Giada
Dovremmo occultare il cadavere nella stanza, quello lì, che è stato appena lasciato ed è allegro come una bara ad un compleanno.
C’è un morto, in questa stanza.
— Rilassati, Giada. Fai un bel respiro e raccontami tutto.
E buia, non ci sono finestre, sento solo la puzza.
— Che puzza?
Puzza di morte, Dottore. Ed è triste, perché sarebbe pure una bella stanza, se non fosse per l’odore.
— Hai trovato il cadavere?
Certo, è qui davanti a me. Sono due mesi che è qui davanti a me.
— Lo conosci?
Che domande! È Sara. È una mia amica. Ha lasciato il mondo guardando l’alba, ma non vuole più andarsene da questa stanza.
— Devi liberartene, solo così potrai guarire.
Non so se voglio liberarmene.
— Giada…
Lo nasconderò sotto un lenzuolo, e alla puzza mi abituerò.