vi porto da lei -

 

Seguirono l'infermiere e salirono al terzo piano, era quasi deserto, doveva essere il piano riservato ai soli dottori perché non c'era neanche un paziente, ogni tanto passava un infermiere o un medico, ma non c'era molta gente.

 

- Dovrebbe essere lì – disse l'infermiere fermandosi davanti ad una porta – la sua pausa finisce tra dieci minuti, quindi vedete di sbrigarvi se dovete dirle qualcosa, è pieno di feriti, non possiamo permetterci ritardi -

- Certo, stia tranquillo – disse Robin.

 

L'uomo si voltò e tornò ai piani inferiori e i tre rimasero qualche istante indecisi sul da farsi, fermi e immobili davanti a quella porta.

 

- Ehm... BB – disse Robin – Stella vorrebbe visitare l'ospedale, nonostante siamo qui in missione vuole approfittare di questa “gita” per vedere un po' com'erano le cose negli anni '40. Hai cinque minuti per recuperare Raven, se non ti vorrà seguire, noi ce ne andremo senza di lei, chiaro? -

- Cristallino – disse BB deglutendo.

- Bene – disse Robin dirigendosi verso Stella, che si era già intrufolata in una camera.

 

BB prese un bel respiro, poi, silenziosamente, aprì la porta. Si affacciò sperando che quell'infermiere non si fosse sbagliato e quando riconobbe un groviglio di capelli lilla in fondo alla stanza, sentì un tuffo al cuore. Raven era seduta di schiena e teneva una tazza fumante tra le mani, la radio era accesa e trasmetteva delle notizie su come stesse procedendo la guerra. Il ragazzo entrò chiudendosi la porta alle spalle, Raven non si voltò, il volume della radio era troppo alto per far caso ai passi di BB. Il ragazzo si avvicinò sempre di più, finché non arrivò alle spalle della ragazza, poi si schiarì la voce rumorosamente per farsi notare.

 

- La dottoressa Roth è richiesta ai piani inferiori. Più precisamente nella stanza 2015 del reparto Jump City -

 

All'udire quella voce, Raven sussultò e la tazza le cadde dalle mani frantumandosi sul tappeto, la ragazza si voltò di scatto e quando vide BB, si alzò dalla sedia così velocemente che il ragazzo neanche la notò, per poi stringerlo in un abbraccio così forte da essere quasi pari a quelli di Stella. All'inizio BB sussultò essendo stato preso alla sprovvista, ma presto si trovò a ricambiare l'abbraccio.

 

- Temevo che avessero trovato il nascondiglio – disse lei soffocando le lacrime nel maglione di BB.

- Stai tranquilla, è tutto a posto – disse lui iniziando ad accarezzarle amorevolmente il capo – torniamo a casa -

- E come? Nessuno di noi due ha più i poteri e entro poche ore questo ospedale non esisterà più, sta arrivando l'esercito tedesco -

- Hai ragione, ma sono arrivati anche Robin e Stella, ci penseranno loro a riportarci a casa -

- E poi cosa succederà? Non penso che loro si fidino di me -

- Impareranno a fidarsi e per quanto riguarda Shadow, ti aiuteremo noi a risolvere la faccenda. Ora non devi far altro che seguirmi -

 

La ragazza annuì lievemente, poi si sporse verso di BB ancora di più di quanto già non fosse...

Si sentì un rumore, la maniglia si stava abbassando e, intuendo che si trattasse di Robin, i due sciolsero in fretta l'abbraccio. In effetti la persona che stava bussando era proprio Robin che irruppe nella stanza con Stella al seguito.

 

- Sbrighiamoci, stanno arrivando gli infermieri – disse il leader – BB, dammi la mano, anche tu, Stella e tu... Raven... tu prendi la mano di BB – disse tirando fuori un comunicatore – Cyborg, siamo pronti -

- Ricevuto – disse Cyborg – partenza tra dieci... nove... otto... -

- Cyborg! - disse Robin esasperato – schiaccia quel pulsante e falla finita! -

- Va bene, va bene, ma così non c'è gusto... - si lamentò il mezzo robot – partenza – disse continuando a sbuffare.

