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Autore: Little_Lotte    30/05/2015    9 recensioni
"Credevo che essere un Cavaliere di Athena fosse la cosa più complicata di questo mondo, ma mi sbagliavo: essere una persona normale, probabilmente lo è ancora di più."
[ In tempo di pace, anche i Cavalieri di Athena hanno tutto il diritto di vivere una "vita normale".
Fra amori incompresi, segreti e bugie,partenze improvvise e intramontabili amicizie, saranno in grado di vivere come semplici ragazzini? ]
Genere: Angst, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Andromeda Shun, Cygnus Hyoga, Pegasus Seiya, Phoenix Ikki, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Ritorno a Casa'
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Se con il trascorrere dei giorni Shun divenne sempre più cupo e silenzioso, Seiya e Shiryu facevano tutto il possibile per tenersi occupati e in continua attività, cercando di coinvolgere il Cavaliere di Andromeda in ogni loro progetto, nella speranza che prima o poi questi avrebbe finito per cedere a quelle lusinghe.

In fin dei conti, pensava Seiya, era impossibile tenere il muso per sempre, nessun essere umano ne sarebbe mai stato capace.

Shun, tuttavia, sembrava aver deciso di battere il suo record personale di “Giorni trascorsi senza neanche un sorriso” e al momento era sulla buona strada per diventare ufficialmente l'abitante più triste e avvilito di tutta Villa Kido. Proprio lui, che riusciva sempre a trovare una valida ragione per essere felice, persino nei momenti peggiori, adesso sembrava non ricordare neanche come si facesse a sorridere.

Nessuno riusciva a farsene una ragione e nessuno, tuttavia, era in grado di aiutare Shun a ritrovare il suo perduto buon umore, nessuno sembrava avere gli strumenti adatti.

Questo, almeno, fino a quando Villa Kido non venne invasa da un ospite inatteso.

<< Hey, Shun! Shun, presto... Vieni giù, si tratta di una cosa estremamente importante. >>

Shun sollevò lo sguardo dal libro che stava leggendo e si voltò curiosamente, guardando in silenzio la porta chiusa a chiave di camera sua; negli ultimi giorni Seiya e Shiryu avevano tentato più volte di farlo uscire dalla stanza – spesso senza alcun risultato – ma quel giorno la voce di Seiya sembrava essere molto più insistente del solito e il Cavaliere di Andromeda non poté fare a meno di pensare che potesse essere accaduto qualcosa di veramente significativo.

<< Seiya, che succede? >> domandò il ragazzo, dopo aver messo da parte il proprio libro ed aver aperto la porta della stanza, soffermandosi sulla soglia << Perché tanta insistenza? >>

<< Vieni giù e lo scoprirai, ho detto che è importante! Eddai, Shun... Fidati di me. >>

Shun sospirò profondamente e si convinse a scendere, suo malgrado; percorse lentamente le scale fino a raggiungere la sala da pranzo, dove ad attenderlo insieme a Seiya e Shiryu vi era la più bella sorpresa che il ragazzo potesse mai aspettarsi di ricevere.

Per poco non si sentì mancare il fiato.

<< Niisan... Sei tu! >>

Senza aggiungere altro si gettò fra le braccia di suo fratello e si mise a piangere, sotto li sguardi inteneriti di Seiya e Shiryu che, in maniera del tutto inevitabile, non poterono fare a meno di commuoversi di fronte ad una scena tanto toccante. Ikki sorrise ampiamente e si strinse con forza al corpo del fratellino, con un lungo e profondo sospiro di sollievo.

<< Oh, Shun... Grazie al cielo stai bene. >> mormorò flebilmente la Fenice << Temevo che ti fosse accaduto qualcosa di male, ero così in pena per te! >>

Shun sollevò lentamente il capo e lo guardò con aria confusa, senza capire.

<< Qualcosa di male, dici? Cosa ti ha dato motivo per pensare una cosa simile, fratello? >>

<< E' stato il richiamo del tuo Cosmo, ho percepito il tuo bisogno di aiuto e ho creduto che ti trovassi in difficoltà. >> spiegò Ikki, staccandosi dall'abbraccio per guardare l'altro direttamente negli occhi << Come stai, fratellino? Va tutto bene? A guardarti si direbbe che tu non abbia alcuna ferita sul corpo, dunque niente farebbe pensare ad un combattimento... Eppure il tuo Cosmo era così inquieto! Deve pur essere accaduto qualcosa, se ho avvertito così chiaramente la tua richiesta di aiuto. >>

Shun si fece completamente rosso in volto e abbassò mestamente lo sguardo, come se si vergognasse.

