#16 - destino
"Ho fatto i conti con i miei fantasmi." aveva iniziato Selina "E tu, Bruce?"
S'incontrano con ancora le maschere addosso e l'odore della città sulla pelle, sguardi nascosti e verità strette nel pugno.
"Non se ne andranno mai davvero, Selina."
La notte è priva di speranze a Gotham, e pulsa quella metropoli sotto i loro piedi, tum tum, tum tum, tum tum.
"Lo so."
Batte sempre più forte quel cuore nerastro e colmo di rimpianti, un ammasso di cavità che stilla solo veleno e parole abortite.
"Siamo noi i nostri fantasmi, Selina."
Si curva sotto il peso di Gotham il cielo e brilla una stella cieca, l'occhio che tutto vede, che tutto può.
"So anche questo."
"Stavi per morire."
"Hai lanciato tu quel sasso?"
"La frusta era troppo corta."
"Avevo la situazione sotto controllo."
"Bugiardo."
"Perché sei qui?"
"Perché sono una stupida."
Bruce si volta, osservandola in silenzio.
"Tornerai?" trova poi il coraggio di chiedere "Tornerai... al Manor? - a casa?"
"Me ne sono mai davvero andata?"
Bruce le regala un sorriso così fragile da fare male.