Andare da lei! Era questo che doveva fare Julian. Guardò fuori dalla finestra. Stava per piovere. Ma chi se ne importava! Doveva andare da lei. Uscì di corsa di casa, ora non aveva più un cuore malata che gli impediva di correre. Ora quel cuore gli imponeva di fare più veloce che mai.
Grosse gocce cominciarono a cadere dal cielo.
Arrivò a casa di Amy. 
"Si?"
"Amy sono Julian! Aprimi!"
"Cosa vuoi?!"
"Fammi entrare sta diluviando qua fuori!"
I tuoni non tardarono a farsi sentire.
Dal citofono ci fu un attimo di silenzio e poi la voce della ragazza disse
"Mica tanto!"
"Amy, hai voglia di fare la spiritosa? Aprimi!"
"NO!" fu la risposta secca della ragazza.
"Amy, aprimi!" 
"Ho detto di no, vattene via Julian"
"Amy, ti amo! Apri questa dannata porta!"
Nessuna voce, nessun rumore.
Julian si appoggiò al muretto. Ormai era fradicio, ma che importanza poteva avere ormai.
All'improvviso la voce di Amy si sentì alle spalle del ragazzo.
"Davvero?"
La ragazza teneva in mano un ombrello.
"E perchè sarei qui, se non fosse vero?!" Julian era disperato.
"Ripetilo allora."
Julian allargò le braccia sotto la pioggia e guardandola disse "Amy ti amo, sono perso senza di te."
La ragazza fece cadere l'ombrello e corse tra le braccia di lui.

"Prendila è tua!" 
"Bel passaggio Paul!"
Erano passate diverse settimane. La nazionale si allenava per i mondiali, ormai vicini.
"Ehi ragazzi! Abbiamo visite!" disse entusiasta Bruce Harper indicando una figura femminile, che non conosceva.
"Ciao che ci fai qui?" disse Julian andando incontro ad Amanda.
"Sono stata invitata." Julian la guardò sorpreso.
"E da chi?" fece curioso.
"Dal ragazzo che frequento da un po'..."
Julian era incuriosito più che mai
"E chi è?"

Benji aveva raggiunto i compagni che osservavano da lontano la ragazza che parlava con Julian.
"Ehi, ma quella è la ragazza che abbiamo incontrato in spiaggia quella sera!"
"E' vero, aspetta come si chiamava...?" fece Holly
"Amanda?"
"Si Amanda!"

"Ciao sei già qui?" Tom era arrivato di corsa accanto ad Amanda.
Julian guardò a bocca aperta l'amico.
"Nooooo!! Ahaha, vuoi dire che voi due..."
Amanda sorrise mentre Tom le mise un braccio intorno alla vita.
"Che ha da ridere?" chiese Tom 
"Vallo a capire! Ha sempre fatto così fin da piccolo!"
"Bè, ahah! E' meglio che raggiunga gli altri, eh? Vieni Tom?"
"Si vai avanti tu"
Julian ridacchiante raggiunse gli altri.
"Che hai da ridere Julian?" 
"Niente Benji è solo che... ahah, non credevo che Amanda...ahah."
Bruce guardò sconsolato l'amico "Vuoi dire che è già impegnata? Altro buco nell'ascqua!"
I suoi compagni risero.
Da lontano Tom e Amanda camminavano abbracciati.
"Che avranno da ridere?" chiese lei.
"Non lo so."
"Bè almeno per Julian è finita bene."
"PEr te nO?" chiese alzando un sopracciglio Tom.
"Oh anche per me!" disse Amanda sorridendo.
Camminarono per un paio di metri senza dire nulla. Fu Tom che ruppe il silenzio.
"Ehm... sai quante persone si baciano al minuto, in media ?"
Amanda rise "No, quante?"
"Settecentocinquantadue." Si fermò e si mise di fronte alla ragazza. "Sai a me dispiacerebbe abbassare la media."
Lei sorrise maliziosa "Questo lo avevo già capito. Ma mi domandavo quale sistema tortuoso inventerai per arrivare alle mie labbra!"
Tom la guardò negli occhi e le rispose "Nessuno..."
Tom sfiorò le labbra della ragazza con le proprie.
"Tom! Vuoi venire o no?! Se vuoi farle la corte fagliela più tardi, adesso finiamo gli allenamenti!" Tom si allontanò di scatto dal viso della ragazza e vedendo che chi lo aveva chiamato non era uno dei suoi compagni,ma Freddy Marshall, arrossì.
"Ehm... si arrivo mister!" poi si rivolse ad Amanda "Riprendiamo il discorso, stasera a casa mia,ok?"
Amanda sorrise "Ok".

FINE