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Autore: Ambrudale    30/05/2015    0 recensioni
Emily, la ragazza più popolare della scuola, fidanzata con Matthew, il capitano della squadra di football, sogna da sempre una storia da favola. Ma la realtà è molto diversa dai racconti: ha delle amiche ,che non sopporta e tutti gli studenti, la credano vanitosa, anche se cercano in tutti i modi di conquistare la sua attenzione. L'unica persona a cui lei vuole veramente bene è Logan, il suo migliore amico, gay, ma che la conosce meglio di tutti.
Una sera ad una festa, mentre va a salutare Logan, lui le presenta questi due sue amici, che si scopre non essere gay. Immediatamente qualcosa cambia in lei.
Genere: Fluff, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Sovrannaturale
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Dopo dieci minuti, si staccò da me. «Sei brava allora.» «Come scusa?» lo guardai male, forse non avevo capito bene. «Hai capito. Comunque il tuo sangue è molto buono.» mi guardò malizioso. Scesi dal lavandino e mi guardai allo specchio, la ferita era sparita, i canini erano rientrati e sul mento non avevo traccia di sangue. «Quindi tu, mi hai baciato solo per il sentire il mio sangue?» Lui non rispose, ma si limitò a guardarmi dal riflesso nello specchio, sorridendomi malizioso. Mi voltai di scatto, guardandolo negli occhi. Come se tutto fosse normale, gli diedi un sonoro schiaffo sulla guancia sinistra, facendolo voltare dal lato opposto. Incazzata e con le lacrime agli occhi, gli gridai: «Io non sono una delle tue puttane, stronzo.» Uscii dal bagno infuriata, trovando Nathan che mi aspettava fuori da questo, guardandomi preoccupato. «Tutto apposto?» domandò osservandomi. «Ho bisogno di ubriacarmi.» dissi urlandogli, per sovrastare la musica. In quel momento odiavo tutto. Io non sono una puttana, tanto meno una delle sue. Ma chi si crede di essere, lo odio cazzo. È riuscito a spezzarmi il cuore in quanto? Una ventina di minuti? Doveva andare allo Show Dei Record. Che fava che sono. Accidenti a me che mi faccio abbindolare da quell'ameba. «Così ti voglio.» Andai dal barista seguita sempre da Nathan. «Dimmi bellezza.» «Dammi la cosa più forte che hai.» dissi. Mi diede un bicchiere enorme, con dentro un'affare rossastro. Ne bevvi un sorso ed era squisito. Lo finii in cinque minuti, andando a ballare insieme a Nathan. Volevo scordarmi tutta la serata. Sarebbe stato meglio non venire. Ad un tratto mi sentii prendere per i fianchi e vidi Nathan che si stava avvicinando a me. Ballammo attaccati per un'ora intera. «Sei proprio brava!» esclamò Nathan dandomi una sculacciata e facendomi ridere. Ero un po' alticcia. Non mi sentivo tanto bene, ma mi ricordavo ancora troppo bene tutta la serata, così decisi di ritornare dal barista per farmi dare la stessa bevanda alcolica che mi aveva dato una o due ore fa. Intorno a me, un mucchio di persone ballavano, altre mi fissavano. Un ragazzo che non conoscevo, venne a sedersi accanto a me. «Ciao, tesoro.» Non era brutto, però nulla in confronto a Brad. Faculo Brad e il resto del mondo. «Ciao sconosciuto.» gli sorrisi. «Sei proprio bella sai?» «Grazie, anche tu non sei male.» portava una camicia celestina e dei jeans strappati. «Come mai qui, tutta sola soletta?» non risposi, ma iniziai a fissare Nathan che continuava a ballare, facendomi sorridere. «Sei fidanzata?» mi domandò di nuovo. Feci no con la teste, ma lui continuò a parlare. «E come mai quel ragazzo in fondo al locale mi sta guardando come se volesse strapparmi gli occhi?» seguii il suo sguardo e vidi che il ragazzo di cui stava parlando era Brad, che ci fissava in un modo indescrivibile, tra l'odio e il desiderio. Mi avvicinai all'orecchio di questo ragazzo sconosciuti e gli sussurrai: «Lui è un ragazzo che mi ha baciato solo per sapere se ero brava o no, più o meno. E io, dato che mi piace, almeno un pochino, mi sono incazzata. E adesso è un po' incazzato con me perché gli ho tirato uno schiaffo. Ma io sono più incazzata capito? Beh dai siamo incazzati entrambi e io credo di essere anche un po' ubriaca.» «Perché non lo fai ingelosire?» domandò lui con sguardo seducente. «Ma che avete oggi voi maschi? Volete farlo ingelosire tutti!» esclamai ripensando alle parole di Nathan. Lui mi guardò con un punto interrogativo stampato sulla fronte e io gli dissi che era una storia troppo lunga. «Comunque potresti fare una prova con me.» disse lui sempre sorridendomi. «Dimmi almeno il tuo nome prima di iniziare.» Iniziare a fare cosa? Mi girava la testa. «Emily.» risposi. «William.» disse lui dandomi la mano per poi stringerla. «Adesso che ci siamo conosciuti, possiamo farlo ingelosire.» senza che potessi ribattere, si avvicinò alle mie labbra, per poi baciarle avidamente. Mentre mi baciava, iniziai a pensare a Brad e al bacio di poco fa. Dopo che si staccò, mi diede il cinque per poi sussurrarmi all'orecchio:«Ha ragione il tuo amico, sei proprio brava.» e poi se ne andò via dal locale. Nathan continuava a ballare. Poco dopo però, venne accanto a me. «Ci sei riuscita, brava.» disse applaudendomi. «A fare cosa?» «A farlo ingelosire.» continuammo a parlare e a parlare. E poi, tornammo nella saletta privata del nostro gruppo, ma prima andai in bagno per rimettermi a posto il trucco. Tornata, notai che c'erano tutti. A dir la verità notai solo Brad, che continuava a fissarmi. Nathan, che non capiva cosa stava succedendo tra noi due, aveva una faccia a dir poco esilarante, così decisi di raccontarli tutto. «Che stronzo!» esclamò infine. «Nathan all'inizio pensavo che fossi un coglione, beh un po' lo sei anche ora, dato che hai ucciso la mia amica. Però mi sei stato d'aiuto, almeno stasera. Quindi, grazie.» «Ma figurati, se hai bisogno chiama.» ci scambiammo i numeri di cellulare e continuammo a parlare. Guardai l'orologio alla parete e segnava le quattro del mattino. Era tardi, io ero ancora ubriaca ma non ero stanca. Dopo un po' Brad, decisa di venire a sedersi accanto a me, mentre io e Nathan parlavamo ancora. «Ehi.» disse. Feci finta di nulla, facendolo irritare. Ethan era tutta la sera che parlava insieme ai suoi amici, non calcolandoci nemmeno. «Ho detto "ehi"!» sbraitò Brad. «Ops, scusa non ti avevo sentito.» gli dissi per poi ritornare a parlare con Nathan che mi sorrideva soddisfatto. Sarà stato il suo migliore amico, però era dalla mia parte. «Non puoi essere così permalosa.» «Permalosa? Io non lo sono di certo. Sei tu il rompi palle qui.» non so precisamente perché avevo detto così, però non ero in me, quindi andava più che bene. «Okay, sei ubriaca. Ti porto a casa.» senza dire nulla, salutai Nathan e io e Brad tornammo a casa, lasciando Ethan a divertirsi. Appena entrai in quella meravigliosa villa, mi buttai sul divano addormentandomi pesantemente.
   
 
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