<< Dunque tu... Tu hai percepito il mio Cosmo, Ikki? >> domandò timidamente << Lo hai sentito invocare il tuo aiuto? >>

<< Sono tuo fratello, Shun. >> gli rispose Ikki << Sai che siamo uniti da un legame speciale, io riesco sempre a sentirti in caso di pericolo. Allora, vuoi dirmi cosa è successo esattamente? Per quale motivo il tuo Cosmo ha invocato il mio aiuto? >>

Shun non rispose e iniziò a torturarsi il labbro inferiore, sforzandosi di non guardare suo fratello negli occhi; non poteva raccontare come stessero esattamente le cose, era certo che Ikki sarebbe andato completamente fuori di testa se avesse conosciuto le reali motivazioni che avevano spinto il Cosmo di Andromeda a ricercare così ardentemente quello della Fenice.

<< Shun? >> insistette Ikki, guardandolo severamente << Sto aspettando. >>

Nessuna risposta.

Ikki iniziò seriamente a spazientirsi.

<< Shiryu! Seiya! >> tuonò il Cavaliere, voltandosi verso gli altri due << Dal momento che mio fratello sembra aver momentaneamente perso la capacità di comunicare, vi dispiacerebbe dirmi che cosa è accaduto da queste parti? Sapete, ho come la sensazione che voi due sappiate molto più di quanto non vogliate darmi a vedere. >>

I due si guardarono timorosamente, non potendo fare a meno di trasalire.

<< Dunque, noi... In realtà, Shiryu ed io... >> farfugliò nervosamente Seiya, guardando il Dragone di sottecchi come in cerca di supporto.

Sapevano entrambi quanto Ikki potesse diventare pericoloso se contraddetto, ma non potevano certo pensare di tradire la fiducia di Shun così a cuor leggero, anche perché una simile violazione sarebbe stata sufficiente a farlo infuriare come una bestia, tanto da scatenare una vera e propria Nebulosa di Andromeda all'interno di Villa Kido.

<< Allora? >> insistette Ikki, sempre più spazientito << Volete vuotare il sacco, sì o no? Che c'è, avete perso tutti la lingua? Devo forse andare a cercare Hyoga per ottenere delle rispos... >>

Si bloccò di colpo, come se avesse tutto d'un tratto realizzato qualcosa di ovvio che, fino a quel momento, non era riuscito a visualizzare.

<< Ragazzi, dov'è Hyoga? >> domandò curiosamente, guardandosi intorno con fare circospetto << Non l'ho ancora visto e credo di sentire un po' la mancanza del suo solito, acido starnazzare. Che c'è, si è rinchiuso in camera per uno dei suoi soliti momenti di ascesi oppure... >>

<< Hyoga non è qui. >> lo freddò immediatamente Shun, in tono piatto e asciutto << E' partito per la Siberia qualche giorno fa. >>

<< Come? Sul serio? >> fu il commento sorpreso di Ikki << E perché mai lo avrebbe fatto? Credevo che aveste deciso tutti di restare a Villa Kido per un po', cosa può averlo spinto a partire proprio adesso? >>

Shun sospirò tristemente e non rispose, lasciando così a Shiryu l'incombenza di tale compito.

<< Non lo sappiamo, Ikki. >> disse il Dragone, sospirando a sua volta << Hyoga non ha voluto fornirci alcuna spiegazione, ha detto che non erano affari nostri. E' stato un tantino scortese, in effetti, ma immagino che avesse le sue buone ragioni per comportarsi in maniera così brusca e scostante. >>

<< Probabilmente tu lo capisci meglio di tutti noi, visto quanto di frequente ti allontani. >> fece eco Seiya, una lieve punta di acidume che traspariva dal tono della sua voce.

Shiryu lo guardò di traverso e lo colpì con una poderosa gomitata nello stomaco, ma Ikki sembrò non farci particolarmente caso e, al contrario, si mostrò più divertito che adirato dall'affermazione appena pronunciata dal cavaliere di Pegaso.

