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Autore: _eri_05_    26/05/2015    0 recensioni
Ciao a tutti! questa è la mia prima storia, spero che vi piaccia!
è principalmente una Jortini, ma ci saranno anche altre coppie che scoprirete più in là.
-parla di una ragazza abbastanza ribelle, di nome Martina, che è costretta dai genitori ad andare in un collegio, pur volendo frequentare un'accademia musicale. subito pensa che si annoierà, ma lì troverà i suoi più grandi amici, e anche l'amore, ed entrerà a far parte del loro gruppo. dentro quel gruppo tutti hanno un passato difficile, sono ribelli, ma soprattutto hanno la passione per la musica. ed è quella la cosa che gli accomuna di più.-
questo è il prologo della storia, anche se capirete tutto meglio quando inizierete a leggere i capitoli.
spero di avervi incuriosito con questa breve presentazione!
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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-allora… tutto è successo ieri, quando tu, Tini, non eri ancora arrivata. Siamo usciti insieme, come ultimamente facevamo spesso. Ma stranamente ieri mi ha portato a mangiare in un ristorante un po’ più lussuoso e, visto che di solito andavamo a mangiare alla Mc, mi ha un po’ sorpreso. Mentre mangiavamo era un po’ ansioso, lo si vedeva da come parlava e da come si comportava, ma decisi di non chiedergli niente e abbiamo continuato a parlare del più e del meno. Finito di mangiare siamo andati a fare una passeggiata. Ad un certo punto, siamo rimasti soli, è stato come se tutto il mondo in quel momento fosse andato via. Eravamo in un bellissimo parco e lui, ad un certo punto, si mette davanti a me e si avvicina sempre di più, e poi… MI HA BACIATA! Io non sapevo che fare, ma alla fine ho fatto quello che mi ha dettato il cuore, e ho ricambiato il bacio. È stato il bacio più bello del mondo, ragazze! Mi sono sentita come in una fiaba! Quando ci siamo staccati, gli ho detto un semplice “ti amo”, e lui in principio ne è rimasto sorpreso, ma poi mi ha detto “anche io ti amo” e poi, mano nella mano siamo tornati qui in collegio, e ci siamo baciati un’ altra volta! Poi ci siamo dati la buonanotte, e quando sono rientrata in stanza, Alba mi ha detto se per caso mi ero fatta di qualcosa, perché avevo una faccia stravolta. A lei ho raccontato tutto subito, ma le ho detto di non dirlo a nessuno. Questa mattina, poco prima che arrivassi tu, Tini, abbiamo deciso con Ruggero che lo avremmo detto a tutti questo pomeriggio, io a voi ragazze e lui ai ragazzi e… niente- disse tutto d’ un fiato, quasi avesse paura di dimenticarsi quello che doveva dire. Noi siamo rimaste a bocca aperta per tutto il racconto, e ora stiamo urlando come quattro pazze! Siamo troppo felici per lei e, anche se conosco da poco sia lei che Ruggero, sono felice che stiano insieme. – ehi ehi! Cosa sono queste urlaa?!?!- una donna che non avevo mai visto prima spalancò la porta, gridando quasi più di noi. –oh, prof! Ma non le hanno insegnato l’ educazione? Si bussa prima di entrare!- le disse Lodo, facendo scoppiare tutte a ridere. Quella signora, però, non ne volle sapere di andarsene, e si avvicinò sempre più al letto dove eravamo sedute. –voi volete farmi diventare pazza! Non permettetevi mai più di mancarmi di rispetto! Forse la preside ve lo permetterà anche, ma io non mi faccio mettere i piedi in testa da delle mocciosette come voi! E ora tutte in direzione, vedrà la preside cosa fare di voi, a patto che non si faccia prendere in giro…- disse lei, facendo poi una specie di risata satanica. Aveva una faccia troppo strana: era rossa come un pomodoro, e aveva un’ espressione arrabbiata e allo stesso tempo esasperata, che faceva morire dal ridere. E infatti qualche secondo dopo ridevamo come delle matte. Poco dopo si aggiunsero anche Diego, Jorge e Ruggero, che, di sicuro avendo ascoltato tutto, entrarono in stanza già con le lacrime agli occhi per il troppo ridere, e si andarono a sedere nel letto accanto al nostro –siete davvero impossibili, non avrete mai un futuro voi ragazzi, sempre a strimpellare. Cosa volete fare? I musicisti di strada? Magari anche col cappellino a chiedere l’ elemosina per comprarvi un tozzo di pane! Fate come vi pare, ma poi ricordatevi che, in quel cappellino, io non ci metterò neanche un centesimo!