Serie TV > Once Upon a Time
Segui la storia  |       
Autore: _Crisalide_    30/05/2015    0 recensioni
Nuova iniziativa : 12 Months Captainswan
Raccolta mensile di fanfiction dedicate ai Captainswan.
Per ogni mese 3 elementi come prompt, ognuno potrà scegliere quale gli sembra più congeniale alla propria storia,( anche più di uno) che naturalmente dovrà contenere anche il nome del mese corrente.
Gennaio: neve,camino, pattini
Febbraio: maschera, san Valentino, Super Bowl
Marzo: donne , risveglio, altalena
Aprile: scherzo, Cioccolato, pigiama
Maggio: fiori, pick nick, barca
Giugno:Estate, ciliegie, doccia
Luglio : spiaggia,temporale, gelato
Agosto: stelle, calore, mare
Settembre:vino, viaggio, passeggiata.
Ottobre: Compleanno ( Emma), coperta, zucca
Novembre: Ringraziamento, famiglia, nebbia
Dicembre: candele, vischio, anello
Abbiamo tanta voglia di leggervi!
Ideata da CSGroup
(Alexies, Alexandra_Potter, Clohy, CSLover, Lely_1324, Manu'sPirate e Pandina.)
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Un po' tutti
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il Cigno e il Pirata
 
Aprile – My little Swan

 
-Ti amo-
Quelle due parole gli erano entrate ormai dentro al suo cuore. E non ebbe neanche il tempo di ricambiarle, di urlarlo, di baciarla che subito dopo Emma venne avvolta in una nube nera per poi sparire, lasciando solo il pugnale a terra, su cui ma mano veniva inciso il suo nome.
“Emma Swan”.
Killian pensò che quello fosse solo uno stupido scherzo, un altro tipo di incantesimo magari ad opera del coccodrillo per proseguire la sua opera folle di ritrovare il suo lieto fine. Ma gli sguardi persi e disperati dei genitori della ragazza, quello incredulo di Robin e quello di Regina, fermo a fissare il punto dove prima c’era la nube con Emma, gli fece capire che non era così. Era tutto terribilmente vero.
-Killian…- Regina gli si avvicinò. Posando una mano sulla spalla, incerta. –Mi dispiace…io non…non avrei dovuto… lei..
-No, Regina. Lei lo avrebbe fatto con chiunque, è fatta così.
Disse il pirata con voce ferma, trattenendo l’impulso di urlare, di piangere, di sfogarsi.
-Ma ora non c’è tempo di rimuginare, dobbiamo trovare questo Merlino e alla svelta!
Detto questo Killian prese il pugnale da terra e lo guardò: sfiorò le lettere con le dita e pensò se chiamarla o meglio, come chiamarla. Gli  sembrava ancora tutto così surreale.
-Killian. Sai che…che c’è solo un modo per chiamarla, vero?
Come se gli avesse letto nel pensiero, la voce di David lo destò per un attimo e poi socchiuse gli occhi, facendo un sospiro. Lo sapeva ma non voleva farlo: odiava chiamarla così, “comandarla”. Ma quelle quattro persone che impazienti aspettavano lo fecero arrendere e così, facendo un altro sospiro, sollevò il pugnale e la chiamò.
-Signore…signore Oscuro, io ti ordino di mostrarti.
Quelle parole echeggiarono per un attimo sospese nel vuoto, finchè non comparve la nube nera e poi lei.
-Emma…
Killian fece per correre da lei, insieme ai suoi genitori ma Emma li fermò, indietreggiando di un passo.
-No. Non avvicinatevi, non fatelo per favore.
-Ehi Emma…Emma, tesoro va tutto bene.
Sussurrò Killian che ignorò le parole della donna. Ma quest’ultima scosse con decisione il capo, impedendo alle lacrime di rigarle il volto: non voleva rischiare di far del male alle persone che amava, non voleva rivivere l’incubo che aveva vissuto ai tempi della regina delle nevi. Almeno fino a quando non avrebbero trovato Merlino.
-No!- urlò la ragazza, guardando il pirata negli occhi –Perché l’hai fatto Killian? Perché mi hai chiamata, non…non dovevi farlo dannazione!
Ovviamente Emma non ce l’aveva con lui ma se diceva questo era per proteggerlo, per proteggerli tutti da lei.
-L’ho fatto perché ti amo!- stavolta era Killian ad alzare la voce: era esausto, stanco, distrutto e arrabbiato. Voleva solo stringerla almeno una volta. –E perché sono preoccupato per te, tutti siamo preoccupati per te, Swan! Una volta ti ho chiesto di provare qualcosa di nuovo, la fiducia. Quella che dovresti avere in noi ma soprattutto in te!
Emma lo ascoltò in silenzio, stavolta lasciando che le lacrime scendessero sulle sue guance.
-Abbi fiducia in te, Emma, proprio come ce l’abbiamo noi. Noi ci fidiamo di te, tutti si fidano di te; sappiamo che non ci farai del male, okay?
La voce del pirata si addolcì e, tendendo la mano, si avvicinò a lei lentamente. Era fragile la sua Emma: aveva solo bisogno di qualcuno che le dicesse che tutto si sarebbe sistemato, che non la facesse sentire sola. Killian in quel momento giurò che avrebbe fatto di tutto per far in modo che sarebbe stato così. E lo stesso avrebbero fatto i suoi genitori, Henry perfino Regina che sicuramente ora si sentiva in colpa.
-Killian..
Sussurrò la ragazza, lasciandosi andare tra le braccia dell’uomo che amava. Scoppiò in lacrime, affondando il viso contro la giacca di pelle del pirata, respirando il profumo di mare e salsedine che da sempre riusciva a calmarla.
-Mi…mi dispiace.
Mormorò, in preda a singhiozzi.
-Shh…è tutto okay, andrà tutto bene, Emma. Tutto tornerà al suo posto.
La rassicurò Killian, carezzandole dolcemente i capelli. Emma si scostò, guardandolo negli occhi azzurri come l’oceano a cui apparteneva il ragazzo; gli sorrise appena e gli diede un leggero bacio sulle labbra. Voleva crederci anche lei, aveva bisogno di farlo e per farlo aveva bisogno di avere Killian accanto a sé, come aveva bisogno dei suoi genitori, di Henry e anche di Regina.
Sciolse l’abbraccio per andare verso di loro che erano rimasti per tutto il tempo in disparte e in silenzio: corse prima ad abbracciare Mary Margaret e David, poi andò da Regina: non si pentì di quello che aveva fatto, era la cosa giusta.
-Oh Swan, cosa hai fatto…
Regina scosse il capo, affranta mentre la bionda sorrise un po’.
-Ho fatto quello che andava fatto: Regina tu hai lottato tutta una vita per il tuo lieto fine, hai fatto…beh hai fatto molti errori per arrivare fino a qui, per diventare quella che sei ora. Hai ottenuto la tua felicità- detto questo lanciò un’occhiata a Robin che istintivamente strinse il braccio a Regina come per infonderle conforto. Emma si rese ancora una volta conto che ne era valsa la pena –e non avrei mai permesso che questa felicità ottenuta con non pochi sacrifici andasse perduta, okay? Io so che troverete un modo per aiutarmi, lo avete sempre fatto. Killian ha ragione: devo avere fiducia in voi e ne ho, ne ho davvero tanta! Regina smettila di sentirti in colpa, hai capito?
Regina sospirò e annuì, alzando poi gli occhi al cielo.
-Ora non credere che ti abbracci e queste cose così, Swan!
Tutti, compresa Regina, scoppiarono a ridere, allentando la situazione tesa e poi, dopo aver promesso ai suoi genitori che non sarebbe sparita, decise di passare la notte da Killian nella Jolly Roger.
 