<< In effetti, credo di capirlo. >> rispose in tono giocondo << Non prendetevela troppo con lui, Cavalieri, noi solitari abbiamo spesso bisogno di un po' di libertà, i legami troppo stretti talvolta ci fanno mancare il respiro! Vedrete che Hyoga tornerà presto, non avete alcun motivo di essere... >>

Il Cavaliere s'interruppe ancora una volta, attratto da una forte ondata di energia proveniente da suo fratello, un'energia che – apparentemente – egli era il solo a percepire; si voltò rapidamente in direzione di Shun e in quel momento fu come se riuscisse a leggergli dentro, come se ogni singola parte del suo corpo fosse fatta di cristallo.

Shun s'irrigidì di colpo e in quel momento sentì il proprio sangue raggelarsi nelle sue vene, perché – evidentemente – Ikki non era ormai troppo lontano dallo scoprire la verità.

<< Shun, cos'è questa storia? >> domandò severamente la Fenice << Perché il tuo Cosmo ha ricominciato a pulsare come l'altro giorno? Che cosa sta succedendo? >>

Shun arrossì maggiormente e si voltò dall'altro lato, per sfuggire al penetrante sguardo inquisitorio di suo fratello.

<< Niisan, ti prego. >> implorò << Non adesso. >>

Avvolse entrambe le braccia attorno al suo corpo come a voler trattenere il suo Cosmo, ma l'energia da esso sprigionata era talmente forte da non conoscere ostacoli e in men che non si dica, arrivò a Ikki rimettendo assieme tutti i pezzi di quell'assurdo e intricatissimo mosaico.

<< E per Hyoga, vero? >> gridò il Cavaliere della Fenice << E' a causa di Hyoga che stai così male, dico bene? Shun, rispondimi. >>

Shun continuò a torturarsi il labbro inferiore, trattenendosi dal rispondere; sapeva che in quel modo avrebbe semplicemente accresciuto le ire di Ikki ma era come paralizzato, bloccato all'idea di dover rivelare a suo fratello la realtà dei suoi sentimenti.

<< Shun, adesso inizio davvero ad innervosirmi. Conto fino a tre, poi esigo che tu mi dica la verità: Uno... Due... >>

<< … Shun è innamorato di Hyoga, ed è per questo motivo che la sua partenza lo ha tanto intristito. >> intervenne a quel punto Seiya, tutto d'un fiato << La notte prima della partenza i due hanno litigato e il giorno seguente Hyoga se n'è andato senza neanche salutare, lasciando solamente un bigliettino per informarci della partenza. Negli ultimi tempi si comportava in maniera strana con Shun, perciò tuo fratello teme di essere, in qualche modo, causa di questa sua partenza improvvisa. >>

<< Seiya! >> esclamarono all'unisono Shiryu e Shun, il primo in tono di biasimo e il secondo con voce letteralmente rigonfia di terrore.

Ikki, da parte sua, sembrava essere del tutto incapace di proferire parola.

<< Di un po', Seiya, ti ha dato di volta il cervello? >> lo sgridò Shiryu, con sguardo sinceramente adirato << Questi non sono affari nostri, chi ti ha dato il diritto di immischiarti in faccende che non ti riguardano? >>

<< Beh, Ikki voleva sapere la verità e Shun non sembrava essere particolarmente propenso a parlare, così ho pensato di accorciare i tempi. >> si giustificò il cavaliere di Pegaso, come se realmente non riuscisse a comprendere che cosa vi fosse di tanto sbagliato in quel suo gesto << Che c'è, ho forse fatto male? >>

Shiryu si batté una mano contro la fronte, sconsolato, mentre Ikki si parò di fronte a Shun e lo costrinse ancora una volta a guardare dentro ai suoi occhi, così da poterlo finalmente affrontare.

<< E' vera questa storia, Shun? >> domandò severamente il maggiore, con aria minacciosa << Tu sei veramente innamorato di Hyoga? >>

Shun chinò nuovamente il capo e fece segno di sì con la testa, senza parlare.

In fin dei conti, pensò fra sé e sé, non sarebbe servito a molto continuare a nascondere la verità.

<< Ed è anche vero che avete litigato? >> insistette Ikki << E' come ha detto Seiya? Lui si comportava in maniera strana nei tuoi confronti e ha deciso di partire così, di punto in bianco, senza dire niente? >>

Shun annuì per la seconda volta: << Sì, Niisan. >>

Ikki rimase in silenzio per qualche secondo, mordendosi il labbro con fare pensieroso, come se la sua mente stesse tentando di elaborare; aveva un'aria stranamente pacata e il Cavaliere di Andromeda – che lo conosceva fin troppo bene – sapeva che non vi era da aspettarsi nulla di buono da quello sguardo così placido ed insolitamente tranquillo.

