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Autore: NathalieKheel    30/05/2015    3 recensioni
E se un giorno Percy Jackson mandasse un messaggio alla persona sbagliata?
E se quel messaggio creasse scompiglio nel cuore del piccolo Nico di Angelo?
E se quel messaggio fosse l'inizio di una grandissima storia d'amore?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nico di Angelo, Percy Jackson
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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CHAPTER 1


‘’ Ciao Annie come va?’’
Era stato questo. Il nostro primo messaggio. Era il messaggio da dove era partito tutto, il messaggio che aveva segnato l’inizio e la fine di una era. Il messaggio che mi aveva cambiato.
O forse mi sbaglio. Forse non è stato il messaggio a cambiarmi, forse è stata la persona che lo ha mandato.
Fatto sta che un semplice messaggio mandato alla persona sbagliata per puro caso ha dato inizio a una storia meravigliosa.
Non oso pensare se magari l’avesse inviato a qualcun altro.
La mia vita ora non sarebbe stata di certo così.
Grazie al cielo.
---
Pioveva a dirotto. Come al solito ero da McDonald da solo e stavo gustando il mio hamburger mentre spilluzzicavo le patatine ricoperte dalla salsa ketchup. Le goccioline d’acqua scorrevano lungo il vetro e io le osservavo pensieroso.
Avevo litigato con Jason. Ancora.
Ogni volta che qualcuno dava una festa, lui puntualmente mi trascinava, incurante che chi aveva dato il party mi odiasse o meno.
La sera prima aveva davvero raggiunto il limite.
Drew Tanaka, la bocca di rosa della scuola aveva dato una festa per non so quale motivo.
Chiaramente Jason era stavo invitato. Lui era bellissimo, intelligentissimo purissimo e levissimo. Jason era Rocchetta l’acqua della salute.  Tutto il contrario di me, io sono più un Tavernello.
Drew mi odiava da circa tre mesi, quando dopo i suoi continui atti di bullismo e prese in giro ero scoppiato e avevo rivelato al suo caro fidanzato, con chi lo tradisse tutti i sabati sera dopo la partita di football.
Dire che Drew se la fosse presa era un eufemismo.
Ma almeno aveva smesso di prendermi in giro, e  credo avesse iniziato a temermi.
Comunque Jason, senza dirmi di chi fosse la festa, era venuto sotto casa mia con la sua Porsche gialla e mi aveva caricato in macchina non facendo apparentemente caso alle mie proteste.
Jason faceva sempre così. Si dispiaceva tanto per me, e in fondo pensavo di fargli un po’ pena. Io magro, basso e con i miei scompigliatissimi capelli neri in testa. E gay per giunta.
Comunque Jason mi voleva bene. Ed era il mio unico amico e anchio gli volevo bene.
Quando avevo visto che era casa Tanaka cercai di girare sui tacchi e tornare a casa. Ma Jason mi aveva trattenuto con la forza e non mi aveva lasciato per alcun motivo.
E quindi il giorno dopo mi ritrovai al Mc Donald. Da solo e con un occhio nero e con un enorme dispiacere per aver litigato con Jason.
Il fidanzato di Drew ( per intenderci, l’amante) mi aveva preso a pugni. E siccome era quasi il quintuplo di me in altezza e in larghezza ( per intenderci, era un giocatore di football) le avevo prese senza pietà ( per intenderci, avevo provato a tirargli un pugno ma mi ero fatto male).
Allora me ne ero andato, ignorando i mugolii disperati di Jason.
Diedi un altro morso all’hamburger. Poi il mio cellulare si illuminò di azzurrino.
Pensai fosse Jason, invece quando lessi il messaggio mi accorsi che era un numero sconosciuto.
- Ciao Annie come va?-
Non conoscevo nessuna Annie io. Evidentemente aveva sbagliato numero.
-Devi avere sbagliato numero, io sono un uomo-
Attesi qualche secondo prima di ricevere un altro messaggio.
-Oh scusa. Io comunque sono Perseus . Ma gli amici mi chiamano Percy, o pesce-
Mi chiesi se quello sconosciuto avesse dei seri problemi mentali. Innanzitutto forse aveva un cervello da pesce, perché non capivo cosa gli era chiaro di ‘’ hai sbagliato numero ‘’.
Per gentilezza gli risposi.
- Io mi chiamo Nico. Bel nome comunque –
Ero sempre educato io.
Ma il pesce evidentemente aveva intenzione di farmi innervosire perché appena dopo pochi secondi il telefono si rilluminò.
-Come va? Io sono con la mia fidanzata, ma abbiamo appena litigato L-
Stavo seriamente dubitando dei suoi problemi mentali. Come gli veniva in mente di raccontare i fatti suoi a uno sconosciuto?
-Bene, a parte per il fatto che sto mangiando al Mc Donald da solo e con un occhio nero.-
Perché gli avessi risposto rimase un mistero. Forse avevo solo bisogno di qualcuno  che mi ascoltasse, o forse avevo bisogno di un amico.
-Mi spiace un sacco. Deve essere una brutta situazione-
Non sapeva quanto avesse ragione.
Non avevo uno straccio di amico, ero considerato uno da evitare, uno iellatore. Mia mamma e mia sorella erano morte in un incidente in macchina e io ero rimasto solo con mio padre che potevo considerare ‘’ Il grande assente’’.
-Hai ragione è proprio una situazione di merda. Però so che c’è gente che sta peggio di me. Tipo Lindsay Lohan. Io almeno ce l’ho una dignità.-
Lui rispose – Ahahaha-
-Posso sapere come mai ti chiamano pesce?-
Il cellulare si illuminò di azzurrino dopo circa venti secondi. Non che io avessi tenuto il conto eh.
-Mi piace tantissimo l’acqua. Comunque ora devo andare, ci sentiamo dopo Nico. E’stato bello conoscerti-
Fissai ancora per un poco quello schermo. Non capivo cosa fosse successo. Anzi non lo capisco neanche adesso. Forse avevo trovato un amico.
  
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