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Autore: FrenzIsInfected    29/05/2015    2 recensioni
[Horror]
Una leggenda metropolitana narra di un gioco online nel DeepWeb, "Horror's Well", che farebbe scontrare due team formati da personaggi horror di videogiochi e film, scelti casualmente, in cui in ballo è la vita del capo del team. Nick Prescott, un giovane nerd di Riverville, in Oklahoma, sta cercando un modo di far pagare i torti subiti da un bullo, James Nicholson. Cosa mai potrà fare per trovare ed ottenere la sua vendetta?
Genere: Horror, Sovrannaturale, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Le visioni di Nick Quel pomeriggio, Nick diede appuntamento a Simon per vedersi al parco di Riverville. Doveva rielaborare le informazioni ottenute, e voleva passare ulteriore tempo col suo amico.
Non avrebbe detto a Simon che aveva iniziato a giocare a "Horror's Well", tantomeno che il suo avversario era Nicholson.
Non sapeva il perchè, ma qualcosa gli diceva che avvisarlo di tutto ciò sarebbe stato un grande errore.
Uscì di casa. Il cielo si era coperto di nuvole.
Aveva chiamato Boogeyman prima di uscire, chiedendogli come se la stessero spassando i suoi personaggi in soffitta. L'uomo nero aveva risposto che, anche se non stavano facendo nulla di che, qualunque posto era meglio del pozzo del gioco. Al che Nick pensò quanto stesse godendo Samara nel respirare aria fresca, vivendo sia in "The Ring" che nel gioco in un pozzo.
Camminò per un quarto d'ora lungo le vie di Riverville, pensando alla visione che aveva avuto poco prima di fare ritorno nell'appartamento.
Era più che sicuro di aver visto Alma fissarlo nella penombra.
Ma, poco dopo, si smentì.
Non stavano ancora combattendo, lui e James. Non aveva motivo di spiarlo. E poi, a quale pro?
Svoltò in un vicolo, che conduceva più rapidamente al parco.
Mentre lo percorreva, si formò una nebbiolina in lontananza.
Nick si fermò ad osservarla.
Era apparsa dal nulla, e stagnava nell'aria.
E adesso che cazzo c'è?
Avanzò verso di essa, prima a piccoli passi, poi sempre più velocemente.
Una volta davanti ad essa, si diradò.
Alma Wade apparve di fronte a lui, fissando il terreno.
Nick restò impietrito.
La bambina alzò lo sguardo su di lui.
Il ragazzo indietreggiò.
Non puoi nasconderti da me.
La figura di Alma gli passò attraverso e scomparve, insieme alla nebbia.
Nick cadde all'indietro, travolto. Battè la testa sul terreno, e svenne.


Nick ansimava. Aprì gli occhi. Il suo cellulare squillava.
Non doveva essere passato troppo tempo dalla visione che aveva avuto.
Prese il telefonino e rispose.
- Dove cazzo sei? - chiese Simon, infastidito dal ritardo dell'amico.
- Sto arrivando. Due minuti e sono lì. - disse Nick, chiudendo la telefonata.
Si alzò in piedi, e raggiunse di volata, con ancora la scena vissuta impressa nella mente, il parco di Riverville.
- Ma che diavolo ti è successo? - domandò allarmato. - Sei tutto bagnato! - .
Prescott si toccò i capelli. Effettivamente erano bagnati, così come i suoi vestiti.
- Sono inciampato. - mentì.
Simon non sembrò molto convinto della risposta di Nick, ma non ci badò più di tanto. Cominciarono a camminare per il parco.
- Allora? Novità? - chiese.
- A parte il fatto che ho quasi finito F.E.A.R. per la terza volta, nessuno. E tu? - fece Nick.
- Ho un telefono nuovo! - informò Simon, estraendo un Samsung Galaxy Grand Neo.
- Wow. - esclamò.
- Lo inauguriamo con un selfie? - .
- Perchè no? - .
I due si misero in posa, e Simon scattò la foto.
Andò a vedere il risultato.
- Ci sta? - chiese.
- Eccome! - confermò Nick.
Stava per caricarla su Facebook, quando notò qualcosa nello sfondo della foto.
- Aspetta. - fece.  - Dammi qua. - .
Simon gli porse il telefono. Nick zoomò nella foto.
Tra gli alberi, dietro di loro, era apparsa la figura di Slenderman.
- Guarda qui. - disse.
Simon guardò e notò anche lui la presenza anomala.
- Che figata! Slenderman! - fece sorridente.
- Ma che cazzo dici? Non dovrebbe neanche esistere! - esclamò Prescott.
Il sorriso di Simon svanì.
- Fammi una foto. - ordinò.
Nick obbedì. Guardò il risultato. Slenderman non c'era.
- Com'è possibile? - domandò McMillin.
- Non lo so. - disse Prescott. - Prova con me. - .
Simon fece come richiesto.
Guardò il risultato e porse il telefono a Nick.
Slenderman era a pochi metri da lui.
- Ma tu lo hai visto? - chiese allarmato.
- No, cazzo! Ti avrei avvisato se un killer fosse apparso dietro di te! - esplose Simon.
Ma Nick ormai aveva capito.
- Devo andare. - disse sbrigativamente, per poi iniziare a correre via.
- Ma dove cazzo stai andando? - urlò Simon.
Prescott non rispose.
Tornò nel vicolo dove era apparsa Alma.
Cominciò a sentire delle voci nella sua testa.
Poi la bambina apparve.
Ti vedo.
Nick cominciò a correre, ma ovunque andasse, se la trovava davanti, o ai lati.
Non andare! Stai con me!
Non posso, Alma.
La fine del vicolo era vicina.
Non lasciarmi!
Devo farlo, Alma.
Raggiunse l'uscita.
Torna indietro! Torna indietro! Non andartene!
LASCIAMI IN PACE!
AIUTAMI! AIUTAMI! AIUTAMI!
Nick corse lungo la via principale, mentre dal vicolo rieccheggiò un ultimo grido:
TI ODIO, NICK! TI ODIO!
  
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