<< I-Ikki? >> azzardò timidamente Seiya, non potendo nascondere una leggera punta di timore << V-va tutto bene, amico? >>

<< IO GIURO CHE LO AMMAZZO! >> berciò a quel punto il cavaliere della Fenice, facendosi completamente rosso in volto e iniziando a muoversi freneticamente per tutta la stanza << SPENNERO' QUEL DANNATO PENNUTO CON LE MIE STESSE MANI, DOVESSE ESSERE L'ULTIMA COSA CHE FACCIO! >>

Shun arretrò rapidamente e andò di corsa a nascondersi dietro al divano, al riparo dalla rabbia e dall'irruenza di Ikki.

Oh sì, pensò fra sé e sé, sarebbe stato molto meglio tenere suo fratello all'oscuro di ogni cosa.

<< Ikki, ti prego... Cerca di calmarti, non ti sembra di stare esagerando? >> intervenne cautamente, tentando inutilmente di sedare l'ira del Cavaliere.

<< Esagerando? Io?! >> sbraitò Ikki << Quella specie di anatra spennacchiata fa soffrire mio fratello e io starei esagerando?! >>

<< Non puoi prendertela con Hyoga in questo modo, neanche sappiamo come stiano realmente le cose fra lui e Shun! Forse se provassimo a capire meglio... >>

<< Capire? Che cosa c'è da capire? Quell'idiota di un siberiano sta giocando con i sentimenti di mio fratello ed è mio dovere fargliela pagare! >> il volto di Ikki era ormai completamente paonazzo e una grossa vena minacciosa aveva appena iniziato a pulsare sul suo collo, così voluminosa e prepotente da far credere di poter esplodere da un istante all'altro << Santo cielo... Mi prudono le mani! Spero tanto che il pennuto non si decida a tornare troppo presto dalla sua gita, altrimenti serviremo cigno arrosto come portata principale per celebrare il suo ritorno! Oppure alla griglia, non saprei... In ogni caso, ci sarà la sua dannatissima testa su di un piatto d'argento! >>

<< Ikki, ascolta... >>

<< Forse dovrei colpirlo con un Pugno della Fenice, anche se non sono del tutto sicuro che Athena approverebbe. Magari se provassi a confonderlo con un Fantasma Diabolico otterrei comunque lo stesso risultato. >>

<< Ikki! >>

<< Oppure potrei affrontare la cosa diversamente, prenderlo da parte e... >>

<< INSOMMA, LA VOLETE SMETTERE TUTTI QUANTI?! >>

Ikki, Seiya e Shiryu di voltarono rapidamente in direzione di Shun, appena uscito dal proprio nascondiglio e intento a guardare tutti quanti con un'espressione a metà fra il rabbioso e l'angosciato, le lacrime che scivolavano copiose lungo il suo volto.

<< Vi prego, non ce la faccio più a sentir parlare di Hyoga. >> gemette il Cavaliere di Andromeda << Voi ve ne state lì, a discutere della sua partenza come se la cosa neanche vi toccasse, con mio fratello che continua a pronunciare frasi senza senso, ma per me è una vera tortura ascoltarvi! Per favore, io... Vorrei semplicemente essere lasciato in pace. >>

Si voltò in direzione di Ikki e lo guardò duramente, in modo così intenso e inaspettato da farlo persino rabbrividire; il Cavaliere della Fenice deglutì con forza.

<< Shun, io... >>

<< No, Ikki... Questa volta non ho nessuna intenzione di ascoltarti. >> lo freddò Shun, con voce rotta dalle lacrime << Ti sono davvero grato per essere accorso così rapidamente, ma non sono stato io a domandare il tuo aiuto! Non è colpa mia se il mio Cosmo ha pensato di mettersi in contatto con il tuo, non era ciò che volevo; in questo momento, desidero solamente restare da solo. >>

Ikki lo guardò confusamente, annichilito da quelle parole per lui così apparentemente senza senso.

<< Che stai dicendo, Shun? >> farfugliò << No, tu non sei così... Tu non rifiuteresti mai il mio aiuto. >>

Shun si morse il labbro inferiore e si voltò di scatto, mordendosi con forza il labbro inferiore, per non lasciarsi sopraffare dai singhiozzi.

