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Autore: Greg90_h    05/01/2009    10 recensioni
Vi siete mai chiesti quali fossero i pensieri di Voldemort e dei vari Horcrux durante la saga e prima di essere distrutti dal magico trio? Questa è la mia personale versione di ciò che passava nella testa di Voldemort e dei suoi Horcrux... Leggete e recensite!
Genere: Parodia, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Voldemort
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Harry Potter e... la storia senza Harry Potter!

Harry Potter e… la storia senza Harry Potter!

 

Prologo

 

Era una notte buia e tempestosa, o forse no, la Row non l’ha mai specificato ma essendo che era luglio è più probabile che facesse molto caldo.

Un uomo incappucciato vagava per Godric’s Hollow una via che a quest’uomo era molto antipatica in quanto si chiamava come il nemico del suo glorioso avo Serpeverde. Si stava avvicinando a quella casa che fino ad allora non aveva mai potuto vedere in quanto protetta dall’incantesimo di un babbanofilo di nome Silente. Quella volta i piani di quell’individuo non sarebbero serviti! Lui era l’uomo più intelligente dell’universo! Manco il tempo di pensarlo che inciampò nell’orlo del mantello e si ficcò la bacchetta magica nell’occhio.

«AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAARGHH!» urlò.

 

Intanto nella casa un tempo invisibile, un uomo di nome James Potter aveva sentito l’urlo e ha sua volta aveva urlato alla moglie di nascondersi perché era molto probabile che fuori ci fosse qualcuno…

Dlin Dlon! Suonarono alla porta. James si avvicinò alla porta, non prima di avere l’accortezza di dimenticare la propria bacchetta magica sul divano del salotto, e l’aprì. Sulla soglia c’era una figura incappucciata con una bacchetta che spuntava da sotto il cappuccio.

«Niente testimoni di Geova, grazie!» disse prima di notare la strana appendice oculare dell’individuo.

«Ma che schifo si è fatto all’occhio?!» urlò.

«Un incidente, anzi se è così gentile da sfilarmi la bacchetta dall’occhio…» fece l’uomo sulla porta. James gli disincastro la bacchetta dall’occhio e gliela porse. Appena la prese in mano l’uomo la puntò contro il padrone di casa e disse

«Avada Kedavra!» e James cadde a terra lamentandosi della maleducazione di certe persone che prima si fanno aiutare e poi non ringraziano.

 

L’uomo che, ormai lo avrete capito, si chiama Voldemort avanzò verso l’interno della casa notando la cura artistica dei quadri presenti fino ad arrivare al piano di sopra dove, non si sa come, aveva intuito che si trovava la moglie e il figlio dell’individuo appena fatto fuori.

«Bu-bu settete!» fece entrando nella stanza.

«Oh, mamma che paura! – fece Lily – Comunque è meglio se vieni un'altra volta Severus, di sotto c’è James potrebbe fare problemi, lo sai!!!» aggiunse poi senza riconoscere l’uomo incappucciato…

«Ma che Severus!!! – fece Voldemort – Io sono Lord Voldemort!»

«Oh, scusa, non ti avevo riconosciuto!» disse lei

«Lo avevo capito, comunque sia, tranquilla James non darà più fastidio, è morto!»

«Cosa? Oh, no, il mio povero maritino!!!» pianse

«Senti chi parla! Tu lo tradisci con Severus!!!» fece Voldemort

«Ma che cavolo dici? Io tradirlo con quel tipo viscido e che non si lava mai?! Ma sei matto?!?!» esclamò Lily disgustata.

«E allora perché pensavi fossi lui e non volevi che James vi sentisse?» chiese Voldemort curioso prendendo una sedia e intavolando una conversazione chiarificatrice.

«Perché viene quasi ogni sera a giocare a scacchi in quanto soffre d’insonnia da quando l’ho offeso dicendo che non mi piaceva la sua acqua di colonia Eau de Mocciosus…» spiegò lei

«E perché, Lily, trovi sia più prudente che James non sappia di ciò?» chiese premurosamente Voldemort con un’aria di un vecchio zio che da allora in poi lo segnò come Zio Voldy.

«Perché ogni volta che lo vede da in escandescenze e poi non sopporta che sia più abile di lui negli scacchi e così diventa intrattabile e poi mi stressa per il resto del giorno» disse lei mogia

«Capisco…» fece Zio Voldy

«Sai prima ero venuto qui ad ucciderti per far fuori il piccolo in modo da non far avverare una sciocca profezia che dice che un giorno potrebbe battermi in un qualche duello e vincere così la cintura dei pesi massimi della magia… ma ora mi hai quasi convinto a non farti niente…»

«Cosa? Non ti lascerò mai fare del male al piccolo Harry!» disse Lily e si mise davanti al bambino a braccia tese.

«E dai ora non rompere, vedrai che faccio in fretta su!»

«No e poi no!»

«Ma che barba» disse spostandola e iniziando una lotta. Lily si difendeva bene e Voldy dovette constatare che pure lei avrebbe potuto vincere la cintura dei pesi massimi così per avere un rivale in meno la fece fuori. Puntò infine la bacchetta contro il piccolo e pronunciò le parole magiche prima di accorgersi di tenere la bacchetta nel verso sbagliato così che la maledizione lo colpì in pieno, centrando anche l’estintore che si trovava lì, la casa saltò in aria ed il piccolo Harry fu per sempre segnato da una strana cicatrice a forma di saetta che tutti pensavano fosse magica…

  
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