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Autore: Inlovewithmysadness    27/05/2015    2 recensioni
"Hamwort, togli subito le mani dal mio didietro!"
rise.
"come se non ti piacesse!"
scesi giu da quella sedia e con tutta la forza gli diedi un pugno sulla spalla ma lui lo schivò.
Dio,lo odio.
"aggressiva la ragazza, lo trovo maledettamente eccitante"
ecco fatto,più lo allontanavo e più mi si avvicinava...
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Scolastico
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"Who we are isn't how we live, we are more than our bodies."


POV.JARED

 

Continuai a cercare e proprio quando stavo per gettare la spugna, lo riconobbi vicino al bagno delle ragazze.

 

“Stilers.” Dissi tra i denti, a quel punto la sua testa si girò nella mia direzione e fece  un sorriso.

 

“Hamwort.” Rispose con lo stesso tono. 

 

“Saltiamo i convenevoli, che cosa vuoi?” Chiesi avvicinandomi pericolosamente alla sua faccia.

 

“Allontanati da me, io non voglio niente. Che aspettavi? Che sarei sparito per sempre?” Mi chiese incredulo.

 

“Si.” Dissi sincero. 

 

“Sbagli, ci sono. Ma di certo non mi metto al tuo livello, sono ritornato perché ho saputo che Eleonor si è ripresa e se ti stai agitando tanto per quella cosa che ho visto, non ti preoccupare. So quanto tieni a lei e so quanto lei tiene a te, non potrei mai spezzarle il cuore di nuovo.” Disse sincero. Apprezzavo molto quelle parole.

 

“Quindi?” Chiesi.

 

“Quindi niente, tu fai la tua strada ed io la mia. Stasera uscirò con Eleonor e ci divertiremo come quando eravamo piccoli.” Disse con un sorrisetto. 

 

“Cosa? Dove andrete? Vengo con voi.” Dissi in preda al panico.

 

“Hai paura che prova ancora dei sentimenti per me , Jared?” Disse scompisciandosi dalle risate.

 

“Ma che cazzo ti ridi!” Sibilai, sbattendolo al muro.

 

“Leva le tue manacce dalla mia maglietta. Sono gay.” Disse scrollando le spalle e aggiustandosi il collo della maglia che ora era un po’ sgualcito. 

 

“Cosa?” Chiesi spalancando gli occhi.

 

“Abbassa la voce.” Disse.

 

“Cosa?” Ripetei a tono minore. 

 

“Credo di essere gay, ma di certo non ti devo spiegare niente. Adesso se permetti, me ne vado. Non dire niente a nessuno, ma questo lo sai.” Disse girando i tacchi e andandosene. 

 

Non potevo credere che Drake Stilers era gay. Non che avessi niente contro le persone omosessuali però mi suonava molto strano, credevo fermamente che quel ragazzo avesse una cotta per Eleonor dalla prima elementare. Però non mi avrebbe mai mentito, quindi è tutto apposto. 

 

Finalmente rilassai le spalle e mi diressi alla mensa, eccitato di rivederla. 

 

POV.ELEONOR.

 

Mio dio, non mi ero accorta di aver trascurato tutto quello studio, i test,le spiegazioni. Ancora mi dovevo riprendere del tutto dall’incidente e non mi ero accorta che ormai il mio quinto anno stava arrivando agli sgoccioli. Mancavano due settimane, quattordici giorni per alzare le medie delle mie dieci materie.Non ce la potevo fare. 

“Signorina Johnson, nella mia materia avrebbe una scarsa B. Mi sembra uno spreco per lei, vuole fare una verifica per arrivare almeno ad una A?” 

 

Mi fecero tutti la stessa domanda e mi ritrovai ad avere cinque test a settimana, con totale di dieci materie. Dieci materie che dovevo recuperare o alzare. Impossibile. 

 

Il mio stato d’animo era dei peggiori, in mano tenevo più di quindici cartelle con vari appunti 

 e nell’altra tenevo in mano un caffè. Mi accorsi troppo tardi che l’ora di pranzo era già suonata e così potei arrivare li solo per gli ultimi cinque minuti di pausa. 

 

“Dov’eri?” Mi chiese Jared facendomi sedere.


“Ti senti male? Ti..ti fa male qualcosa?” Era così tenero quando si preoccupava di me, gli venivano due rughe vicino a quei splendidi occhi. 

 

A quel punto gli presi il viso e lo baciai lentamente. 

 

“Era proprio questo che mi serviva.” Dissi sorridendogli.

 

“A tua disposizione.” Rispose lui, inarcando le sopracciglia diventando ancora più sexy. 

 

“Mi stai distraendo,devo studiare per ben dieci test.” Dissi mettendomi le mani tra i capelli.

 

“Cosa? Quanti?” Mi chiese lui. 

 

“Hai capito bene, ho saltato metà programma grazie all’incidente ed ora per entrare in un college decente devo alzare o recuperare tutte le materie. Sono spacciata. Finita.Game Over.” Dissi esasperata. 

 

“Ehy,ehy,ehy. Vacci piano. Anche io devo recuperare qualche materia, certo non dieci..ma comunque tre o quattro si. Possiamo studiare insieme, ti va?” Mi disse speranzoso.

 

“Perfino tu adesso vai meglio di me a scuola..” Ammisi , facendolo ridere. 

 

“Allora,ti va?” Mi chiese baciandomi la tempia.

 

“Si.” Dissi proprio nello stesso momento in cui la campanella suonò.

