Era il compleanno di Bossuet, e gli amis erano ovviamente tutti presenti. L’unico ancora assente era proprio il festeggiato.
Les amis de l’ABC aspettavano il suo arrivo in un locale poco lontano da place de la république.
All’improvviso Joly irruppe nel locale:-Ragazzi credo che Bossuet arriverà un po’ tardi…Mi aveva detto di cominciare ad incamminarmi e che mi avrebbe raggiunto.
Dopo un’ora ricevo una chiamata dall’ospedale: Bossuet è caduto dalla bicicletta mentre veniva qui-
-Non poteva venire in auto?- chiese saggiamente Combeferre
-L’auto si è rotta qualche giorno fa…-
-La solita fortuna- fece Grantaire, scettico.
-Comunque non possiamo aspettarlo senza far niente- disse improvvisamente Courfeyrac
-E cosa proponi di fare?- chiese Marius, spaventato dalla possibile risposta dell’amico
-Obbligo o verità-
-Come immaginavo…-sospirò il povero Marius.
Gli amis ed Eponine, Cosette e Musichetta, che erano arrivate poco prima, si sedettero in cerchio sul pavimento.
-Inizio io!- esclamò Courf
-Allora…Marius: obbligo o verità?-
-Verità…-rispose questo, timoroso
-Ti sei mai fatto una canna?-
-Certo che no!- rispose l’amico, visibilmente stizzito, le risate degli amici in sottofondo.
-Ora tocca a te-
-Allora…Ferre: obbligo o verità?-
E continuarono a giocare tranquillamente per un po’, finché…
-Courf- disse Bahorel
-Obbligo o verità?-
-Obbligo.-
Bahorel sembrò pensarci sù, poi si chino verso Feuilly che gli sussurrò qualcosa all’orecchio.
-Bene: devi baciare la persona che preferisci tra di noi!- esclamò infine.
-La persona più speciale, la più importante, quella a cui tieni di più, insomma- rettificò Feuilly.
Courfeyrac, senza nemmeno pensarci, si alzò da terra, superò tutti i suoi amici e si fermò di fronte al poeta.
Si inginocchio, gli prese il viso tra le mani e lo baciò con foga.
Poi si alzò nuovamente e tornò al suo posto.
E questa fu la seconda della serie di”fortunati” eventi