Era notte. Notte allegra. Notte pazza. Notte spensierata. Notte libera. Notte dopo un allenamento andato male. Notte di inizio. Notte di fine. Correva. Correva come il tempo che passava. Che le rimaneva. Correva con la sua moto. Correva per tornare a casa. Correva per andare a piangere, a liberarsi. Correva perchè lei era cosí, era libera e sola. Correva e ascoltava, ascoltava cinque voci. Cinque voci che intonavano la sua canzone preferita. Cinque voci che la tenevano in vita, cosí come i macchinari che tenevano in vita la sua amica. La sua migliore amica. Ma lei era cosí, troppo grande per piangere e troppo piccola per soffrire. Il cuore le batteva a ritmo, seguendo le cinque voci. Tum Tum. Con Zayn andava veloce, troppo. Ma era bello. Le saliva in gola e partiva l'adrenalina. Tum Tum. Con Niall seguiva il suono della chitarra e andava cosí, un pò allegro e spensierato. Tum Tum. Con Louis era felice, quasi voleva uscirle dal petto. Tum Tum. Con Liam andava piano, sentiva che tutto si rilassava e rallentava. Ma lei non piaceva. Tum Tum. Lei non rallentava mai. Tum Tum. Lei non poteva rallentare, non più almeno. Un fascio di luce la travolse avvolgendola quasi. E tutto si  spezzava. Tutto si rompeva, così come la sua moto. Mio Dio quanto aveva pregato per quella moto. Per quelle ali che le erano state donate. Tum Tum. E il cuore che batteva. Tum Tum. E il sangue che usciva. Un fiume in piena. Forse non era neanche poi così importante quel fiume. Forse se lo meritava. Tum Tum. Non era andata dalla sua amica quella sera. Era troppo arrabbiata. Per un punto perso. Per un amore caduto. Per un voto non preso. Tum Tum. Aveva ancora le cuffiette su. Una melodia conosciuta irrompeva in un silenzio sconosciuto. Un silenzio pieno di grida. Non sapeva neanche lei di chi. Forse qualcuno intorno. O magari solo la sua testa. Quella testaccia dura che non l'aveva fatta frenare in tempo. Si era detta che l'avrebbe schivato. Tum Tum. Quella testaccia ora faceva uscire solo liquido rosso. Non un'imprecazione. Non un pensiero. Non una risata. Nulla di nulla. Tum Tum. La musica. La musica andava avanti. Una voce. Una voce che conosceva bene. La stessa che le sussurrava sempre le stesse parole quando non riusciva a dormire la notte. La stessa che la incintava quando correva. Oppure la consolava quando era triste. Lui. Harry. Che strano, l'aveva dimenticato. Forse aspettava solo il momento giusto. Tum Tum. Aspettava che succedesse quello che sapeva. Tum Tum. L'assolo. Eccolo è arrivato. Tum Tum. Il tempo. Sta finendo il tempo. Tum Tum. Anche il quel momento era perfetto. Tum Tum. Il sangue. L'asfalto. Le cuffie e il casco a pochi metri da lei. Il tempo. Non ce nè più. Maledizione. Tum Tum. Harry. Tutto si mescola. Tum Tum. Tutti i ricordi. Tutte le risate. I pianti. Gli scherzi. I voti. I punti. Tutto. Tutto le scivolava dalle mani. Tum Tum. Verso l'asfalto nero sporcato di rosso. Troppo per una persona sola. Si, perché lei era sola. Tum Tum. La sua voce. Tum Tum. Le sue parole. Tum Tum. Neanche il cuore non era più con lei. Tum. Harry. Tum. Lui il cuore glielo fermava cantando. Tum. E il tempo era finito.