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Autore: Gleetar    29/05/2015    2 recensioni
Sequel di "Le Pagine della nostra vita".
Un'occhiata ai ricordi di Lea e Cory attraverso le date più importanti del loro amore sfogliando le pagine della loro storia. Tanti episodi divertenti e romantici. Vedremo come i due nuovi sposi affrontano la loro vita familiare e come imparano ad essere genitori. Ogni capitolo avrà una data, i capitoli NON sono ordinati in maniera cronologica ma si alterneranno da un anno all'altro. Leggete in tanti :)
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cory Monteith, Lea Michele, Nuovo personaggio
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Cory 47 anni, Lea 43 anni, Iris  16 anni, Chris 12 anni, Dylan 11 anni, Connor 9 anni, Sophie 6 anni
 



8 Settembre 2029

 
“Allora Giovani Raggi di Sole, dichiaro ufficialmente l’inizio del primo incontro del nostro club!” disse Lea battendo le mani per l’eccitazione e stampandosi in viso un sorriso acquoso! Era così fiera di avere l’opportunità di condurre il club di beneficenza di Sophie e le sue compagne.
Le bambine, vestite tutte rigorosamente in giallo, la guardarono annoiate.
“E cosa dovremmo fare esattamente?” chiese Chanel, l’ultimogenita di Shaun e Jessica.
“Beh, insieme faremo tante cose divertenti! Venderemo biscotti, intratterremo gli anziani, puliremo i parchi. Non è eccitante?” chiese ancora una volta Lea saltellando.
Ma tutto ciò che ottenne in risposta fu il suono di uno sbuffo.
Tutte e sei le bambine, compresa Sophie si accasciarono sul divano non per niente contente delle attività che avrebbero doluto svolgere.
Proprio mentre Lea stava per proporre di fare un puzzle, Cory tornò a casa dal lavoro salutando tutti a gran voce.
“Ehi, giovani principesse del sole … o qualcosa del genere!” disse Cory ridendo non riuscendo a ricordare esattamente il nome del club.
“Come procede il vostro incontro?” chiese il canadese avvicinandosi a sua moglie e salutandola dolcemente con un bacio sulla tempia.
Sophie tirò suo padre per la camicia costringendolo ad abbassarsi alla sua altezza in modo che gli potesse sussurrare all’orecchio. “Papà, ci stiamo annoiando” confessò la piccola, mettendo il broncio.
Cory si voltò verso Lea che sembrava momentaneamente in stato di crisi. Sapeva quanto sua moglie ci tenesse a quel progetto e quindi decise di salvare la situazione.
“Bene, bimbe, io direi che per festeggiare questo primo incontro dovremmo andare tutti a prendere del gelato! Cosa ne pensate?” chiese Cory facendo convogliare l’attenzione su di sé.
Immediatamente tutte le bambine si alzarono in piedi pronte ad esultare.
Lea rivolse al marito un sorriso grato e sospirò contenta.
 
Lea osservò i volti sorridenti e soddisfatti delle bimbe che stavano gustando il gelato offerto gentilmente da Cory.
“Mi trovano noiosa, non è vero?” chiese poi a suo marito, attenta a non farsi sentire dalle altre.
Cory tentennò per qualche secondo e questo le diede la conferma che la sua ipotesi era giusta.
“Non sei noiosa, devi pensare a delle attività che riescano a coinvolgerle maggiormente. Qualcosa che sia utile ma divertente. Hanno tutte circa sei anni, è ovvio che il loro indice di attenzione è molto basso. La maggior parte del tempo pensano a giocare.” Le spiegò pazientemente Cory.
“Lo so, ma pensavo che le attività che avevo ideato sarebbero state accolte con entusiasmo” la brunetta mise leggermente il broncio e Cory le massaggiò la schiena per il conforto.
“Per oggi ti aiuterò io, okay? Nel frattempo puoi pensare a qualcosa di divertente da proporre nel prossimo incontro”.
 
Tornati a casa dopo il gelato, Cory ebbe un’idea brillante che era sicuro avrebbe coinvolto le giovani donne presenti in sala.
“Allora, sto per lanciarvi una sfida. Dobbiamo preparare dei biscotti che venderemo in seguito. Sarete divise in due gruppi da tre e ogni squadra preparerà dei dolci. Alla fine della sfida, io assaggerò e giudicherò la vostra cucina. Il gruppo che avrà preparato i biscotti più buoni, vincerà l’incredibile opportunità di fare un giro sulla giostra umana di papà. Che sarei io” Cory sorrise alle bambine che sembravano voler assolutamente vincere la sfida. Sophie aveva raccontato alle sue amichette quanto fosse divertente la giostra creata da suo padre, e adesso erano decise a sperimentarla.
 
