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Autore: LadyAstrea    28/05/2015    2 recensioni
Il palazzo è freddo, vuoto è il cuore di lei, aggredito dai ricordi.
Sussurri di un tempo antico penetrano nella sua testa come aghi appuntiti.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Salve cari u_u ecco a voi una nuova fic.. sempre sulla mia coppia preferita di DAI ma vista dagli occhi di Cole t_t ma sta volta è venuta triste.. l'ho scritta vedendo un immagine e spero di aver descritto bene le scene.. e se vedete errori e cose che non vanno bene segnalatemelo! E vi auguro una buona lettura u_u 
 
 
 
 
 

Il palazzo è freddo, vuoto è il cuore di lei, aggredito dai ricordi.

Sussurri di un tempo antico penetrano nella sua testa come aghi appuntiti.

 

Un ragazzo dai biondi capelli e un grande cappello fissava la luna piena che illuminava un cielo privo di stelle, quella notte era ''buia'', la luna se ne stava da sola senza le sue amate stelle. E quel ragazzo sentiva che non era l'unica a sentirsi da sola, sentiva qualcuno che conosceva bene soffrire, doveva andare da lei e fare la cosa che sapeva fare meglio, ovvero aiutare.

 

Una giovane donna stava camminando lungo il corridoio buio e vuoto del palazzo, l'unica cosa che faceva luce era la candela che portava in mano. Con passi lenti e decisi arrivò nel luogo dove era diretta, era una stanza circolare con al centro un tavolo dove appoggiò delicatamente la candela e la spense, era inutile lasciarla accesa, visto che stranamente quella stanza era ben illuminata dai raggi della luna che passavano attraverso una grande finestra nel lato in alto della stanza.

Lei si guardò intorno, quel luogo le ricordava una persona che amava e che continuava ad amare, una persona che l'aveva lasciata senza nemmeno dirle il perché. Il suo sguardo si posò sui libri che erano sul tavolo dove prima aveva poggiato la candela, quelli erano i suoi libri, li aveva lasciati lì, abbandonati a prendere la polvere, come il cuore di lei. Ne prese uno tra le mani e iniziò a sfogliarlo, parlava dell'oblio e degli spiriti, erano cose che lui amava e lei si chiese se l'avesse mai amata nello stesso modo o di più, ma era una domanda che non avrebbe mai avuto una risposta visto che lui se n'era andato.

 

Lei contempla l'affresco, dipinti raffiguranti la sua storia.

 

La donna alzò gli occhi e notò i dipinti sul muro, non era la prima volta che li vedeva, ma guardando un punto si ricordò dell'elfo che amava.

 

'' Buongiorno.. inquisitrice. ''

 

Sentì la sua voce, non sapeva com'era possibile, ma riuscì a sentirla e tutto ciò la faceva stare male, ricordare lui intento a dipingere quell'affresco, il suo buongiorno detto con gentilezza, tutto ciò la faceva impazzire, tutto ciò la faceva arrabbiare. Per colpa di quella rabbia lanciò il libro che aveva ancora tra le mani verso il muro, desiderando che ci fosse stato lui in quel punto e che quel libro lo colpisse, che li facesse tanto male, come lui aveva fatto a lei.

Ancora con la rabbia che la pervadeva fece rovesciare il tavolo con forza facendo cadere tutto a terra, lei cadde in ginocchio e iniziò a fissare il soffitto, le lacrime iniziarono a scendere copiosamente, in quel momento la rabbia si trasformò in disperazione

 

Un ragazzo dai capelli biondi e dal cappello grande la fissava in silenzio, era lì già da un po', ma lei non si era ancora accorta di lui, la fissava con interesse, con tristezza, con compassione, riusciva a vedere la sua tristezza, riusciva a percepire la sua disperazione.

 

Una mano manca sulla sua guancia. Lei è legata. Lei lo sente, ma non capisce.

Con il viso scoperto lui la libera da una bugia dandole una verità, ma ne ha presa un altra con lui.

Così tante voci risuonano nelle sue orecchie, come il fruscio di ali che sbattono, ma nessuno di loro ha la risposta.

 

La donna notò quel ragazzo che la stava fissando da prima, era davanti a lui, lei non riuscì a parlare per la sorpresa, lo fissava negli occhi, aveva gli occhi blu come il cielo sereno, non riusciva a distogliere lo sguardo da lui.

 

''Tu pensi di aver fatto qualcosa di sbagliato, ma hai dato a lui più di quanto tu possa immaginare. Lui ha fatto una scelta. Tu hai fatto la tua. Se lui è scappato non è colpa tua. Orgoglio. Ora deve continuare sulla sua strada e vivere con le sue azioni. ''

 

Lei abbassò lo sguardo restando in silenzio sentendo le sue parole, aveva ragione, soltanto che lei aveva bisogno di lui, lei lo amava e non riusciva a dimenticarlo. Alzò lo sguardo e guardò il ragazzo davanti a lei, le lacrime caddero di nuovo, ma non erano colme di rabbia o di tristezza, ma erano colme della consapevolezza che lui non sarebbe mai più tornato.

 

'' Fammi dimenticare, Cole. ''

 

Quelle erano le sue ultime parole, il ragazzo la fissò con sorpresa, ma forse era la cosa giusta, dimenticarlo sarebbe stato meglio per lei, l'inquisitrice si appoggiò sul suo petto e continuò a piangere tra le sue braccia, mentre lui stava fermo lì a sorreggere il suo dolore, fu così per tutta la notte. Quella notte fu' davvero ''buia'', ma nel cielo si accese una stella, la luna ora non sarebbe stata più sola e nemmeno quella giovane donna.

 

  
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