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Autore: GRACE_WHITE    27/05/2015    5 recensioni
ALL'INTERNO DELLA STORIA SONO PRESENTE IMMAGINI!
| Newtmas | Slash |
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DAL CAPITOLO 3:
-Ehi, Newt!- mi richiama Chuck.
-Eh? Oh scusa, Chuck, non ti stavo ascoltando.-
-Guarda che non stavo parlando, però…- si ferma. Io non lo sto ascoltando neanche ora, sono concentrato sul Pivello: è alle prese con delle galline non troppo tranquille nel recinto, sobbalza appena una di loro lo sfiora. Io sorrido come uno scemo e Chuck se ne accorge.
-Non è che ti sei preso una cotta per Thomas, eh?-Lui alza un sopracciglio, sorridendo.
Io sgrano gli occhi- Pff, certo che no! Non potrebbe mai piacermi qualcuno come… come… Tommy.-
Chuck ride di gusto, tenendosi la pancia- Tu non sei bravo a mentire!-
-Si, lo so.- rispondo.
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Recensite, per favore! ;)
Genere: Erotico, Romantico, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash | Personaggi: Newt, Thomas, Un po' tutti
Note: Lime, Movieverse, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Violenza
Capitoli:
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Muori tu: muoio io

 
 
Scatto in piedi e cerco di guardare fuori dalle sbarre di legno, ma non riesco a vedere bene. Le torce si accendono, i Radurai che gridano e l’inconfondibile ruggito dei Dolenti che sovrasta le grida.
Thomas si alza- Come hanno fatto i Dolenti ad entrare nella Radura?- la sua voce è tremolante.
-Non lo so.- rispondo- Le Porte sono chiuse.-
-Hanno scavalcato le mura.- sgrana gli occhi.
Scuoto la testa- Non sarebbero capaci, non hanno zampe, ma braccia di ferro. E’ impossibile.-
-Dobbiamo andare fuori ad aiutare gli altri.- propone il Pivello, iniziando a spingere contro la grata d’uscita. Sferriamo dei calci sul legno e dopo pochi secondi la porta cede- Forza andiamo!-
Lo blocco afferrandogli le spalle e spingendolo delicatamente nella gattabuia- No, tu devi stare qui. Potresti morire o essere punto.-

Mi guarda con occhi supplicanti e sorpresi- Ma anche gli altri rischiano! Dobbiamo uccidere i Dolenti!- il suo altruismo è adorabile, ma la sua ingenuità lo è ancora di più.
-Vado io, non possono toccarmi, tu inve…-
-No!- protesta. Un Dolente ha appena infilzato con un suo braccio meccanico uno dei nostri, trapassandogli il torace- Questi Dolenti potrebbero essere diversi da quelli del Labirinto, potresti morire! Io vengo con te. Muori tu: muoio io, Newt.-
Sto per controbattere ma vengo interrotto da qualcosa che ricorderò finche avrò vita: Thomas mi mette una mano dietro al collo e mi tira a se, le sue labbra si incastrano con le mie. Non sono lucido in questo momento, non posso credere che stia accadendo e soprattutto non posso credere che stia accadendo proprio nel bel mezzo di un attacco di quei testa di caspio di Dolenti.

Il bastone che avevo preso da terra scivola dalle mie mani, sono troppo concentrato ad osservare gli occhi stretti di Thomas e le sue guance arrossarsi, la sua mano è salda ancora al mio collo e io ho una voglia matta di accarezzargli le guance per approfondire il bacio, ma non possiamo ora. Ci sono i nostri amici che hanno bisogno di noi.
Mi allontano lentamente dalle sue labbra, cerco di mantenere costante il respiro- Scusa.- bisbiglia.
Raccolgo il bastone lungo e sottile da terra- Ne riparliamo dopo, dobbiamo andare ad aiutarli.- gli afferro la mano per confortarlo e poi la lascio- Stai dietro di me, capito?- lui annuisce e io inizio a correre, con lui a seguito.
Ci saranno una decina di Dolenti che inseguono i Radurai, con lo sguardo tento di trovare Gally, per chiedere spiegazioni ma è lui che alla fine trova noi, praticamente si scontra contro Thomas- Gally! Che caspio sta succedendo? Le Porte sono chiuse.-

Il suo volto è scioccato dall’orrore- Non lo so, Frypan ha visto un Dolente uscire dalla Scatola, probabilmente li stanno mandando quei bastardi che ci hanno rinchiuso qui. Ci vogliono morti.-
Un ruggito di un mostro mi distrae, mi volto e vedo che sta venendo verso di noi. Spingo Gally e Thomas a terra e mi metto sopra di loro a pancia in su, il Dolente si avvicina e ringhia guardandomi negli occhi- Oh mio dio.- geme Gally, impaurito.
-Shh.- lo zittisco- Restate fermi.- un altro ringhio, sto morendo di terrore, il mio cuore potrebbe scoppiare da un momento all’altro. Quando sento la mano di Thomas prendere la mia trattengo il respiro, sembra che la paura stia svanendo. Il Dolente ci lancia un ultimo sguardo e poi torna ad inseguire altri Radura.
Aiuto i due ad alzarsi- Dobbiamo nasconderci nella Scatola, saremo al sicuro li. Dobbiamo andare ad avvisare gli altri.-
-Voi andate alla Scatola,- ci ordina Gally, puntando il dito contro la gabbia- ci penso io ai… pochi Radurai rimasti.- rabbrividisco a quelle parole, è vero, vedo almeno una decina di corpi per terra. Possibile che solo io sia immune a questa splof?!