Circa un’ora più tardi e molti ingredienti gettati a terra dopo, le due squadre aspettavano impazienti il responso della sfida culinaria. Cory assaggiò i biscotti: in realtà entrambe le squadre avevano prodotto dei dolci fantastici, quindi a malincuore dovette darla vinta a tutte le bambine, preparandosi preventivamente ad avere un forte mal di schiena dopo aver sollevato e fatto volteggiare in aria sei piccoli raggi di sole.
 
Cory si gettò sul divano esausto ignorando le voci stridule delle piccole che gli chiedevano un altro giro, poco dopo, però, in stanza c’era solo del silenzio e per quanto si sforzò di sentirsi grato di questo, non poté fare a meno di essere sospettoso e temere il peggio.
“Papà, ho parlato con le mie amiche e abbiamo deciso di volere te come caposquadra del nostro gruppo!” annunciò soddisfatta Sophie perdendosi del tutto lo sguardo di disagio e di tristezza della madre.
Cory si voltò subito verso Lea che dopo il momentaneo shock, cercò di dissimulare. “Beh, se loro preferiscono te credo che dovresti accontentarle. D’altronde hai fatto un gran lavoro oggi!” la brunetta tentennò per qualche secondo prima di stamparsi in viso un sorriso finto che non raggiungeva gli occhi.
Sophie e le sue compagne cominciarono ad esultare saltellando e circondando Cory in un grande abbraccio, ma il canadese continuò a fissare i movimenti della moglie che si ritirò  in camera da letto senza dire una parola. Era sicuro che la questione non era chiusa lì.
 
9 Settembre 2029
Cory si svegliò di soprassalto sentendo dei forti rumori provenire dalla cucina. Si stropicciò stancamente gli occhi soffocando uno sbadiglio prima di alzarsi dal letto per capire cosa stesse succedendo.
La sua cucina era invasa da una moltitudine di maschietti, fra cui i suoi figli Connor e Dylan. Riuscì subito a riconoscere Colton, Nathan, Josh, Paul e Peter. Tutti indossavano una stramba divisa da scout e solo quando intravide sua moglie intenta ad armeggiare con dei cartoncini colorati, si rese conto di cosa stava succedendo.
“Okay Giovani Tarzan, l’attenzione su di me” richiamò Lea a gran voce facendo zittire immediatamente tutti i bambini.
“Bene, dobbiamo preparare dei cartelloni che promuovano la difesa della natura. Il gruppo che realizzerà il cartellone migliore, vincerà la possibilità di giocare per un’ora ad un videogioco che ho appena comprato: BlackWar VII” annunciò Lea soddisfatta, agitando lentamente la custodia del gioco.
Gli occhi di tutti i maschietti si spalancarono per lo stupore. “Wow, sei la migliore mamma! Forza ragazzi, vinciamo questa sfida!” disse Dylan incoraggiando il suo gruppo.
Cory si avvicinò a Lea sorridendole. “Giovani Tarzan, eh?”
“Si, e per ora le cose stanno andando alla grande. Devo dire che i miei maschietti sono molto competitivi quindi ti suggerirei di preparare a sufficienza il tuo gruppo per la sfida dei club in campeggio di questo fine settimana” avvisò Lea sentendo già l’adrenalina della gara.
“Sfida dei club? Davvero? Non ho nemmeno iscritto le ragazze!” chiese Cory confuso dall’apprendere queste nuove informazioni.
“Beh, l’ho fatto io. Ti conviene darti una mossa Monteith, o ti batterò ancora una volta!” dopodiché Lea si recò nuovamente verso i bambini per motivarli. Era molto competitiva ed una cosa era certa, questa volta non avrebbe lasciato suo marito vincere, non avrebbe subito una nuova umiliazione.
 
12 Settembre 2029
“Non capisco, se è una sfida dei vostri stupidi club, perché anche io e Chris siamo dovuti venire in campeggio?” chiese Iris sbuffando rivolgendosi ai suoi genitori.
“Per la centesima volta, Iris, ci sei venuta perché te lo abbiamo imposto noi. Non voglio sentire più lamentele!” Cory disse allontanandosi subito dopo lasciando alle sue spalle la moglie con la figlia.
“Papà ha ragione. Niente più lamentele se non vuoi che io gli racconti un nostro piccolo segreto che riguarda Kyle. Intesi?!” chiese Lea attenta a non farsi sentire da nessun’altro.
“Chiarissimo” disse subito Iris deglutendo fittamente. Se passare una giornata in campeggio avesse impedito a sua madre di raccontare al padre in che stato aveva trovato lei e Kyle un paio di settimane prima, allora era certa che si sarebbe trasformata improvvisamente in un’amante della natura.
“Shaun, aiutami a prendere la legna per il fuoco!” sentì il padre gridare in lontananza.
‘Se c’è zio Shaun allora significa che anche Kyle è venuto’ pensò Iris pigramente trovando da subito più interessante la giornata. E come volevasi dimostrare, non si sbagliava.
 