- urlò sia a noi ragazze, sia ai ragazzi. Poi girò i tacchi e se ne andò – Tini, ti presento la professoressa Priscilla, la più odiosa di tutte- mi disse Jorge. E tutti scoppiammo di nuovo a ridere. – dovremmo farle uno scherzo, non la sopporto più!- disse Mechi. – Ragazzi, perché siete venuti?- disse Lodo. –oh, niente Dodita, ci stavamo annoiando e siamo venuti a trovarvi!- le rispose Diego. –non chiamarmi Dodita- rispose Lodo, un po’ infastidita. Diego allora iniziò a saltellare per la stanza gridando “DODITA”, fino a quando tra i due iniziò una lotta con i cuscini, anche se più che con i cuscini, era con qualunque cosa trovassero da tirarsi a vicenda! Cande e Rugge, invece, devono essere usciti, saranno andati a sbaciucchiarsi da qualche parte. Ero talmente assorta a osservare Lodo e Diego, che non mi sono neanche accorta del fatto che Jorge mi stesse chiamando. – Tini! Martina? Marti!? MARTINAAA!!- mi urlò Jorge nell’orecchio destro. – Ahi Jorge guarda che ci sento!- mi deve avere perforato un timpano! – si, si vede… comunque… sei pronta? Domani, per te, iniziano le lezioni!- disse lui con molto sarcasmo. –oh si! Non vedo l’ora!- risposi anch’io con sarcasmo. – ahah dai non ti preoccupare. Domani alla prima ora cosa abbiamo?- -matematica…- risposi controllando l’orario scolastico. Lui fece finta di morire e si stese sul letto. Entrambi scoppiammo a ridere, mi trovavo proprio bene con lui! –ehi! Io mi sento sola!- oh già, c’è anche Mechi. –scusa Mechitaa! Ma lo sai che, quando mi fa arrabbiare io sono così! Bene ragazzi, ora via, vogliamo dormire, e se trovate Cande e Rugge dite a Cande di tornare!- disse Lodo prima rivolta a Mechi, e poi ai ragazzi. – A letto!? Ma se neanche avete cenato!?!- disse, Diego abbastanza stupito. – e quindi? Non abbiamo fame! E non controbattere, perché sai cosa ti potrebbe succedere.- ok. Lodo con quello sguardo minaccioso, inizia a farmi paura. – ok, ok. Noi andiamo. Dai Jorge!- Jorge era ancora steso sul mio letto, e quando si sentì chiamare si alzò mugugnando, e poi entrambi uscirono dalla porta. Nel momento esatto in cui i ragazzi uscirono, Lodo tirò fuori da sotto il letto una busta. La svuotò sul letto. Era il paradiso. Era una busta piena di patatine, caramelle, e ogni genere di schifezze, ecco come avremmo cenato! –allora Tini, ti spieghiamo. Noi, come tradizione ormai, ogni martedì ceniamo in camera e ci guardiamo un film, per questo ho detto ai ragazzi che non volevamo cenare in mensa.- ecco. Grazie a Mechi ora mi è tutto più chiaro. Stavamo scegliendo che film guardare quando rientrò una Cande con un sorriso da un orecchio all’altro. Noi tre la guardammo, come a volere spiegazioni. –che film guardiamo stasera?- riuscì a svignarsela con quella domanda, e abbiamo deciso di lasciarla in pace. Eravamo indecise tra “Colpa Delle Stelle” e “Divergent”, alla fine abbiamo scelto Divergent, visto che non lo aveva mai visto nessuno. Passammo una bella serata, e verso mezzanotte decidemmo di metterci a letto. “Domani sarebbe stato il mio primo giorno effettivo al College, non vedevo l’ora! Oggi non è stato per niente male, già ho trovato degli amici perfetti!” E con questi pensieri mi addormentai… NOTA AUTORE: buondiii! si, lo so, non posto da secoli e secoli... il problema è che sono stata per un po' a Barcellona, e poi ho molto da studiare, perché quest'anno ho l'esame di terza media *aiuto* comunque ora vado a dormire, mi raccomando, recensite!
   
 
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