I giorni trascorsero lenti, al Campo Mezzosangue, uno dopo l'altro, completamente monotoni.
Will faticava a rendersi conto delle ore che scorrevano. Quasi ogni giorno, guardava fuori dalla finestra - della sua cabina, dell'infermeria, non era importante - in attesa che il figlio di Ade tornasse. E faticava sempre di più a concentrarsi.
Senza che se ne accorgesse, i giorni divennero sette, poi quindici, ventuno. Infine divennero trecentododici.
Più di dieci mesi.
E Nico non era ancora tornato da lui.