“La prima sfida è il tiro alla fune!” annunciò un uomo paffuto che aveva il ruolo di giudice delle gare svoltesi durante la giornata.
Il secondo turno della sfida vedeva schierati l’uno contro l’altra la squadra di Lea e quella di Cory.
“Via!” gridò l’uomo suonando una piccola trombetta rossa.
I ragazzi di Lea sembravano inizialmente in vantaggio ma il consistente aiuto del canadese al suo gruppo permise alla squadra dei Giovani Raggi di Sole di guadagnare la prima vittoria della giornata.
Connor gettò il suo berretto per terra, non contento della loro sconfitta.
 
Le sfide continuarono per tutta la mattinata ed il pomeriggio ed i partecipanti alla gara si ridussero a tre principali squadre: I Giovani Raggi di Sole, I Giovani Tarzan ed un terzo gruppo composto da bambini disabili.
L’ultima sfida che avrebbe decretato il vincitore era la corsa dei sacchi. Ormai la competizione e la voglia di vincere fra le squadre di Lea e Cory era alle stelle, provocando battibecchi e tensione tra i ragazzi.
Non appena la sfida cominciò, i maschietti spinsero le bambine per terra facendole cascare nel fango e cancellando ogni loro possibilità di vittoria. Arrabbiato dal gesto tanto maleducato della squadra concorrente ed accorgendosi che la moglie era in vantaggio, Cory si sbrigò a raggiungere Lea e, appena furono vicini, la prese per la vita impedendole di proseguire con i suoi salti. Lea si dimenò fra le sue braccia cadendo per terra trascinando Cory con se.
La squadra dei bambini disabili vinse la sfida e la gara tra i club.
Lea, Cory ed i bambini avviarono una battaglia di fango che terminò ben presto quando l’uomo paffuto intimò loro di calmarsi e di dimostrarsi sportivi ognuno nei confronti dell’altro.
“Tregua” disse Cory con il fiatone porgendo la mano sporca di fango alla moglie.
“Tregua” confermò Lea stringendogliela.
Entrambe le squadre avevano davvero toccato il fondo. In primis Lea e Cory si erano trasformati in bambini capricciosi e disposti a tutto pur di vincere.
Cory decise di andare  a prendere degli asciugamani dalla propria tenda per ripulirsi, ma il suo cammino venne interrotto quando sentì dei gemiti provenire dalla tenda di Iris.
Immediatamente aprì la zip della tenda, sentendo il sangue raggiungere il suo cervello quando vide sua figlia ed il suo ragazzo intenti ad amoreggiare. Una mano di Kyle era sul seno di Iris, mentre l’altra era sotto la sua gonna.
Subito Cory afferrò Kyle per il colletto della camicia a quadri obbligandolo ad uscire dalla tenda.
“Papà” gridò Iris spaventata dal comportamento del padre.
Cory sembrava sul punto di strozzare Kyle quando Lea li raggiunse chiedendo immediatamente cosa stesse succedendo.
“Cosa sta succedendo? Succede che ho appena beccato nostra figlia ed il suo fidanzato intenti a raggiungere la terza base” urlò Cory scuotendo Kyle per le spalle. Il giovane era immobile ed assolutamente terrorizzato.
“Cory, calmati. Sono giovani, è ovvio che vogliano sperimentare. E poi non devi preoccuparti, almeno usano le precauzioni!” disse Lea cercando di convincere il marito a lasciare in pace il povero Kyle.
“Precauzioni? Di che cavolo stai parlando, Lee?” disse Cory girandosi lentamente verso la moglie che si coprì la bocca realizzando l’errore appena commesso.
Cory allentò la presa sulla camicia del ragazzo prima di rilasciarla completamente. Immediatamente il giovane corse verso Iris ed i due si abbracciarono spaventati.
“Ho solo una domanda da farvi” disse con voce tremendamente calma il canadese.
“Iris è ancora vergine?” Cory rivolse la sua domanda a nessuno in particolare. Posò il suo sguardo su quello della moglie e poi su quello della figlia.
“No” disse Iris in un sussurro.
Cory serrò la mascella abbassando lo sguardo prima di voltarsi e dirigersi verso il lago.
 