 

 

 

Quelle due settimane furono le peggiori di tutta la mia vita. Ogni pomeriggio , appena tornata da scuola, studiavo per cinque o sei ore con Jared, lo amavo per tutto l’impegno che ci metteva, avevo scoperto che era bravissimo in chimica,fisica,biologia..insomma,aveva mille risorse!

 

Passai quasi tutti i test, alzando la mia media di molto ma matematica rimase una B. 

 

Era l’ultimo giorno di scuola e non sapevo proprio che mettermi,volevo ringraziare il mio ragazzo di tutto quello che aveva fatto per me e sapevo come farlo nel miglior modo. 

 

“Ti prego Jess, dammi una mano.” Dissi esasperata.

 

“El, fammi vedere quell’armadio.” Mi disse spostandomi con una gomitata.

 

“Ahia!” Dissi imbronciandomi. 

 

“Ecco..perfetto.” Disse prendendo una maglietta nera semplice un po’ scollata, dei jeans skinny scuri e delle converse corte nere con alcune borchie.

 

“Semplice ma vistosa.” Disse facendomi l’occhiolino. 

 

Sorrisi e indossai i capi. Le temperature si erano alzate di parecchio, era fine giugno e non vedevamo l’ora di finire quello strazio, ma avevo mille pensieri nella testa. A quale college sarei andata? e Jared? A lui piacevano le materie scientifiche e a me quelle umanistiche. La nostra relazione sarebbe durata a distanza? Proprio non lo sapevo. 

 

“Eccolo.” Mi avvisò Jess. 

 

“Ehy, tu vai con la Mustang?” Le chiesi. 

 

“Certo.” Disse sorridendomi. 

 

“Prova a parlargli dopo.” Aggiunse abbracciandomi. Sicuramente si riferiva al College. 

 

Scesi le scale due a due e mi fionda fuori dalla porta.

 

“Splendore.” Disse Jared tuffandosi sulle mie labbra. 

 

“C’è mia nonna che ci guarda dalla finestra,contieniti pollo.” Dissi ridendo della sua faccia. 

 

Entrammo in macchina e si girò verso di me. 

 

“I ragazzi e le ragazze vanno in spiaggia oggi, saltano la scuola. Te la senti?” Mi chiese Jared.

 

“Certo, non vedevo l’ora di prendere un po’ di sole. Mi serve il costume?” Chiesi.

 

“Preferirei di no..” Disse Jared duramente, mettendosi gli occhiali da sole scuri. 

 

“Cosa?” Chiesi stupita.

 

“Ci saranno milioni di persone, di ragazzi..e proprio non sopporterei di vedere le loro mascelle cascare a terra. Li ucciderei tutti.” Disse stringendo un pungo.

 

“Sai che farò la figura della stupida senza costume, vero?” Gli dissi con voce dolce, amavo la sua gelosia ma a volte era troppa. 

 

“Va bene ma fai in fretta.” Disse stampandomi un bacio e lasciandomi andare a prendere il costume. 

 

Corsi in camera , facendo molto piano e presi il costume più sexy che avevo. Non era per ripicca, ma volevo vedere la faccia di Jared. 

 

Arrivammo in spiaggia venti minuti dopo e ci cambiammo nelle cabine. Quando uscii, non feci in tempo a dire una parola che Jared mi prese di peso e mi fece rientrare. 

 

“Sei una stronza.” Disse sibilando.  il suo peso mi schiacciava al muro.

 

“Perchè?” Dissi in modo seducente, toccando il suo petto scolpito. Mi aveva fatto un effetto anche il suo di costume. 

 

“Non mi stuzzicare.” Disse lui trattenendo il respiro. Amavo torturarlo.

“Non l’ho mai fatto in una cabina da mare..e tu?” Gli chiesi mordendomi il labbro. 

 

“O mio dio.” Disse chiudendo gli occhi.

 

A quel punto lo spinsi ancora più vicino a me e cominciai a baciarlo.

——————————

 

Il sole di luglio mi stava cuocendo la pelle abbronzata, il vento caldo mi solleticava i capelli e le sue mani mi lasciavano dei cerchi lungo la gamba. 

 

“Quanto durerà?” Mi lasciai sfuggire dalle labbra. 

 

“Che cosa?” Mi chiese Jared tenendo ancora gli occhi chiusi. 

 

“Tutto questo. Tra meno di un mese dovremo dividerci per andare in College diversi.. io andrò nel Virginia e tu a Los Angeles. Credi che funzioneremo a distanza?” Chiesi alzandomi dalla sabbia bollente, guardandolo. 

 

“Ti fidi di me?” Mi chiese mettendomi una ciocca di capelli dietro l’orecchio. 


“Si.” Dissi senza esitazioni. 

 

“Allora funzioneremo.” Disse avvicinandosi al mio viso e lasciandomi un dolce bacio sulle labbra.

 

Mi sarei fidata di lui, per la prima volta dopo tanto, mi sarei fidata di qualcuno che amo.

Saremmo funzionati. 

 

Angolo autore:

 

Wow, non so come giustificarmi questa volta. Saranno passati mesi prima che riuscissi a scrivere qualcosa..mi era preso un blocco orribile e non riuscivo a fare passi avanti. Ma eccomi qui! Con l’ultimo capitolo di Black eyes, Black minds e mi sento male. Non scrivere più di Jared e Eleonor mi ucciderà. Ma non è tutto finito! Infatti sto progettando di scrivere il seguito..di scrivere le loro vite nei diversi college, di raccontare la loro storia d’amore che come tutte non sarà di certo tutta rose e fiori.  Se vi va di leggere ancora una volta di Jared e Eleonor versione College, commentate con le vostre opinioni e le vostre idee! Spero non vi siate scordate di me, un bacio!

  
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