Anime & Manga > Detective Conan
Segui la storia  |       
Autore: Laix    25/05/2015    4 recensioni
Lo scopo di questa raccolta di one-shot è di sperimentare varie coppie (non solo love couples) sia tra le più conosciute che tra le più impensabili. Alcune delle presenti sono già state suggerite da voi: con diversi personaggi e couple sperimentate, si vede cosa ne esce e si cerca di accontentare tutti! Non siete vincolati alla lettura dell'ultima shot pubblicata... Ogni shot è una storia a sé, quindi liberi di aprire la tendina dei capitoli e scegliere i duetti favoriti! ;) I contesti possono essere dei più svariati, anche passando per l'assurdo :D
***
35. Mary Sera e Shuichi Akai ~ [Sei dura, donna. Dura come la pietra, il ghiaccio, sei cemento. Io con te divento calce ma tu non ti rompi mai, una corrente salata che viaggia al contrario e apre le onde. Eppure guarda cosa hai nascosto lì sotto. Dietro le botte, gli insulti, lo sguardo, l'odio, ti stai solo preoccupando per me e per il destino avverso che inseguo. Hai già visto tutto coi tuoi occhi e su un altro uomo.]
Genere: Commedia, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Ai Haibara/Shiho Miyano, Heiji Hattori, Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa, Vermouth | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama, Ran Mori/Shinichi Kudo, Shiho Miyano/Shinichi Kudo
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

3. Shinichi e Ran ~

***




Lenzuola azzurre



- Ehm... lasceresti qualcosa anche a me, magari? -
- C-come? Sì, certo! -
Ran si bloccò all'istante, in pieno imbarazzo. Stava mangiando come un bue inferocito, e per giunta era tutto cibo che Shinichi aveva gentilmente portato a casa sua per non farla cucinare. Avevano programmato una bella serata da soli, approfittando dell'assenza di Kogoro in agenzia, per mangiare tutte quelle meravigliose pietanze. Solo che Ran stava facendo fuori tutto praticamente da sola, in preda ad una fame che pareva cosmica.
- Cioè, se hai così fame puoi mangiare quanto vuoi, ti chiedo solo di lasciarmi... che so, quella polpetta laggiù, che sembra buona -
- Ma ti pare?? Hai portato tutto tu, è chiaro che dovremmo fare almeno a metà... perdonami, mi fermo un secondo per una pausa -
E subito dopo aver pronunciato quelle parole, afferrò di soppiatto una patatina per infilarsela in bocca. Mh, che goduria, che goduria.
Ma che le prendeva?
Shinichi la guardava perplesso, anche se abbastanza divertito. Non gli era mai capitato di vedere Ran in quella condizione. Lei era molto imbarazzata, guardava in basso rossa in volto, con qualche chicco di riso ancora appiccicato al viso.
- Sei nervosa perché hai paura che tuo padre rientri all'improvviso e devasti la nostra serata? E' per questo che mangi velocemente? -
- No, no, mio padre lo sa, ed anche se non gradisce troppo la nostra unione... non farebbe niente di sconveniente -
- Sicura? Io comunque ti avevo offerto di venire a casa mia, in villa Kudo. Come sai è vuota da tempo -
- Sì, ma ti ho già spiegato il motivo per cui preferivo rimanere qui -
Già, gliel'aveva spiegato. Ran aveva detto di non sentirsi molto bene da tutto il giorno, e che perciò preferiva non uscire per non rischiare di prendere freddo. Credeva di avere problemi allo stomaco, la nausea l'aveva colta spesso fin dal mattino.
- Mi ricordo, tranquilla. Solo pensavo, se non ti sei sentita bene... non è il caso che diminuisci un po' questa frenesia mangereccia? -
Senza accorgersene minimamente, Ran aveva ripreso a mangiare con le mani dei panini cinesi oliati, ovviamente priva di ritegno. Ma cosa diavolo...? 
- Aaah!! Shinichi, non... non so cosa mi sia preso!! Non lo faccio apposta, io... -
Si infilò in bocca un pezzo di carne con velocità, come se il buco nero dentro di lei assorbisse rapidamente tutto ciò che era imbandito su quella tavola, con o senza la sua volontà.
Shinichi scoppiò a ridere di gusto, in fondo era una scena davvero memorabile e divertente.
- Sei spassosissima! -
- Piantala! Non è vero, ti faccio solo pena! -
- Ma no, davvero, sono contento se mangi così! Sei molto magra, mi fa piacere se metti su un po' di chili -
- Non ti azzardare a dire che... -
Ran non completò la frase, perché la sua bocca fu improvvisamente intasata di dolci spugnosi al cioccolato che richiedevano una masticazione attenta e prolungata. Ma quando li aveva presi? Si era persa un passaggio. Era inutile, il controllo le stava completamente sfuggendo.
- Azzardarmi a...? - continuava a provocarla Shinichi, con un sorrisetto perfido in volto.
Dopo che aver deglutito quei dolci Ran gli mise il broncio, decisa a mantenerlo almeno fino alla fetta di torta successiva. Ma poi scoppiò a ridere, di punto in bianco, rendendosi conto dell'assurdità della situazione che lei stessa aveva creato. La sua risata contagiò anche Shinichi, continuarono a ridere per svariati attimi con serenità e spensieratezza.
Finché Ran non espresse le sue impressioni.
- Ahahah! Incredibile! Accidenti, non mi è mai successo! Sarò incinta, magari è per quello! Ahahah! -
Il ragazzo bloccò di colpo la sua risata, gli occhi usciti fuori dalle orbite per svariati metri, improvvisamente pietrificato. Soltanto lei stava ancora ridendo, ma probabilmente per inerzia, perché dopo le ultime due risatine forzate si fermò allo stesso modo, con la stessa espressione di lui.
Lentamente voltarono la testa l'uno verso l'altra, guardandosi allibiti.
Lei posò lentamente sul tavolo la fetta di torta al limone che teneva in mano, che doveva essere la sua prossima preda, e deglutì rumorosamente.
- Cos'hai detto che avevi, oggi? Nausea? -
- S-sì... -
- M... mentre adesso stai mangiando come un bufalo, per via di una fame che... -
- ...che non so spiegarmi... -
Lui trasse un profondo respiro, mantenendo il contatto visivo con lei. Con la ragazza con cui, dopo tanto tempo, dopo un lungo periodo in cui il desiderio era stato fomentato, era riuscito ad avere finalmente un rapporto totale, sotto ogni aspetto. Ma era comunque da poco che avevano intrapreso quel solido e deciso legame, ed erano finiti a letto soltanto due volte sino a quel momento. Entrambe le volte non erano state programmate, bensì nate con spontaneità e cogliendo la magia del momento... momento in cui, forse, erano mancate le contromisure necessarie...
E infatti ora, in una serata come tante altre, Ran si ritrovava con una centrifuga al posto dello stomaco e con la nausea in agguato.
- No, no, no... insomma, Shinichi, insomma... -
- Ran, tranquillizzati, avanti... non credo proprio che... voglio dire... - il ragazzo si avvicinò a lei, avvolgendole le spalle con un braccio e stampandole un bacio sulla guancia.