<< Adesso non lo voglio. >> bubbolò astiosamente << Voglio solo essere lasciato in pace. Da tutti voi. >>

<< Shun, aspetta un attimo! Non andar... >>

<< Lascialo stare, Ikki. >> lo interruppe Shiryu, afferrandolo per un braccio e fermandolo prima che potesse seguire Shun fuori dalla stanza << Ha ragione lui, adesso ha bisogno di rimanere solo per un po'. E' meglio così, credimi: tuo fratello non è più un bambino, non puoi continuare a stargli addosso come facevi un tempo. >>

<< Ma... Perché fa così? >> Ikki sospirò mestamente e si voltò nella direzione dalla quale, pochi istanti prima, Shun aveva fatto la sua uscita di scena << Non riesco a capirlo, Shiryu, in tutti questi anni non ha mai rifiutato il mio aiuto, neanche una volta. >>

Shiryu sospirò a sua volta, per poi abbozzare un leggero sorrisetto contrito in direzione di Ikki.

<< Perché è innamorato, amico mio. >> gli rispose con naturalezza << Le persone innamorate, molto spesso, si comportano come non ci saremmo mai aspettati da loro. >>

Seiya alzò gli occhi al cielo e storse il naso, in segno di protesta.

<< Appunto, ragione in più per volersi tirare fuori dalle faccende amorose. >> biascicò << Te l'avevo detto, Shiryu, che era tutta una perdita di tempo! No, questa storia non fa per me... Non voglio ridurmi ad un vegetale come Shun. >>

Ikki lo guardò di traverso, sollevando un sopracciglio con aria perplessa: << E tu che diamine c'entri? >>

<< Niente, lascialo perdere! >> Shiryu fulminò il Cavaliere di Pegaso con lo sguardo << Seiya ha la tendenza ad essere un tantinello egocentrico, di tanto in tanto. Non è vero, Seiya? >>

Seiya roteò gli occhi e sbuffò con pesantezza, per poi annuire.

<< Sì, sono un egocentrico, per questo ho deciso di organizzare una festa qui a Villa Kido. >> rilanciò con sarcasmo << Resterai con noi abbastanza da potervi partecipare, Ikki? >>

<< Come... Una festa? >> Ikki sembrava sempre più confuso << Vi prego, ditemi che state scherzando. >>

Un ennesimo sospirò esasperato si levò dalle labbra di Shiryu.

<< Siamo tutti fin troppo seri, purtroppo. >> gli rispose << Se avrai la pazienza di stare con noi abbastanza a lungo, ti metteremo al corrente di tutte le ultime, esaltanti novità. >>

<< E' forse sarcasmo il tuo, Dragone? >> fece eco Seiya, indispettito << Se così fosse, sappi che non mi diverte affatto. Non dovresti sminuire le mie trovate, considerato poi il fatto che tu stesso ti sei dichiarato a favore... Devo forse ricordartelo? >>

<< Ti prego, Seiya, adesso non ricominciare! >>

<< No, io ricomincio eccome! Ti prego, Ikki... Di' qualcosa anche tu! >>

Ikki sospirò profondamente e ridacchiò sotto i baffi, distendendo le labbra in un lungo sorrisetto divertito.

In fin dei conti, pensò fra sé e sé, era bello fare ritorno a casa, di tanto in tanto.

*

Hyoga chiuse gli occhi, sospirò profondamente e si strinse entrambe le ginocchia al petto, raggomitolandosi in una vecchia coperta sdrucita di fronte ad un piccolo falò, che sembrava bruciare a fatica in mezzo a quelle lande desolate.

Era fredda, la sua Siberia, molto più di quanto egli ricordasse.

Hyoga si ritrovò inevitabilmente a pensare a quanto buffo e – a tratti, persino ridicolo – fosse il fatto che proprio lui, che da sempre aveva tratto le proprie energie dal freddo e dalla desolazione di quelle terre, adesso riuscisse a malapena a sopportarli.

Era cambiato, su questo non vi era alcun dubbio: non era più il ragazzino freddo e schivo di un tempo, talvolta persino sprezzante nei confronti dei sentimenti e delle emozioni umane, adesso era diventato un uomo profondo e sensibile, che dietro a quell'imperitura facciata di ghiaccio nascondeva un cuore puro e generoso, oltre che un grande, irrefrenabile desiderio di amare.

Desiderio che, tuttavia, non gli sarebbe mai stato concesso di realizzare.

Hyoga scosse energicamente il capo, ridestandosi dai propri pensieri.

Doveva smetterla di pensare ai suo amici, a Nuova Luxor e a tutto ciò che, negli ultimi tempi, aveva imparato a chiamare casa; adesso era quella casa sua, la Siberia con i suoi venti freddi e le sue steppe deserte, e rimanere ancorato ai ricordi non aveva proprio alcun senso, almeno non in quel momento.