La mano di Thomas afferra di nuovo la mia, riscuotendomi dai miei pensieri ed inizia a correre trascinandomi verso la Scatola. Chiudiamo la grata metallica e aspettiamo che qualcuno dei nostri la apra per entrare.
Siamo appoggiati alle pareti umide e fredde, il Pivello stringe le ginocchia al petto, guardando verso l’alto e sussultando ad ogni ruggito di Dolente. Si vede che ha paura, cerca di nasconderlo, vuole mostrarsi forte e all’altezza. Un po’ come me.
Freno l’impulso di circondargli le spalle con un braccio e stringerlo a me, come per proteggerlo da un qualsiasi pericolo invisibile all’interno di questo ascensore. Sono tentato di sollevargli il mento e far scontrare di nuovo le nostre labbra, ma non mi sembra il momento più opportuno.

-Stai bene?- chiedo, pregando che alzi lo sguardo sul mio.
Sfortunatamente non lo fa, sta fissando un punto a caso davanti a se. La bocca è appoggiata sulle braccia, sopra le ginocchia- Non proprio.- risponde, sobbalza ad un altro urlo di un Raduraio e io non resisto più: gli metto un braccio dietro la schiena e l’altro sul petto, stringendolo a me.
Lui si aggrappa a me dalle spalle, stropicciandomi la maglia dietro al collo. Preme la faccia sulla mia clavicola e sento il suo fiato caldo sulla mia pelle, sta tremando- Calmati, Tommy.- gli accarezzo la testa, infilando le dita tra i suoi capelli.
Cerca di respirare in modo regolare, stringendo una mano sul petto- Ecco, così. Respira.- dico, ma non so se lo sto dicendo più a me o a lui. Sento la voce di Gally ordinare ai nostri compagni di scendere nella scatola, così afferro delicatamente le spalle e lo allontano. Vedo scendere una quindicina, massimo venti, Radurai. Hanno tutti il fiatone e sono ridotti molto male, nessun ferito ma hanno le magliette strappate o sporche di terra ed erba- Dove sono tutti gli altri?- chiedo a Gally. Ma non risponde, abbassa soltanto lo sguardo e io capisco che non ci sono altri da aspettare, così lui chiude la grata della Scatola.

 
I ruggiti sono continuati per ore, tutta la notte, i Dolenti si sono ammassati intorno alla gabbia e hanno tentato di romperla. Verso l’alba hanno cominciato ad allontanarsi e non si è sentito più nessun rumore.
Le luci fioche del sole filtrano nella Scatola, illuminando i volti di alcuni Radurai, riconosco i visi più familiari di Jeff, Clint, Gally, Frypan e altri a cui sono meno affezionato. Ognuno con la stessa espressione: paura, orrore, rabbia. Thomas è appoggiato con la testa sulla mia spalla, sta dormendo. Non so come ci riesca, anche se non si è addormentato da molto, forse io gli do sicurezza e questo mi riporta mi episodio che è successo sta notte. Il nostro bacio, ho quasi paura di essermelo sognato per quanto fosse impossibile.
Facendo attenzione a non svegliarlo, mi alzo in piedi e apro lentamente la botola- Ma che fa?- bisbiglia Gally- Potrebbero essere ancora lì fuori.- ma io non lo ascolto.

Faccio capolino con la testa e noto una cosa assurda- Ehm… ragazzi, venite a vedere.- esco definitivamente e gli altri mi imitano. Thomas esce per ultimo e mi viene accanto. Osserviamo sbigottiti una specie di elicottero o come caspio si chiama, accanto al portellone del velivolo c’è una ragazza magra, con i capelli neri lisci che le ricadono sulle spalle. Si sta avvicinando.
-Teresa?- bisbiglia Thomas.
Io lo guardo sgranando gli occhi- La conosci?- e lui annuisce con la bocca semi aperta, guardandola venire verso di noi.

Oddio, e questa chi è adesso?

Accenna un piccolo sorriso al Pivello e ho un tuffo al cuore quando dice:- Ciao, Tom!-

Nota d'autrice: BOOM! Ecco a voi il bacio tanto attesoo!
Si, so che non è così romantico, ma dopotutto stiamo parlando di Thomas e Newt: riuscirebbero ad essere romantici anche se si picchiassero a vicenda ^^
Comunque non sono finite qui le scene "dolciose" tra i nostri protagonisti *non sta facendo ASSOLUTAMENTE riferimenti a momenti hard nei prossimi capitoli*... *Fa l'occhiolino* xD
Lasciatemi una recensione ;)
Grace <3 <3<3
   
 
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