- Voglio dire... soltanto due volte e già si presenta questo rischio? E' assurdo, no? Certo che è assurdo, statisticamente parlando – tentava di convincere lei e se stesso, ma la verità era che stava sparando un tot di fandonie per scacciare l'ansia.
- Shinichi, questa motivazione non lo rende impossibile -

- L-lo so bene, ma... -
- Aiuto... non so se ho mangiato troppo o cosa, ma... credo di dover vomitare -
- Oh, no... - 
NO! 
Lei si aggrappò alla camicia di lui, posando la fronte sul suo petto.
- Se fosse così, Shinichi... appena mio padre viene a saperlo, lui... -
- Mi ammazza, mi brucia vivo qui, seduta stante -
- Sì... -
- Abbiamo 19 anni, non so se siamo proprio in grado di... -
- Tu no, visto che pensi solo ai killer psicopatici e ai loro metodi deviati di uccisione -
- Dannazione, questo cosa c'entra adesso?! -
- Ma sono certa che non sarebbe un compito così difficile, anzi... -
Di punto in bianco lei ridacchiò felice, rimanendo in quella posizione e stringendolo nel suo abbraccio. Sembrava soddisfatta di quella situazione.
Lui pure non si sarebbe disperato, forse. Ma era terrorizzato.
- E poi c'è anche mia madre, accidenti. Lei sì che mi ammazza davvero -
- Yukiko?? Sul serio? Eppure mi sembra una donna dalla mente molto aperta, penso sarebbe contenta per noi -
- Quello sì. Ma l'idea di diventare già nonna la traumatizzerebbe -
Risero entrambi, immaginando quella scena. E immaginandone tante altre, inerenti sia ai familiari che a loro stessi.
Tuttavia dopo alcuni giorni ebbero conferma che niente di tutto ciò si sarebbe realizzato in tempi brevi: Ran scoprì di avere soltanto attraversato una breve influenza intestinale, caratterizzata da momenti di fame intensa e da conseguenti malesseri.
- Forse quella nostra paura è stata normale, automatica... -

- Puoi dirlo. Almeno hai messo su qualche chiletto? -
Sotto le coperte azzurre del letto su cui erano stesi, lui iniziò a riempirla di pizzicotti, ricevendo in cambio un pugno in testa con bernoccolo.
- Non molti. Tra l'altro ho proprio finito tutto l'altra sera, non ti ho lasciato nemmeno la polpetta che desideravi... -
- Pazienza, ne è valsa la pena. Comunque non sarebbe male se accadesse davvero, presto o tardi... -
- Cosa? -
- Beh... -
Lui la avvolse lentamente tra le proprie braccia, investendola col proprio calore e sussurrandole qualcosa all'orecchio.
- Lo sai... -
Lei arrossì bruscamente, voltando la testa e guardandolo negli occhi.

- Sì... hai ragione – sussurrò lei di rimando.
- Per quell'occasione, quando sarà vera... -
Lei trattenne il respiro, impaurita e impaziente al tempo stesso, quasi tremante, in desiderosa attesa di conoscere il seguito di quel pensiero.
- ...dovrò sequestrare un intero ristorante per poterti saziare -
Lei assottigliò gli occhi, la tempia pulsante e il sopracciglio ballerino.
- Razza di idiota! - sbraitò lei con tono imbronciato, lasciandogli un altro bernoccolo. 




************************************************************************
Angolino:
Una situazione leggera, ipotetica e futura, dove il protagonista si sta facendo un pochino più furbo :P Ne approfitto per ringraziare i recensori che finora si sono fatti sentire!! Grazie ragazzi! *___* 
Alla prossima! ^.-

 

  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Detective Conan / Vai alla pagina dell'autore: Laix