 

I quattro ragazzi vennero coperti da una luce azzurra e quando l'infermiere aprì la porta, tutto ciò che trovò fu un biglietto, posto accanto alla radio.

“Evacuate l'edificio, avete due ore prima dell'arrivo dell'esercito tedesco. Dottoressa Roth”.

 

Un fascio di luce illuminò per qualche istante la grande sala della torre. Cyborg si dovette coprire l'occhio buono per non rimanere accecato e quando il bagliore si affievolì, nella camera trovò i suoi amici, più una ragazza che non conosceva. Senza il mantello Cyborg non riconobbe la maga e rimase qualche istante ad interrogarsi su chi fosse e perché, nonostante ormai il viaggio fosse finito, stringeva ancora la mano di BB.

 

- Ben tornati! - disse abbracciando i tre ragazzi – io e te dobbiamo fare un discorsetto – disse poi a BB – non è passata neanche una settimana e sei già sparito per ben due volte! Che c'è, vuoi fare un nuovo record? Magari per vedere quanto ci vuole per farmi impazzire? Bé, ti riterrai soddisfatto a sapere che a causa tua sono già sulla lista dei “prossimi al ricovero” del manicomio di Jump City! -

- Ehm... - BB era senza parole, si era aspettato di tutto al suo ritorno ben che meno una ramanzina fatta dal suo migliore amico – in mia difesa: la prima volta non sono sparito intenzionalmente e la seconda l'ho fatto per una buona causa -

- E poi chi è quella ragazza? - chiese Cyborg guardando Raven.

- Non la riconosci? È Raven -

- Cosa!? Quindi la tua “buona causa” era salvare il nemico! Certo che tu mi vuoi proprio morto, scommetto che finché non mi vedrai in una camera d'isolamento con tanto di pareti imbottite non sarai felice, dico bene? - chiese il mezzo robot, anche se non si capiva bene se stesse dicendo sul serio o stesse solo scherzando visto che sorrideva.

- Può darsi – disse BB ricambiando il sorriso, felice che il “ramanzina-time” fosse finito – è poi non è il nemico. È cambiata, adesso sta dalla nostra parte -

- Sicuro? - chiese Cyborg guardando scetticamente Raven, che ora si era rimessa il mantello ed era alle prese con una conversazione con Stella.

- Al 100% - lo assicurò l'amico – a proposito di nemico... che fine hanno fatto i Dark Flash? -

- Sistemati per le feste: Haker e Jack sono in due carceri di massima sicurezza, lei è in Danimarca e lui in Egitto, quindi non ci dovrebbero essere problemi, Nightmare è in una cella nella Bat-caverna e sono certo che non riuscirà a scappare da lì, l'unico che ci manca è Element – concluse Cyborg orgoglioso.

- No, non è l'unico – disse BB – Element non sarà un problema, Raven ha detto che è ferito, ma c'è anche un altra persona, forse più pericolosa di tutti loro messi insieme. Si chiama Shadow e solo Raven sa dove si trova -

- Capisco, ma se invece Raven non fosse cambiata? Se avesse solo voluto una scorta per tornare in questa epoca? E se quando la facciamo andare nel nascondiglio segreto per recuperare Shadow, lei torna dalla sua parte? -

- Ti rendi conto che ogni tua frase aveva un “se” davanti? Io invece ho solo una frase, ma ne sono certo: Raven non è cattiva! E se per farvelo capire lo dovrò ripetere mille e mille volte ancora, non importa, continuerò a dirlo finché non sarò certo che voi ci crediate, chiaro? -

 

Il mezzo robot restò ammutolito davanti a quello che probabilmente era il discorso più serio che avesse mai sentito uscire dalla bocca dell'amico. Si limitò ad annuire, anche se in realtà non era ancora molto convinto.