Basta pensare al calore e alla dolcezza che Shun e gli altri Cavalieri erano soliti trasmettergli: doveva tornare ad essere freddo e distaccato, proprio come un tempo.

Già... Come se fosse una cosa semplice.” pensò fra sé e sé, ulteriormente raggomitolato dentro alla propria coperta “Come posso obbligarmi a non pensare a qualcuno che non voglio dimenticare?”

Sospirò profondamente e sollevò il capo in direzione del cielo, soffermandosi a fissare le stelle con occhi colmi di amore e inevitabile preoccupazione.

<< Che cosa dovrei fare, Mama? >> mormorò con voce rotta << Dovrei davvero sforzarmi di dimenticare Shun? Vivere la mia vita lontano da lui, come se egli non fosse mai entrato a farne parte? >>

Un ennesimo sospiro si levò dalle labbra di Hyoga e il poi il ragazzo abbassò nuovamente il capo, chiuse gli occhi e si morse il labbro per trattenere le lacrime, il vento che iniziava a soffiare con maggiore intensità, tanto da far traballare le fiamme davanti a lui.

Stava arrivando una tempesta, ne era più che sicuro.

Alzò nuovamente gli occhi al cielo e scrutò curiosamente le nuvole all'orizzonte, il vento che accentuava la propria forza e il freddo che si faceva sempre più pungente, praticamente impossibile da sopportare. Il Cigno si alzò lentamente e lasciò cadere a terra la coperta, chiuse gli occhi e spalancò le braccia, lasciandosi travolgere da quella perturbazione.

Coraggio, Hyoga... Cerca di ricordare chi sei.” si disse in silenzio, respirando a pieni polmoni quell'aria di tempesta “Dimentica Shun, Nuova Luxor e tutto ciò che ancora ti trattiene... Dimentica ogni cosa e lasciati andare, diventa un tutt'uno con il ghiaccio e con la neve. Ricordati sempre chi sei, Hyoga, poiché da questo momento in poi non ti rimane nient'altro che te stesso.”

I vento sibilò intensamente e Hyoga riaprì di scatto gli occhi, fissando l'orizzonte davanti a sé con aria di sfida: la tempesta era ormai arrivata, carica di rabbia, ferocia e distruzione.

E Hyoga non aveva nessuna paura di affrontarla.

*

<< Shun? Shun, posso entrare? >>

Shun si rigirò nel letto e si mise a braccia conserte, dando le spalle alla porta di camera sua, dietro alla quale si trovava in quel momento Ikki, che da circa dieci minuti stava bussando senza interruzione alcuna, nella speranza che prima o poi Shun avrebbe finito col cedere per sfinimento.

<< Shun! Eddai, fratellino, apri questa porta. >>

Shun alzò gli occhi al cielo e sbuffò energicamente, issandosi di scatto per strillare in direzione della porta: << Che vuoi ancora, Ikki? Credevo di averti detto di lasciarmi in pace! >>

<< E' vero, lo avevi detto, ma io ho deciso di non starti a sentire. Mi conosci, Shun, sai che potrei continuare a bussare alla tua porta per delle ore... Davvero non vuoi darmi il permesso di entrare? >>

Shun sospirò nuovamente e, infine, si alzò in piedi e si decise ad aprire la porta, sperando di riuscire – in questo modo – di mettere a tacere quel rompiscatole di suo fratello; un ampio sorriso di trionfo si dipinse sul volto della Fenice, nel momento in cui l'immagine di Shun fece la propria comparsa sulla soglia.

<< Era ora! >> esclamò il più grande, facendosi strada dentro alla stanza di suo fratello << Stavano iniziando a farmi male le nocche. >>

Shun lo guardò malamente e fece una smorfia.

<< Sai, Niisan, per essere un tipo che non ama la compagnia sai essere decisamente invadente, quando ti ci metti. >> bubbolò, mettendosi a braccia conserte << Che cosa vuoi? >>

Ikki sospirò profondamente e si accomodò sul letto di Shun, facendo lui segno di accomodarsi al suo fianco.

<< Parlare con te, fratellino, stavolta senza che tu ti tiri indietro come hai fatto l'ultima volta. >> gli rispose << Guarda che non sto cercando di rimproverarti o altro, io sono sinceramente preoccupato per te! Seiya e Shiryu mi hanno detto che negli ultimi tempi è diventato praticamente impossibile avvicinarsi a te, e questo non è certo lo Shun che io conosco! Non riesco ad accettare che quello stupido pennuto danzante ti abbia ridotto in questo stato. >>

Shun abbozzò un leggero sorriso, divertito dal nuovo epiteto coniato da suo fratello.