 -Ti va una cioccolata calda, magari con cannella come piace a te Swan?
Domandò Killian una volta messo piede nella sua nave insieme a lei.
-Mi sono attrezzato beh per…per ogni evenienza e poi sai anche a me piace molto la cioccolata calda, anche se la correggo sempre con il rum.
Emma notò che il ragazzo si grattò dietro l’orecchio, come faceva di solito quando era in imbarazzo; sorrise, intenerita da quel gesto e grata per tutte quelle attenzioni e premure che riservava solo a lei. Era la prima volta che si sentiva così amata da un uomo: con Neal era diverso, certo lo aveva amato, era il padre di suo figlio, ma non era mai stato così come con Killian. Con il pirata era un amore nato in modo lento ma deciso, in modo spontaneo, attento, un amore basato sulla totale fiducia reciproca e sulla lealtà. Sul proteggersi a vicenda.
-Allora Swan? Ti va o...
Il pirata non finì la frase che Emma si avventò sulle sue labbra, baciandole con passione, con desiderio ma anche con la paura che tutto potesse finire a causa del fatto che ora era l’Oscuro. Ma lei cercò di non pensarci e si strinse di nuovo a lui, senza smettere di baciarlo.
-Emma, ehi…- Killian la fermò, vedendo che lei cercò di sbottonargli la camicia ma a causa del suo corpo che tremava forse per il timore, sembrava non riuscirci –basta, sei ancora così tesa…
-Io voglio…voglio fare l’amore con te, ti desidero ma…
Emma scosse il capo, sentendosi di nuovo le lacrime agli occhi. Lacrime che Killian stoppò con due dolci baci su entrambe le guance, poi la prese per mano e la invitò a sedersi sul letto, accanto a lui.
-Lo so, sei nervosa, tremi come una foglia e per questo che ora è meglio che ti rilassi un po’. Non abbiamo fretta, anzi abbiamo tutto il tempo del mondo, amore.
Emma gli fece un piccolo sorriso e poggiò la testa sulla sula spalla, mentre intrecciò le dita con le sue e con l’altra mano gli carezzò l’uncino. Era una cosa che le piaceva fare, sfiorare quel metallo freddo ma che a lei pareva essere così caldo, forse perché apparteneva a lui, faceva parte di lui.
-Anche io ti desidero, Emma e lo sai. Ma ripeto amore mio, abbiamo tutto il tempo del mondo okay? E ora andiamo a dormire, dai.
Killian l’avvolse tra le sue braccia e Emma si accoccolò ancora una volta, trovando la calma e come sempre ringraziò mentalmente l’uomo al suo fianco.
-Mh….Killian?
-Dimmi tesoro.
-E’ ancora valida la tua cioccolata calda con cannella?


Ed ecco aprile!! Un capitolo tutto fluffoso *-*
Come anticipato il capitolo si apre durante la 4x22: Emma è diventata l’Oscuro e Killian disperato e distrutto, cerca di non farsi sfuggire la sua piccola Swan. Cerca di rassicurarla come solo lui sa fare <3
Spero che anche questo capitolo vi soddisfi, è anche più lungo rispetto a marzo :3
Grazie per seguirmi e a presto! :*

 
 
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Once Upon a Time / Vai alla pagina dell'autore: _Crisalide_