31/05/2015
2 recensioniIl letto ha il Suo odore.
È un letto singolo, carino, e Lei ha cambiato le lenzuola prima che passassero la notte insieme. Sono quelle buone che le ha regalato sua madre, quelle bianche in cotone, con l'orlo ricamato. Ci teneva, a fare una bella impressione.
Non ha fatto in tempo a chiedersi a cosa servisse fare una bella impressione, però.
Si sente già raccontarlo, cercare scuse ed inciampare nelle parole, in quel balbettio che la fretta crea annodando le labbra. Ma no, non abbiamo realmente fatto nulla, solo dormito, noi, uhm.
Dormito. E qualche carezza, qualche bacio, qualcosa forse (e il balbettio si fa sempre più marcato).
Vorrebbe ricordarselo, cosa è successo.
E invece si ritrova lì, col letto all'apparenza immacolato, ma che svela la sua vera natura ad un'ispezione più accurata. Il suo odorare di un altro corpo, del Suo sudore mescolato a quello di Lei, il suo sapere di promesse mai mantenute.
Ha la nausea.
Dovrebbe cambiare le lenzuola, dovrebbe metterle a lavare, dovrebbe dormire sul materasso nudo pur di non dormire immersa nel Suo odore.
Ma le lenzuola sono quelle buone, quelle della mamma. Non si possono buttare.
Ha la nausea. Dorme in un angolino del letto. Di un letto singolo, carino, con le lenzuola di buona qualità (che qualche tempo fa erano pulite).
Il letto ha il Suo odore.
Non ricorda e non può (non vuole) ricordare, non ricorda e non vuole (non riesce a) ricordare.
Ha la nausea.
NdA:
Questo era un account abbandonato, non so come mi sento ad averlo ripreso in mano, non so come sentirmi all'idea di averlo ripreso in mano con una cosa del genere. (Di cui ovviamente non mi sento soddisfatt*, ma tant'è.)
E nulla, diciamo che questa storia sancisce un po' il mio (probabile) ritorno su EFP, solo che penso di scrivere storie a tematica più che altro queer, magari un po' più allegre di così.
Se vi è piaciuta (se non vi è piaciuta, se volete urlarmi contro) un paio di parole buttate lì mi farebbero molto piacere :)