<< Hyoga non c'entra, Niisan. O almeno, non completamente. >> replicò in tono malinconico << Sono stato io a permettere lui di ridurmi in questo stato, se vi è qualcuno da dover biasimare quello sono proprio io. >>

<< Cosa? >> Ikki lo guardò confusamente << Ma, Hyoga... >>

<< Hyoga non mi ha mai fatto alcuna promessa. >> lo interruppe il cavaliere di Andromeda, lasciandosi cadere sul materasso accanto a lui << Insomma, non ci siamo scambiati giuramenti d'amore o che so io... Siamo sempre stati due semplici amici, niente più. Amici speciali, questo te lo concedo, ma nulla che andasse al di là di questo mero rapporto di affetto. Hyoga aveva tutto il diritto di partire, non doveva certo chiedere il mio permesso! >>

<< Beh... Avrebbe potuto almeno domandarti cosa ne pensavi! >> esclamò nuovamente Ikki, con voce alterata << L'opinione del suo migliore amico non conta niente, per lui? >>

Shun si morse il labbro inferiore e guardò il fratello di traverso, storcendo il naso.

<< Strano che sia proprio tu a dirlo, Ikki. >> lo canzonò << Non mi risulta che tu ti sia mai comportato diversamente, eppure io sono tuo fratello. >>

Ikki arrossì di colpo e abbassò rapidamente il capo, con aria di vergogna.

<< T-touché, fratellino. >> balbettò << Va bene, immagino che le mie argomentazioni siano finite. Tuttavia... >>

<< Tuttavia niente, Ikki. >> Shun sospirò nuovamente, alzando per l'ennesima volta gli occhi al cielo << La questione ormai è chiusa, lo hai detto anche tu. Come puoi vedere, non c'è davvero niente di cui dobbiamo parlare. >>

Ikki deglutì sommessamente e rimase in silenzio per qualche secondo, semplicemente a fissare il volto di Shun, che in quel momento ritraeva tutta la malinconia e la mestizia che si celavano dentro al suo cuore.

Un'immagine, per lui, a dir poco straziante.

<< Tu però lo ami, Shun. >> mormorò pochi istanti dopo, incapace di trattenere ulteriormente quel commento tanto ovvio da far persino male alle orecchie di Shun << Questo non è un dettaglio che puoi pensare di trascurare. >>

Un ulteriore sospiro flebile si levò dalle labbra del cavaliere di Andromeda, che si raggomitolò su se stesso e avvolse entrambe le braccia attorno al proprio corpo, come a volersi isolare dal dolore.

<< Forse dovrei sforzarmi di ignorare i miei sentimenti. >> replicò a mezza voce << In fin dei conti, non so neanche se essi siano ricambiati! Seiya e Shiryu vorrebbero che io non demordessi, secondo loro il cambiamento improvviso di Hyoga e la sua partenza potrebbero dipendere proprio da sentimenti confusi nei miei confronti, eppure io non riesco ancora a convincermene. Tutto ciò che so, Ikki, è che Hyoga è diventato sempre più freddo nei miei confronti e questa partenza per la Siberia non migliora certamente le cose: insomma, come posso non pensare che si sia stancato di me, o che in qualche modo abbia deciso di allontanarmi? >>

Ikki, a quel punto, si ritrovò inevitabilmente a sorridere e gli si fece più vicino, avvolgendo un braccio attorno alle sue spalle in un gesto di conforto.

<< Oh, fratellino... Avere me come fratello non ti ha proprio insegnato nulla, non è vero? >>

<< Cosa? Che intendi dire? >> Shun lo fissò curiosamente.

<< Che è proprio tipico di noi persone introverse allontanarci dalle persone che amiamo, per timore di far loro del male. Tu forse non lo avrai mai notato, ma per certi versi Hyoga ed io siamo molto simili: non amiamo raccontare i fatti nostri, spesso ci rinchiudiamo nella nostra solitudine, e abbiamo enormi problemi ad affrontare faccia a faccia i nostri sentimenti. >>

Shun spalancò gli occhi con interesse e sollevò il capo; pendeva letteralmente dalle labbra di suo fratello.