 

- Allora... adesso cos'hai intenzione di fare? - chiese Cyborg.

- Ehm... di solito questa domanda non la facciamo a Robin? -

- Di solito è così, ma a quanto pare questa volta tu ne sai più di lui e non pensavo che l'avrei mai detto, ma:... cosa dobbiamo fare? -

- Domani ci faremo dire da Raven dove si trova Shadow, sconfiggeremo Element e poi ci occuperemo di lui -

- Domani? Vuoi dire che oggi Raven dormirà qui? -

- Cyborg! - disse BB esasperato – non farmelo ripetere, per favore, non costringermi a rifare quel discorso, anche perché non so se sarei capace di rifarlo -

- Ho capito, vuol dire che questa notte non potremo giocare ai videogiochi visto che sul divano ci sarà Raven -

- Cyborg! Mi rifiuto di far dormire Raven sul divano! Magari può stare con Stella, sembra che quelle due vadano d'accordo – disse dando un'occhiata alle due ragazze, che in quel momento stavano parlando, o almeno Stella stava parlando, la maga si limitava ad ascoltare e ad annuire ogni tanto.

- Può essere un'idea – disse Cyborg – dopo la cena ne parleremo con più calma, ok? -

- Va bene, a proposito, sono già le nove, perché non è ancora pronto niente? -

- Pensi sempre a mangiare, tu – disse Cyborg scuotendo il capo – certe abitudini non si perdono mai, eh? Io sto ancora indagando sul perché tu non ingrassi mai, ti ho visto ingurgitare montagne di cibo, eppure sei ancora uno stecchino, capisco Robin che va in palestra, ma tu stai tutto il giorno davanti alla TV! Hai un verme solitario? -

- Forse... ma adesso non è di questo che ci dobbiamo occupare. Se vuoi cucino io -

- No! Non ti avvicinare ai fornelli! - disse Cyborg parandoglisi davanti – sono stato a digiuno per quasi una settimana a causa tua e adesso che posso finalmente mangiare qualcosa non intendo deludere il mio stomaco con quella porcheria che tu ti ostini ancora a chiamare “cibo” -

- Intanto quella “porcheria” si chiama tofu e poi, tanto per la cronaca, la carne di porco sta nei tuoi hamburger, di certo non nella mia insalata -

- Fa niente, oggi cucino io -

- Ma così sarei io quello che starà a digiuno! -

- Ragazzi – disse Stella avvicinandosi – non c'è bisogno di litigare, posso sempre cucinare io -

- Ehm... grazie per il pensiero, Stella... – disse Cyborg guardandosi intorno in cerca di una scappatoia dall'appuntamento con il water – ma oggi era il turno di Robin di cucinare - disse alzando la voce in modo che il leader lo potesse sentire – non è vero, Robin? -

 

Il leader sorrise nel vedere quella scena e, nonostante non fosse particolarmente bravo con i fornelli, capì che era l'unica speranza che non avrebbe costretto gli altri a mangiare zuppe da cui spuntavano tentacoli, o ancora peggio e a dire alla fine che era tutto delizioso, fu per questo che alzò il pollice in segno affermativo. Sapeva che il giorno dopo si sarebbe scatenato il finimondo, aveva sentito la conversazione tra BB e Cyborg quel tanto che gli bastava da capire come stavano le cose, ma nonostante ciò non poté che essere felice del fatto che, almeno per una sera, le cose sarebbero tornate alla normalità: con Stella che saltellava per la sala sorridendo, con BB e Cyborg che litigavano per chi deve preparare la cena, con lui che doveva sopportare i loro litigi e dimostrare che in quella torre c'era almeno una persona mature e adesso anche con Raven, che stava appartata in un angolo con un libro tra le mani, preso dalla biblioteca della torre.

   
 
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