Lea si assicurò che i due giovani stessero bene prima di seguire il marito.
Lo trovò seduto affianco ad un albero , con lo sguardo perso nel vuoto.
“Tu lo sapevi vero?” chiese Cory dopo qualche secondo di silenzio.
“Si, li ho beccati proprio dopo la loro prima volta. Erano terrorizzati e mi hanno pregato di non dirti nulla. Sapevano che la tua reazione sarebbe stata esagerata” spiegò Lea sedendosi accanto al marito.
“Senti Cory, Iris non è più una bambina. Sta crescendo ed è innamorata e sente il bisogno di esprimere questi forti sentimenti attraverso il suo corpo. Loro sono dei bravi ragazzi, non arrabbiarti tanto” lo pregò la brunetta cercando di farlo ragionare.
“Non sono arrabbiato con loro, beh, forse un po’. Ammetto di voler uccidere Kyle in questo momento per aver deflorato la mia primogenita, ma capisco i loro impulsi. Sono arrabbiato con me stesso, e con il tempo che passa troppo in fretta. Mi sembra ieri che Iris mi chiedeva di leggerle una storia prima di addormentarsi. Quelli erano i tempi in cui io ero l’unico uomo della sua vita, non è facile condividere questa posizione con qualcun altro.” Disse Cory riflettendo.
Lea annuì non dicendo nulla.
“Ti senti più calmo in questo momento?” gli chiese poi sua moglie.
“Beh, si. È stata una giornata davvero difficile. La sfida a squadre, la lotta di fango, lo scoprire che mia figlia non è più vergine e che mia moglie mi ha mentito per un po’ di tempo!” disse il canadese facendo spallucce.
“Ehi, io non ti ho mentito! Ho semplicemente omesso alcuni dettagli!” disse Lea sorridendo.
“Beh, in qualche modo adesso mi devo vendicare!” affermò Cory maliziosamente.
Il canadese fece alzare in piedi la moglie sollevandola sulla sua spalla e schiaffeggiandole  giocosamente una natica quando lei continuava a dimenarsi.
“Mettimi giù Raggio di Sole!” disse la brunetta ridendo di cuore.
“Eh no Tarzan, prima facciamoci un tuffetto in acqua!” detto ciò il canadese entrò nel lago portando con se la moglie che strillava a causa della temperatura bassa dell’acqua.
 
I coniugi continuarono a ridere e scherzare per qualche minuto prima di raggiungersi finalmente in un abbraccio affettuoso.
“Non ti preoccupare, tu sarai sempre l’unico uomo della mia vita” gli disse Lea mordendosi maliziosamente un labbro.
“Beh, dimentichi tuo padre!” disse Cory mettendo il broncio.
“Già, ma con mio padre non posso fare questo!” affermò Lea prima di baciare con passione il marito sulle labbra.
“Menomale che non viviamo in Kentucky!” disse Cory ridendo, ricordando una vecchia battuta di Finn.
 
È vero, la giornata era stata abbastanza intensa per Cory ma per fortuna essa si era conclusa nel migliore dei modi: nelle braccia di sua moglie!






 
Angolo autrice: Povero il nostro Cory! cosa ha dovuto scoprire in questo capitolo! ma vi assicuro che la sua reazione è oro rispetto a quando scoprirà la relazione di Iris con Kyle (leggerete quel capitolo molto presto ;) ) Spero proprio che questo capitolo vi sia piaciuto e vi abbia divertito! Grazie a tutti coloro che continuano a seguire questa storia e soprattutto recensiscono..
Un grazie in particolare va alla carissima @FrancyF che mi ha insegnato ad inserire le immagini nei capitoli (ahahah lo so, sono impedita) e per avermi ispirata a ricercare in angoli remoti del mio computer queste immagini (ormai mi ero arresa, dato che non avevo idea di come postarle!).
Ed ecco la famiglia Monteith al completo! Sappiate che nella mia testa loro hanno questo aspetto.
Va bene, Cory e Lea li riconoscete sicuramente, accanto a Cory potete vedere Iris, al suo fianco Chris, poi la piccola Sophie, accanto a lei Connor ed infine Dylan all'estrema sinistra. (p.s. molti di questi ragazzini sono attori di una certa importanza. Chissà se ne conoscete qualcuno :D )

PROSSIMO CAPITOLO VENERDì 12 GIUGNO! A presto <3
  
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