<< Tu... Stai forse dicendo che anche Hyoga... >>

<< Hyoga ti adora, fratellino, lo ha sempre fatto e questo non cambierà mai, qualunque cosa tu faccia o dica. >> gli rispose la Fenice << Tu temi che voglia allontanarsi da te, io ritengo piuttosto che lo stia facendo per necessità, per tutelarti da qualcosa. >>

Shun sembrava sempre più confuso: << Tutelarmi, dici? E da cosa sentirebbe mai il bisogno di tutelarmi? >>

Ikki fece spallucce.

<< Questo non posso saperlo, mi dispiace. >> rispose << Non riesco a leggere nella mente di Hyoga, mi limito a fare un'analisi accurata della situazione, in quanto persona dotata di una visione del mondo piuttosto simile a quella del soggetto in questione. Immagino di comprendere il suo atteggiamento molto meglio di quanto faresti tu, fratellino. >>

Shun increspò le labbra in un broncio pronunciato.

<< Già, puoi ben dirlo. >> bofonchiò << Non riesco proprio a capire cosa gli passa per la testa, se veramente mi vuole bene allora perché ha deciso di escludermi dalla sua vita così, di punto in bianco, e senza neanche addurre una valida spiegazione? >>

Stavolta fu Ikki a sospirare, rivolgendo poi al fratellino un rapido sorrisetto malinconico.

<< Perché per quelli come noi è molto più semplice fare così. >> replicò << So che non riesci a capirlo, che per te sarebbe molto più semplice parlare e trovare un punto d'incontro... Ma noi esseri introversi siamo estremamente complicati, non riusciamo ad aprirci agli altri con la stessa facilità con cui vi riescono gli altri. >>

<< E allora, che cosa dovrei fare adesso? >> domandò il cavaliere di Andromeda, con fare sconsolato.

Ikki sospirò profondamente, e in tono pacato e rassicurante rispose: << Aspettare, Shun. Temo proprio che non vi siano alternative. >>

Shun annuì silenziosamente, per poi sospirare con mestizia.

<< Aspettare. >> ripeté in un sussurro << E' molto più facile a dirsi che a farsi. >>

Ikki lo guardò con dolcezza e sorrise, con fare di conforto.

<< E' una vera fortuna che ci sia io qui con te, fratellino! >> esclamò allegramente la Fenice, stringendosi maggiormente al corpo del più giovane << Vedrai che insieme supereremo ogni cosa, te lo prometto! Del resto, non è a questo che servono i fratelli maggiori? >>

Shun sorrise a sua volta e si rannicchiò fra le braccia di Ikki, sospirando beatamente.

<< Grazie, Niisan. >> mormorò dolcemente << Sono felice che tu sia tornato. >>

<< Anche se fino a pochi minuti fa non volevi neanche farmi entrare in camera tua? >>

Shun rise.

<< Anche se fino a pochi minuti fa non volevo neanche farti entrare in camera mia. >> rispose << Ho bisogno di te, Niisan, adesso più che mai. Prometti che stavolta non te ne andrai? Non riuscirei a sopportare anche la tua assenza. >>

Ikki fece segno di no con il capo, sorridendo ampiamente.

<< Tranquillo, fratellino, ho intenzione di restare a Nuova Luxor per molto tempo. >> rilanciò in tono divertito << E poi, non posso certo perdermi la festa di Capodanno! Seiya l'ha definita “L'evento del secolo” e se Shiryu ha davvero deciso di dargli corda, allora immagino che ne valga davvero la pena parteciparvi. >>

I due fratelli scoppiarono a ridere e nel momento in cui i loro sguardi, complici, s'incrociarono, Shun avvertì un'intensa sensazione di calore al petto, un'emozione che da tempo non avvertiva sulla propria pelle, e che sembrò restituirgli, per un attimo, tutta la fiducia e la speranza che per troppo tempo aveva lasciato sepolte in fondo all'anima.

E in quel momento, per la prima volta dopo giorni, sentì di non essere più solo.


 


 



N.d.A: Ed eccolo qua, il nostro fratellone preferito.
Bentornato, Niisan, e grazie di cuore per essere accorso in aiuto di tuo fratello.
Mi rendo conto che la "regola del preferito" sta diventando sempre più evidente in questa storia, fra Shun e Hyoga non so chi sto facendo soffrire di più... E devono ancora accaderne di cose.
Beh, io la smetto di spoilerare e vi ringrazio ancora per l'effetto e la pazienza, ci risentiamo la settimana prossima! :D
  
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